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" Siete ferito?" Chiesi al proprietario dell'albergo non appena fummo soli, le due macchine una dietro l'altra in una folle corsa tra le montagne.
" Sedetevi ora, è meglio" afferrando una sedia, una delle poche cose rimaste intatte. Il piccolo hotel pareva esser stato colpito da una bomba tanto era il caos causato dall'auto nera. Non sapevo che stesse succedendo al di fuori, si udiva solo il rombo dei due motori tra le curve. Potevo solo sperare che Tardes stesse bene, l'angoscia mi aveva stretto lo stomaco in una morsa ma non volevo lasciarmi andare al panico. I minuti passavano lenti e ancora non sapevo come stesse mio marito e poi ci fu il boato, seguito da un'esplosione e alte fiamme ben visibili anche da dove io mi trovavo. Fiamme che danzarono nella notte cibo a formare una strana figura inquietante e ancora più inquietante fu la sorta di lamento che si udì nello stesso istante. Urlai e mi resi conto di tremare. " La sua macchina... dobbiamo andare a vedere... io devo sapere, devo sapere se mio marito è vivo" quasi strattonando il povero uomo seduto a guardare le macerie del suo albergo. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Guisgard annuì a Clio, per poi accelerare.
Sfondarono un altro muro e corsero sussultando su una bassa scalinata. Giunsero infine nei sotterranei del palazzo e qui videro una scena inquietante. Una ragazza, con abiti cerimoniali, stesa a terra con un ragazzo intontito. Accanto a loro una figura sinistra, abbigliata in modo spettrale. “Pessima idea signor Guisgard...” disse l'uomo. “Come sai il mio nome?” Gridò Guisgard. “Semplice...” sorridendo la figura “... perchè ti ho fatto io...” “Cosa?” Stupito il pilota. “Si...” annuì l'uomo “... tu credi di essere un uomo... invece sei il frutto di un mio lavoro... geniale, devo dire... sei un androide, amico mio.” Ridendo. “Tu sei pazzo...” scuotendo il capo Guisgard. “Credi?” Divertito lui. “Anche lei lo è.” Guardando Clio. “Sta zitto!” Urlò Guisgard, per poi prendere il suo coltello, che teneva sempre in tasca e lanciarlo verso l'uomo, prendendolo totalmente alla sprovvista. Lo trafisse così mortalmente in fronte. https://emerdelac.files.wordpress.com/2013/04/50b.jpg |
Ma una nuova notizia passò in rassegna al telegiornale.
“Un grosso incendio è scoppiato nel grattacielo della Società Cibernetica Ateon...” disse la giornalista. “Cosa diamine sta succedendo?” Stupito Ren, per poi fissare Nyoko. “Tutto sta finendo...” Nakakata “... finalmente... grazie al Cielo...” annuì. |
Sentì il cuore battermi forte. Avevo anche io la sensazione che tutto stesse per finire. Strinsi forte a me Ren, contenta di ciò che stava accadendo. Mai avrei pensato di gioire per certe cose, un po' me ne sentì in colpa
"Non so chi siano coloro che hanno attaccato la Ateon, ma gli sono grata" dissi scoppiando a piangere tenendo sempre fra le breccia il mio Ren. A quel punto mi voltai appena verso la tv guardandola seria. "Ognuno ha ciò che marita" pensai a bassa voce. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...830eb56553.jpg Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Stava fuggendo......" Ho sempre pensato che si potesse vivere una nuova vita.....meglio farlo accanto a chi si ama....non mi importa da chi tu stia fuggendo......desidero solo che tu sia sincero......".......lo baciai con un emozione nuova.....
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Raggiungemmo i sotterranei del palazzo, e tutto sembrò così assurdo.
Quel tipo, era lo stesso che avevamo visto davanti alla macchina qualche giorno prima. Con lui c'erano una ragazza e un ragazzo, che non sembravano essere lì di loro volontà. Poi sbiancai a quelle parole. Come conosceva il nome di Guisgard? Lo guardai allibita, sbiancando sempre di più a quelle parole. Come poteva essere possibile? No, non aveva senso, non aveva il minimo senso. Poi Guisgard pose fine alle farneticazioni di quel tipo, e io scesi dall'auto per corrergli incontro. Lo abbracciai, senza che avesse possibilità di sottrarsi a quell'abbraccio. "Non credere a una sola parola di quello che ha detto..." sussurrai, stringendolo a me. Immaginai che una parola del genere fosse un tarlo che ti entra nel cervello, per quanto assurdo possa essere. "I miei sensori oculari avrebbero rilevato del metallo nel tuo corpo..." sussurrai. "Sei un uomo.." mormorai, cercando il suo viso "Il mio uomo.." baciandolo dolcemente. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...c95ee529b2.jpg |
Quel fuoco.
