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La passione di Guisgard era prorompente, il suo desiderio incontrollabile, i suoi gemiti musica per le mie orecchie.
E più lui gemeva, più io mi dimenavo sotto di lui per aumentare le spinte e il piacere. "Amore mio..." gli dissi all'orecchio, lasciando che il mio alito caldo lo eccitasse ancora di più "Amore mio, non fermarti..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
L'uomo continuava a guardare Gwen ed Elv, con la ragazza impegnata a coprirsi da quello sguardo mefistofelico.
Ad un tratto la porta si aprì ed entrò qualcuno. Era il Conte Justine. “I miei omaggi, signore.” Disse sorridendo. “Allora?” A lei l'uomo. “Abbiamo catturato il vendicatore.” Justine. “Domani censureremo il film.” “Ce ne saranno altri...” mormorò l'uomo. “E noi uccideremo tutti quelli che verranno.” Con tono compiaciuto Justine. “”Come abbiamo sempre fatto da secoli.” “Bene.” Annuendo l'uomo. Allora si voltò verso Gwen ed il suo volto mutò orrendamente in un qualcosa che non era più umano. Poi per la ragazza solo il nulla. https://4cdn.hu/kraken/image/upload/...IUnyCG7ks.jpeg |
Era un uomo dalle sembianze atletiche e in quel momento realizzai quanto volessi chiamarlo per nome. Ma quel pensiero si dissolse come quel lenzuolo gettato via per scoprire il mio corpo ormai caldo. Iniziò a baciarmi lentamente dai piedi fino le cosce e mi adagiai sul letto fino a quando sentii le sue calde labbra nel punto più sensibile del mio corpo. Stesi le braccia beandomi di quei baci ardenti di piacere .."Ancora..fammi impazzire" sospirai.
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Il nulla.
Forse sogni, desideri. Ancora il nulla ed il silenzio del sonno. Poi pian piano infiniti bagliori, un senso di vuoto e di sterminata solitudine. Lentamente Clio riprese conoscenza. Attorno a lei solo lo spazio senza fine. Ma non era sola. http://www.diventiamopensieri.it/wp-...univers-12.jpg |
L'uomo non parlò, ma ciò che successe dopo fu ancora peggio.
Il conte Justine entrò nella stanza. Seguii la discussione fra i due, ma non capii chi fosse questo vendicatore e di che film parlassero. Tuttavia avevo idea che si trattasse di qualcuno che tentava di contrastarli, soprattutto perché Elv mi aveva spiegato chi fossero queste persone e chiaramente gli dava fastidio essere intralciati. Ebbi il tempo di rabbrividire alla vista di quel volto mostruoso, poi buio. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Aprii gli occhi che tutto mi appariva lontano e confuso.
Dove diavolo ero? Sembravo nello spazio, ma dove? Un profondo senso di angoscia mi attraversò. Icarius? Dov'era Icarius? Che cosa gli avevano fatto? Ero terrorizzata. Ma alla fine mi accorsi di non essere sola. Così mi guardai intorno per capire chi fosse lì con me. |
A quelle parole di Gaynor, Guisgard, come un cavallo lanciato al galoppo lungo una scoscesa scogliera, aumentò il suo ardore, moltiplicò il suo impeto, tanto che lei dovette aggrapparsi alla sua schiena, alle sue spalle per resistere.
Era bloccata contro quel letto, sotto il suo amante, in quella folle cavalcata, in quel turbolento dimenarsi e gemere, incapace di opporsi ad un piacere che fece andare a mille il suo cuore. Poi, ad un tratto lui la baciò e poi si alzò, eccitato e sudato. “Voltati, tesoro...” disse con decisione e desiderio. |
Nyoko sentì arrivare l'auto.
Si fermò. Poi la giovane udì diversi rumori, indistinti, vaghi, confusi. Poi solo silenzio. Un lungo ed insopportabile silenzio rotto solo dal suo respiro. Un attimo dopo sentì dei passi. Qualcuno si avvicinava. |
L'auto si fermò ed io udì fumori confusi, strani. Non potevo vedere nulla e mi rannicchiai sul sedile posteriore cercando di nascondermi il più possibile. Poi udì dei passi e lì iniziai ad avere davvero paura.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...b9ee6407c1.jpg
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Cominciò ad accarezzarle i piedi, poi le caviglie, salendo lungo le gambe lisce e slanciate, arrivando dove Altea era più indifesa, sensibile e calda.
