Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 05-05-2016 02.26.10

“Ecco, così va meglio.” Disse sorridendo Ehiss. “Avere un sorriso come il vostro e tenerlo nascosto è un delitto.” Facendole l'occhiolino. “Ritroveremo vostro zio, ve lo prometto.” Stringendo le mani di Dacey. “Dite che sospetteranno? E di cosa? Che corteggi la mia cameriera?” Ridendo appena. “Comunque avete ragione... sarà meglio tornare dai nostri ospiti... andiamo a vedere dove sono andati...”

Lady Gwen 05-05-2016 02.26.13

Non riuscii a farmi trasportare da quella ironia con cui cercava di rassicurarmi, stringendo forte il colletto della sua camicia.
"È per te che ho paura... Tutto questo serve per attirare me là dentro e chi mi assicura che tu non potresti essere usato per colpire me? E se dovesse succederti qualcosa? Non so fino a che punto potrei arrivare coi miei poteri..." dissi piano.

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Dacey Starklan 05-05-2016 02.29.48

<< Si potrebbe essere il loro sospetto e non andrebbe bene.... Mi é bastato quel maledetto fratello del Duca a mettere il dubbio il mio onore. Non voglio lo facciano altri>> dissi molto seria e lasciai la mano del cavaliere, ma nel farlo vi era un accenno di esitazione.

<< Davvero quella maledizione é solo superstizione?>> chiesi mentre uscivo dalla stalla, << e allora perché non siete sposato? Non posso credere che non abbiate avuto delle pretendenti>>

Guisgard 05-05-2016 02.29.51

“Ah, ecco...” disse sarcastico Zoren a Gwen “... mi fai così debole? Guarda che sono lo stupefacente mago.” Facendole l'occhiolino. “Su, andiamo, manca poco al castello...”
Intanto il contadino era andato via, lasciando i due innamorati con le sue enigmatiche parole.

Guisgard 05-05-2016 02.35.59

Ehiss aprì piano la mano e lasciò che Dacey ritirasse via la sua.
“Non sono sposato” disse poi uscendo dalle scuderie insieme a lei “e non certo per maledizioni o incantesimi. Molto probabilmente non ho mai incontrato una donna che mi amasse al punto di voler trascorrere la vita con me.” Ridendo di gusto. “Ma la stessa domanda potrei farla a voi...” sorridendo.

Lady Gwen 05-05-2016 02.36.01

Quel suo sarcasmo mi strappò un leggero sorriso.
"Non dire stupidaggini... Lo hai detto tu che sei il mio eroe invincibile..." prendendomi un altro istante di tempo per stringerlo.

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Guisgard 05-05-2016 02.43.35

Zoren rise e strinse a sé Gwen, come a volerla proteggere da qualunque pericolo.
Restarono così per alcuni lunghi istanti.
Poi, mano nella mano, ripresero il cammino verso il castello.
Vi giunsero verso la tarda mattinata, potendo così vedere l'antico maniero da vicino.
Ma nonostante le murature consumate, le torri diroccate e diverse crepe che si aprivano nei muri, il castello mostrava comunque la sua imponenza e la sua monumentalità.
Secoli prima doveva trattarsi di una superba struttura fortificata.
E nel vederlo così vicino, Gwen sentì l'ansia e l'angoscia crescere ancor più.

Dacey Starklan 05-05-2016 02.44.44

<< Io? Credo che userò la vostra stessa risposta anche se così mancherebbe qualcosa. Io devo anche rendere conto a mio zio sposandomi, avere il suo consenso e poi... Molte persone diffidano di me, della mia gente, delle mie origini... Le madri tengono lontani i loro figli perché credono che possa farli innamorare con una magia per avere tutti i loro soldi>> alzai le spalle ridendo amaramente per quelle assurdità.

<< Ecco perché non sono sposata. Non ho troppe pretese. Cerco solo un uomo che mi ami così come sono. O forse è chiedere molto?>>

Guardai la brughiera, così vasta e solitaria.

<< Ser io trascorro già la mia vita con voi... Sono certa che non sono l'unica a volerlo fare >>

Guisgard 05-05-2016 02.52.10

Ehiss rise appena.
“In effetti” disse mentre con Dacey lasciavano le scuderie, seguiti da Sheylon “qualcosa di magico lo possedete. Parlo della bellezza. Sapete che per i Longobardi la bellezza era una forma di magia? Una sorta di incantesimo con cui potevano attrarre qualunque uomo. Posso dirvi che raramente ho visto una ragazza bella come voi, se non in qualche poesia o in qualche romanzo.” Uscirono nella campagna che circondava la tenuta. “Si, trascorrete qui con me il vostro tempo, ma come cameriera. Una moglie è diversa, no?” Facendole l'occhiolino. “Ecco i nostri ospiti...” indicando il vescovo ed Ammone che passeggiavano poco lontani da loro.

