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“Non ho nessuno...” disse Mister X ad Altea “... né una moglie e neanche una fidanzata... non ho tempo per gli affetti, il mio lavoro è tutto...” il Sole era ormai sorto sull'orizzonte “... il solo motivo per cui vorrei tu abbandonassi l'idea di seguirmi riguarda i pericoli che si correranno...” guardandola negli occhi verdi.
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Certo che lo sapevo. Avrei potuto parlare per ore di quella pianta.
Ma ero un semplice giardiniere. "È l'erba del diavolo. O delle streghe. È molto velenosa" risposi, col solito tono secco e diretto "Per questo vedono fatalità ovunque." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Guisgard cominciò a spogliarmi dal basso, sfilandomi le scarpe e le calze, accarezzandomi delicatamente i piedi e le gambe.
"Non usarmi tutta questa delicatezza..." gli dissi con un sorriso e una strana luce negli occhi "Non sono una bambola che può rompersi..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
"Non fa bene pensare solo al lavoro lo sai?" sistemandomi comoda su quella branda "Allora posso stare tranquilla se sei libero" gettando quella frase in modo misterioso ma le sue ultime parole destarono la mia curiosità"Quali pericoli? Hai visto come ho agito nella prigione e sono qui...vedi non ho paura..raccontami" mentre i miei occhi incrociavano quella maschera strana che mi fissava.
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Icarius e Clio riuscirono a spostare infine la grata, liberando così il passaggio sottostante.
“Caliamoci...” disse lui, per poi scendere per primo. Quello stretto cunicolo verticale li fece scendere in una sorta di corridoio scavato nella roccia. http://ombresbruges.altervista.org/D...zoApertura.jpg |
Annuii ad Icarius, e lo seguii nella grata.
C'era un passaggio, in cui ci calammo. Era come se ci fosse un corridoio scavato nella roccia, che noi iniziammo a percorrere, alla ricerca dell'uscita. "Speriamo di riuscire a lasciarci presto alle spalle questo luogo.." sussurrai ad Icarius. |
Guisgard guardò Gaynor negli occhi e sorrise piano, mentre un lampo attraversava il suo sguardo azzurro.
Tutto ciò accarezzandole ancora le gambe ormai nude. Sollevò allora la gonna di lei, fino a scoprirle la biancheria. Infilò dentro le dita e la sfilò via, in modo da lasciare brividi sulle sue gambe. Guardò così fra le gambe di lei. Uno sguardo che fece sussultare Gaynor, accendendo la sua pelle di un caldo ed umido alone. Guisgard allora si alzò e cominciò a spogliarsi davanti a lei. Completamente. |
Nyoko e Pavel raggiunsero la strada e riuscirono a fermare la prima auto che spuntò sulla carreggiata.
“Salite, ragazzi...” disse l'uomo al volante “... io proseguo verso Sud... dove siete diretti?” “Grazie...” salendo Pavel ed aiutando Nyoko a sedersi con lui “... ovunque ci porterà gliene saremo grati... il più lontano possibile da qui e dalla brughiera.” L'uomo rise e partirono. Si trattava di un uomo di mezz'età, dall'aria da bonaccione. |
L'uomo tirò un paio di boccate dal suo sigaro e poi alzò i suoi occhi indefiniti su Gwen.
“E forse per questo” disse al falso giardiniere “che nei secoli a tale fiore è stato dato il significato di... camuffamento...” Elv guardò Gwen negli occhi. |
Guisgard capì il mio sguardo e mi sorrise appena e, in quel sorriso accennato, si leggeva un muto assenso.
Infatti, mentre mi accarezzava le gambe, con un gesto repentino mi sollevò la gonna e mi sfilò gli slip, restando ad osservare la mia nudità con un sguardo carico di erotismo, che da solo servì a rimescolarmi le viscere. Si alzò ed in un attimo fu completamente nudo davanti a me, in tutta la sua statuaria bellezza, con la sua prepotente virilità che mi troneggiava davanti, a pochi centimetri dal viso. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Pavel fermò l'auto e il conducente ci fece salire. Dalla voce dedussi si trattasse di un uomo di mezza età, probabilmente non era pericolo. Tuttavia ero agitata... Stava accadendo tutto molto in fretta e senza ostacoli, quasi come fosse una favola. L'uomo partì, ma non riuscivo a tranquillizzarmi e strinsi ancora la mano di Pavel, cercando di capire dove fosse l'inganno.
