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“Concordo con voi...” disse Damin a Clio “... si, viviamo una nuova epoca... in tutti i sensi.” Sorridendo. “Sfortunatamente sono alquanto impegnato e ho giusto qualche minuto da dedicare al nostro appuntamento. Magari visiterete il palazzo un'altra volta.” Annuendo con cortesia.
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Zoren si voltò verso Gwen.
“L'hai vista...” disse stupito “... cosa hai visto?” |
"Oh, davvero?" Con uno sguardo deluso, vagamente imbronciato.
In realtà sapevo bene quanto un comandante non avesse tempo da dedicare a estranei. "Dunque, ieri avevate promesso di rispondere alle nostre domande, ebbene vi confesso che sono molto curiosa a proposito di questa Uaar che inneggiavano i nostri uomini prima di aggredirci..." Sorridendo piano "Devo dire che non l'avevo mai sentita e dunque non sono mai stati nostri clienti... In effetti noi siamo in partenza, ma sapete com'è.. I Miralesi hanno l'abitudine di portarsi sempre dietro il lavoro.." Sorridendo. |
"Lei... La donna che mi parla da quando siamo arrivati in città... Sono sicura che fosse lei... Era dietro la finestra, ma sembrava così vaga, come se fosse un fantasma..."
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Altea prese a camminare tra le strade cittadine, notando che la maggior parte delle botteghe erano dei caseifici.
Infatti erano esposti formaggi di tutti i tipi, molto pregiati e richiesti, attirando un gran numero di persone. Di antiquari Altea non ne trovò, ma in fondo ad una stradina notò un emporio con diversi oggetti curiosi ed esotici in vetrina. |
Guardavo attorno ma capii in queste parti era praticata molto la pastorizia, vi era gente a comprare i prodotti locali.
E come dal nulla apparve un negozio davvero interessante, scrutai la vetrina e vi erano oggetti curiosi ed esotici e guardai il corno...entrai dentro sentendo tintinnare il campanellino appena aperta la porta e mi guardai attorno. Iniziai a guardare gli scaffali e gli oggetti prima di andare al bancone. |
“Non è che non ti credo...” disse Zoren a Gwen “... ma sei certa di averla vista davvero? Voglio dire, in un simile posto è facile farsi suggestionare...”
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Altea entrò nell'emporio e vide un buon numero di oggetti curiosi, particolari e sicuramente fuori dal comune.
Al bancone c'era un uomo piccolo ed anziano, con un ghigno stampato sul viso rugoso. “Che bella cliente abbiamo oggi...” disse. |
"Certo che lo sono, e non è così strano, in fondo lei mi ha condotta qui e di certo, per parlarmi non doveva essere una persona in carne e ossa..." vagamente e stizzita.
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Ero presa a guardare quegli oggetti strani quando sobbalzai alle parole di un uomo...notai quel suo strano ghigno nel rugoso volto.."Grazie del complimento..più che altro sono venuta a curiosare e stavo cercando un antiquario ma forse voi potete aiutarmi".
Presi il corno e lo posi sul bancone.."Questo l'ho trovato in una isola flegeese, dentro una grotta...sembra un corno..e molto prezioso..voi sapreste darmi una mano per capire a chi potrebbe essere appartenuto?" |
“Forse questo posto ti sta suggestionando non poco...” disse Zoren a Gwen, per poi guardare le bifore del castello.
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“E' un oggetto molto interessante...” disse l'uomo ad Altea guardando il corno “... posso guardarlo meglio?” Per poi prenderlo in mano. “E' finemente lavorato... serve per la polvere da sparo, essendo cavo ed impermeabile... ditemi, volete forse venderlo?”
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"Mi spieghi qual è il tuo problema?" dissi, forse a voce un po' troppo alta.
Poi sospirai, portando il viso fra le manie rimanendo in silenzio per alcuni secondi. "Sarà meglio pensare a come scendere lì sotto..." http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...8a34ff5e4c.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Secondo voi..serviva per contenere polvere da sparo? Allora deve essere appartenuto a qualcuno di importante...visto le fattezze non trovate?A dire il vero ho fatto molto per averlo...ma cosa mi dareste in cambio di interessante?" barattare mi era sempre piaciuto.
