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I loro occhi si unirono ancor più.
Lui la guardava e lei sosteneva il suo sguardo. E nel farlo lo faceva godere da impazzire. Gaynor guardava Guisgard che moriva di piacere mentre lei assaporava la sua virilità con dedizione, passione, foga, desiderio. Come a voler succhiare il vigore di quell'uomo, fino a svuotarlo, a fiaccarlo. Ma fissando i suoi occhi in balia dell'eccitazione, Gaynor comprendeva che nulla avrebbe estinto la fiamma della passione di Guisgard. Nulla, se non una lunga notte d'Amore. |
Pavel guardò Nyoko.
“Nyoko...” disse “... che vuoi dire?” Intanto l'uomo al volante canticchiava sereno, mentre l'auto aveva imboccato un sentiero laterale pieno di fossi e dossi, tanto che dovette diminuire la velocità. |
"Ogni volta che usciamo di strada... Ogni volta che prendiamo un vicolo, una scorciatoia... Torniamo indietro... Nello stesso posto..." ero terrorizzata all'idea di trovare quel maniero... Quello dove persi la vista.
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Guisgard stava godendo di quel momento, un momento in cui mi stavo dedicando anima e corpo al suo piacere. La mia lingua era sua schiava, la mia bocca metafora di una grotta del piacere, dove succhiare equivaleva a vivere.
Un piacere dunque sfrenato, ma in quegli ultimi istanti capii dal suo sguardo che Guisgard voleva di più, molto di più. Ed io ero intenzionata a darglielo, quel di più. Ero pronta a dargli tutto. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Elv guardò istintivamente Gwen e poi spostò lo sguardo su quell'uomo, cercando di restare calmo.
“Io non ho nessuna donna...” disse Elv “... non con questo Picasso al posto del volto!” L'uomo sorrise. “Eppure io so che non è così...” mormorò “... so invece di una bella rossa molto focosa... ed anche abile nei travestimenti...” |
Sentii per un istante lo sguardo di Elv addosso.
No, dannazione... Più andava avanti, più sentivo la rabbia ribollire nelle vene. Mi chiedevo come fosse possibile che immaginasse tutto questo, dal momento che l'unica volta che ero uscita dalla mia camera senza travestimento era stato durante la cena e lui era in camera. C'era qualcosa che mi sfuggiva. Speravo solo che se ne andasse al più presto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Icarius e Clio guardarono quella scena surreale, eppure inquietante.
“Credo” disse lui “che nessun uomo di questo secolo abbia mai visto una cosa del genere...” Videro un altare in mezzo a quegli idoli infernali, su cui un uomo incappucciato pose un capretto che scalciava. Estrasse dalla sua tunica un grosso coltello, brandendolo in un pentolone ardente. Poi sgozzò l'animale, versandone il sangue in un foro dell'altare, dal quale arrivò a riempire una ciotola di bronzo. Allora altri due individui, anch'essi incappucciati, portarono sull'altare un uomo che gridava e si dimenava. Quello che aveva sgozzato il capretto lo fissò e quasi sembrò ipnotizzarlo, poiché smise di agitarsi. Gli altri due lo sistemarono sull'altare. L'uomo col coltello gridò alcune parole indecifrabili, per poi sventrare il malcapitato, estraendo dal suo bacino i genitali ancora caldi. E tutti ripresero la loro cupa e sacrilega litania. https://bplusmovieblog.files.wordpre...1030.png?w=590 |
Un piacere folle.
Questo leggeva Gaynor sul volto di Guisgard, che per il troppo piacere non riusciva più a sostenere lo sguardo di lei. “Spogliati...” disse ansimando lui, tenendole i capelli stretti a coda con una mano, quasi per tenere libero il suo volto e guardarla. |
Come avevo pensato, Guisgard era troppo eccitato per proseguire oltre quel gioco.
Mi chiese di spogliarmi, così la mia bocca smise all'istante di succhiare ed io mi alzai, togliendomi i vestiti. Avrei potuto farlo lentamente, con sensualità, ma in quel momento percepivo l'urgenza di Guisgard, che era anche la mia. "Eccomi..." dissi una volta nuda e umida di fronte a lui "Sono tutta tua..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Sorrisi a quelle parole di Icarius.
Io di cose ne avevo viste tante, in millenni di sorveglianza della Terra, e ormai tendenzialmente non mi stupivo più di nulla. O quasi.. Pensai, lanciando un'occhiata a Icarius, sorridendo tra me al pensiero che quel meraviglioso umano era riuscito a sorprendermi. Poi mi concentrai sulla scena raccapricciante che ci si parava davanti. Una sorta di strano sacrificio senza senso, dato che il sacrificio porta al banchetto rituale e non allo spreco come in quel caso. Era tutto molto strano, e assurdo. Restai poi ancora più sconvolta nel vedere come uccidevano quell'uomo. Allora mi voltai istintivamente a vedere lo sguardo di Icarius, pronta a sostenerlo. Io di morte ne avevo vista tanta, ma lui invece no. |
“Ehi, piccola, va tutto bene...” disse Pavel cercando di tranquillizzare Nyoko “... è una scorciatoia e presto saremo lontani da qui...” sorridendole.
