Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 21-02-2015 02.59.05

Mi voltai verso Ammone trattenendo il fiato.
"E se..." Mormorai "Se fosse lo stesso pastore che ha incontrato quel folle? Lui può averlo scambiato per Guisgard, certo... Ma l'aveva visto da lontano... Noi capiremmo se è lui o no..." Sorridendo.
"Non credo alle parole che ho appena detto..." Battendo le palpebre incredula "Forse sono davvero impazzita..." Scossi la testa.
"In ogni caso, direi di non farci vedere e osservare..." Con un timido sorriso, voltandomi nella direzione del belare.

Guisgard 21-02-2015 03.06.29

Ammone annuì a Clio e scese da cavallo, invitando la ragazza a fare lo stesso.
Cominciò poi ad avanzare verso quei rumori che ancora si udivano nell'aria, tirando il suo cavallo con le redini dietro di lui.
Attraversarono così alcuni alberi, giungendo subito dopo in un campo erboso.
E qui trovarono un gregge di pecore a pascolare.
https://medielettra.files.wordpress....al-pascolo.jpg

Lady Gwen 21-02-2015 07.24.31

Mentre mi intrattenevo allegramente con Berio e gli altri, una porta del carrozzone si apri` e usci` una donna.
Era slanciata e aveva dei folti capelli rossi e ricci. Non potei vedere i suoi occhi, poiche` indossava una maschera. Chissa` perche`.
Ozzillon la presento`. Si chiamava Rida; era la musa ispiratrice della compagnia.
Non mi sorprese cio`, dal momento che era l'unica donna`.
"Piacere di conoacervi, Lady Rida".

Tessa 21-02-2015 12.15.52

Lo scontro con Sir Pirros, fu per me una sorpresa, poiché certamente non mi aspettavo di ritrovarlo lì.

L'uomo indossava un lungo mantello verde scuro e sembrava in procinto di uscire.
Lo osservai meglio di quanto la fretta mi avesse consentito di fare durante il primo incontro.
Il mantello di quel colore, i guanti neri e gli occhi chiari... No, non era un volto nuovo, da qualche parte lo avevo già visto.

Ero seduta con Rabona sulle rive erbose del torrente. Avevamo approfittato della splendida e rara giornata di sole, per fare lezione all'aria aperta.
Le nostre letture erano però spesso interrotte dalle chiacchiere della giovane, che era per natura poco incline agli studi e si perdeva sovente nelle sue fantasie.

"Rabona, voglia il cielo che la vostra famiglia vi trovi presto un consorte al quale non importi troppo di avere una moglie colta!" esclamai, esasperata dall'ennesima interruzione.
La ragazza stava blaterando qualcosa, con una nota acuta di emozione nella voce.

"Non trovate che sia affascinante, Tessa?"
"Chi, di grazia" risposi distrattamente io, troppo presa dalla lettura.
"Quel cavaliere! Eccolo, sta attraversando adesso il boschetto!"
"Rabona, vi prego, non siete ancora riuscita a declinare i verbi che vi avevo chiesto. Mettete da parte per un attimo le vostre fantasie romantiche e provate a concentrarvi sul latino!"
Ma Rabona era troppo eccitata dalla presenza dell'uomo per darmi ascolto.
"Ora che lo guardo bene" aggiunse "non credo che potrei mai innamorarmi di lui, è troppo chiaro di capelli! Voglia il cielo che mio padre mi presenti un uomo moro..."
Alzai gli occhi e intravidi il cavaliere che, nel frattempo, era stato raggiunto da altri due uomini, elegantemente vestiti.
"Rabona, le declinazioni!" la rimproverai, mentre i tre si allontanavano al trotto.

Sì, l'uomo che avevamo visto quel giorno, era decisamente Sir Pirros!

"Cercavo proprio voi, Sir!" dissi all'uomo che mi sorrideva "Volevo dirvi che nella biblioteca del convento, si trovano altri annali, anche più vecchi di quelli che ci avete richiesto e, credo che possiate trovarvi quanto cercate. Basterà solo rimettere insieme le informazioni. Ovviamente, sentitevi libero di venire a consultarli quando desiderate! Anche se immagino che non sia facile riuscire ad allontanarsi da qua, soprattutto quando alcuni prigionieri sembrano avvezzi a darvi filo da torcere..."
Gli sorrisi e, senza dargli tempo di rispondere, aggiunsi " adesso, se volete scusarmi, vado a raggiungere il curato. E' voluto andare avanti per non arrivare in ritardo alla celebrazione della Messa, ma non è bene che un uomo con la sua precaria salute cammini da solo a passo tanto svelto!"

Altea 21-02-2015 14.15.47

Sorrisi alle parole di Bensuon e lo aspettai dentro la carrozza ma pensierosa..dimostrare che era meglio di quel Duca.

E come..capivo Bensuon ma quando si ama follemente ma pure razionalmente come io sentivo per Guisgard era difficile..nessuno sarebbe stato migliore..quando lui non era presente io ero come la Luna e quando era con me diventavo il Sole, diventano la vera Altea perché io non ero fredda o insensibile..lui mi faceva uscire quel lato romantico e allegro che sempre celavo.
Ad un tratto arrivò Bensuon e carico' i bagagli e partimmo.."Ma quanta roba hai portato..Conte" e risi per poi farmi seria.."Dobbiamo stare attenti, non sottovalutare nulla o finiamo male". Gli raccontai bene del priore Tommaso, del fatto del pittore e la impronta anomala.."È da qui voglio proseguire..se il priore non vuole parlarmi .. pazienza..ma gli farò recapitare una missiva, io ho scoperto sul dipinto quella figura e poi la orma vicino al pozzo e deve dirmi i risultati..e poi devo parlare con Marion, il pastore..ricordi? Era strano, forse era spaventato dal priore..ma il fatto avvenne dietro casa sua, il suo segugio e il gregge erano tranquilli? Ogni volta arrivo fanno il diavolo a quattro." e lo guardai sospirando e pensierosa.