Poi ebbi un guizzo e presi la spilla...la guardai con odio...ricordai quel giorno di nebbia in cui mi svegliai e non lo trovai più e quindi dovevo chiudere...col passato..ma prima volevo sapere chi fosse quell' idiota a cui mio padre diede tutto se stesso e pure una figlia.."Guardate questa spilla..è un dono di un..mio passato amore..io non capisco la effige e di che casato sia..potete aiutarmi? Guardate forse preferirei separarmi da questa..in cambio di qualcosa di magico...esotico e sognante...che mi porti la Gioia" sorridendo...ovvio sarebbe stato impossibile, non era il Banco dei Desideri. |
“Non ho alcun problema” disse Zoren a Gwen “ma cercavo solo di capirci qualcosa.” Scuotendo il capo. “Ma non vedi? Questo posto... sin dal nostro arrivo in città, ha sempre generato astio fra di noi... ed io non voglio litigare con te...”
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Lo guardai ed improvvisamente mi tornarono in mente le parole di quella voce, "ti inganna", e di quando avevo pensato che lo dicesse per separarci, per metterci uno contro l'altra.
Sentendomi improvvisamente in colpa, mi tuffai fra le sue braccia, cingendo i suoi fianchi con le braccia e stringendolo forte. "Scusami... Hai ragione... Sono stata una stupida, ho permesso che tutto questo si mettesse fra noi, non avrei dovuto, scusami... Non so come ho potuto..." dissi piano, seriamente mortificata "Non volevo trattati in quel modo..." alzando gli occhi su di lui e accarezzando il suo viso "Giuro che non succederà più..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
L'uomo rise a quelle parole di Altea.
“Ma una bellissima donna come voi” disse “può sognare ciò che più gradisce.” Annuì. “Questa spilla è molto bella, sebbene non saprei risalire al casato a cui appartiene. Facciamo così... in cambio di questa spalla vi offro questa...” prendendo qualcosa sotto il bancone “... ecco... è un oggetto particolare... una chiave... e non una chiave comune... una chiave capace di aprire una delle mille stanze del castello baronale...” http://www.telerofrano.com/trepuntoz...ica-grande.JPG |
Lo ascoltai perplessa..."Si, ma perchè dovrebbe essere particolare..nessuno può andare in quel castello, lo sapete...per prelevare i miei soldi in banca ho dovuto scrivere al barone, non vuole ospiti quindi è impossibile io possa andare laggiù" scossi il capo "Voi che potete dirmi del barone, e il secondo sparito? E che vantaggio avrei io ad aprire una di quelle porte? Sembra cosi lugubre quel posto."
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“Su, piccola, non è successo nulla...” disse Zoren abbracciando Gwen “... è anche colpa mia, avendoti dato l'impressione di non prestare troppa attenzione a quello che mi dicevi...” baciandole i capelli “... non pensiamoci più e cerchiamo una fune per poter scendere nel pozzo...”
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L'uomo rise.
“Il barone è un uomo che si fa vedere poco.” Disse ad Altea. “Sono anni che non si mostra. Ama la solitudine, o forse è solo troppo vecchio per essere ancora interessato alla vita. Io direi di conservarla questa chiave... chissà che non possa esservi utile un giorno...” annuendo “... una donna come voi dovrebbe avere libero accesso in qualunque luogo, madama...” |
Era tenero come volesse addossarsi una parte delle colpe, ma le mie reazioni erano state davvero ingiustificabili.
Annuii piano col viso ancora vicino al suo e mi guardai intorno ancora stretta a lui. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Di corde in giro qui non ce ne sono...” disse Zoren a Gwen “... nulla che possa aiutarci a scendere nel pozzo...” poi si accorse di un cordone che pendeva da una delle torri “lassù...” indicò.
Allora si arrampicò e lo tirò giù. “Ecco...” tornando da Gwen “... ora lo faremo scendere nel pozzo e poi ci caleremo anche noi...” Fissò il cordone ad un albero e poi lo gettò nel pozzo. “Scenderò prima io per sicurezza...” cominciando a calarsi. |
All'inizio sembrava non ci fosse niente di utile, poi Zoren trovò un cordone, lo legò ad un albero ed iniziò a calarsi.
Allora io mi posizionai sul bordo del pozzo, aspettando di scendere. Mi chiedevo davvero cosa ci fosse lì sotto, in quel pozzl scuro che sembrava senza fondo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Passarono diversi istanti, che divennero poi lunghi ed infine angoscianti.
Istanti in cui nessun rumore sembrava più giungere da pozzo. Neanche la voce di Zoren ora si udiva più, lasciando Gwen in balia dell'ansia. |
All'inizio erano istanti, poi mi sembrò un'eternità.
C'era solo silenzio e non sentivo più la voce di Zoren. Ero nevosa, ansiosa e preoccupata, avevo paura che gli fosse successo qualcosa, che fosse caduto battendo la testa, così decisi calarmi anche io nel pozzo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ehiss sprangò le ultime porte della tenuta e poi, saliti il vescovo, Dacey ed Ammone sul carro ed il cavaliere in sella al suo destriero, partirono, lasciandosi Marchesa delle Rose alle spalle.