Dacey Starklan 05-05-2016 02.57.51

<< La mia magia deve essersi rotta allora perché mi ha attirato solo guai...sotto forma di quei bruti nella brughiera. Per esempio con voi non funziona eppure dite che sono una bellezza rara>>

Guardai la tigre con un sorriso, << menomale che ho te amico mio, tu si che mi apprezzi>> risi accarezzando il dorso dell'animale.

<< Beh come cameriera vi servo e tengo in ordine la casa... Anche una moglie lo fa. E vi dona il suo affetto. Non credo di avervi mai negato il mio... Quindi a conti fatti non vi è una grande differenza. Non credete?>>

Lo lasciai con quella domanda allungando il passo verso i due uomini.

Guisgard 05-05-2016 03.12.11

Dacey parlò così, per poi allungare il passo, lasciando indietro Ehiss a guardarla quasi stupito.
Forse per la prima volte vide in lei la donna, oltre che la ragazza.
E la vide allora raggiungere i due ospiti.
“Ecco il nostro cavaliere.” Disse il vescovo.
Ehiss annuì e si avvicinò anch'egli ai due.
“Dunque?” Chiese il vescovo.
“La città sembra incredibilmente cambiata...” mormorò il cavaliere.
“Incredibilmente?” Ripetè il chierico. “Noi abbiamo visto e vissuto ogni cambiamento in questi ultimi dieci anni.”
“Per me e per Dacey” replicò Ehiss “è passata una sola notte... al nostro risveglio tutto poi è apparso mutato... sembra quasi un incantesimo o qualcosa di simile...”
“Aiutateci affinchè tutto ritorni normale.” Il vescovo.
“In che modo?” Domandò il cavaliere.
“Dobbiamo scoprire cosa ha reso così debole la vostra stirpe.” Rivelò il chierico.
“Ossia?” Ehiss.
“Partiremo per scoprire la verità.” Spiegò il vescovo. “A costo di rivoltare come un guanto questo ducato e l'intero regno se necessario.”

Guisgard 05-05-2016 03.15.31

Icarius smise di suonare, restando poi a fissare l'ocarina.
“Secondo me” disse quasi seccato senza guardare Clio “hai preso troppo sul serio questo tuo ruolo di guardia del corpo...” scosse il capo “... non ne ho bisogno, non voglio una donna che mi protegga da chissà cosa... siamo compagni al massimo... e in caso di necessità ognuno aiuta l'altro o l'altra...” finalmente alzò lo sguardo su di lei “... e comunque non è facile stare nello stesso letto con te...” tirando un sasso nel canale che scorreva davanti a loro “... avevo bisogno di aria...”

Dacey Starklan 05-05-2016 03.18.53

Vedere la determinazione nei due religiosi mi faceva ben sperare.

<< E noi, noi cosa possiamo fare intanto? Io voglio aiutarvi per quanto posso. Dieci anni in una notte. Ho bisogno di avere delle risposte. >>

Guisgard 05-05-2016 03.26.06

“Prendere le vostre cose” disse il vescovo a Dacey “e partire con noi.”
“Partire?” Ripetè Ehiss. “Andare all'avventura? Senza meta?”
“Senza meta, si...” annuì il vescovo “... ma con uno scopo... come vi ho detto.. scoprire la verità... non è forse un vostro interesse? Scoprire cosa si cela dietro la morte di molti vostri antenati?”
Il cavaliere restò un attimo pensieroso.
“E sia...” mormorò infine “... accetto questo viaggio... per scoprire cosa sta succedendo intorno a noi...”

Dacey Starklan 05-05-2016 03.29.45

Non mi aspettavo una simile risposta e ne rimasi spiazzata.

Lasciare tutto e partire... In fondo era ciò che faceva la mia gente, lo avevo nel sangue e io stessa avevo desiderato riprendere a viaggiare.

Ma non sarei mai partita senza il cavaliere.

Attesi quindi la sua di risposta, che non tardò ad arrivare.

<< Accettiamo entrambi >> dissi con tono fermo e risoluto e guardai verso Ser Ehiss con un leggero sorriso speranzoso

Guisgard 05-05-2016 03.36.17

Il vescovo sorrise e guardò Ammone, per poi annuire.
“Dunque siete decisa...” disse Ehiss a Dacey “... davvero volete venire con noi? Lasciare tutto e partire? Sarà forse un viaggio lungo e pericoloso... siete certa di questa vostra scelta?”