Intanto l'auto proseguiva lungo quel sentiero angusto. Ad un tratto restarono impantanati in un fosso. “Maledizione!” Esclamò l'uomo. |
Lo sapevo... Io lo sapevo. Sapevo che sarebbe andata così. "Mi sembrava troppo facile..." dissi quasi a bassa voce per poi abbracciare Pavel un po' spaventata...
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“Le ripeto...” disse Elv “... non ho alcuna donna io... sono ripugnante, non ha visto?”
L'uomo rise. Allora prese a camminare nella stanza, avvicinandosi infine al falso giardiniere. Guardò Gwen, ridendo piano. Poi, con gesto deciso ed improvviso, strappò la camicia del falso giardiniere, svelando la fascia che stringeva il petto di Gwen. Sfilò via il cappello, mostrando anche il bel viso della ragazza ed i suoi capelli rossi. |
Gaynor si spogliò davanti a Guisgard, in modo veloce, quasi famelico.
E quando restò tutta nuda, lui la strinse fra le braccia e la baciò. Le loro labbra erano incatenate, i loro corpi, come al ballo, l'uno contro l'altro. Lui la baciava e nel tenerla forte a sé sentiva ogni parte del corpo di lei premere contro il suo. E così lei. E quell'eccitante bacio, quello sfregare l'uno contro l'altra accese ancor più i loro sensi. |
Lo sentii ridere all'insistenza di Elv, poi lo sentii avvicinarsi e fu un attimo.
Trattenni il respiro istintivamente quando strappò la camicia, ma ancor più quando tolse il cappello, liberando i capelli. E adesso? Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Una volta nuda, Guisgard mi tirò a sé e mi baciò appassionatamente. I nostri corpi erano incollati l'uno all'altro, carichi e vogliosi, mentre le nostre lingue disegnavano umidi intrecci.
Quel bacio era una preparazione a ciò che stava per accadere. Era il preludio della resa dei sensi. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Quella scena lasciò disgustati Icarius e Clio.
Soprattutto lui. “E' assurdo...” disse “... sono pazzi... sono bestie...” guardando poi Clio. Si udì allora un suono. I due tornarono a fissare quel macabro spettacolo. Videro così l'uomo incappucciato che mostrava il suo aspetto, togliendosi il cappuccio e slacciando la sua tunica. Era il Conte Justine. http://www.hotflick.net/flicks/2002_...llucci_017.jpg |
Fui lieta di vedere che non impazziva.
"Sì, è terribile.." annuendo piano, mentre guardavo quello strano spettacolo. Ma poi, la vidi. Il conte. Sentii il sangue ribollirmi nelle vene, e il disgusto farsi strada in me. "Io quella l'ammazzo.." a denti stretti. |
La macchina restò impantanata ed alla fine l'uomo scese per cercare di smuoverla.
“Sta tranquilla, Nyoko...” disse Pavel “... non hai nulla da temere, vedrai...” Poi l'uomo chiese a Pavel di scendere per aiutarlo con l'auto. E lui scese. |
“Vederti da vicino” disse l'uomo a Gwen, guardandola “è molto meglio che immaginarti dalle descrizioni che mi sono state fatte.” Sorridendole. “Vieni con me, ti piacerà...” a lei.
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Icarius e Clio videro Justine che si rivelò essere il capo di quella macabra setta.
Ad un tratto però i due sentirono dei passi alle loro spalle. Si voltarono e videro uomini armati ed incappucciati. “Una mossa falsa e siete morti.” Disse uno di quelli. |
Si baciarono a lungo, stretti l'una contro l'altro, con le loro mani ovunque, le lingue intrecciate ed umide.
Baci profondi, penetranti, caldi, eccitanti. I corpi che vibravano, ardevano, si strofinavano a vicenda, solleticandosi. E così, quasi fosse la cosa più naturale, Guisgard spinse delicatamente Gaynor sul letto, per poi stendersi su di lei. Un attimo dopo lei si sentì presa, totalmente. Trafitta dall'Amore, penetrata da infinite sensazioni, travolta e stravolta da una danza fatta di ardore, impeto, forza, calore. Una danza ritmica ed infaticabile, con lui che la teneva ferma, baciandola ovunque, assaporando i suoi seni con labbra e lingua, mentre lei prendeva sempre più fuoco. Lui era sopra e dentro di lei, stretto fra le sue cosce divaricate ed intrecciate intorno ai suoi fianchi. E continuarono a godere a lungo, reciprocamente. |
Si baciarono ancora.
