"Ok..." disse Elv a Gwen "... ma solo perchè mi intriga l'idea di essere in debito con te." Facendole l'occhiolino. "Di certo sull'isola ci sarà modo per sdebitarmi."
Lasciarono allora il locale e lui si propose di riaccompagnarla a casa.

Goz e gli altri salirono a bordo, così che Cavaliere25 potè conoscerli tutti.
Oltre il capitano c'erano Jan e Stiao.
Ora l'equipaggio era al completo.

"Bene, allora siamo d'accordo..." annuendo divertita.
Alla fine, dopo che pagai il conto, si propose di accompagnarmi a casa ed io accettai.
In fondo, ero arrivata all'edificio con la macchina di Lizzie e non avevo affatto la mia macchina, dunque era un'idea perfetta.
E a proposito di Lizzie, già immaginavo le sue parole una volta che glielo avessi raccontato.

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Salve di nuovo non ho potuto farlo prima in osteria lo faccio ora che ci siamo tutti io sono cavaliere 25 e sono un marinaio in cerca di avventure e un lavoro spero che questa occasione mi dia modo di fare nuove amicizie con voi e soprattutto imparare tante nuove cose da voi tutti sembrate una bella comitiva di avventura dissi ora tocca a voi signori se avete domande fate pure cercherò di rispondere alle vostre domande e restai in attesa che qualcuno di loro iniziasse

L'auto sportiva di Elv sfrecciò per le strade illuminate di Afragolopolis, fino a raggiungere casa di Gwen.
I 2 si salutarono e lui diede appuntamento alla ragazza per il mattino seguente alle 7.00, al porto di Baias.

Cavaliere25 fece così conoscenza con tutti i membri dell'equipaggio di Goz, ossia Lion, Govan, Jan e Stiao.
Si fecero gli ultimi preparativi e poi andarono tutti a riposare, tranne Goz che solitamente era l'ultmo ad andare a letto.

Vidi Goz ancora in giro per la nave lo raggiunsi e dissi avete bisogno aiuto signor Goz domandai tutto entusiato di aiutare se avete da fare qualcosa e vi serve una mano non esitate a chiederlo vi aiutero ben volentieri dissi sorridendo

L'auto di Elv sfrecciò nella città a tarda sera, le luci che scivolavano come olio sulla superficie lucida della macchina.
Mi sentivo bene, era stata una svolta inaspettata della serata, ma assolutamente piacevole e non mi pentivo affatto.
Avevo avuto la mia intervista, una cena, tutto decisamente ottimo.
Ed Elv era una compagnia inaspettatamente gradevole.
Ci demmo appuntamento per le sette a Baias e appena salii in casa, mentre scrivevo al PC la mia intervista, chiamai subito Lizzie per darle la notizia.

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"Non c'è molto da fare stanotte..." disse Goz a Cavaliere25 mentre beveva un'altra birra "... prima di una partenza, fatto tutto il necessario, mi piace fissare il mare... ascoltarne il mormorio ed interrogare le stelle, ragazzo." Continuando a bere.

Tornata a casa, Gwen chiamò subito lizzie dandole le notizie della sera.
L'amica però non le credette.
"Dai, non ci credo..." disse ridendo "... ti pare che uno come Elv Bell si porta dietro una per un'intervista? Dai, mi prendi in giro! Lui vuole modelle, non giornaliste!" Ridacchiando.

Lizzie non mi credette, anzi mi prese pure per i fondelli.
Sbarrai gli occhi alle sue parole.
"Ah già, dimenticavo che la gente come lui preferisce quelle facili e disponibili come voi, scusa tanto" con tono aspro, senza usare giri di parole.
"Problemi tuoi, lo vedrai e mi darai ragione, allora, visto che non mi credi. E comunque, non mi ha invitata per l'intervista, quella l'abbiamo fatta a cena. Mi ha invitata lui, per... Beh, qualche motivo" con un sorriso candido ed una scrollata di spalle.

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Tutto sembrava tornato alla normalità, una corroborante e rigenerante normalità che mi aiutava ad apprezzre ancora di più i momenti passati in giro per il mondo.
Mi ero appena immersa nella pila di relazioni e stavo maledicendo uno o due studenti per la prosa sialba e insipida che avevano, quando il computer mi segnalò una mail.
Ogni scusa era buona per allontanarmi dall'incubo di quegli scritti.
Così, spostai lo sguardo dal foglio che avevo davanti, di una certa Alice Tremolsini, e mi concentrai sul computer.
Aprii così la mail e la lessi.

