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Drusus 13-07-2011 15.45.49

Dibattito tra la vita e la morte
 
DIBATTITO TRA LA VITA E LA MORTE

Chiese un dì l’ oscura morte alla vita:
-“cosa darai quando finita sarà la sorte?”-
Rispuose la vita:- ” gioia ma non infinita
Son eo e cert’ un dì donerò te, la morte.”-
La morte disse: -” io dono te: sì sbiadita
Che me traina innanzi alla mala corte,
Che t’ impegni a letizia co’ parol fallaci
E frodi l’ homo che per te finirà in braci.

Or dunque pensi de sere miglior de me?
De me ch’ ad ogn’ omo do pace etterna
Lungi da lo amor, da lo dolore e da te!”-
E la vita: - ”vivran al sol d’ una lucerna
Fioca e chiederan ritorno a me, mercè!”-
Rispuose la morte -”Saranno in caverna
Che sì meno dole de la speme che dai!
Ch’ un mio abbraccio non donerà li guai.

Ah, vita! Bugiarda, vile e sagace attrice
Che gioie imperiture non modellasti mai,
Sol marionetta di risa e acre peccatrice,
Sol fai errar l’ ommini, narrando amari lai.
Ma sì fai lo mestier tuo, illusoria scrittrice
Ch’ a me sovrana ogne fiate guarderai”-
Or si guardano e concludono a tavolino
Le di lor favelle: tra ‘l bon vino sopraffino

Esse prendon le brillanti et nere mantelle:
Silenzio; sorrid’ una a l’ altra: ‘l riso è fino
E s’ alzan ridenti per sere di noi sentinelle.,
In taverna sol vi son loro ed il real triclino.
Ecco pronunziar l’ ultimi verbi dell’ ancelle
Che si posan all’ ombra d’ un baldacchino,
Regnanti su noi, dandoci piaceri e vermi,
Tenendoci ne’ loro manti dolenti e fermi.
.
Vita - “abbraccio l’ homo e dono felicità ! ”
Morte - “capirà poi che non è gaia cosa ”
Vita - “ ei meco ogne dì ‘l mio nome loderà! ”
Morte - “ inutile, se con me egli poi riposa ”
Vita - “ de li anni de letizia ei da me godrà ”
Morte - “ ma ‘l mio alito sul bimbo si posa ”
Vita - “ esto è perché tu amor non vedi “
Morte – “ no, esto è perché tu lo concedi”

llamrei 13-07-2011 20.55.59

E' bellissima!:eek::smile_clap:
Complimenti Drusus! Siete abilissimo:smile_clap:

Guisgard 14-07-2011 02.17.53

Amico mio, siete un portento!
La padronanza che mostrate nel forgiare questi versi, utilizzando un linguaggio così bello e pieno, è straordinaria.
E molto bella è anche la poetica filosofia che traspare da ciò che scrivete.
Il dibattito tra la Vita e la Morte che ci avete cantato riesce a raggiungere dei tratti di solennità davvero notevoli.
Leggendo la vostra poesia mi sono apparse queste due personificazioni, della Vita e della Morte, dove con assoluta maestria avete saputo ritrarre l’illusoria luminosità della prima e la fatale ed inesorabile austerità della seconda.
I miei complimenti, Drusus :smile_clap:

Drusus 14-07-2011 09.15.34

Amici vi rendo grazie per i Vostri idilliaci commenti sul mio operato. Ora mio intento , mio desio appunto, voler portare la Vita et la Morte a sere come due persone che innante un triclino possano discutere di chi in realtà esse siano

Talia 14-07-2011 12.41.02

Un componimento meraviglioso, messer Drusus... così intenso, così incalzante... :smile_clap:
Ed una vera gioia è avervi di nuovo tra noi... bentornato! :smile_lol:

ladyGonzaga 14-07-2011 12.42.42

Molto bello questo vostro ultimo scritto..
la vostra dimestichezza nel comporre in rima sentimenti ed emozioni è eccellente!:smile:

Guisgard 14-07-2011 13.47.13

Citazione:

Originalmente inviato da Drusus (Messaggio 34247)
Amici vi rendo grazie per i Vostri idilliaci commenti sul mio operato. Ora mio intento , mio desio appunto, voler portare la Vita et la Morte a sere come due persone che innante un triclino possano discutere di chi in realtà esse siano


Avete il raro dono, amico mio, di saper rappresentare immagini nei vostri versi.
Ed il vostro affascinante linguaggio sa racchiudere e descrivere il tutto con una forza ed un'intensità "d'altri tempi" :smile:

Drusus 14-07-2011 16.47.30

Verginia
 
VERGINIA

-Figlia, non ti dolga esto coltello
Ch’ ora la punta sua a te ama,
Et amalo sì qual buon fratello
Et accogli in seno la sua lama!-

-Padre, eo sia ‘l roman modello
Che l’ onor de l’ alma chiama,
Et abbraccio esto mio fardello
Che pur piangente a me brama,

Ma ti prego, a me non guardar,
Or che ‘l capitolin ciel si scura,
Esto viso meo pronto a tremar;
E de sangue et dolor la mistura

De l’ onore meo potrà sì parlar !
Ma non me dolgo de la tua cura,
Padre, e veo ‘l viso tuo lacrimar
Ma la tua mano farà me sì pura.-

Sgorga ‘l sangue su lei spaurita
E lo cor apre le porte al tuono:
L’ occhi or guardan lungi la vita

E la lama ha ne ‘l petto ‘l trono;
-I’ muoio da l’ amore assistita
Che a l’ onta mai di me feci dono-

( Dedicata a Verginia , figlia di Lucio Verginio ( V sec. A. C. ). Di lei si invaghì Appio Claudio che la ottenne con l’inganno. La sera prima di essere portata in casa del Decemviro venne uccisa dal padre che non volle farla vivere nell’ onta di una triste condizione )

Taliesin 14-07-2011 16.53.59

sonetto d'amor cortese
 
Buongiorno Messer Drusus,
ho ascoltato con molta attenzione la musicalità delle vostre parole, che mi hanno riportato indietro, al tempo in cui giovane studente di filosofia, amavo soffermare il mio pensiero tra la folla inquita di Porta Camollina, dove una scena simile si ripeteva ogni qualvolta intonavo un canto con il mio striemnto....ma questa è certamente un'altra storia
Dunque sinceri complimenti anche per l'uso della metrica, chissà se un giorno, e se vi aggraderà l'idea, musicherò questa dolce melodia con la mia musicalità. Ancora tanti complimenti, le gentil donzelle sono già ai vostri piedi messere :)

Taliesin, il bardo

Drusus 14-07-2011 17.33.33

Vi rendo grazie per le Vostre belle parole, e sarei lieto di poter sentir le mie parole prender vita nella Vostra arte


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