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Stette in silenzio per un po', poi quello che disse mi raggelò il sangue.
Vidi che Elv mi guardava ma rimasi tranquilla e impassibile, con quelle movenze e quel tono che, speravo, dovevano salvarci entrambi. Scrollai le spalle. "Io i fiori li pianto e basta" sbottai, con tono duro, quasi seccato. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Ci staranno già inseguendo...” disse Mister X ad Altea “... e se arriveranno faremo una fine tutt'altro che piacevole...” ed il suo sguardo dagli occhi di lei scivolò sul suo bel corpo, mentre ormai la luce del giorno aveva invaso il capanno.
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Mi alzai.."Ovvio ci stanno cercando" mentre avvertivo il suo sguardo sul mio corpo nonostante la maschera e gli sfiorai il viso.."Dobbiamo fuggire allora...andare in miniera...ma non capisco perchè sei venuto qui...e chi vi ha chiamato pure...comunque ora puoi dirmi il tuo nome no..." avvicinando il viso al suo, ormai mi sentivo parte di lui. Poteva una persona appena conosciuta già scuotere il mio cuore?
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“Perchè dovevamo riposarci ed asciugarci...” disse Mister X ad Altea “... l'aria della notte è umida e fredda... un malanno e saremmo stati facili da catturare... ora però sarà meglio andare... dobbiamo raggiungere la grotta...” poi quella carezza di lei sul volto di lui “... non dovresti starmi così vicino... sono mesi che non tocco e non guardo una donna... su, rimettiamoci in cammino...”
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“Si...” disse annuendo Icarius a Clio.
Cominciarono a percorrere quella galleria avvolta dal silenzio, dal buio e dell'umidità. “Speriamo solo di non trovare qualche dannato topo qui...” mormorò il pittore “... li detesto...” Ad un tratto intravidero un bagliore lontano, dove presumibilmente terminava la galleria. “Laggiù, una luce...” indicò lui. Avanzarono così verso quel bagliore. Ad un tratto iniziarono a sentire delle voci. |
L'uomo rise quelle parole di Gwen.
“Eppure conosce come lo stramonio sia spesso usato per riti particolari...” disse fumando, per poi sorridere “... ma è giusto, lei pianta i fiori... il resto non la riguarda... come del resto io, che mi limito ad operare i miei pazienti...” voltandosi verso Elv “... permette che dia un'occhiata?” Elv annuì e si tolse la maschera. L'uomo allora controllò il suo viso sfigurato. “Tornerò come prima?” Chiese. “Forse...” rispose l'uomo. |
A quelle sue ultime parole risi..."Hai paura di me? Suvvia, ora che per mesi non vedi una donna ne hai paura...io non ho paura di te" ma preferii ritrarre la mano.."Scusami..quando ti sentirai pronto o penserai io sono più di quella donna che ti ha salvato sai che sarò pronta a un tuo gesto..diciamo di affetto" guardandolo maliziosamente.
Presi lo zaino e sospirai.."Comunque intendevo perchè eri venuto qui..negli anni '40...ma un giorno lo saprò...andiamo alla grotta allora" prendendogli la mano. |
Salirono in quell'auto e partirono.
Nyoko teneva stretta la mano di Pavel, per sentirsi sicura. L'uomo canticchiava allegramente guidando. “Eh, la brughiera...” disse “... non potrei mai vivere altrove... siete della città voi due piccioncini?” Chiese ai due ragazzi. |
"No..." dissi alle parole del conducente. "Io... Sono qui per lavoro..." dissi un po' timidamente. "Ci può dire qualcosa di più sulla brughiera?"
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Mister X afferrò la mano di Altea e poi la tirò verso di lui.
Un attimo dopo la donna si ritrovò sul petto dell'uomo. La guardò senza dire nulla. Un attimo dopo la baciò con passione. |
Guisgard restò completamente nudo davanti a Gaynor, orgoglioso di mostrarsi così a quella giovane e bellissima donna che se ne stava seduta con le gambe scoperte sul letto.
