Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 28-12-2013 15.49.09

Ascoltavo con attenzione le parole susseguirsi mentre tenevo tra le mani il libro e riflettendo su ciò che stavano dicendo...e alla fine Tyssen narrò la storia di una delle sue adolescenziali ragazze...fu una sensazione strana, impalpabile eppure dentro me mi sentivo angosciata..che mi stava succedendo?
Posai il libro e presi un bicchiere e vi versai dell' acqua da una brocca e la bevvi di un fiato...guardai gli uomini..."Scusatemi..non so che mi sia successo, ascoltando la vostra storia Tyssen mi sono sentita strana, non malessere fisico ma qualcosa che mi toccava l'animo...forse solo suggestione" sospirai un attimo "Certo..non deve essere piacevole..non dover amare per una sorta di..."mi soffermai un attimo perplessa.."strana maledizione sembra."
Posai il bicchiere e fissai lo scrigno e l' occhio cadde sul fiore stilizzato nella apertura.."E questo lo riconoscete?" chiesi a Tyssen "Questo fiore...sapete che significa?"

elisabeth 28-12-2013 19.25.06

La madre della ragazza era un tipo molto esile e con gli occhi cerchiati dalle lunghe notti insonni , si sedette accanto a noi e cominciò a parlare senza che nessuno le aveste chiesto nulla.....parlò di sua figlia e degli altri ragazzi del paese, uomini e donne nel bosco, c'era una comunità in cui vivevo per alcuni mesi dell'anno, amavano la natura, la libertà dell'uomo e dello spirito........ma nessuno di loro avrebbe torto un solo filo di capello a quei ragazzi....tanto meno erano lupi travestiti da agnello..........non mi andava che le cose fossero travisate e poi i ragazzi...non sempre dicevano menzogne.......guardavo le fiamme del camino e presero strane forme......pensai che forse...il pensiero maligno aleggiava beffardo tra le nostre insicurezze......trasformandole in paura..." Io credo di vederla diversamente, credo che il bosco sia solo il luogo dove il pensiero di alcune comunità sia diverso dagli abitanti del Borgo, ma non ha nulla a che fare con le convulsioni di alcuni ragazzi......e comunque fare delle congetture azzardate....produce altro male....infondo vostra figlia ha nominato il nome di Frate Elia....sappiate che era un Frate di tutto rispetto e sopra ogni cosa era un uomo di Chiesa........".....tuffai i miei occhi nella tazza di quel liquido caldo.......ebbi un capogiro......ed una visione....Fra Favelius......sembrava in pericolo.....mi alzai di scatto ed andai alla finestra era buio e non si vedeva fuori......." Forse dovremmo andare incontro al Frate..e' buio e fa freddo...un lanterna lo aiuterebbe ad arrivare alla casa ".....

Tara La Banshee 29-12-2013 01.08.39

La Torre Perduta ero uno scuro edificio posto a sud del nostro villaggio. Un tempo la Torre era la dimora di una potente maga, una donna che aveva portato grande lustro al popolo delle Icene ma alla sua morte, la sua casa era stata a poco a poco abbandonata e si diceva fosse infestata dal suo spirito che ancora desiderava restare su queste terre.
Non si ricorda quando tutto ciò avvenne ma é certo quando la Torre iniziò ad essere utilizzata per punire i peccatori.
Durante la Lunga Notte infatti una giovane, non si é sicuri a quale classe appartenesse, ognuno dava una versione di convenienza, cercò di prendere il posto della sovrana reggente, uccidendola. La folle ragazza venne però subito scoperta e condannata a morte, quando la vecchia balia della defunta regina suggerì la Torre, affinché anche la ragazza soffrisse il dolore che il suo gesto aveva procurato.
Lipsia aveva già compreso la sua sorte e mi guardava con una sorta di rassegnazione.
"Si, il Consiglio, visti i testimoni e le prove, ha sentenziato la vostra condanna presso la Torre Perduta. Verrete scortata al luogo domani mattina. Se volete vedere qualcuno prima di..ecco, carta e penna, scrivete nome, cognomd d classe delle persone che desiderate e consegnate la lista alla guardia qui presente, Brynnia, farà fatto il possibile per rintracciare tutti. In ogni caso, per ogni necessità rivolgetevi sempre a Brynnia."
Bene il mio sporco dovere era stato fatto.
Mi voltai lentamente e camminai fuori dalle celle sotteranee senza più voltarmi indietro. Che orribile sensazione essere messaggera di morte. Era stata la mia prima, e speravo ultima, volta.
Tornata alla luce del sole notai che la giornata era ancora giovane e dato che per oggi i miei doveri erano terminati, vagai senza metà tra le coste, anzi volai senza sosta assaporando ogni respiro, ogni spruzzo d'onda salata, ogni raggio di sole.
Ero felice di essere viva.