Allora un piacere folle, quasi disperato si impossessò di lei. La bocca di lui, le sue labbra, la sua lingua e la sua fantasia erano al servizio della passione della giovane donna. Ogni attimo quel piacere aumentava e con esso l'eccitazione e l'abbandono di lei a quell'uomo così audace, ma anche romantico. Ardente e delicato, così lui appariva in quelle infinite carezze, in quei baci prolungati. Poi si alzò, la guardò e con le labbra ancora intrise del sapore di lei raggiunse i suoi seni. Li baciò, per poi succhiarli, quasi da essi traesse il dolce e vitale nettare dell'amore. |
Quel volto.
Il suo mostruoso aspetto, lo sguardo carico d'odio. Un odio primordiale. Poi più nulla. Gwen pian piano riaprì gli occhi. Era nel letto della sua camera. Era però sera. Elv non era con lei. Il palazzo era silenzioso, come la brughiera che lo avvolgeva. |
Era una sensazione folle e romantica, lui era sia audace che romantico nei gesti e in lui non traspariva nessun gesto di volgarità.
Mi lasciai andare e trasportare da quei baci intensi nella parte più intima di me, chiusi gli occhi assaporando ogni momento di piacere e potevo sentire la sua eccitazione e desiderio...dal suo respiro forte e dalla sua virilità ormai prorompente come il suo impeto quando lentamente iniziò ad esplorare i miei seni...era questo l' Amore..l' esplorazione dell' Animo e del corpo. Quel piacere era troppo forte e lo strinsi forte a me afferrandolo con le gambe snelle nelle natiche, accarezzando la sua schiena mentre sentivo affiorare i suoi brividi..."Ti voglio sentire in me...ora...fammi tua..." comandando, ed era cosi piacevole e sapevo potevo farlo solo io. |
Lo spazio profondo.
Stava viaggiando. E non era sola. Clio infatti si voltò e vide Vale addormentata accanto a lei. Ad un tratto qualcuno rise. Una voce da donna. La voce di Athia. |
Quel volto orribile era stata l'ultima cosa che avevo visto, poi nulla.
Mi svegliai e subito mi guardai intorno. Ero in camera mia ed era sera. Elv. Dov'era Elv? Il terrore mi assalì. E se gli avessero fatto qualcosa? Mi alzai allora dal letto per cercarlo e cercare di capire cosa fosse successo nel frattempo che ero priva di sensi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quelle parole di Altea e lui la guardò, per poi baciarla.
Accarezzò i suoi seni e poi le mani scivolarono lungo i suoi fianchi. La prese con virilità, ma sempre con modi delicati e la fece sua. La prese per se, stendendosi su di lei ed iniziò a farla godere. “Altea...” disse in un gemito soffocato “... Altea... ti ho desiderata sin dall'inizio... da subito... da sempre...” possedendola con impeto “... da sempre...” muovendosi sopra di lei, per poi chinarsi e baciarla. Baciarla mentre danzavano insieme sulle folli e meravigliose note dell'amore appassionato. |
Vale, la mia vale accanto a me.
Ma Icarius.. dov'era Icarius? Ero preoccupata. Molto preoccupata. Cosa gli avevano fatto? Dov'era? Non sopportavo l'idea che fosse lontano da me. Poi quella voce, quella risata. "Tu!" Sbottai "Ti ho trovata finalmente! Dove siamo?". |
Le sue mani giocarono sui miei seni fino a farmi quasi perdere i sensi, sfiorandoli delicatamente ma anche in modo virile.
Poi le sue mani bollenti scivolarono sui miei fianchi, cingendoli forti con passione ma delicatezza mentre le mie gambe immobilizzavano le sue natiche, eravamo uniti...gambe e braccia e in quell' attimo lui entrò nel mio animo e corpo e iniziò quella danza sensuale e amorosa, prima leggera come un valzer romantico per poi farsi ardente. Mi sentivo ora in suo possesso ma pure io lo possedevo, era un dare e ricevere e lo sentivo, entrare sempre di più e gemetti di piacere e tra quei gemiti dissi solo.."Da sempre...da quanto...dimmelo...io da quando ti ho visto per la prima volta..vorrei urlare di piacere e gioia, ma accidenti...non vorrei ci sentissero...più forte...più ardente..fino alla fine.." e il mio corpo seguiva i suoi movimenti frenetici fino a raggiungere l' apice del piacere assoluto. |
Le mie parole resero Guisgard ancora più folle di desiderio, le sue spinte erano oramai incessanti e così poderose che mi sembrava di sprofondare nel letto. Stavamo godendo entrambi come mai prima, persi in quella fantastica galoppata.
D'un tratto, Guisgard si fermò e, dopo un rapido bacio, si alzò con la richiesta di voltarmi. Con gli occhi fissi nei suoi, pieni di eccitazione, mi alzai sulle ginocchia ma, invece di girarmi, mi abbassai per succhiare ancora un po' la sua virilità, adesso intrisa del mio umore. Dopo un ultimo bacio su quel magnifico turgore, finalmente mi voltai, reggendomi sulle braccia e sulle ginocchia, pronta ad offrirgli ciò che mi aveva chiesto. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Gwen si svegliò.