Seduta a guardare il misterioso vendicatore in tutta la sua forza. Un vendicatore che adesso ai suoi occhi però non aveva più nulla di misterioso. Era vicinissimo a lei, al suo viso. Sorrise e si avvicinò ancora di più, in modo che sfiorasse il suo corpo, assaporando la sua virilità. |
Strinsi la sua mano forte e poi improvvisamente sentii il suo respiro vicino al mio, alzai il volto e vidi il suo e le sue braccia che mi stringevano forte al suo petto.
Fu un attimo e la scintilla scoccò, le mie labbra si trovarono unite alle sue in un bacio desiderato, sognato e ora era realtà. Potevo sentire il suo ardone tra labbra e lingua e lo corrispondevo come non avevo mai fatto con nessuno e quando mi staccai leggermente dissi solo.."Ora no, non si può tornare indietro tesoro lo sai?" per poi baciarlo ancora con impeto. |
Per poco non esclamai sconvolta.
Quando lo avevo detto? Avevo semplicemente detto che era velenoso e che per questo lo chiamavano in quel modo. Era una follia vera e propria. A quel punto, non sapevo se avrebbe potuto aiutare Elv, uno che inventava le cose di sana pianta, infatti lo guardai un po' dubbiosa quando visitò Elv. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quel magnifico esemplare d'uomo, il mio uomo, era adesso vicinissimo al mio viso, che sfiorò con la sua virilità. Quel movimento così erotico mi fece avvampare in viso e altrove, mentre i miei sensi si inebriavano del pungente odore della sua mascolinità.
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Camminavamo piano, a tentoni in quella strana penombra, covando in noi la speranza che ci fosse una via d'uscita in fondo a quel tuner.
Risi piano a quelle parole di Icarius, per poi stampargli un sonoro bacio sulla guancia: era davvero adorabile. "Ci sono io, no?" divertita "Nessun topo oserà avvicinarsi a te, lo prometto.." sussurrai, baciandolo dolcemente, stavolta sul collo. Poi iniziammo a vedere qualcosa. Una lucina in lontananza dapprima, finchè poi non udimmo delle voci. Allora imbracciai più saldamente Damasgrada e Tamasco. "Speriamo non siano cattive notizie.." facendo l'occhiolino a Icarius. |
“E' un posto come un altro...” disse l'uomo a Nyoko “... né buono, né cattivo... ci si fa l'abitudine.” Guidando. “Per alcuni è troppo grande, per altri troppo silenziosa, per altri ancora troppo isolata... ma come detto, ci si fa l'abitudine a tutto.” Ridendo.
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Ascoltai quell'uomo... Tuttavia non riuscivo a stare tranquilla. Potevo solo fidarmi di Pavel... E cetvare di non preoccuparmi. Eravamo liberi, in fondo. Era questo l'importante.
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L'uomo guardò con attenzione il volto di Elv, per poi fargli segno di rimettersi la maschera.
Allora si voltò verso Gwen e restò a fissarla con uno strano sguardo. Come se potesse leggerle nella mente. E forse poteva davvero. http://www.joblo.com/images_arrownew...llection2n.jpg |
Dopo che finì con Elv, tornò a fissare me.
In maniera insistente, strana. Mi indisponeva, ma rimasi lì ferma, impassibile, le braccia dietro la schiena e lo sguardo in parte velato dal cappello. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Clio si armò e poi insieme ad Icarius avanzarono verso la debole luce e quelle voci confuse.
Più si avvicinavano, più però sembravano definirsi. “Sembra una sorta di litania...” disse Icarius “... una nenia...” |
Ci avvicinammo a quelle strane voci, cercando di fare meno rumore possibile.
Una nenia... chi poteva essere che si nascondeva sotto il castello a recitare nenie alle prime luci dell'alba? Nulla di buono. Se dovevo formulare un'ipotesi, non mi veniva in mente nulla di buono. "Che sia una setta?" azzardai, pianissimo "Andiamo a vedere.. ma sta attento.." con un sorriso dolce. Continuammo così a camminare verso quelle voci. |
Quel gioco erotico, audace, sfrontato, tentatore, sublime, fece avvampare le bianche gote di Gaynor, inumidire i suoi sensi ed ardere tutta la sua pelle.