Bello dissi guardando Goz sta sera il cielo è pieno di stelle che brillano e il mare è calmo io allora signore vado a dormire se non c'è nulla da fare dissi guardandolo ci vediamo domani mattina le auguro buona notte e mi diressi verso la stiva

Lizzie per un istante smise di sghignazzare.
"Beh, dopotutto lui è abituato ad avere tutte le ragazze che vuole" disse acida a Gwen, come solo una svampita sa essere "e magari anche tu farai parte della sua collezione. Se vuoi consigli chiedi pure, io sono qui!" Esclamò soddisfatta.

"Si, vai a dormire che domani ci aspetta un lungo viaggio, se il Buon Dio vuole." Disse Goz a Cavaliere25.
Il cielo era sufficientemente stellato, sgombro di nuvole ed una brezza decisa sferzava le onde del mare nel porto di Baias, facendo sussultare piano la Girella.

Speravo scherzasse, ma il mio sesto senso mi diceva che, purtroppo, faceva proprio sul serio.
"Non voglio i tuoi consigli, Lizzie. È già tanto che io sia amica di una come te" dissi altrettanto acida, prima di chiudere la chiamata, omettendo di dire "poco di buono", perchè forse era un po' troppo.
Ma era esattamente quello che pensavo.
Dopo la chiamata, che avrei preferito evitare col senno di poi, finii di scrivere l'intervista, inviandola al giornale, misi qualcosa in valigia e andai a dormire.
Dopotutto, bisognava svegliarsi all'alba, no?

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Destresya aprì la mail e la lesse:

"Buongiorno, dottoressa.
Lei sicuramente conoscerà il caso della misteriosa sparizione del noto scienziato Bob Asperm.
Il celebre evoluzionista si perse ogni traccia dopo il presunto naufragio dell'imbarcazione su cui viaggiava, impegnata a raccogliere dati su uno studio riguardante i fondali marini.
Il mondo accademico ha dato per morto il noto scienziato, ma noi abbiamo motivo di credere che egli sia vivo ed abbia trovato rifugio probabilmente su qualche isola sperduta.
Rivelarle chi siamo e di cosa ci occupiamo è cosa per nulla importante in questo momento, ma crediamo sia interessante trovare non tanto lo scienziato, forse morto di stenti su una spiaggia deserta o magari ucciso da indigeni ostili di qualche isola tropicale, ma il suo lavoro, frutto di anni di studio.
Ci riferiamo ad alcuni risultati su una scrittura da lui decifrata e fatta risalire a misterosi popoli dei mari, i quali risultati il dottor Asperm ha pensato bene di nascondere al mondo degli scienziati.
Per lei sarebbe un gran colpo portarli agli accademici, quindi tutto ciò può essere un ottimo affare per lei e per noi."

La misteriosa mail era firmata NERD, ossia probabilmente una sigla.

Gwen non diede possibilità e modo a Lizzie di replicare.
La ragazza si era forse dimostrata ciò che davvero era.
Così Gwen terminò il suo lavoro, chiuse tutto e poi andò a letto, svegliandosi prima dell'alba.
Infatti l'appuntameto al porto era fissato per le 7.00.

Mi svegliai, mettendomi subito in moto appena alzata.
Presi un caffè al volo, sistemai le ultime cose ed uscii di gran corsa.
La città intorno a me era ancora assonnata, pigra, ma qualcuno era già per strada, per lavorare, o a cercare conforto nel calore zuccherato dei bar per la colazione.
Man mano che andavo avanti, il cielo si schiariva sempre più, andando da un tenue lavanda ad un azzurro più acceso e brillante.
Arrivai a Baias dopo un po' e subito cercai con gli occhi qualche traccia di Elv.

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il porto di Baias era immerso nell'aria luminosa del mattino, con i raggi del Sole che dall'orizzonte raggiungevano il golfo, generando bagliori dorati sulle vivaci onde del mare.
Gwen arrivò al molo e vide l'auto sportiva di Elv parcheggiata davanti ad un bar, dove il bel fotografo stava facendo colazione.