Guisgard 30-12-2013 15.54.25

Cosa significava quella visione che Elisabeth aveva visto all'improvviso?
Davvero Fra' Faveluis era in pericolo?
E di quale pericolo si trattava?
O andava interpretata quella percezione?
“Cosa nasconde il bosco” disse Fra' Severius alla maga “lo scopriremo solo quando vi giungeremo.” Si alzò dalla sua sedia. “Si, inizia ad essere tardi... magari daremo un'occhiata in fondo alla strada... ma Fra' Favelius sa badare a se stesso, non temete.”
Il frate chiese allora una lanterna alla madre della ragazza e con Elisabeth uscirono in strada.
Ma proprio in quel momento videro una sagoma in fondo alla strada.
Poco dopo la riconobbero: era Fra' Favelius.
Il chierico salutò i due ed insieme rientrarono in casa, dove il frate poté scaldarsi accanto al fuoco.
“Allora, quali novità dal monastero?” Chiese Fra' Severius.
“Ho parlato col priore” rispose l'altro frate “ed egli è d'accordo. Bisogna scoprire cosa cela il bosco. Tuttavia non vuole che corriamo rischi. Mi ha allora detto che molti qui conoscono e attraversano il bosco. Mercanti, attori girovaghi, cacciatori. Chiederemo ad uno di loro di accompagnarci.” Guardò la madre della ragazza. “Potete indicarci dove possiamo incontrare qualcuno di quegli uomini?”
“Alla taverna.” Rispose la donna. “E' l'unico luogo qui che offre svaghi e passatempi per gli uomini. Ma badate di fare attenzione... non è un posto per uomini di Chiesa e per una donna.”
“Grazie.” Sorridendo Fra' Favelius. “Saremo prudenti, non temete.”

Guisgard 30-12-2013 16.08.22

Tutti annuirono e poi brindarono alle parole di Clio, motteggiando con fare guascone su eventuali zuffe con quei mercenari.
“Questi uomini” disse Astin avvicinandosi al suo capitano “vi seguirebbero all'Inferno, capitano. Vedrete, non vi deluderanno.” E anche lui sorseggiò dopo aver brindato.
“Solo una domanda, signore...” alzandosi uno dei soldati “... si sa qualcosa di questi mercenari? Chi siano e da dove vengono? Ci sono bande di soldati di ventura abbastanza celebri in queste terre, magari sapendo il loro nome potremmo farci un'idea su chi ci ritroveremo in casa.”
Ma proprio in quel momento una sfarzosa carrozza si arrestò davanti alla caserma.
Poco dopo uno dei soldati venne a riferire a Clio che suo padre l'aveva mandata a prendere per la cena nel loro palazzo.

elisabeth 30-12-2013 17.21.13

Osservai il buio fuori dalla finestra.....era spaventoso.....cosa si celava in quelle tenebre dove l'occhio umano diventava un mezzo inutile per poter scoprire il mondo circostante......le visioni erano come i sogni....un regalo dal mondo dei morti.....infondo era vero...Fra Favelius non aveva bisogno di noi......perche' in bocca ai lupi...forse aveva bisogno della Luce per schiarire il cammino.....perche' la luce rompe il buio.....e rende chiare le cose all'uomo......" Fra Severius...desidero che voi sappiate cio' che io penso e una fra le tante e' che so perfettamente che siete convinto di non aver bisogno di me......"....e con la lanterna in mano.........il fascio di luce fece giungere a noi UN Fra Favelius......cosa succede quando uno dei sensi e' totalmente inesistente ?....si acutizzano prontamente gli altri......il miei sensi incominciarono ad adattarsi, entrai in casa con gli altri ed ascoltai le novità del Priore......perchè qualcuno che conosceva il Bosco...se io lo conoscevo bene ?.....il tempo mi aveva insegnato che l'impulsività non crea cose buone, per cui tenni per me il mio pensiero.....La Taverna ?.....due Frati ed una donna alla Taverna, mi sarei divertita......" Fra Severius....una donna e due Frati alla Taverna, sarà un vero problema, le chiacchiere si spingeranno in tutto il Borgo.....troveremo dei veri ceffi e dovremo anche fidarci di loro.....si faranno pagare......vedo che al Priore la cosa interessa più di quanto pensiamo......bene, bene.....mi chiedo cos'altro avremo bisogno per entrare nel Bosco.....forse della mia magia ?...."....mi sedetti sulla sedia e li osservai sorridendo.......l'unica preoccupazione erano quei giovani , ma anche le comunità che vivevano all'interno del Bosco.....e per loro qual'era la preoccupazione più grande ?..........