A lungo, con passione, piacere. Le loro bocche si aprivano e si esploravano. Poi lui la guardò. “Non voglio tornare indietro...” disse ad Altea. Un attimo dopo cominciò a spogliarla piano. |
Il tempo si arrestò come un attimo infinito come se quella esplorazione di piacere fosse un conoscersi dell' animo.
Assaporai ogni bacio..quel mostrami che ero solo sua e io lo ero forse da prima di conoscerlo. Le sue mani iniziarono a slacciare il corsetto stretto nero per poi scendere sui pantaloni stretti e mi trovai irrimediabilmente con quel corsetto nero addosso. Mi sedetti sul letto e lentamente sfilai le calze nere, la giarrettiera e poi slacciai il corsetto nero. Ora indossavo solo la mia nuda pelle bianca prendendo un lenzuolo.."Vieni" dissi con un invito d' Amore..guardandolo maliziosamente. .come un gioco naturale tra due amanti.."Se non torni indietro pure tu allora continuiamo" con voce bassa, lenta e sensuale. |
Pavel e l'uomo scesero dalla vettura per cercare di smuoverla ed io rimasi lì. Mi sentivo così inutile, e comunque l'idea di stare da sola, cieca, mi faceva accapponare la pelle.
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Descrizioni?
Ci pensai un attimo su e tutto mi fu chiaro. Sicuramente aveva parlato con il Conte. Era stata quella maledetta donna a mandarlo qui. Elv non aveva voluto ascoltarmi quando gli avevo manifestato i miei dubbi e ora ci trovavano in questa situazione. 'Vieni con me Vieni con me? Non sarei mai andata da nessuna parte, nè con lui, nè con nessun altro, sapendo che mi avrebbe sicuramente portato da quella donna ripugnante. Indietreggiai e mi ritrovai fra le braccia di Elv, stringendomi forte a lui. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quando Guisgard smise di baciarmi per sospingermi sul letto, mi lasciai andare ad un lungo sospiro, consapevole che di lì ad un attimo lo avrei avuto dentro di me. E così, quando lui si stese su di me accostandosi all'umido centro del mio essere, mi trovò pronta e desiderosa. Gli poggiai le mani sul fondoschiena e lo attirai a me, sentendolo di colpo fino in fondo alla mia più intima femminilità.
Cominciò così la nostra danza d'Amore, con lui che mi ansimava sopra ed io che godevo ad ogni possente spinta. Urlavo di piacere, la sua lingua che leccava i miei seni e le sue labbra che li succhiavano, mentre la sua virilità continuava infaticabile a penetrare il mio essere, sempre più turgida e potente. Gli strinsi allora le gambe intorno ai fianchi per sentirlo ancora più forte, mentre gridavo il suo nome e godevo di lui. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Gwen corse tra le braccia di Elv, con ormai il suo travestimento del tutto inutile, visto non solo smascherava il suo stratagemma, ma non riusciva più neanche a coprire quella fascia che stringeva il suo petto nudo.
“Chissà perchè” disse l'uomo accendendosi un altro sigaro “voi persone comuni avete il difetto di apparire vestite sempre in modo inappropriato... in ogni occasione.” Con un ghigno. “Chi è lei?” Chiese Elv. “Chi è veramente lei?” “Chi o cosa io sia” rispose l'uomo “non credo sia comprensibile per voi due... ma vi racconterò una storia... io adoro le storie...” |
Aveva anche il coraggio di fare dell'ironia.
Con che faccia tosta? Una storia, sì... Non avevo voglia di ascoltarlo, dopo aver avuto la conferma che era d'accordo con quel maledetto Conte. Intanto ero sempre stretta ad Elv, mentre cercavo in qualche modo di chiudere la mia camicia. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Successe tutto in fretta.
Quegli uomini, le armi. Ci avevano scoperto e io dovevo fare qualcosa. Dovevo proteggerlo a qualunque costo. Mi voltai verso di lui e gli sussurrai piano all'orecchio. "Fidati di me.." per poi baciarlo piano. Allora diventai improvvisamene invisibile. Ma restai accanto ad Icarius, per proteggerlo. |
Mister X restò a guardare Altea mentre si spogliava.