Era sera e lei era nel suo letto. Istintivamente guardò dalla finestra accanto a lei. E vide Elv di spalle che passeggiava nel cortile illuminato dai lampioni. |
Quei passi che si avvicinavano e la paura che assalì la povera Nyoko.
Avvertì allora una presenza, proprio davanti allo sportello della macchina. Qualcuno era fermo davanti a lei. |
Alzandomi dal letto, vidi fuori dalla finestra che Elv cammino ava fuori in cortile.
Tirai un sospiro di sollievo; almeno non gli avevano fatto nulla ed entrambi stavamo bene. Qualcosa però dentro di me mi diceva che fosse comunque successo qualcosa. A quel punto scesi giù da lui. "Ehi" dissi piano, sorridendo appena e prendendogli la mano "Cos'è successo? Ho perso i sensi, non ricordo... Ricordo solo quell'uomo... E quel volto orribile... Il conte..." farfugliai, confusa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ero nascosta, ma sapevo di non essere al sicuro. Priva di vista, non sapevo neanche come potermi difendere. Ero terrorizzata. Rimasi in silenzio... Pensai... Sperai, che si trattasse di Pavel. Ma non potevo esserne sicura. Così serrai i pugni, l'unica arma a mia disposizione, e mi preparai a difendermi.
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“Da sempre...” disse lui mentre continuava a muoversi, a spingere sul bel corpo di Altea “... da sempre... forse per questo sono venuto fin qui... fino al passato...” con la voce rotta dal desiderio, per poi chinarsi ancora sui seni di lei.
E continuarono a lungo, con forza, impeto, spingendo al limite i loro corpi sudati ed eccitati. Fino a quando, insieme, raggiunsero l'apice del piacere, tra gemiti, urli ed un abbandono totale. |
Lo ascoltai ma ero travolta da quel mare impetuoso di desiderio e frenesia, di urla di piacere finchè appagati ci stendemmo sul letto.
Lui era steso e io appoggiai il mio corpo sul suo, i nostri corpi sudati erano vicini e chiusi gli occhi assapporando ogni istante del suo respiro appagato e voglioso.."Da sempre...in che senso, forse, sei venuto per questo nel passato, era in senso metaforico?" tornando a quella frase enigmatica mentre gli baciavo il robusto petto. |
Athia rise.
Era lì, davanti a Clio, in quella capsula che volteggiava verso il cielo oltre l'atmosfera. “La tua vacanza sulla Terra è terminata...” disse “... si torna a casa... e noi due abbiamo una guerra da portare a termine... una guerra simile ad un immenso duello...” divertita, puntando la sua neutra laser contro di lei. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...fc7b04ce45.jpg |
Gwen scese e raggiunse Elv, che nel frattempo era sotto un colonnato.
Lui si voltò e con sorpresa di lei non aveva più la maschera. Il suo volto era tornato quello di un tempo. “Ciao...” disse sorridendole. http://th.cineblog.it/E-Jo1hEoLy7RqW...su-rai-3-2.jpg |
Quella risata, e un'espressione indefinita si dipinse sul mio viso.
Non le avrei mai permesso di tenermi lontana da lui. Non lo avrei permetto a nessuno, ma a maggior ragione a lei. Allora scattai, mossa da una forza primordiale, che lei certo non poteva conoscere. Scattai, andando incontro all'arma, attaccando il suo braccio armato per disarmarlo, con rapidità. Se quello era un duello, un eterno duello, avrei combattuto fino infondo. Avrei combattuto fino alla fine dei tempi pur di tornare da lui, avrei attraversato la galassia mille volte pur di vederlo ancora. No, Athia non aveva idea di cosa avrei potuto fare pur di tornare sulla terra dal mio amore. Nulla mi avrebbe tenuto lontano da lui. Nemmeno l'arma più potente dell'universo intero. |
Rimasi molto, molto sorpresa quando si voltò.
Aveva di nuovo il suo viso. "Il dottore... Il dottore ti ha guarito?" dissi, sorridendo "Sono contenta per te" prendendo le sue mani. Poi però, quella discussione mi tornò alla mente. Non volevo chiederlo esplicitamente, ma dovevo sapere. "Ti ha curato così, senza nulla in cambio?" chiesi, azzardando. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Appagati si stesero l'una sull'altro.