Dacey Starklan 05-05-2016 03.42.14

<< Come ho detto prima. Ho preso la decisione di vivere con voi, nella bene o nel male e non mi tiro indietro proprio ora. Avete detto che non sono sola, che ho voi. Come potrei lasciarvi andare verso l'ignoto e restare qui come se niente fosse. Ser dovrete rassegnarvi, mi sopporterete ancora per un po' >> dissi infine con un sorriso

Guisgard 05-05-2016 03.48.22

Ehiss rise infine a quelle parole di Dacey.
“Questa ragazza vi è fedele, sir.” Disse il vescovo al cavaliere. “Non riuscirete a farla desistere.”
“E sia...” annuì Ehiss “... verrete con me...” alla zingara “... ma badate che in caso di pericolo dovrete fare ciò che vi dirò... intesi? Dopotutto l'incolumità della mia cameriera spetta a me.”

Clio 05-05-2016 04.55.45

Le Florealiche
 
Alzai gli occhi al cielo a quella risposta di Icarius.
Possibile che non capisse quanto fosse importante la sua incolumità?
Quanto fosse importante per me?
Ma la cosa non mi stupiva, cominciava a somigliare a quel bambino insopportabile, che raramente mi aveva riservato momenti di gentilezza, come quel ricordo, ma con cui di solito mi scontravo sempre.
Lo avevo visto battersi nella locanda, e gli servivo eccome.
Io mi preoccupavo, e lui se la prendeva pure.
Splendido!
Mi trattenni dal rispondergli a muso duro, e presi un profondo respiro.
"Dovresti saperlo che le donne si preoccupano, anche se non sono dei soldati, fidati..." Sorridendo.
"Ma se la cosa ti fa sentire più a posto con il tuo orgoglio virile va bene..." Sbottai "Niente guardia del corpo, ma ciò non toglie che siamo soli ormai, e ti ho messo io in questo pasticcio..." Con un velo di malinconia "Anche se dimenticassi la mia missione, mi preoccuperei per te..." Sospirai, guardando lontano.
Poi finalmente mi guardò.
Stavo per sorridere ma non lo feci.
Quelle parole.
Sbiancai, abbassando lo sguardo.
Che avevo fatto?
"Mi dispiace io..." Mormorai piano, arrossendo "Che ho fatto? Perché non ho mai russato, a quanto ne sappia..." Arrossendo ancor di più "Ho forse parlato nel sonno?" alzando timidamente lo sguardo su di lui.

Dacey Starklan 05-05-2016 10.50.48

<< Ve lo prometto >> annuendo decisa mentre un sottile sorriso compiaciuto stava spuntando.

<< Volete partire immediatamente? In questo caso devo andare a fare i bagagli>>

Ero eccitata all'idea di quel viaggio, ignorando ciò a cui andavo incontro. Io guardavo solo al viaggio in sé, all'avventura

Lady Gwen 05-05-2016 12.08.01

Mi lasciai cullare e stringere dalle sue braccia per quei lunghi istanti, ad occhi chiusi, prima di partire alla volta di quell'impresa che mi sembrava un'enorme follia.
Giungemmo al castello che doveva essere tarda mattinata.
Era monumentale ed imponente, nonostante fosse in rovina e vedendolo da vicino la mia ansia e la mia angoscia crebbero esponenzialmente, facendomi quasi rabbrividire.

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Altea 05-05-2016 14.41.35

La ragazza muta fece cadere il piatto e vidi i suoi occhi...quella sua strana paura forse.
"Non osate trattarla così...ha solo fatto cadere un piatto" ribattei alla donna ma capii qualcosa non andava.
"Vi ho chiesto cosa è successo all' altro barone...ma se quello vivente, di cui ignoro il nome, non vuole contatti esterni lo rispettero'. Ora esco...devo recarmi in banca".
Uscii perplessa...guardando il castello..a questo punto iniziai a temere vi fosse davvero un motivo perché mi trovassi lì e non piacevole.

