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"Considerando che sua moglie ha tentato di strangolarmi questa mattina, non stento a crederlo..." commentai sarcasticamente, indicando i segni sul collo.
Poi, ovviamente, Guerin si intromise ed io guardai Gan. "Le va di parlarcene, così da farci un'idea e capire cosa può essere successo?" chiesi all'uomo con tono gentile, indicando me e Gan e la stanza accanto. Dovevo sottrarlo alle grinfie di Guerin, a tutti i costi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si chiama Bobby." Disse il bambino ad Ester. "Ma quel nome l'ha scelto mia madre ed a me non piace, dottoressa." Accarezzando il cane.
Nel frattempo, alla villa, il vecchio era giunto con le sue accuse. "Diceva di vedere un'ombra." Lui a Gwen. "Un'ombra che la seguiva ovunque, che la tormentava e le diceva ciò che stava per accadere." "Un'ombra?" Gan. "Si." Annuì il vecchio. "Non mi credete, vero?" "Io la credo." Fece Guerin. "E tutti la crederanno grazie a me." |
Sempre quella solita ombra.
Ancora. Ma cosa avevano tutti? Era per caso un'epidemia di massa? Guardai Gan sospirando. "Dobbiamo avere le prove, per credere. Quando avremo qualcosa per le mani, riusciremo ad avvalorare ciò che dice su quell'ombra. E avrebbe dovuto dircelo, quando oggi pomeriggio l'abbiamo interrogata" dissi allora, sperando che Guerin tacesse una volta per tutte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, mentre voi farete indagini qualcun altro troverà la morte." Disse Guerin a Gwen e Gan. "Mi ascolti..." al vecchio "... mi racconti tutto ed io farò che tutti la credano."
"La smetta." Gan a Guerin. "C'è libertà di stampa e nessuno può zittirmi." Rispose questi. |
Ma stavamo davvero parlando di un cane?
Oh per carità cosa si deve fare per entrare in sintonia con un bambino. Hanno delle menti così limitate! "E che nome vorresti dargli tu?" fingendo che me ne fregasse qualcosa. |
Guardai Guerin sconvolta e infatti Gan lo rimbeccò, anche se servì a poco.
"Ci dia un taglio" sbraitai, alzando la voce e alzandomi, la sedia che veniva spinta indietro "Non sta a lei gestire e portare avanti delle indagini, mentre sta a parassitare nelle vite degli altri, a lucrare sul dolore altrui e a pretendere di insegnarci a fare il nostro lavoro con quella faccia tosta che si ritrova. Pensa di comprarsi il favore della gente, ma gli costringe a spiattellarsi in prima pagina senza ritegno. Quindi se non vuole che io cerchi anche il più piccolo cavillo per allontanarla in modo definitivo, e mi creda che lo farei, ne stia fuori" la mia voce, già compromessa dalla stretta della mattina, non ringraziò per quelle urla, ma ero decisamente fuori di me, adesso aveva davvero superato ogni limite. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il bambino non rispose ad Ester, cominciando a camminare verso il pozzo.
Restando allora immobile davanti al parapetto e restò così per lunghi minuti. "Non è mio figlio quello, dottoressa..." disse Grassia alla dottoressa "... non lo è... vede com'è strano?" Nello stesso istante, alla villa, Gwen aveva parlato a muso duro a Guerin. "Mi minaccia?" Rispose il giornalista. "Brava, approfittate pure dei vostri poteri, voi che dovreste essere dei poliziotti invece." "Ora calmiamoci tutti." Intervenne Erbert. "Siete tutti miei ospiti e in casa mia tutti possono dire ciò che pensano." |
Stavo per rispondere nuovamente a Guerin, armata delle peggiori intenzioni, quando Erbert intervenne e dentro di me lo ringraziai per ciò che disse.
"Lei invece? Qual è il suo compito? Informare, dire la verità? Oppure sfruttare le vite degli altri per farci uno scoop, come sta dimostrando di fare in realtà?" ribattei io, senza darmi per vinta. La possibilità, vaga, di ignorare quel bastardo era scemata totalmente, il consiglio di Elv poteva andar bene per qualcuno diverso da Guerin e soprattutto qualcuno che a differenza mia non prendere seriamente il proprio lavoro, come invece facevo io. E ci mettevo tutta me stessa, perciò mi dava fastidio che gentaglia da quattro soldi come lui mi impedisse di lavorare bene e con la serietà richiesta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, è suo figlio, signora!" annuii "Solo che qualcuno sta manipolando la sua mente, dobbiamo capire chi e per che motivo. Potrebbe essere in pericolo!".
Sospirai, lo era davvero? Il bambino era in pericolo? Ma soprattutto, a me fregava qualcosa? No, effettivamente. Volevo Capitan Gaio! Sperando poi che non si rivelasse un'allucinazione, nel qual caso sarei rimasta molto interdetta! Così mi avvicinai al pozzo insieme al bambino, sempre più curiosa di che cosa sarebbe potuto accadere. |
"Io non rispondo più alle sue insinuazioni ed accuse." Disse Guerin a Gwen. "Domani scriverò ai suoi superiori e le farò togliere il caso."
"Pezzo di m..." Gan. "Ad entrambi." Lo interruppe il giornalista. Il vecchio però, non essendo più ascoltato, girò le spalle ed andò via. Nel frattempo Ester era col bambino davanti al pozzo. "Mi sta parlando..." mormorò lui alla dottoressa "... Capitan Gaio mi sta parlando..." |
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