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Effettivamente il materiale era alquanto insolito ma trasalii leggendo quella scritta e presi il braccio di Roberstein "Leggi qui...si riferiscono alla Tavola Rotonda...ma...ma io dubito ci fosse stata a Camelot una Tavola Rotonda di questa lega, sarà una metafora e il Merlino che cercava il Frutto Proibito? Forse era tuo nonno...ma mi stupisce la parte centrale, penso si riferisca all' agnello pasquale...a Gesù che si è offerto in sacrificio per noi" lo guardai "Tu che pensi invece?Sembra quasi...una setta".
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Robertstein lesse la scritta indicata da Blangey e trasalì.
"Sembra tutto così strano..." disse "... forse è uno scritto simbolico... non so... o forse una sorta di frase in codice qualora si riferisse davvero a una setta come dici..." Solo in quel momento Blangey, fino a quel momento distratta come Robertstein dalla tavola, notò un'altra porta. Era in legno, ma protetta da grate di acciaio. |
"Già, qualcosa di arcano" osservandola e alzando gli occhi occhi notai una porta "Roberstein, certo il fabbro qui ha lavorato molto..guarda quella porta...certo era troppo facile...e coperta da grate di acciaio" e mi avvicinai a vederla.
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Robertstein raggiunse Blangey davanti a quella porta.
Cercò allora di aprirla, ma non ci riuscì. "E' bloccata..." disse tendando di aprire le grate "... eppure deve esserci un modo..." Notò allora una minuscola scritta sulla porta, che così diceva: "Il figlio di Lancillotto." E sotto una serie di colori, sciascuno posto su una sorta di tassello: "Rosso, azzurro, nero, bianco, verde, vermiglio." |
Lessi sorpresa "Galahad...vero? Era noto per la sua purezza ma quei colori si riferiscono alla risposta perchè io penserei al bianco, la purezza".
E nel dirlo proprio toccai il tassello bianco. |
Blangey premette il tassello con il colore bianco, ma non accadde nulla.
Si udì allora lo scatto di una serratura, come se si fosse bloccato qualche meccanismo all'interno della porta. "Non era la risposta esatta..." disse Robertstein "... e a giudicare da quello scatto, beh, immagino che ci resti un'altra possibilità... una soltanto, poi fallita quella la porta si bloccherà definitivamente... dobbiamo ragionare con attenzione, abbiamo una sola risposta da dare ora..." |
"Mannaggia" esclamai con rabbia e osservai a Roberstein "Eppure aveva pure uno scudo bianco con una croce rossa mi sembra" sospirai "Se pensi a Galahad che ti viene in mente? Il Sacro Graal, dai pensaci tu ora".
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"Non mi sembra semplice come enigma..." disse Robertstein a Blangey "... chiunque lo abbia messo qui si sentiva sicuro che nessuno potesse varcare la porta con facilità... riflettiamoci un pò su... tu hai letto molti libri quando eri in Oriente, cerca di fare monte locale, magari potresti avere un'illuminazione, Blangey..." fissandola.
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Seguii le voci avventurandomi in quel luogo sconosciuto. Attraversato il campo di fiori, giunsi nei pressi di un palazzo imponente. Il marmo ne sottolineava l'importanza ma per com'era ridotto, sembrava che fosse abbandonato alla natura selvaggia.
Restai poco ad osservarlo, poiché a catturare la mia attenzione furono un gruppo numerosi di giovani che mi osservavano divertiti. Quando avanzarono, protessi le braccia davanti a me e cominciai ad indietreggiare. "Cosa volete?" domandai confusa e spaventata. |
Quei giovani si avvicinarono a Britty, guardandola con curiosità, ma anche divertiti.
I loro sguardi erano semplici, luminosi, senza tradire malizia o cattiveria. "Tu..." disse una ragazza sfiorando i capelli di Britty "... chi sei?" Tutti erano intorno a lei. |
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