Attraverso quella sua strana maschera egli poteva vedere ogni suo movimento. Piano la donna fece scivolare le calze sulle lunghe gambe lisce ed affusolate, poi il corsetto ed infine la biancheria, restando così meravigliosamente nuda ai suoi occhi. Altea aveva un corpo slanciato e seducente, fatto apposta per i piaceri dell'amore. Prese allora un lenzuolo e si coprì, sedendosi poi sul letto ed invitando l'uomo a raggiungerla. E lui senza dire nulla cominciò a spogliarsi fissandola. http://kinotorrent.pro/uploads/posts...34-kadru-3.jpg |
Pavel scese e cominciò ad aiutare l'uomo.
I due iniziarono così a spingere l'auto, nel tentativo di farla muovere. “E' inutile...” disse sbuffando l'uomo “... non va... è bloccata...” “Ed ora che facciamo?” Chiese Pavel. “Non possiamo fare molto...” l'uomo “... aspetteremo passi qualcuno per aiutarci...” “Qui?” Perplesso Pavel. “In mezzo alla brughiera?” “Hai altre idee, ragazzo?” Fissandolo l'uomo. Nyoko era in auto ed ascoltava ogni loro parola. |
Quell'invito d'Amore fu accolto e lo vidi mentre mi fissava da quella maschera..lentamente si spoglio' in silenzio..il mio battito accellerava come il desiderio di lui..capii era Amore..strano a dirsi per così poco conoscendoci..lo ammirai nella bellezza del suo corpo scolpito ed evidentemente già eccitato.."Vieni..sarai tu a togliermi questo lenzuolo senza pudori..".
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Ero in auto ad ascoltare ció che si dicevano. Ero scossa e timorosa, non sapevo come aiutare e non volevo che venisse qualche persona indesiderata ad "aiutarci". Non vedevo nulla, ero scossa e spaventata, stavo per entrare nel panico ma dovevo controllarmi ed essere forte e paziente.
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Più Gaynor gemeva, più gridava il suo nome, più Guisgard la possedeva con impeto, forza, infaticabile, insaziabile di quella prepotente passione.
A lungo restarono così, l'uno sull'altra, l'uno nell'altra, godendo e nutrendosi di quel piacere pulsante. Lei sentiva il peso del corpo su di lei, il suo muoversi, il suo baciarla e leccarla ovunque. I suoi seni andavano a fuoco, mentre il suo corpo sussultava e sudava di piacere. “Oh, Gaynor...” disse lui più volte, gemendo follemente “... oh, tesoro mio...” instancabile nel possederla. Ogni parola lasciata sui suoi seni caldi e turgidi. |
Clio divenne invisibile ed Icarius nel vedersi da solo restò sorpreso ed angosciato.
Quegli uomini lo circondarono e di certo la bella musa avrebbe fatto qualcosa se ad un tratto una nuvola rossa non si fosse sprigionata da alcune crepe delle rocce. In un attimo l'aria si fece irrespirabile, con il pittore e la regina cosmica che persero conoscenza. |
Quell'espressione sul suo viso, mi si strinse il cuore.
Allora lo abbracciai, perché sentisse distintamente la mia presenza. "Sono qui.." sussurrai, stringendolo "Sono qui Amore.." dolcemente "Ti proteggo io.." stringendolo ancora più forte, come a volerlo proteggere da quegli uomini. E lo baciai, dolcemente, un bacio capace di fargli credere nell'impossibile. Ma poi, una folta nebbia rossa ci avvolse, facendomi respirare a fatica. Tornai visibile, in tempo per incrociare il suo sguardo. Volevo che sapesse che ero lì, che non era solo, che non l'avevo abbandonato ma volevo solo proteggerlo. Alla fine, tutto si fece buio e crollai abbracciata a lui, senza conoscenza. |
Il misterioso fuggitivo si spogliò completamente d'avanti ad Altea, mostrando il suo corpo.
Era uno scienziato, ma anche un uomo sportivo, o forse d'azione evidentemente. Aveva infatti un fisico robusto ed asciutto che lei poteva ammirare. E più lei lo guardava, più l'eccitazione di quell'uomo cresceva. Allora si avvicinò al letto e piano tolse via il lenzuolo, scoprendo le nudità di Altea. “Sei bellissima...” disse lui fissandola tutta “... non abbiamo molto tempo... ma basterà...” e si chinò ai piedi di lei, baciandoli ed allargandole delicatamente le gambe. Un attimo dopo cominciò a baciarla ed a giocare dove lei era più sensibile e calda. |
Nyoko era in un'auto.
Ad un tratto sentì il rumore di un'altra macchina che si avvicinava. Allora Pavel e l'uomo cercarono di fermarla. E quella si fermò. |
Mi abbracciai per cercare di darmi coraggio. Ad un tratto udì arrivare un'auto e subito mi salirono i brividi. Chi poteva prendere quelle strade così facilmente? Mi stesi sul sedile cercando di prendere una posizione che mi avrebbe concesso invisibilità. Mi nascosi e attesi, sperando in bene.
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