Clio 30-12-2013 18.26.43

Sorrisi, nel vedere l'entusiasmo e la fedeltà dei miei uomini.
Alzai il bicchiere per sottolineare le parole di Astin e poi mi voltai verso il soldato che aveva parlato, scuotendo il capo.
"No, purtroppo il senato è stato molto tirchio di dettagli, non so nemmeno se siano guerrieri singoli reclutati qua e la o se sia una vera e propria banda.. Sarete i primi a saperlo, comunque.. Vedrò di indagare questa sera...".
L'arrivo di una carrozza mi fece voltare verso la porta.
Alzai gli occhi al cielo.
"Perdonatemi.." Dissi, dopo aver vuotato il bicchiere "Ma mio padre mi reclama... E sa essere molto insistente.." Scesi dal tavolo "Brindate anche alla mia salute, domani sarà un'altra giornata pesante..".
Uscii nel cortile e salutai il cocchiere.
"Grazie del passaggio, ma non era necessario.." Borbottai, per poi rintanarmi tra i cuscini di raso.
Non avevo mai amato le carrozze, cavalcare era decisamente meglio.
Pensai a tutte le cose che mi erano successe quel giorno, nel tragitto verso il palazzo.
Non fu un tragitto molto lungo, in realtà.
Scesi dalla carrozza nel giardino privato, quello dove gli ospiti non avevano accesso, ed entrai da una porta laterale.
L'ultima cosa che voleva mio padre era presentarmi in quelle condizioni.
Raggiunsi i miei appartamenti dove le donne avevano già preparato il bagno e l'uniforme da cerimonia.
Per un breve momento, dimenticai ogni cosa, i morti, l'esplosione, i mercenari, il ribelle, e mi lasciai cullare dal profumo di fiori e spezie lontane.
Dopo qualche tempo, ero di nuovo pronta: l'alta uniforme impeccabile, i biondi capelli sciolti e spazzolati, la spada cerimoniale al fianco.
Lanciai una rapida occhiata allo specchio, e uscii dalla stanza.
Scesi le scale a passo deciso, raggiungendo la grande sala da pranzo di rappresentanza.
Ero perfetto orario, pensai, mentre l'araldo mi annunciava.
Così, colma di curiosità che non lasciavo trapelare dalla mia espressione, entrai nella stanza.

Guisgard 30-12-2013 18.40.41

Tyssen fissò lo scrigno e con le dita cercò di capire meglio cosa rappresentasse quel Fiore.
“Si...” disse annuendo il bell'avventuriero “... sembra proprio ciò che dite voi, milady...” rivolgendosi poi ad Altea “... ma non credo di conoscerlo... sarà il simbolo del casato Taddeide...”
“No...” fece il nano “... conosco il simbolo dei miei signori e non è certo quello...”
“Allora di cosa si tratta?” Chiese Tyssen.
“Non lo so...” scuotendo la testa il nano “... forse il marchio di chi ha fabbricato lo scrigno... o magari un'immagine cara alla mia padrona...”
“E' comunque irrilevante ai fini di questa storia, credo...” intervenne Marcus.
“Probabile...” mormorò Tyssen, che poi tornò a guardare l'audace avventuriera “... dunque siete proprio decisa a cimentarvi in questa ricerca, milady? Nonostante i pochi indizi che ci siano? E sia.” Accomodandosi il mantello. “Allora la situazione mi impone ben poca scelta. Sarò al vostro fianco, deciso a dimostrarvi il mio valore e con esso il mio amore per voi.” Le baciò delicatamente la mano.
“Io non so, milady...” fece Marcus “... vedete... ho la mia attività e se non lavoro non mangio... non credo di potermi assentare così a lungo dal mio lavoro...”

Guisgard 30-12-2013 18.45.41

Tara, così, prese a passeggiare per quei luoghi, cercando di scacciare la tristezza dal suo cuore.
E mentre si immergeva in quello scenario dai tratti lussureggianti, ad un tratto qualcosa attirò la sua attenzione.
Era un tempio quasi sommerso dalla verdeggiante foresta.
Fatto di granito, con grandi colonne tortili e mostrava ogni spazio sulla facciata finemente inciso e lavorato con immagini che narravano la millenaria storia delle Icene.
Era il Grande Tempio di Inivya, la dea madre delle Icene.
Qui Lipsia era sacerdotessa e questo luogo aveva lasciato incustodito per incontrare il suo amante segreto.
Ma, all'improvviso, Tara vide qualcosa.
Era una figura, leggera, quasi etera, che si aggirava presso il portico del tempio.

Guisgard 30-12-2013 18.48.20

Aladiah fissò prima il cavaliere misterioso e poi Eilonwy.
“Gli umani” disse con fare saccente “duellano e fanno guerre per un nonnulla. Costui” indicando il cavaliere “ha appena ucciso il suo simile...” indicando il cavaliere morto “... e infondo merita di morire per ciò che ha fatto.”
“Come sei drastico!” Esclamò Coco. “Sempre a sentenziare!”
“Zitta tu!” Fissandola il Cherubino. “E tu” rivolgendosi poi ad Eilonwy “non credi sia meglio coprirti e vestirti più decentemente? Guardati... sei mezza nuda! E se questo cavaliere riapre gli occhi e ti vede?”
“Magari si riprenderà e starà meglio!” Ridendo Coco.
“Non sei divertente!” Seccato Aladiah.
“E tu sei pedante!” Replicò Coco.