Imboccarono uno stretto sentiero che tagliava la boscaglia da Ovest verso Est. Camminarono fino al primo pomeriggio, quando giunsero presso la sponda del lagno. Proseguirono allora fiancheggiando il corso delle sue acque, arrivando infine ad intravedere un monumentale acquedotto ad arcate che sembrava fungere da porta fra due mondi. http://40.media.tumblr.com/986ccd774...x1r7o1_500.jpg |
Gwen, non sentendo più Zoren, preoccupata decise di calarsi anche lei nel misterioso pozzo.
“Gwen...” disse ancora quella voce “... Gwen... ti aspettavo... da sempre...” |
Mentre scendevo, sentii la voce.
Da sempre... Da sempre? Com'era possibile? Cos'avevo io che la interessava tanto rispetto alle altre persone? Qualunque fosse la risposta,non era quello il momento, così ripresi la discesa nel pozzo buio. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Forse era vero il barone fosse stanco e anziano, ma di buona norma si dava ospitalità tra nobili.
"Davvero pensate io sia particolare? Deve essere la opinione di molti uomini qui visto tutti mi osservano e non so il motivo..e per quanto andare in tutti i luoghi...a dire il vero ho avuto diverse traversie in luoghi diversi attualmente e rischiando la morte..davvero, mi auguro la mia vita non sia più in pericolo e voi non mi stiate dando una ennesima chimera" e lo guardai negli occhi in modo convincente "Comunque questa spilla vale molto..vorrei pure una sacca dove mettere i miei oggetti e poi un vestito di ricambio..ne avete uno? Particolare.." presi la chiave e la spilla e mi si strinse la gola. "Era una notte umida di ottobre e camminavo nel parco del palazzo leggendo un libro, ero alle prese con la lettura di una donna che partì alla ricerca di un tesoro inestimabile. Ad un tratto vidi una mela a terra e un movimento impercettibile nei capelli e mi voltai adirata.."Chi è? Sapete potevate centrarmi in pieno con quella mela?" e poi un' altra vicino ai piedi.."Ma che diamine" e poi quella risata inconfondibile e scese dall' albero "Ma sei impazzito? Volevi uccidermi a colpi di mela" ridendo e lui si avvicinò raccogliendo la mela ed addentandola "Se dobbiamo partire alla ricerca di quel tesoro di cui stai leggendo devi abituarti ad ogni pericolo". "Sempre sicuro di te no? E tu, non ci sarai tu a proteggermi?" avvicinandomi al suo viso arrossendo leggermente e quella sua carezza nelle guance "Attenta, se ci vedono destiamo scandalo..ah, io ti seguirò in capo al mondo" lui. La balia mi chiamò e andai a dormire, mi svegliai il mattino dopo e una fitta coltre di nebbia copriva il paesaggio, uscii dalla stanza per cercarlo ma non rispondeva dalla sua camera, aprii la porta lentamente ed era vuota..ma non vi era più nulla di lui. Uscii nel giardino correndo mentre goccioline di umidità bagnavano i biondi capelli e andai sotto l' albero cercandolo..."Non lo troverai qui" e mio padre si avvicinò. Deglutii spaventata "Gli è successo qualcosa di brutto?". Mio padre scosse la testa "Sta bene, solo è meglio stia lontano da te". Lacrime dal sapore di sale scendevano sul viso ancora addolcito dalle sue carezze "Mi avete data in sposa a lui..siamo promessi..e ora dite è meglio stia lontano, padre non capisco". "Altea" perentorio lui e furioso "Questo ho deciso ora per te..e poi questi matrimoni combinati non vanno bene, devi ritenerti fortunata" ma notai in lui un certo nervosismo. "Oh, vi sbagliate padre..noi due eravamo uniti..parlare di amore forse è troppo visto siamo due ragazzini ma avevamo tanti progetti e tanti sogni in comune..avete infranto la mia vita". Sospirai.."Potreste farmi un favore..questa mi è stata donata dall' unico che ho veramente amato, ora sarà sposato,avrà figli o sarà innamorato di un' altra, potreste imprimere questo simbolo in qualcosa, anche in un fazzoletto, in modo io sappia di non aver fatto un errore nel darvi questa spilla..d' altronde non è un oggetto a rappresentare l' Amore giusto?" ed afferrai la chiave. |
Io e il Capitano andammo a nasconderci tra le piante, in un posto strategico... ben nascosto, ma con ampia visuale sulla baia.