“Non so perchè sono venuto fin qui...” disse, mentre Altea gli baciava il petto “... dopotutto sapevo che era inutile... e ho rischiato di morire in quella sporca prigione... chissà... forse eri tu il motivo nascosto del mio arrivo qui...” guardandola. |
Nyoko sentiva, avvertiva quella presenza.
Allora una mano raggiunse la sua bocca, premendo un fazzoletto sulle sue labbra. C'era qualcosa, una sostanza chimica forse. Ed infatti un attimo dopo la ragazza perse conoscenza. |
Mi alzai poggiandomi sul petto.."Potrebbe essere...ma hai seguito il professore ed Alvis..avevate una missione ricordi...e tu cosa sei..uno scienziato. Eppure loro parlavano di un uomo che vi aveva chiamato da questa epoca. Ora posso sapere di più di te...il tuo nome, il colore dei begli occhi coperti" baciandolo con passione.."Poi dovremmo rivestirci temo, gioia".
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Sentivo la presenza di qualcuno. Poi una mano premette sulle mie labbra un fazzoletto, imperniato di qualcosa. Provai allora a tirare i pugni ma piano piano, sentivo le forze abbandonarmi, e svenni.
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“Sciocca...” disse Athia stupita dal gesto audace di Clio “... sei pazza? Ci uccideremo entrambe...” e cominciò una colluttazione tra le due muse cosmiche.
Tutto ciò mentre quella capsula le portava verso lo spazio sterminato. |
Elv sorrise.
“Si, mi ha guarito...” disse a Gwen “... ha fatto un bel lavoro, no?” Toccandosi il volto. “In cambio? Eh, ho dovuto pagarlo profumatamente... tutti i miei risparmi... ma ne è valsa la pena.” Facendole l'occhiolino. “Sei felice ora, Gwen? Io tanto...” prendendole la mano. |
Lui sorrise.
“Si, temo tu abbia ragione...” disse, per poi alzarsi e rivestirsi davanti ad Altea “... vuoi sapere di me? Allora... vieni via con me... vuoi? Nel futuro, nel mio mondo, nella mia vita...” fissandola negli occhi. |
Sorrisi teneramente alla sua risposta.
"Lo sono soprattutto perché lo sei tu, perché so quanto questa cosa ti avesse fatto soffrire e ora che stai meglio non posso che essere felice" sorridendo contenta, per poi baciarlo "Sì, devo dire che ha fatto un buon lavoro" sfiorando una guancia e baciando dolcemente il suo viso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il nulla.
Un sonno senza sogni. Poi, pian piano, la luce. Nyoko riaprì gli occhi. All'inizio vide un vago alone, poi delle ombre indistinte e lentamente cominciò a distinguere forme e colori. Era in un letto. Ma ciò che contava è che ora ci vedeva. Aveva ritrovato la vista. |
Si alzò per vestirsi, indossai le calze e l' intimo e poi i vestiti e sorridendo guardai la mano che mi porse..."Si lo voglio...verrò con te..pensi che dopo tutto questo possa lasciarti..oramai siamo un' unica persona" abbracciandolo.
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Quell'audacia di Gaynor stravolse totalmente Guisgard, eccitandolo ancor più visibilmente.
E nel vederlo così, lei non solo si accese ancor più di desiderio, ma si sentiva totalmente alla sua mercé, pronta a tutto. Si voltò e lui si avvicinò, afferrandola per i fianchi. Una presa salda, sicura, decisa per tenerla ferma. E così la prese da dietro, dominandola e riprendendo la danza di passione appena interrotta. Una danza ora ancor più sfrenata, folle, totale. E Gaynor ora si sentiva sua. Totalmente. |
"È ora che tu impari qual è il tuo posto, Athia.." con voce lontana, mentre facevo cadere a terra l'arma e la spingevo lontano.
Quella era una cosa che andava finita alla vecchia maniera. Io e lei, nell'universo del cosmo. Allora cominciò l'epico duello tra noi, mentre la capsula viaggiava veloce nell'universo. Troppo veloce. Avevo aspettato a lungo quel momento. Non avrei avuto remore né pietà. Continuai continuai a combatterla, ancora e ancora. Ataviche arti belliche retaggio di civiltà sconosciute, ci guidavano in quella danza così serrata, intensa e letale. Eravamo entrambe combattenti, entrambe guerriere forgiate da guerre interstellari e ribellioni galattiche. Forse avremmo potuto continuare all'infinito. Dopo tutto avevamo l'eternità a disposizione. Ma Icarius no, e io dovevo tornare da lui, subito. Ed era l'amore a guidare ogni mio colpo, ogni mia presa, ogni mia schivata. Volevo tornare da lui. Volevo vederlo. Volevo stringerlo tra le braccia. Volevo amarlo per l'eternità. E lei non me lo avrebbe certo impedito. |
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