Il porto all'alba era meraviglioso, dorato e turchese per i raggi mattutini che impreziosivano le onde del mare.
Parcheggiai poco distante dal molo e vidi Elv al bar, la sua auto parcheggiata poco distante.
Così, lo raggiunsi.
"Me la sono cavata con un caffè ristretto e poco piacevole al volo, stamattina. Posso unirmi?" Dissi sorridendo, per poi sedermi al tavolino ed ordinare al cameriere un cappuccino ed una fetta di dolce.
"Comunque, buongiorno" divertita.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...cc959e67df.jpg

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Era un bar che si affacciava sul molo, con un'insegna a forma di timone ed un bel profumo di coretti e sfogliatelle calde.
"Eccola la nostra brava ragazza, tutta a cqua e sapone." Dise divertito Elv vedendo arrivare Gwen, mentre era al cellulare. "No, non parlavo a te..." rivolgendosi poi a chi aveva in linea "... no, tranquillo... è arrivata una mia modella... no, non la conosci..." parlando ma con gli occhi fissi su di lei "... una ragazza fuori dagli schemi... i nostri schemi... molto semplice..." rise "... chissà, magari da Biancaneve la trasformo nella strega cattiva." Divertito. "Ora però devo salutarti che tra poco devo imbarcarmi... ciao, amico mio." E staccò. "Buongiorno, tesoro." Salutando Gwen.
Fecero così colazione insieme.

Andai a letto mi misi comodo e iniziai a pensare a quell'isola selvaggia di cosa avremmo trovato e chi ci fosse e cosa mi aspettasse il giorno seguente sulla nave mi giravo e rigiravo nel letto non riuscivo a prendere sonno ero tutto elettrizzato per la partenza che capì che quella notte non avrei chiuso occhio

Il profumo dei dolci mi invase e sorrisi divertita, per poi ridacchiare scuotendo la testa, alle sue parole su di me.
Poi, chiuse la telefonata.
"Nelle favole e nei cartoni, le streghe sono sempre brutte, antipatiche... Vuoi che diventi così?" ridendo, mente sorseggiavo il cappuccino.

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Cavaliere25 non chiuse occhi e passò la notte così, fremente per l'attesa.
All'alba fu chiamato sul ponte, dove Lion e Stiaoavevano bisogno di sistemare alcune cime prima della partenza.

Sul molo, al bar, Gwen ed Elv facevano colazione insieme.
"Eppure io ricordo che la strega di Biancaneve era tanto cattiva quanto sexy..." disse fissandola "... no?" Divertito.

"Di sicuro, io e te abbiamo visto due versioni molto diverse di quella storia..." scuotendo la testa con ironico sarcasmo, mentre prendevo una forchettata di dolce.
"Ma se eviterai di farmi invecchiare di duecento anni con una voce gracchiante ed un aspetto poco piacevole, sarà meglio..." ridacchiando e accomodandomi i capelli.

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senti chiamare il mio nome e mi alzai di scatto e corsi sul ponte dove vidi Lion che mi aspettava eccomi dissi tutto affannato mi hai chiamato chiesi guardandolo sono pronto dimmi cosa c'è da fare dissi tutto saltato dalla contentezza di partire

Elv rise di gusto.
"Ho capito, sei di quelle che vogliono avere sempre ragione, in ogni occasione." Disse sarcastico a Gwen. "Tranquilla, che in questo viaggio si resta giovani sempre, come il leggendario elisir di lunga vita." Facendole l'occhiolino.
Poi, finita la colazione i 2 si avviarono verso l'imbarcazione che li aspettava.
La Girella, sul cui ponte Cavaliere25, Lion e Stiao sistemavano le ultime cose prima della partenza, era una nave di media grandezza, con un paio di scialuppe sulle fiancate a cigolare e l'aspetto che ne tradiva la poca mania per la pulizia del suo capitano.
Goz spuntò dalla stiva come un vecchio lupo di mare di quei romanzi d'avventura di un paio di secoli fa, dalla barba incolta, la stazza poco nobile e molto proletaria, gli occhi piccoli e attenti, la fronte pensierosa e i capelli mossa dalla brezza marina.
"Benvenuto sulla Girella, signor Bell!" Esclamò nel vedere il fotografo, lanciando poi uno sguardo volgare verso Gwen.
https://dustedoff.files.wordpress.com/2008/12/pic22.jpg

"Ah bene, molto interessante!" dissi ammiccante, riguardo l'isola.
Dopo aver fatto colazione, io presi la mia valigia e lo zaino con l'attrezzatura fotografica e ci avviammo verso l'imbarcazione.
Era una normalissima imbarcazione adatta a quel tipo di viaggi, senza infamia e senza lode.
Il capitano sembrava conoscere bene Elv, ma mi urtò parecchio l'occhiata che mi lanciò.
"Salve" dissi solo, accennando un sorriso di circostanza.