Altea 30-12-2013 18.50.37

Osservai il fiore...eppure qualcosa in me diceva c'entrasse qualcosa.
Ascoltai le parole di Tyssen e Marcus..."Si sono decisa...non capisco vi è qualcosa che mi spinge a risolvere questo mistero e aiutare quella dama...Marcus voi non dovete preoccuparvi...possiamo partire io, Gyen il nano e Tyssen...devo preparare solo le mie cose..poche ma buone e poi che dite Tyssen, selliamo i cavalli e partiremo all'alba col nuovo giorno domani?Penso non vi sia molto da aspettare...e sarà questo scrigno a guidarci alla meta sicuramente."

Guisgard 30-12-2013 18.52.04

“Eh... quante volte dovrò ripetere il mio nome...” disse il falco a Parsifal “... Alanius... Alanius di Monducale... dotto filosofo, amanuense, cercatore di tesori, anacoreta e illustrissimo incisore... nonché maestro di cavalleria!” Guardò in direzione della cappella. “Si, la visiteremo col favore della luce del giorno...” poi, d'un tratto, qualcosa attirò la sua attenzione e volò via.
Si posò su una lapide quasi del tutto sommersa dalla boscaglia.
Alanius col becco spostò qualche ramo e mostrò a Parsifal l'incisione che quella lapide presentava:

“Guardati da Meridiano, o viandante.
Egli è il demone della tristezza e dell'apatia.”

Tara La Banshee 30-12-2013 19.05.06

Nei pressi del tempio dove Lipsia aveva fallito il suo dovere, mi parve di notare un qualcosa in movimento.
Mi avvicinai con cautela celandomi tra dei cespugli.
Di nuovo la figura si mosse.
Girai intorno al tempio per cercare di prendere l'essere misterioso alle spalle.
Eccola li o eccolo li, pensai, devo fare molto piano...
Saltai all'improvviso e riuscii a bloccare la figura eterea.
La voltai per vederle la faccia e rimasi bloccata.
Il volto era illuminato da una strana luce che non permetteva di identificare le caratteristiche facciali dell'essere chevero riuscita a bloccare.
Gli occhi sembravano rubini incandescenti ma lasciavano trasparire complesse emozioni.
Tirai su l'esile figura da terra e notai che anche le parti del corpo non coperte da abiti emanavano lucentezza.
Non riuscivo a capire che cosa fosse.
"Chi sei?" l'interrogai.

Eilonwy 30-12-2013 19.31.34

"Avete ragione....mi rivesto in un attimo.....ma poi voglio che curiate il cavaliere e che la piantiate di bisticciare! E' un ordine dalla vostra sovrana!!! Sono stata chiara!!!" dissi con una freddezza e una autorità degna di una regina.
Poi, con il potere di congelare, il quale, anche esso, lo avevo acquisito dalla maledizione di Slathnir, mi rivestì di un' abito semitrasparente bianco-azzurrino come il ghiaccio decorato con fiocchi di neve.
Per completare l' opera...creai delle scarpe con il tacco in Iceite, un cristallo piu' duro del diamante, il quale lo potevano creare solo le sirene attraverso il congelamento dell' acqua a -6'000 gradi centigradi.

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Guisgard 31-12-2013 01.07.23

Clio, così, con indosso la sua magnifica uniforme da cerimonia, entrò nella sala, dove suo padre, insieme ai suoi ospiti, la stava aspettando.
“Vieni pure avanti, Clio.” Disse suo padre nel vederla arrivare.
Chiamò a sé poi i suoi due ospiti.
“Questa è mia figlia Clio...” rivolgendosi a loro “... Capitano della Guardia Reale.” Poi guardò sua figlia. “Loro sono” indicando i suoi ospiti “messer Rudolf degli Ottoni, armaiolo dei più prestigiosi del regno... e il dottor Amian de' Oplay, appena nominato ufficiale medico della Guardia Reale, nonostante la giovane età.”
“Capitano...” disse questi al padre di Clio, fissando però la ragazza “... ci avevate detto di vostra figlia come abilissimo ufficiale, ma invero siete stato avaro del parlarci della sua bellezza...” salutò la ragazza con un lieve inchino “... onorato ed incantato, milady... e sono lieto che avremo occasione di lavorare spesso insieme...” fissandola negli occhi.
“Bene, prendiamo posto a tavola.” Fece il padre di Clio. “La cena sarà servita subito.”
Cominciarono a cenare e subito la discussione iniziò a svariare da frivolezze, fino agli affari dello stato.
Come i ribelli, gli ultimi attentati e l'arrivo dei mercenari.

Guisgard 31-12-2013 01.16.48

Quella misteriosa figura sorrideva e fissava Tara.
La luce che sembrava emanare il suo volto appariva più intensa anche grazie al bianco lucidissimo del suo lungo abito.
“Potrei essere tante cose...” disse in un sussurro “... potrei essere una viadante... una pellegrina... una ladra... o forse la Solitudine...” fece un cenno col capo “... questo luogo è solitario ultimamente, visto che chi doveva sorvegliarlo ha preferito andare altrove... per chi o per cosa il tempio è stato lasciato incustodito? Per amore forse?” Rise. “Gli uomini... o almeno alcuni fra essi, farebbero follie per amore, si dice... e voi Icene? Anche voi siete così vulnerabili a tale sentimento?” Scosse il capo. “Comunque siete fortunate che questo tempio non custodisca più il suo Tesoro da tempo ormai... guai se fosse stato rubato...”