Alto, inquietante, che illuminava i monti addormentati. Poi, pian piano calò, lasciando spazio all'aurora nascente. Passarono lunghi minuti, poi quasi un'ora, senza che Davey avesse notizie di suo marito. Poi ad un tratto una sagoma si notò lungo la strada. Era Tardes che tornava, sporco, con i vestiti lacerati, ma sano e salvo. Vide sua moglie e cominciò a correre, fino a raggiungere l'albergo. Qui abbracciò Dacey. “Amore mio...” disse stringendola a sé “... qualunque cosa fosse... ora è sepolta sotto metri di roccia... e riposerà lì per sempre... è finita...” sorridendole “... finita...” accarezzandole il viso “... e la nostra nuova vita ricomincerà...” baciandola piano. E guardarono l'alba che illuminava quel magnifico scenario. http://www.valbrembanaweb.org/forum/...-branchino.jpg |
In fretta e furia preparai una borsa per le bambine e anche per me. Alla zia dissi solo che avrei chiamato poi per spiegare, perché adesso non avevo tempo. Scendemmo di corsa e ci infilammo in auto, per poi sfrecciare via a razzo.
Naida, con il suo solito fare allegro, cominciò subito a fare domande, mentre Miria sedeva silenziosa al suo posto. "Grazie..." risposi al complimento di Guisgard. Avevo lui e le bambine, tutto ciò che mi occorreva per essere felice... Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Joshua rispose a quel bacio di Elisabeth.
Un bacio lungo, profondo, appagante, fatto di sensazioni, paure e speranze. Un bacio fatto di lunghi pomeriggi e sere ad aspettare, giochi, sogni e promesse. Un bacio che intrecciò ed incatenò le loro labbra. Un bacio che valeva come risposta ad ogni domanda di Elisabeth, E ad ogni suo sogno. |
Guisgard guardò Clio, ma prima che potesse dire qualcosa tutto intorno a loro cominciò a tremare.
Come se, morto il Maestro, l'intero grattacielo e tutto ciò che rappresentasse stesse per crollare. “Presto...” disse Guisgard a Clio, a Gwen e ad Elv, che ora potevano muoversi “... tutti in auto! Presto, o ci crollerà tutto addosso!” |
Non riuscivo a stare ferma in quel dannato albergo, a guardare le fiamme che si spegnavano lentamente, il tempo scorreva troppo lentamente. Era una tortura, stare lì senza sapere.
Poi dopo una lunga lunga attesa ecco qualcuno percorrere la strada verso l'hotel. Ci misi un attimo a capire, avrei riconosciuto quel profilo ovunque. Mi sentii più leggera e mi precipitai tra le braccia di Tardes. Non riuscii a trattare qualche lacrima di felicità e lo baciai, accarezzando il suo viso, come per assicurarmi che fosse davvero lui. " Ho avuto tanta paura di averti perso" confessai con un filo di voce. " Lo spero, lo spero che sia andato per sempre. Qualunque cosa fosse meritava solo di morire" sollevata, rincuorata e finalmente potei sorridere. " Si, siamo finalmente liberi da questo incubo e so che ora andrà tutto per il meglio, ti amo." Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Tutto iniziò a tremare intorno a noi, in un fracasso senza fine.
Non c'era tempo, non c'era tempo per nulla che non fosse mettersi in salvo. Allora con Guisgard ci precipitammo alla macchina, invitando i due ragazzi a seguirci. "Presto.. saremo al sicuro..." dissi loro, aprendo la portiera di Miglioria. |
Inaspettatamente l'uomo si alzò, facendo fuoriuscire dei fasci di luce dagli occhi e dalla bocca, immobilizzandoci a terra.