Il profumo di sesso, di virilità e desiderio era tangibile, forte. Quel gioco continuò a lungo, facendo comprendere alla giovane donna quanto la mascolinità di lui la desiderasse, bramasse il suo corpo. Una mascolinità superba, pronunciata che da un lato faceva sentire Gaynor quasi inibita, intimorita, ma dall'altro eccitata, folle di desiderio. Ad un tratto, quel gioco cessò, mutando in altro. Un altro gioco ben più audace ed appagante. E Gaynor assaporò finalmente quella mascolinità di Guisgard. |
Pavel non disse nulla e continuò a stringere la mano di Nyoko per tranquillizzarla.
Ad un tratto l'auto imboccò una scorciatoia. “Stiamo deviando dalla strada principale...” disse. “Si, è una scorciatoia...” annuì l'uomo “... eviteremo una strada troppo fangosa.” “Non ha piovuto negli ultimi giorni...” Pavel. “Non c'entra...” spiegò l'uomo “... ci sono fossati e canali ovunque qui intorno...” |
Pavel mi strinse la mano ed io gli sorrisi, cercando di non sembrare nervosa. Poi, a detta di Pavel, capì che l'uomo devió. A quel punto mi preoccupai... Tanto... "Non credo sia una buona idea..." dissi iniziando ad agitarmi.
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L'uomo restò a guardare Gwen per lunghi istanti.
Poi si alzò e finì il suo sigaro. “Dottore...” disse Elv “... riavrò il mio volto?” “Si...” annuì l'uomo “... posso ridarvi il vostro aspetto... ma il prezzo sarà molto alto...” “Quale somma?” Elv. “La vostra ragazza.” Fissandolo l'uomo. |
No.
Non poteva averlo detto veramente. Sul serio aveva detto che io ero il suo onorario? Ma che essere immondo avrebbe mai avanzato una richiesta simile?! Sentii un nodo in gola e fui sul punto di esplodere. Avrei voluto buttare fuori quell'uomo ambiguo che aveva preteso ospitalità e ora si permetteva pure di dire certe cose. Ma non lo feci. Rimasi sempre immobile, guardando di fronte a me, ma appena in basso, per celare il viso con la falda del cappello. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Una setta...” disse Icarius a Clio “... qui? Nel sottosuolo? Possibile? Queste cose pensavo si trovassero nei romanzi del secolo scorso...”
Intanto quelle voci erano sempre più chiare. I due allora si avvicinarono alla luce, scorgendo così un'apertura nelle rocce. Si affacciarono dentro e videro qualcosa di incredibile. Decine e decine di persone in una profonda ed alta grotta illuminata a giorno da centinaia di torce e candele. E poi inquietanti idoli demoniaci scolpiti nella pietra, verso i quali quelle persone intonavano sinistre litanie. http://vignette2.wikia.nocookie.net/...20070707205318 |
Guisgard continuava a giocare col suo sesso sul mio viso, strusciandolo ovunque e facendomi impazzire di desiderio. La carica erotica era aumentata dall'incrocio costante dei nostri sguardi, con il suo azzurro in cui potevo leggere un desiderio folle.
E quel desiderio esplose all'improvviso quando, sempre con gli occhi negli occhi, Guisgard si stancò di quel gioco ed io mi ritrovai con la bocca ricolma della sua turgida virilità. Respiravo a stento, eppure avrei preferito morire soffocata piuttosto che smettere di succhiare il suo Amore... Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
"Non so, è la prima cosa che mi è venuta in mente..." alzando le spalle io.
Ma poi, ci ritrovammo in un posto ancora più assurdo, e surreale. Mi guardai intorno, allibita e incredula. "Fa attenzione, amore..." sussurrai, guardandomi intorno "Non promette nulla di buono.." guardandomi intorno. Che razza di posto era quello? E chi era quella gente? Sapevo solo che mi metteva i brividi. Qualcosa mi diceva che il Conte Justine c'entrava qualcosa. |
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