Guisgard 31-12-2013 01.26.52

“Non temete, signora...” disse Fra' Severius ad Elisabeth “... le chiacchiere della gente sono l'ultimo dei nostri problemi in questo momento.” I tre allora furono ospitati per quella notte dalla madre della fanciulla.
L'indomani, di buon mattino, i due frati ed Elisabeth si diressero verso la taverna del borgo.
“La vostra magia” fece Fra' Severius nel rivolgersi alla maga “è, come tutte le cose, uno strumento di Dio. Se voi siete qui con noi è perchè Egli lo Ha deciso. Dunque al momento opportuno la vostra magia ci indicherà la via...”
Arrivarono infine alla taverna.
Era questo un luogo assai ambiguo, animato da una variegata e dubbia umanità.
I tre vi entrarono e subito molti occhi furono su di loro.
Raggiunsero così il bancone.
“Potete indicarci” chiese Fra' Severius al taverniere “qualcuno diretto nel bosco oggi?”
“Prima dovete bere qualcosa” replicò il taverniere “e poi chiedere informazioni. Sono qui per lavorare io.”
“Mi sembra giusto.” Annuì Fra' Severius. “Allora portateci qualcosa che ci dia sollievo dal freddo. Del vino cotto, con cannella e alloro.”
Il taverniere portò loro quanto ordinato.
“Quanto al bosco...” disse poi “... so che vi è un uomo diretto là... l'unico che io sappia...”
“Bene.” Sorridendo Fra' Severius. “E' la Divina Provvidenza.”
“Non direi...” scuotendo la testa il taverniere “... è una canaglia, direi io...”

Parsifal25 31-12-2013 01.36.54

" La cosa mi rincuorava.....finalmente, sapevo chi era divenuto mio fidato compagno....."

Un sospiro di sollievo: "Avete ragione.....Alonius.....ho veramente, la mente sparsa su altri pensieri......"

Era sceso il silenzio in quel luogo....forse, era la prima volta che mi fu possibile ascoltarlo.....le mille battaglie, le eterne missioni leggendarie, lo scorrer della vita quotidiana e i continui viaggi per raggiunger il fine ultimo sembravan esser lontani in quegli attimi. Ero tornato a respirare......

Neanche, il tempo di riposarsi che subito vidi Alonius spiccare il volo verso la foresta: "Ma.....non avevi detto che dovevamo riposarci? " Mantenni il suo passo, seguendolo con lo sguardo, finchè lo vidi appolaiato su di una lapide ove sopra vi eran delle incisioni:

"Cosa volevano significare.....un'enigma mi si era parato innanzi?"

Carezzai' i caratteri per comprender meglio le parole:

"Che vuol significare ciò.....Alonius?"

Guisgard 31-12-2013 01.58.11

Marcus annuì a quelle parole di Altea.
“E sia...” disse Tyssen “... partiremo quando vorrete, milady...” fissando la bella avventuriera “... ho con me dei cavalli di razza... sono superbi esemplari e la mia carrozza è l'ideale per lunghi viaggi... naturalmente ogni mio bene è al vostro servizio...” e mostrò un lieve inchino “... preparate l'occorrente per il viaggio e all'alba partiremo.”
“Grazie, milady.” Ringraziandola il nano. “Iddio ve ne renderà merito. Salverete il regno... si, ne sono certo...”
“Anche se” mormorò Tyssen “sono curioso di sapere in che modo il messaggio contenuto in questo scrigno possa salvare il regno... e sia, solo partendo per questo viaggio lo scopriremo...”
La notte trascorse rapida e giunse infine l'alba.
Il giorno della partenza era finalmente arrivato.
E la carrozza di Tyssen era già pronta, in attesa di portare tutti loro nel cuore di quella che si preannunciava come un'affascinante e misteriosa avventura.

Guisgard 31-12-2013 02.05.11

“I Sette Peccati Capitali...” disse Alanius a Parsifal “... secondo le Scritture ogni Peccato è contraddistinto da un demone... e Meridiano, come riporta la lapide, è quello della tristezza e dell'apatia... in pratica, quello che i battezzati chiamano il peccato dell'Accidia...”
In quel momento la campana della cappellina riprese a suonare.
“E temo” aggiunse il falco “che la risposta ai nostri dubbi possa trovarsi in quella cappellina, cavaliere... e non credo ci stia attendendo un sacerdote per la predica... anzi, tutt'altro direi...”