Ogni centimetro del mio corpo era bloccato, riuscivo solo a muovere gli occhi per accertarmi che Elv, accanto a me, stesse bene. Ad un certo punto arrivarono un uomo ed una donna bionda. Non riuscì a seguire il loro discorso, ma vidi distintamente quando l'uomo uccise quella figura ripugnante e nell'esatto istante in cui quel mostro spirò, io ed Elv fummo liberi di muoverci. Appena in tempo tra l'altro, poiché tutto cominciò a tremare e fuggimmo fuori da quel luogo surreale, salendo sulla macchina dei due. "Grazie, grazie di tutto, ad entrambi. Davvero" dissi grata ai due, poi mi voltai verso Elv "Tu stai bene?" chiesi dolcemente, accarezzandogli il viso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Rimasi ferma..ascoltai..un maestro e i suoi ordini. Capii che Lupesca stava tramando qualcosa e Sam doveva solo obbedire..e io ero in trappola per qualche motivo a me sconosciuto.
Sgattaiolai nella mia camera e mi raggomitolai nel letto..avevano fatto in modo io non potessi avere contatti esterni con nessuno. |
Guisgard sorrise a Gaynor, stringendole la mano.
Poi inserì la marcia ed aumentò la velocità, sfrecciando via sulla strada ormai ingentilita dalla luce del nuovo giorno. "Fuggiremo via, lontano da questa città." Disse. "Guidaremo per un intero giorno, fino al tramonto, fin dove il Sole scenderà per congiungersi alla terra e baciarla. Correremo via, fino a quando nessuno più ricorderà i nostri nomi. Saremo una famiglia e ci rifaremo una vita insieme... ma un giorno torneremo qui per riappropriarci di ciò che ci spetta..." guardò Gaynor "... ti amo..." sussurrò. |
Nakakata annuì piano, quasi avesse letto nel pensiero ed udito ciò che aveva detto a sé stessa Nyoko.
Si avvicinò alla tv, la spense e poi uscì dalla camera. Allora Ren, quasi vinto da un desiderio troppo a lungo represso, si avvicinò al viso di Nyoko e la baciò delicatamente. |
Tutto cominciò a sussultare e poi a crollare.
I quattro salutarono su Miglioria e partirono a razzo, approfittando di un varco in una parete crollata. Uscirono velocemente dal grattacielo e lo videro poi frantumare in una nuvola di fumo. Poi una forte esplosione, un sordo boato e alte fiammate che danzarono quasi come spettri. "Sembra esserci scatenato l'Inferno..." disse guidando Guisgard, per poi guardare Clio. Intanto Elv pareva essersi ripreso e sorrise annuendo a Gwen. |
Il nonno uscì dalla stanza, lasciando me e Ren da soli. Sorrisi un po' timidamente per poi sentirmelo vicino. Quando sentì le sue labbra sulle mie, non riuscì a capire più nulla. Il cure mi batte forte e sentì i brividi salirmi sulla schiena. Quel mio desiderio, tanto represso quanto voluto, si era finalmente avverato.
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Anche i due ragazzi salirono su Miglioria, mentre tutto attorno a noi crollava.
"Voi state bene?" chiesi loro. Poi a quelle parole di Guisgard annuii. "Miglioria è resistente, ma andiamocene di qui.." dissi, guardando Guisgard. |
Tutto crollava, quel palazzo si stava letteralmente frantumando ed uscimmo giusto in tempo per vederlo implodere e venire avvolto da lingue di fuoco.
Decidi di distogliere lo sguardo e focalizzarmi su di lui, ricambiando il suo sorriso, per poi baciarlo e stringermi a lui. "Spero che Richard non sia in pensiero, penserà che l'ho abbandonato di nuovo..." ridacchiando piano. "Sì, benissimo" risposi sorridendo alla ragazza. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quel bacio dolce, delicato, persino leggero, ma tanto atteso, sognato, immaginato.
Ren restò sulle labbra di Nyoko per un lungo ed indefinito istante, senza che nessuno dei due aprisse gli occhi. Poi si staccò dalla bocca di lei e restò a guardarla negli occhi. |
Fu un lungo istante, non l'avrei lasciato andare via dalle mie labbra tanto facilmente. Strinsi allora le sue mani. Il cuore non la smetteva di battermi e quando si stacco da me, sentì quasi male. Restammo a guardarci negli occhi profondamente, io annegai volentieri in quegli occhi scuri, mentre mi mordevo il labbro inferiore, assaporando il suo dolce sapore.
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Quell'esplosione così sinistra illuminò l'intero quartiere e buona parte della città, per poi confondersi con i bagliori del giorno nascente che irradiò tutta Capomada City.
