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E mentre Clio ed Abelardo osservavano quello strano robottino, il droide cominciò a girare intorno al portico della torre.
“C-a-p-i-t-a-n-o...” disse con la sua voce metallica “... B-o-n-t-à D-i-v-i-n-a, d-o-v-e s-i-e-t-e f-i-n-i-t-o, c-a-p-i-t-a-n-o?” |
Il giovane guardò torvo Gwen.
“E'...” disse “... è uno scherzo, vero? Cosa sei? Una specie di incantatrice? O mi hai ipnotizzato forse?” |
Il robottino continuava a girare intorno alla torre.
Lo osservavo divertita, era sicuramente la cosa più strana che avessi mai visto. Poi, addirittura parlò, e io sobbalzai per la sorpresa. A quelle parole trasalii. "E se stesse cercando il nostro ospite?" Chiesi ad Abelardo. "Andiamo a controllare.." Facendogli cenno di seguirmi. "Tu nel dubbio vedi se riesci con le ancelle a nasconderlo da qualche parte, prima che attiri guai.." al gufo "Io intanto cerco di capire se appartiene al nostro strano ospite, dopotutto due stranezze così in un solo giorno non possono essere un caso.." sorridendo divertita. In realtà ero anche sollevata al pensiero di non dover affrontare quel robot. Come si affronta un essere fatto di metallo e ingranaggi? Il Cuore di certo lo sa... Sospirai, già, il Cuore sapeva sempre che cosa fare. Così, percorsi rapida il corridoio che mi portava all'ala est, ancora avvolta nel leggero e corto abito rituale, ed entrai nella stanza del misterioso naufrago del cielo. Chissà se dormiva o era sveglio, pensai, aprendo piano la porta per non fare rumore. http://i67.tinypic.com/dvpvuh.jpg |
Scesero dalla nave e raggiunsero le scogliere, da dove era più semplice riprendere e fotografare quelle grandiose ed insolite palizzate.
Erano alte decine di metri e rinforzate con pietre molto grosse. “Chiunque le abbia costruite” disse Ken fotografando quelle grandiose barriere “si vede aveva una paura folle di essere attaccato.” “Si, ma da chi?” Fissandole Zora. “Nessun esercito potrebbe mai superarle...” “Magari era per respingere una qualche catastrofe naturale...” osservò Nasan “... non so, forse gli Tsunami...” “Affascinante ipotesi...” mormorò Ken “... vuoi farti qualche foto davanti a queste mura, tesoro?” A Gaynor. |
All'inizio mi sarei aspettata una reazione simile, ma dopo avermi vista volare e tutto il resto?
"Non sono un'incantatrice e non ti ho ipnotizzato. Sono la principessa delle fate e sono venuta qui per te" risposi, poi gli parlai della profezia, delle creature e tutto il resto. "Dunque l'Oracolo ha detto che sei stato scelto per salvare il mio mondo e se proprio vuoi saperlo" fissandolo "Sono l'unica a credere in te" guardandolo negli occhi, poi mi voltai "Ma forse a te questo non importa e credi che sia uno scherzo..." mormorai piano, poi volai giù, decisa ad andarmene. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...24dfe8beb3.jpg |
Prince annuì a Ghirò.
“Avanti, procediamo allora...” disse. Seguirono allora un sentiero che, attraverso la foresta, li portò verso una bassa conca. Qui videro una capanna la cui finestra era illuminata da una luce. |
Kims guardò Dacey, per poi riempirsi ancora il bicchiere di vino.
“La soluzione” disse “è molto semplice, quasi banale a mio giudizio. Io dico che dobbiamo andarcene. Lasciare Retania e cercare una nuova terra in cui ricostruire la nostra città e ricominciare.” “Mai.” Fece il principe. “Retania è da sempre la casa del nostro popolo ed io non lascerò che sia distrutta da quei mostri, comandante.” “Con tutto il rispetto, altezza...” guardando il vino nel suo bicchiere Kims “... temo che ciò sia inevitabile... quei mostri prima o poi distruggeranno Retania...” |
" Andarsene?" stupita e anche sconvolta da quella ipotesi.
" Non pensavo che un uomo come voi gettasse la spugna senza neanche combattere" fissandolo ancora sorpresa. " Non se riusciremo a fermarli prima... Pensavo che foste uno disposto a combattere... " con un leggero sospiro avvicinandomi a mio padre, tra lui e il principe. " Naturalmente Vostra Altezza, per quello che vale avete il nostro appoggio e tutto il nostro impegno nel trovare una soluzione" |
Clio aprì la porta piano, trovando il suo misterioso ospite sveglio, ma assorto nei suoi pensieri.
Aveva la testa sul cuscino e guardava la finestra accanto al suo letto, mentre un lieve e fresco venticello soffiava sulle tendine ed accarezzava i suoi capelli scuri. |
Restai ad osservarlo per un istante, senza dire una parola.
Chissà a che cosa sta pensando... Mi chiesi, sorridendo. "Ciao!" dissi poi, vedendo che era sveglio "Come ti senti?" chiesi, avvicinandomi a lui. "Sai c'è qui fuori uno strano robottino che cerca il suo capitano..." vagamente divertita "È tuo per caso?". |
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