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Gwen ed Elv salirono a bordo della Girella e subito Goz strinse la mano prima al fotografo, poi alla ragazza, senza risparmiarle, ovviamente, un'altra occhita viscida.
"Grazie del benvenuto, capitano." Disse Elv. "Questa è Gwen, la mia modella e assistente personale."
"Bene bene." Annuì Goz e fissando Gwen con un sorriso di chi immagina chissà quale genere di rapporto c'era fra i 2 giovani. "Cabine separate o un'unica cabina?" Chiese poi non senza malizia.

Cercai di reprimere una smorfia alle sue occhiate.
Roteai gli occhi quando si rivolse a me come sua modella.
Non voleva desistere...
"Separate" dissi subito, con tono secco e schietto, guardando in tralice il tizio viscido che avevo di fronte.
Osava anche insinuare, adesso?

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Mentre aiutavo sul ponte a sistemare le ultime cose vidi due persone un uomo e una donna allora rivolgendomi a Lion dissi chi sono quei due che sono appena saliti? Domandai guardando verso di loro e aspettai una risposta da Lion

Goz scoppiò a ridere a quelle parole di Gwen.
Poi ordinò a Stiao di condurre i 2 giovani alle loro cabine.
in realtà erano due stanza con le pareti di ferro, l'odore di muffa, il pavimento consumato dall'umidità ed un trambusto che proveniva dal soffitto come se qualcuno martellasse su dei chiodi incessantemente.
L'unica cosa positiva era la vicinanza delle 2 cabine.
Intanto sul ponte Cavaliere25 era con Lion.
"Lui è Elv Bell" disse questi "il fotografo che ha pagato il capitano Goz per farsi portare sull'isola di Vivas."

Ah capisco dissi rivolgendomi a Lion ora che abbiamo sistemato sul ponte cosa c'è da fare? Chiesi guardando in giro per la nave quanto ci vorrà ad arrivare sul isola ? E restai in silenzio mentre guardavo le corde se erano sistemate bene

Rimasi impassibile alla sua risata.
Poi, fummo accompagnati nelle nostre cabine.
Erano in ferro e la pulizia non era all'ordine del giorno, poco ma sicuro e non era il massimo della vita, ma per fortuna il viaggio dura poco, o almeno speravo.
Sarebbe stato davvero uno stillicidio se avessimo dovuto passare chissà quanti giorni in questo posto...

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La Girella finalmente issò l'ancora e partì, uscendo dal porto poco dopo e giungendo in mare aperto.
"Credo domattina avvisteremo Vivas." Disse Lion a Cavaliere25.
Poi i 2, con Stiao, si occuparono di sistemarealcune casse contenenti i viveri e che bisognava portare nella stiva.
Intanto Gwen aveva preso possesso della sua cabina e dopo un pò qualcuno bussò alla sua porta.

Stavo controllando per l'ennesima volta di aver portato ogni obiettivo, il treppiede, il pc, giusto per essere sicura, visto che non lo ero mai abbastanza, quando bussarono alla porta.
Speravo che qui a bordo non iniziassero già ora con le disposizioni del capitano, così andai ad aprire per scoprirlo.

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Presi una cassa e me la misi su una spalla e dissi non so dove vada quindi seguo te Lion che sei piu pratico di me e su questa nave e scoppiai a ridere e mi avvicinai alla porta per andare sottocoperta pensai dentro di me queste casse penso andranno in cucina visto che sono i viveri per tutti e aspettai di muovermi

Cavaliere25, Lion e Stiao portarono nella stiva le casse, tutte abbastanza pesanti.
Tornarono allora sul ponte e Cavaliere25 e Lion furono messi a lavare e a togliere il lerciume accumulato.
Intanto, nella cabina, Gwen aprì la porta e si trovò davanti la sagoma grossa del capitano.
"Salve..." disse lui togliendosi il cappello e fissandola nel modo meo lascivo che conosceva "... mi chiedevo... essendo lei la sola donna a bordo se voleva pranzare nella cabina del capitano, ossia il solo posto su questa nave adatto ad una presenza femminile." Sorridendo. "Che diamine, dopotutto anche in alto mare è bene conservare la buona educazione, no?" Ridendo piano.