Miglioria sfrecciò rapida ed uscì dal quartiere, proprio mentre alcune auto della polizia ed un camion dei pompieri correvano verso il grattacielo ormai distrutto. Guisgard imboccò una stradina secondaria ed uscì di scena, senza che polizia e pompieri vedessero la sua auto bianca. “La mia moto...” disse sconfortato Elv “... maledizione, dove sarà finita?” Guardando poi Gwen accanto a lui. “Ringrazia piuttosto di essere uscito vivo da quell'Inferno...” mormorò Guisgard “... un attimo più tardi e saresti finito sbudellato...” voltandosi poi verso Clio “... ora dimenticate tutta questa storia... sarà meglio per tutti... dove devo portarvi?” Ed Elv indicò l'indirizzo per casa di Gwen. |
Uscimmo finalmente dal quartiere, mentre la città era illuminata dal nuovo giorno.
"Sì, infatti. Siete arrivati in tempo" dissi all'uomo dagli occhi azzurri, poi guardai Elv "Hai visto? Avevo ragione che volevo regalartene una nuova per Natale" dissi sarcasticamente. Poi Elv diede l'indirizzo di casa mia, mentre mi sentivo finalmente libera e sollevata come da un peso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Altea tornò nel suo letto, preoccupata per ciò che stava accadendo attorno a lei.
Ma poi, quasi senza accorgersene, si addormentò. Si svegliò poco dopo l'alba, con una strana sensazione. La casa era completamente vuota, come se Lupesca e Sam non ci fossero più. Le tende erano tirate e la luce del Sole invadeva tutte le stanze. Ed anche il suo telefono ora aveva ripreso a funzionare. Come se un oscuro incanto si fosse dissolto nel nulla. Allora la modella percepì una piacevole sensazione di libertà. Come se tutto quell'incubo e la paura fossero terminati. |
Sorrisi ai due ragazzi, erano così carini.
"Una vera fortuna.." sorrisi. Tutto sembrava svanito, e ci dirigemmo verso la casa dei due ragazzi. |
Quel bacio parve lunghissimo, sia a Nyoko che a Ren.
Poi lui si staccò appena da lei, restando a guardarla. Un attimo dopo entrò Nakakata. “Nyoko, il dottore dice stai molto meglio” disse “e domani potrai essere dimessa, grazie al Cielo.” Annuendo. “E' meraviglioso...” sussurrò Ren, stringendo la mano di Nyoko. |
“Allora mi sa accetterò quel tuo regalo...” disse sorridendo Elv a Gwen.
Miglioria si fermò davanti alla casa di lei ed i due giovani scesero. Poi ripartì rapida. “Dobbiamo riportare Miglioria al centro...” mormorò Guisgard a Clio. |
Risi ad Elv e arrivammo a casa mia.
Dopo aver salutato e ringraziato ancora i due, salimmo. "Non vedo l'ora di togliermi questa roba di dosso" dissi sbuffando mentre entravo in casa "Chissà se Richard è già sveglio" guardandomi intorno. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi poi, dopo esserci staccati, e lo strinsi a me. Poi il nonno entrò e mi diede la bella notizia. Finalmente sarei uscita da quella prigione di ghiaccio. Guardai il sorriso di Ren e mi sentì avvampare. "Si" dissi entusiasta e stringendo a mia volta la sua mano.
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Gwen ed Elv rientrarono in casa, con lei ancora abbigliata in modo cerimoniale e lui tutto sporco.
Videro sul divano Richard addormentato davanti alla tv. “Guardalo come dorme beato...” disse Elv “... meglio così...” sorridendo, per poi baciare Gwen "... ti ho detto che sei irresistibile vestita così?" Baciandola. |
Salutammo i due ragazzi e ci avviammo verso il centro.
"Sì, Iasevol sarà fiero di noi.." sorridendogli "Perché quel tipo credeva che fossi un androide come me?" pensierosa. |
Ren guardò Nyoko negli occhi.
Occhi luminosi, carichi di sogni. Come se il mondo per i due giovani avesse dischiuso solo ora le sue porte. Una nuova vita si preannunciava per loro. Una vita insieme. https://i.ytimg.com/vi/7hzxGaxQYqc/hqdefault.jpg |
Sorrisi teneramente vedendo mio fratello addormentato sul divano e annuii ad Elv.