Guisgard 31-12-2013 02.06.46

Aladiah e Coco, ripresi da Eilonwy, smisero così di beccarsi a vicenda.
La fatina, allora, cominciò a preparare un estratto di petali di alcuni rari fiori marini, mentre il Cherubino, invece, iniziò a lavorare ad una polverina particolare, fatta con i riflessi del Sole purpureo sulle nuvole dopo una tempesta.
Alla fine un unguento era pronto per curare il misterioso cavaliere ferito.
Intanto Eilonwy, dopo il consiglio di Aladiah, aveva indossato un meraviglioso abito per coprire il suo bel corpo.
Era un vestito dai riflessi simili al ghiaccio purissimo unito al candore della prima neve, quella limpida e cristallina.
Un abito che benissimo si adattava alle forme della fanciulla, lasciando che la sua bellezza si mostrasse grazie a delle delicate trasparenze nella stoffa ghiacciata.
Il Cherubino e la fatina, nel frattempo, avevano messo un po' di quell'unguento sulla ferita del cavaliere, che giaceva ancora senza conoscenza.
“Con quel vestito” disse Aladiah a Eilonwy “gli farai credere di essere finito in mezzo alle Amazzoni appena si sveglierà...” sarcastico.
Poco dopo, finalmente, il paladino iniziò a riprendere conoscenza.
“Dove...” mormorò con un fil di voce lui “... dove... sono? Cosa... è accaduto...?”

Guisgard 31-12-2013 02.13.28

La Lamborghini, dopo la fuga dalla casa della diva, era parcheggiata davanti a quel bar di terz'ordine, con una vecchia insegna luminosa al neon e qualche luce ed addobbo natalizio che il vento faceva oscillare stancamente.
“Amico...” disse il barman, avvicinandosi al ragazzo seduto al bancone “... cosa ti servo?”
“Qualcosa di freddo...” rispose lui “... ma senza ghiaccio... detesto quando sciogliendosi mi annacqua ciò che sto bevendo...”
“Forse nel futuro” ridendo il barman mentre metteva del ghiaccio in un alto bicchiere “ci sarà un modo per rendere una bibita ghiacciata da sé, ma oggi devi contentarti di avere qualche cubetto di ghiaccio dentro... puoi sempre berla tutta d'un fiato, così farai prima che il ghiaccio si sciolga.” Riempendo poi il bicchiere.
“Davvero c'è gente che legge il futuro guardando sul fondo di un bicchiere?” Mormorò lui fissando ciò che gli aveva servito il barman.
“Certo.” Annuì divertito questi. “Mia nonna lo faceva sempre. Ma con l'olio d'oliva. Se vuoi puoi provarci anche tu... magari contando le bollicine.”
“Pensavo che voi barristi” fece lui buttando giù il contenuto del suo bicchiere “sapevate far scordare le cose brutte ai vostri clienti...”
“No, a quello ci pensano le cose che serviamo.” Replicò il barman. “Ma temo che per scordare le cose veramente brutte tu debba farti servire qualcosa di molto forte.”
“Porta a me qualcosa di forte.” Sedendosi un secondo cliente al bancone, proprio accanto all'altro. “Un doppio whisky senza ghiaccio...” rise “... non ho lo stomaco di ferro come il mio amico qui.”
“Cosa ci fai qui, Chen?” Fissandolo l'altro.
“Avevo sete.” Rispose Chen. “Ma non di cose ghiacciate come piacciono a te.”
“Già...”
“E tu?” Domandò Chen.
“Io cosa?”
“Cosa ci fai qui?” Chiese Chen. “Ti credevo in giro a scegliere il regalo per Adele.”
L'altro non rispose nulla, limitandosi a chiedere un altro bicchiere al barman.
“Già, ci avrai già pensato immagino.” Mormorò Chen. “Dopotutto i regali si fanno a Natale, non a Capodanno. Salute.” E sorseggiò il whisky servitogli dal barista.
“Dai, se sei qui è perchè ti ha chiamato lei...”
“In effetti temeva di trovarti ubriaco...” sorridendo Chen “... ma dubito tu possa sbronzarti con una bibita gelata ed analcolica.”
“Cosa vuoi?”
“Te l'ho detto... avevo sete.”
“Balle.”
“Tranquillizzati.” Sorseggiando ancora Chen. “Non sono qui per il tuo fascino.”
“Allora mi scuserai se vado via, no?”
“Quanta fretta.” Guardandolo Chen. “Prima almeno fammi compagnia. Non vorrai farmi bere da solo? Barman... portaci qualcosa di buono...” mettendo una banconota sul bancone “... qualcosa che tiri su di morale il mio amico... champagne... vogliamo brindare in anticipo al nuovo anno...”
E il barista servì loro una bottiglia di champagne francese.
I due, così, cominciarono a bere.
Ma senza farsi scorgere, Chen mise qualcosa nel bicchiere dell'altro.
Restarono a bere per circa mezz'ora.
Ad un certo punto Chen mostrò dei documenti al suo amico.
“Cosa sono?” Quasi brillo questi.
“E' una lettera di auguri per un veglione a sorpresa che abbiamo preparato per Adele.” Spiegò Chen. “Ci sono le dediche di tutti, manca solo la tua... mettila qui...” indicando il punto in cui firmare.
“Tutti chi?”
“I soliti.” passandogli una penna Chen. “Su, firma... Adele non saprà che non ne sapevi nulla, tranquillo...”
E l'altro firmò, quasi senza accorgersene.
Poi, quando cadde addormentato sul bancone, Chen si alzò, lo fissò con disprezzo ed uscì.
Poco dopo, all'improvviso, qualcuno lo svegliò bruscamente.
“Sveglia, amico.” E gli versarono dell'acqua sulla testa.
“Chi...” svegliandosi lui “... chi siete?”
“Amici.” Rispose uno di quei misteriosi uomini. “Lei è il signor Guisgard, immagino...”
“E se anche fosse?” Sbottò lui. “Chi siete voi?”
http://cdn2-b.examiner.com/sites/def...?itok=5SzNWpL7