Guisgard 05-05-2016 16.43.18

Gwen e Zoren raggiunsero il Castello della Cicala, da dove si poteva dominare tutta la città di Nolhia.
Il maniero appariva grandioso nella sua decadenza, con murature consumate dal tempo e dalle intemperie, crepe che si aprivano larghe e profonde tra le pietre e sterpaglia fitta ed incolta che ricopriva buona parte dei muri.
Il vento poi, soffiando attraverso le brecce e le lesioni, generava cupi ed angoscianti ululati, simili a lamenti che riempivano l'aria e davano a quello scenario un che di sinistro.
Un rovinato e traballante ponticello di legno congiungeva la fine dello sterrato zigzagante tra l'erba, unica via per giungere al castello, a ciò che restava del monumentale ingresso, ormai ridotto ad una stretta apertura tra crolli e sterpi.
E proprio sotto quel passaggio d'accesso si poteva vedere una lapide su cui erano impresse queste parole:

“Non è morto ciò in eterno ritorna”

Lady Gwen 05-05-2016 16.49.01

Raggiungemmo il castello.
Le murature erano decadenti, consumate e piene di crepe attraverso cui il vento penetrava nell'edificio provocando agghiaccianti sibili, simili a lamenti.
L'unica via d'accesso era un ponticello malconcio e i apparenza traballante, che mi faceva star male solo al pensiero di doverlo attraversare col rischio di cadere di sotto, e a quel pensiero mi vennero in mente le parole di Zoren
Vicino l'ingresso, scorsi una lapide e mi chiesi cosa voleva significare ciò che c'era scritto sopra.
"Guarda..." indicando la pietra.

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Guisgard 05-05-2016 16.55.26

Quel castello.
Dall'alto della montagna dominava l'intera città, quasi tenendola sotto scacco, quasi fosse in grado, in qualsiasi momento, di raggiungerla e punirla.
Da qualunque strada, piazza e persino angolo della città era possibile scorgere quel maniero.
Come se nulla potesse sfuggire alle sue torri che alte si ergevano come pilastri su quel mondo.
Altea infine riuscì a trovare una banca.

Altea 05-05-2016 17.02.30

Camminavo per le vie della città eppure mi sentivo seguita, scrutata e spiata da quel castello che dominava dall' alto...mi sentivo agitata, non avevo mai provato una sensazione del genere.
Per fortuna trovai una banca e poi avrei cercato un antiquario per sapere di quel corno prezioso.
Entrai nella banca e mi avvicinai al bancale aspettando qualcuno arrivasse, si presentò un uomo e tranquillamente spiegai la situazione.."Ho bisogno di soldi" prendendo un piccolo documento estratto dalla scollatura prima di entrare con il quale solitamente prelevavo il denaro mio padre poneva continuamente sul conto "Questo è il mio nominativo e la firma di mio padre, grazie" sorridendo.

Guisgard 05-05-2016 17.07.29

“Si, andate a preparare le vostre cose...” disse Ehiss a Dacey “... partiremo subito. E' inutile perdere altro tempo. Quando questa storia sarà finita, se Dio vorrà, ritornerò qui a Marchesa delle Rose.”
“Grazie, messere.” Annuì sorridendo il vescovo.

Dacey Starklan 05-05-2016 17.11.53

Nel tornare in quella dimora che per poco era stata la mia casa vi era un po' di tristezza vista la consapevolezza di doverla lasciare.

Donai uno sguardo ad ogni stanza prima di entrare nella mia camera raccogliendo le mie poche cose nel baule.

Nel farlo scorsi l'abito nuovo, che era stato per me fonte di gioia ma che ancora non avevo avuto occasione di mostrare. Lo ripiegai con estrema cura insieme al resto e in poco tempo terminai.

Come al mio arrivo il baule mi risultava pesante ma strinsi i denti fino a portarlo di sotto.

<< Ser avete bisogno che vi aiuti a preparare anche i vostri bagagli?>> chiesi quindi con premura

Guisgard 05-05-2016 17.19.35

“Che macabra incisione...” disse Zoren leggendo la lapide sull'ingresso del castello “... in effetti tutto questo posto è poco allegro...” guardando il castello e lo scenario circostante “... che dici, diamo un'occhiata dentro?” A Gwen.

Lady Gwen 05-05-2016 17.21.21

"Ma come, non doveva essere solo un castello fatiscente dentro cui la cosa peggiore che potesse capitarci era che ci cadesse una pietra in testa?" sarcasticamente, citando le sue parole.
Mi presi qualche istante e poi annuii, anche se poco convinta.

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Guisgard 05-05-2016 17.22.58

L'uomo prese il documento mostrato da Altea e lo studiò con attenzione.
“Sono spiacente...” disse infine con noncuranza “... purtroppo senza materiali garanzie questa banca non può offrirvi alcun tipo di prestito o prelievo.”
La dama intanto cominciò ad accorgersi che gli uomini presenti in quella banca la fissavano con una certa insistenza.