Clio 21-02-2015 17.55.05

Seguimmo quei rumori, finché non ci portarono ad un pascolo.
Trattenni il fiato, osservando quelle pecore pascolare libere e spensierate.
Alzai lo sguardo su Ammone e sorrisi, legando il cavallo ad un albero.
"Proviamo ad avvicinarci senza farci vedere.." mormorai "Magari vedremo quel pastore..".

elisabeth 21-02-2015 19.41.54

Che sciocca....era ovvio...mi amava....e che diamine, le cose si dovevano dare per scontate..la notte dava il passo al giorno......e Lui era preoccupato,infondo potevo comprenderlo.....se si fosse seduto su quella poltrona Lord Cimmiero per De Gur non sarebbe stata una buona giornata......" Ti capisco...hai a cuore le persone che abitano in questo castello....te stesso.....e non sai come andrà a finire......sarebbe stato meglio se quella famosa maledizione sui Taddei avesse risparmiato l'ultimo rampollo....."......non volevo turbarlo con quello che ci eravamo detti con il Priore...anche perchè in realtà nulla era veramente accaduto......Si certo avevo parlato con il povero matto....ma poi lo avevo addormentato.......avrei dovuto esaminare i resti del corpo di Guisgard....ma anche quello poteva essere un buco nell'acqua.....infondo Guisgard, poteva realmente essere morto....e allora tutto quel polverone a cosa sarebbe servito........sarebbe servito ad alimentare una leggenda.......una leggenda che spaventava........." Sai De Gur......in giro c'e' chi pensa di aver visto Guisgard.....folle vero ?.......i fantasmi in questo posto brulicano......Si potrebbe fare uso e commercio sulle leggende.......I Taddei e la maledizione.......".......piu' che una risata dalla mia gola usci' un suono strozzato......" Mi spiace, pensavo di alleggerire la tensione, forse non mi occupo di molte cose durante il giorno per cui la sera tendo a essere molto spiritosa......Ma non riesco ad essere molto lucida.......mi manchi tu e mi manca il mio mondo....questo mi tormenta e se posso essere sincera, forse sono un'incosciente non so chi comanderà a Capomazda......ma ho voglia di pensare a me stessa........".......Sembravamo così distanti......

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Galgan 22-02-2015 00.16.01

La Fede, talvolta, si maschera da altri sentimenti, oppure, semplicemente si trova nei luoghi più impensati, e nei contesti più particolari; anche un folle, per volere Divino, può divenire un agente stesso della Fede, e nel divenire ciò, può smuovere gli animi, e le genti.
In effetti, fu così che accadde.
Alle parole del folle, o presunto tale, due personaggi partirono, a spron battuto, con ogni probabilità diretti al luogo indicato; li seguii con lo sguardo, poi annuendo fra me, capii quali sarebbero stati i miei successivi movimenti.
Tutto, nuovamente, conduceva a Dio, e alla Sua Casa.
Avrei parlato con quel sacerdote.

-Andiamo, mio buon Lucas-

dissi al mio scudiero;

-Ora sappiamo dove ci condurranno i nostri passi-

Guisgard 23-02-2015 00.05.41

Rida sorrise e mostrò un lieve inchino a Gwen.
“Bene.” Disse annuendo Ozzillon. “Ora che le presentazioni sono state soddisfatte, possiamo rimetterci in cammino.” Sorrise. “Capomazda e la fama ci attendono, amici miei.”
“Immagino” fece Rida “che ci sarà un motivo se ci hai presentato Gwen, capo.”
“Ovvio.” Compiaciuto Ozzillon. “Damigella Gwen da oggi sarà con noi nella compagnia.”
“Ah, ne sono lieta!” Esclamò Rida. “Ero un po' stufa di essere l'unica donna!” Facendo poi un occhiolino a Gwen.
“E poi” intervenne Berio “dobbiamo decidere quale spettacolo mettere in scena una volta giunti a Capomazda.”
“E secondo te” fissandolo Ozzillon “il tuo arguto pigmalione ama l'improvvisazione e l'incertezza? Naturale che ho già in mente cosa fare.”
“Ebbene?” Domandò Berio.
“Sarà il Fato ad indicarci l'opera da mandare in scena!” Rispose Ozzillon. “Ora tutti nel carrozzone! Capomazda non può più attendere!”

Guisgard 23-02-2015 00.25.42

Clio legò il suo cavallo ad un albero e lo stesso fece Ammone.
L'omone poi cominciò a guardarsi intorno, tra quelle pecore lasciate lì a pascolare.
Ad un tratto però i due sentirono un cane abbaiare forte.
Un attimo dopo udirono pure il rumore di passi.
Qualcuno, a passo svelto, si stava avvicinando al gregge.
“Ehi...” disse un giovane che procedeva velocemente “... è andata... Don Meno è rimasto entusiasta del racconto... è andata... è andata...” continuava compiaciuto, mentre si avvicinava sempre più al luogo in cui c'erano le pecore.


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