Poi lui mi baciò ed io mi diressi in camera, non solo per non svegliare Richard, ma soprattutto perché avevo avuto una tale paura di perdere Elv che ora bramavo solo un po' di tempo unicamente per noi. "No, non mi sembra... Puoi sempre rimediare adesso... Abbiamo tutto il tempo che vogliamo, no?" sussurrai sorridendo. Già, tutto il tempo e tutta la vita per amarci e condividere insieme ogni singolo istante. "E poi non mi hai detto il motivo, se è perché mi sta bene oppure perché è talmente brutto che non vedi l'ora di toglierlo" ridendo maliziosamente. Qualunque fosse il motivo, volevo lui adesso e il resto poteva anche aspettare. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...8a41e72244.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il solo pensiero di staccarmi da lui era doloroso. Sentivo che non ci saremmo separati tanto facilmente. "Sai, per molto tempo ho tenuto rinchiuso nel mio cuore un forte sentimento. Il forte amore che mi inghiottiva." dissi stringendolo a me il più possibile. " ti amo, Ren..." dissi sicura tornando sulle sue labbra.
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Miglioria sfrecciava nella città che si destava al nuovo giorno.
“Non lo so...” disse Guisgard con gli occhi cupi “... non lo so, ma sapeva il mio nome... e poi... poi i suoi occhi mi fissavano come se conoscessero le mie paure...” a Clio “... ha detto sono un cyborg... che sono un fantoccio... uno che vive una vita non sua... allora deve esserci un altro me... di sicuro il vero cyborg... degno apprendista di quel demonio...” con rabbia “... devo trovarlo...” aumentando la velocità azionando i propulsori speciali sul volante dell'auto. Come se volesse lasciare al vento i suoi fantasmi. |
Poco dopo arrivarono due auto della polizia all'albergo ed il proprietario raccontò l'accaduto.
Tardes mostrò il suo distintivo e indicò agli agenti di avvertire il commissariato di Capomazda City. Poi lui e Dacey furono portati ad un altro albergo del posto, dopo poterono lavarsi e cambiarsi. Noleggiarono allora un'auto e lasciarono quel posto. “Vediamo se indovini dove andiamo...” disse lui guidando “... ti darò un paio di indizi...” sorridendo a Dacey “... allora... è un luogo piccolo... alquanto isolato... ed aggiungo un terzo indizio... è molto affollato di Domenica... ah, ma prima dobbiamo comprare un paio di vestiti per l'occasione... il tuo? Bianco, naturalmente...” e la baciò, mentre l'auto correva verso il piccolo paesino e la sua chiesetta fuori le mura. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...1d59347dbe.jpg |
Era strano, molto strano.
"Un robot con le tue sembianze?" pensierosa "Beh, certo che conosceva il tuo nome.. sei un pilota famoso..." scrutando i suoi occhi cupi "Ma perchè avrebbe scelto di costruire una macchina con le tue sembianze?" pensierosa. "Ad ogni modo.." seria, sfiorandogli il braccio "Lo troveremo, e lo uccideremo.." annuendo "Questo poco ma sicuro... dopotutto hai me, no?" sorridendo mentre cercavo di alleggerire i suoi pensieri "Sono un super androide... vedrai che nemmeno quella macchina potrà salvarsi dalla mia furia.." divertita. Poi schiacciò i propulsori, e Miglioria aumentò la velocità. "Allora.." sorridendo "Abbiamo salvato il mondo.." guardandolo con occhi sognanti "Mi sembra il momento di festeggiare! Dove vuoi andare?". |
Quell'incubo sembrava davvero finito e quando arrivò la polizia Tardes lasciò che se ne occupassero loro.
Potei finalmente tirare un sospiro di sollievo quando fummo portati un altro albergo, di nuovo nella quiete. Dopo essermi cambiata seguii Tardes alla macchina, si vedeva che aveva in mente qualcosa. " Uhm allora..." picchettando un dito sul mento, " in base agli indizi che mi hai dato direi proprio che siamo diretti..." e lo baciai, anche se stava guidando. " Ti sposerei altre mille volte!" con la testa poggiata alla sua spalla. " Tutta questa faccenda ha avuto un che di positivo però. Ci ha fatti riavvicinare e per questo ne sono grata." Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Quando mi svegliai tutto era tranquillo..Sam e Lupesca erano svaniti..vi era campo e avevo la sensazione tutto fosse nuovo e libero.
Presi la Subaru e partii. .dovevo tornare a Villa delle Ginestre..chiamai Guisgard per narrargli tutto..e poi..avrei chiamato Joshua..misi le chiamate per entrambi. Chi avrebbe risposto prima? |
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