Altea 05-05-2016 17.28.55

"Ditemi di che garanzia avete bisogno...non cerco un prestito, ma dovrei prelevare i soldi sul mio conto e di mio padre, il duca Louise de Chermount, ora è in Francia...alla corte da suo cugino il re. Io risiedo a Palazzo delle Ginestre nella costa flegeese e sono ospite di queste parti, mia zia Madame Sibille de Chermount potrebbe darvi garanzie ma i soldi mi servono per tornare a casa" mostrai il mio anello con il sigillo in ceralacca che portava il simbolo del Casato e poi pure lo stemma riportato nella spilla del fu promesso sposo...di cui non seppi mai il significato.."Questo vi basta?".
Poi mi accorsi gli uomini attorno mi guardavano..proprio come nella locanda e finsi indifferenza...forse erano solo dei curiosi in questa città.

Guisgard 05-05-2016 18.15.42

“Oh, insomma...” disse Icarius sbuffando ed alzandosi in piedi dopo aver lanciato altri due sassi nell'acqua del canale “... è così difficile capirlo?” Scosse il capo. “E sia, lasciamo perdere... è giorno ormai...” alzando gli occhi verso il Sole “... dobbiamo andare al Palazzo Ducale, ricordi? C'è quel tipo che ci aspetta... anzi, che aspetta te...” voltandosi verso Clio.

Clio 05-05-2016 23.33.20

Fissai Icarius con due occhi spalancati, per poi abbassarli.
Non capivo cosa avevo fatto per infastidirlo in quel modo, nè perché la cosa mi dispiacesse.
Non sapevo cosa rispondere, così mi limitai ad abbassare lo sguardo, cercando di nascondere la mia espressione.
Non mi capivo.
Persino da bambina gli rispondevo a tono, e ora mi limitavo ad abbassare lo sguardo intimidita? Fantastico!
Poi Icarius mi ricordò il nostro appuntamento e solo allora alzai lo sguardo su di lui.
"Sì, hai ragione..." Annuendo "Torniamo alla locanda, facciamo colazione, io mi cambio..." Guardando il mio abito indossato in fretta e furia sopra la camicia da notte "Che non posso certo andare in giro così..." Scossi la testa "E poi andiamo!" Sorrisi, infine.
"Chissà che effetto mi farà tornare lì.." Mormorai pianissimo, col volto velato di malinconia.

Guisgard 06-05-2016 00.44.16

“Non ho molta roba io...” disse sorridendo Ehiss a Dacey, per poi aiutarla col suo pesante baule.
“Ci occorrerà un carro.” Il vescovo. “Abbiamo solo il vostro cavallo e siamo in quattro.”
“Poco lontano da qui” fece Ammone “c'è una fattoria. Chiederemo al fattore di venderci il suo carro.”
“Buona idea.” Annuì il vescovo. “Va e compralo, Ammone.” Dando del denaro all'omone.
E quello andò, mentre Ehiss sprangava ogni accesso alla tenuta.

Guisgard 06-05-2016 00.48.37

Zoren rise appena a quelle parole di Gwen, poi la prese per mano ed entrarono nel castello.
Camminarono sul ponticello traballante, giungendo davanti all'ingresso che solo a fatica riuscirono ad attraversare.
Si ritrovarono così nel cortile del maniero, tutto invaso da una vegetazione incolta e fitta.
“Sono qui, Gwen...” disse in un sussurro la misteriosa voce che sempre più spesso lei udiva.

Guisgard 06-05-2016 00.50.12

Icarius annuì a Clio e tornarono alla locanda, dove lei si preparò ed insieme fecero poi colazione.
Fatto ciò lasciarono la locanda e si avviarono verso il Palazzo Ducale, in una città che vedeva un gran numero di soldati nelle strade.
Naturalmente anche il palazzo era sorvegliato da un buon numero di soldati.

Lady Gwen 06-05-2016 00.51.37

Il mio sarcasmo provocò la risata di Zoren, ma a me provocava solo ansia.
A fatica superammo il ponticello ed entrammo nel cortile del maniero, invaso da una fitta vegetazione.
Poi, la sentii.
"È qui... Lei è qui..." soffiai.

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Dacey Starklan 06-05-2016 00.53.08

<< Ser... Torneremo qui vero? >> mormorai mentre la Marchesa veniva sprangata.

<< Torneremo e finiremo di sistemare questa dimora. Ce la faremo giusto?>>

Guisgard 06-05-2016 00.54.57

“Purtroppo” disse l'uomo ad Altea “questa banca non può autorizzare alcun prelievo di denaro a nome di persone che non sono nostre clienti. L'unica cosa che posso fare è concedervi un prestito, purché voi abbiate qualcosa da lasciare in garanzia. E' una disposizione imposta dal barone, madama.”
Mentre tutti nella banca fissavano la dama.


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