Eilonwy 31-12-2013 02.16.08

"Grazie amici miei! Siete salvo Milord.....tranquillizzatevi. Siete venuto all' alba a combattere contro un' altro cavaliere, che avete ucciso, in questo boschetto vicino a questo profondo e lucente fiume. Il mio nome è Eilonwy, Damigella e Cavaliere Eilonwy!!! Come state?" dissi soavemente e porgendogli un po' di acqua del fiume dalle mani per non farlo disidratare.
Lo guardai attentamente....era proprio bello. Abbassai lo sguardo ed arrossì.

Clio 31-12-2013 09.20.20

Battei le palpebre un paio di volte, incredula, per poi sorridere all'armaiolo, lieta di incontrarlo di persona.
Mi congratulai con lui per le armi che aveva fabbricato per me e i miei ufficiali, erano le migliori del regno.
Poi, mio padre mi presentò l'altro uomo, era giovane e distinto, per poco non sussultai al suo nome, e trattenni a stento una risata nel vedere come si rivolgeva a me.
"E così siete voi.. Conosco il vostro nome, anche se questo non era il posto in cui pensavo di conoscervi, ufficiale medico della Guardia Reale nominato direttamente dal senato, che mi ha semplicemente messo davanti al fatto compiuto.. Dovete avete amicizie importanti... Scelgo personalmente i miei ufficiali, di solito.. E non amo affatto queste interferenze.." Sorrisi "Immagino che sia una situazione complessa da affrontare, essere comandati da una donna, e vi scuserò perché non siete ancora passato a ritirare l'uniforme, non l'avete indosso, e soprattutto siete ospite di mio padre.. Per il futuro però, mi permetto di darvi qualche consiglio di comportamento, ascoltatemi, e andremo d'accordo..." Dissi, fissandolo negli occhi "Non lavoreremo insieme, dottore.. Io vi darò degli ordini, e voi li eseguirete, punto.. Funziona così nell'esercito... Sono il vostro capitano, non una dama da corteggiare, pertanto mi aspetto che mi salutiate militarmente, non commentiate il mio aspetto... ed è signore, non milady...".
Sorrisi a tutti e tre, sollevata del fatto che la cena fosse servita.
"Vogliamo andare?" Dissi, cordialmente, per poi prendere posto.
Continuavo a chiedermi perché fosse così importante quella cena per mio padre. Come poteva dipendere il destino del regno da un armaiolo e un medico? Forse Ottoni aveva sviluppato una nuova arma che ci avrebbe aiutato a distruggere i ribelli? Dovevo ricordarmi di chiederlo,
Il discorso, però, scivolò sugli ultimi avvenimenti , che avrei volentieri evitato di commentare, ma ricordai la domanda del mio soldato, sui mercenari.
"Ditemi, padre..." Dissi poi, in un attimo di silenzio "..voi che parlate col senato molto più di me, si sa qualcosa di questi mercenari che devono arrivare? I miei soldati vogliono sapere chi avranno tra i piedi... E, naturalmente, anche io...".

Altea 31-12-2013 12.45.21

L'alba arrivò presto e ordinai alla governante di preparare a Gyen e me una abbondante colazione.
Dopo aver mangiato andai in camera a prepararmi, indossai degli abiti comodi ma non maschili...presi la sacca e misi tutto ciò che poteva servire e soprattutto dei soldi.
Vidi il libro azzurro donatomi dal misterioso cavaliere conosciuto a Gerusalemme e risi tra me e me...e pure mi aveva preso in giro sembrava, misi comunque il libro nella sacca, poteva servirmi per distrarmi nella lettura visto la mia passione per l'Oriente.
Presi la spada damascata appena presa da Marcus e la cinsi alla vita e indossai un caldo mantello di velluto porpora, uno dei miei colori preferiti.
Guardai fuori dalla finestra e vidi la carrozza di Tyssen, mi sentivo inquieta...non capivo il motivo visto avevo vissuto delle avventure ben più pericolose ma mi sentivo alle spalle la salvezza di un regno e di una famiglia e non potevo fallire...il fatto era che solo a me e Gyen stava a cuore tutto questo, non a Tyssen, lui lo faceva per divertimento..o per mio amore non contraccambiato..forse sperava così di conquistarmi finalmente..sorrisi alla idea, non capivo perchè quell'uomo non mi entrava nell'animo...forse perchè l'Amore non si comanda.
Ci voleva con noi qualcuno che volesse il nostro stesso ideale...salvare il regno..ma chi? Nessuno!!
Alzai il cappuccio del mantello e sospirando uscii dalla stanza e dissi a Gyen di seguirmi e salimmo nella carrozza.."I miei saluti Tyssen...allora siamo pronti per questa nostra ennesima avventura...e che abbia successo come sempre".

