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Sorrisi a Ozillonne.
Ripartire! Ripartire domattina! Significava andarcene e io non avrei mai saputo. Sarebbe venuto con noi? Non potevo rischiare. Sorrisi a Ozillonne, e annuii. "Sì, mi farà bene, grazie..." gentilmente per poi tornare nel castello. Ma quando poi fui certa che nessuno mi stesse seguendo mi incamminai verso la biblioteca, seguendo la strada che mi aveva fatto fare, sperando di trovarlo lì. |
Tutto ciò” disse Pavel a Nyoko, stringendo le sue mani “valeva il rischio di rivederti, di tornare qui... di toccarti ancora...” vicinissimo al volto di lei.
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Sorrisi alle sue parole, al contatto con le sue mani. "Beh... Non nego che sia piacevole la tua presenza qui" dissi sentendo il suo volto vicinissimo al mio. "è solo che non voglio farti finire nei guai..." dissi con un cenno di tristezza. "Le mie badanti sanno essere cattive, a volte" dissi sentendo dentro di me tanti sentimenti contrastanti.
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Elv sorrise a Gwen, per poi bere il suo vino.
“Se non erro” disse posando il bicchiere “io e te avevamo un bagno in sospeso...” guardandola con uno sguardo diverso, più profondo, deciso “... fuori fa freddo e magari un bagno caldo renderà la notte più bella...” sussurrò piano. |
Clio raggiunse la vecchia biblioteca del castello, trovando là Cristiano, impegnato a leggere e scrivere fra tre grosse candele accese e diversi libri e fogli sparsi ovunque.
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Ricambiai il sorriso, dimezzando il bicchiere.
Poi mi voltai al suo tono, al suo sguardo, profondo, intenso. Un forte brivido mi percorse la schiena. Già, il bagno... Non lo aveva scordato... pensai, sorridendo fra me e me. "Chissà..." sussurrai "Sì, forse potrebbe riuscirci..." aggiunsi, con un accennato sorriso. Il cuore stava per esplodere tanto batteva forte al pensiero di noi due in quella vasca, in quell'acqua calda e profumata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Arrivai in biblioteca, e lui era lì, immerso nelle carte alla luce delle candele.
Restai per un lungo istante a guardarlo, non vista, cercando di immaginare i suoi pensieri. Sentivo il cuore battere forte. Quella non era una scena, quello non era il copione. E se fosse stato diverso? E se mi avesse parlato in malo modo? E se... Sospirai, non l'avrei mai saputo restando lì ferma. Allora mi avvicinai piano, un passo alla volta. "Ciao.." sussurrai piano, lasciando scivolare una mano sulle sue spalle, dolcemente. Un gesto intimo che mi venne incredibilmente spontaneo. "Posso?" dolcemente, cercando i suoi occhi "Non voglio disturbarti..." arrossendo appena. |
“Non mi importa...” disse Pavel a Nyoko “... non mi importa di nulla...” stringendo le mani di lei.
Nyoko lo sentiva vicinissimo al suo volto. “Solo se mettessi te in pericolo, solo se tu fossi rimproverata io andrei via da questa stanza...” per poi lasciare la sua mano ed accarezzare piano il suo viso, accomodando dolcemente una ciocca di capelli sul suo orecchio “... dimmi cosa pensi... ti prego...” |
Sentivo scorrere le sue parole dentro di me, mi sentì così dannatamente felice. "Penso..." dissi sentendolo accarezzarmi il volto, "penso che non voglio più separarmi da te" dissi accarezzando la mano con la quale mi carezzava.
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A quella parola e a quel tono di Gwen, Elv la guardò negli occhi.
“Allora andiamo...” disse piano prendendole la mano “... il palazzo dorme... forse tutto il mondo dorme ora... tutti e tutto tranne noi...” alzandosi e conducendola nella sua stanza. Attraversarono nella penombra le lunghe salinate, poi il semibuio corridoio, fino alla porta della camera di lui. E da qui raggiunsero il bagno del giovane padrone. |
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