Dalla nave scesero alcune persone, condotte sull'isola dai membri dell'equipaggio, uno dei quali si soffermò a guardare insistentemente la Santa Lucia, ancorata poco lontano. "Guarda quel marinaio come fissa la Santa Lucia..." dissi a Capitan Cuore "probabilmente si chiederà cosa ci faccia un vascello pirata ancorato nella baia..." Ritornai con lo sguardo al gruppo sceso dalla nave. "Guarda quelle donne... cosa darei per avere uno dei loro abiti! Il mio è sporco e indurito dalla salsedine e dalla sabbia... stavo accarezzando l'idea di tornare sulla nave e indossare un vestito tuo, purché asicutto e pulito..." Il gruppo intanto si inoltrò tra la vegetazione. "Si, seguiamoli senz'altro..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Gwen si calò nel pozzo e cominciò a scendere in quel buio che ben presto divenne fitto ed angosciante.
Tutto intorno a lei era freddo ed umido. Scese tenendosi al cordone che ad un certo punto però finì, non arrivando nemmeno a farle toccare il fondo del pozzo. La visibilità era praticamente nulla è Gwen si ritrovò appesa senza sapere quanto mancasse per toccare il fondo. E intanto di Zoren non sembravano più esserci tracce. |
Seduta sul carro osservai la compagnia. Di certo non saremmo passati inosservato, era meglio organizzare una storia convincente per non destare sospetti.
Esposi la mia idea ai miei compagni di viaggi con un filo di preoccupazione. << Forse potremmo fingerci una famiglia... O qualsiasi cosa non procuri troppe domande >> |
Mi immersi totalmente nel buio, fin quando la corda finì ed io mi lasciai cadere fino a raggiungere il fondo.
Evocai delle fiamme e, con la mano a mezz'aria, avanzai facendomi luce. "Zoren?" Chiamai "Zoren?" Non lo sentivo, sembrava essere svanito e avevo sempre più paura. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Attenti a non farsi vedere, il pirata e Gaynor presero a seguire quelle persone.
Percorse almeno un paio di miglia in quella fitta vegetazione tropicale, fino a quando il gruppo decise di riposarsi sotto una palma. Il pirata e la regina fecero allora lo stesso, riparandosi dietro ad alcune piante. "Diteci..." disse una delle donne tra i passeggeri a quelli dell'equipaggio. "Manca molto?" "Non molto in verità." Rispose quello che sembrava essere il capitano. "Fra circa un miglio e mezzo saremo arrivati." |
"Si, potrebbe essere una buona idea." Disse il vescovo a Dacey. "Io essendo il più anziano del gruppo potrei impersonare il padre." Sorridendo, mentre il carro era ormai giunto presso il grandioso acquedotto, seguito da Ehiss sul suo destriero.
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Io e il Capitano seguimmo il gruppo verso l'interno dell'isola, senza farci scorgere. Dopo un po', sostarono sotto una palma, così ci fermammo anche noi. Una donna chiese quanto ancora ci mancasse per arrivare e la risposta fu che ci volevano meno di due miglia.
"Capitano, chissà per arrivare dove... cosa ci sarà all'interno di quest'isola?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
"Naturale che non siano vostri clienti..." disse Damiano a Clio "... voi siete mercanti d'armi, mentre l'Uaar è qualcosa che riguarda la mente, l'intelletto, le arti e le discipline."
"Pensavo si trattasse di una qualche confraternita o setta in verità..." Icarius. "L'Uaar è qualcosa che temo voi non possiate capire." Sorridendo Damin. |
Gwen lasciò il cordone e cadde fino a toccare il fondo fangoso del pozzo.
Con la magia si procurò delle fiamme per illuminare quel luogo che appariva umido e cupo. Chiamò poi Zoren, ma nessuno rispose a quel suo appello. Infine riuscì a scorgere una piccola fessura nella pietra, unico passaggio per proseguire. |
Nessuno rispondeva, mentre camminavo in quella sorta di galleria fangosa.
Le fiamme mi permisero poi di scorgere da lontano una fessura, che sembrava essere l'unico passaggio e mi avvicinai, sperando che Zoren fosse entrato lì e stesse bene. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Lo scopriremo solo seguendoli." Disse il pirata a Gaynor.
Intanto continuava la conversazione tra i passeggeri e gli uomini dell'equipaggio. "È dunque un filantropo questo vostro collezionista?" Chiese un passeggero. "In effetti si." Annuì il capitano. "Ma presto voi tutti farete la sua conoscenza." "Ora sappiamo che quest'isola non è disabitata..." mormorò il pirata a Gaynor. |
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