Parsifal25 31-12-2013 16.55.39

" Non potevo immaginare che cosa si celasse in un mondo virtuale....anche in codesto luogo è possibil far conto di ciò che alimenta, enfatizza e distrugge l'uomo.....porre rimedio ad una tal minaccia.......non era cosa facile......"

"Come avevo immaginato, non era normale ciò che le nostre orecchie e sensi udivano....." volsi lo sguardo verso la cappellina che nuovamente tornò a suonare.

"Il rintocco delle campane......può solo indicar ciò: l'inizio di un Nuovo Avvento.....". Pensare che da poco il regno era tornato in pace....nessun attimo di tregua che un nuovo male potrebbe minacciar l'equilibrio sudato acquisito.

Mi sollevai' da terra, porsi il braccio: "Vieni Alonius......meglio riposarsi.....un nuovo scisma ci attende....." riprendemmo la strada verso l'accampamento.

Tara La Banshee 31-12-2013 17.26.46

Ascoltai con interesse le parole di quella Essenza o meglio quella Wesen che avevo sorpreso accanto al Tempio.
L'amore poteva far fare follie agli uomini, esseri così imprevedibili e fallaci, prede facili dei loro stessi sogni e ambizioni che spesso li portavano alla rovina.
No l'amore non era certo importante per una Icene, tranne per le sciocche e le sprovvesute come Lipsia probabilmente.
Ad attirarmi non era stato certo il discorso sull'amore e le passioni quanto le parole pronunciate dalla Wesen in merito ad un Tesoro un tempo custodito nel tempio.
Doveva essere passato del tempo perché non avevo mai sentito proferire nulla in merito a questo argomento.
Interrogai così la Wesen:" Come fai ad essere a conoscenza di questi fatti? Che ne é stato del tesoro un dì in questi luoghi?Hai detto che se fosse stato rubato sarebbe stato un molto grave...di che cosa si tratta esattamente questo Tesoro?É forse qualcosa di magico, un oggetto che assoggetta la coscienze e conferisce potere anche al più malvagio dei malvagi, oppure tanti denari da potersi comprare regni interi...?"

elisabeth 02-01-2014 16.58.13

Dormii serena, tutta la notte.....i miei sogni sembrava avessero deciso di dormire con me ..e la mattina mi ritrovai riposata.....e così io e due Monaci prendemmo la via per taverna.....intanto Fra Severius... sopo le discussioni della sera prima ....mi disse che la mia Magia, sarebbe stata utile anche se in quel momento sembrava fuori luogo......non detti molto peso alle sue parole era pur sempre un Monaco e sapevo bene come la magia fosse vista dal loro canto......fu' così che entrammo nella famigerata locanda.....c'era puzzo di vino e di fumo....gli occhi mi bruciavano.....sembrava talmente piena che mi parve strano trovare un tavolo libero per noi tre....e poi come si dice nulla si dà per nulla....Fra Severius dovette fare la sua ordinazione.....c'era la cannella....doveva essere per forza buonissimo..adoravo la cannella, e mi accorsi che l'oste indicava qualcuno che stava per intraprendere la strada nel bosco...e a quanto pare a sua detta era anche un furfante......che dire...una maga due monaci e un furfante....ma tutto questo il Priore lo sapeva ?.....non so perchè mi venne in mente quel pensiero.....ma ...fu piu' forte di me......bene...guardai nella direzione e vidi un uomo sulla quarantina.....fisico allenato alle fughe a quanto pareva.......e oltremodo spavaldo.......rideva alle sue stesse battute......e dovevo essere sincera...anche gli altri che gli facevano capannello ridevano beati, ...non potevo udire di cosa...ma immaginavo che doveva avere ascendente sugli altri......credo che se avesse voluto lo avrebbero seguito all' inferno......" Bene Fra Severius....guardandolo da lontano, sembra proprio una bel gatto da pelare.....e credo anche che solo le vostre preghiere non basteranno per portarci nel bosco.....forse potrei leggergli la mano....ma non e' tipo che si fa' intimorire da una maga.....quello vuole denaro......a che sciocca....Fra Favelius...forse il Priore.....ha riempito la vostra borsa di moneta sonante......"......ed incominciai a bere il vino profumato.......

Guisgard 02-01-2014 20.13.02

Le parole di Clio causarono una smorfia divertita sul volto dell'ufficiale medico, che tuttavia si limitò a rispondere con un sorriso sarcastico.
“Mia figlia” disse il padre della ragazza “invero non ha mai avuto un'educazione tradizionale, diciamo così. Mi riferisco al fatto che la troverete” fissando i suoi due ospiti “alquanto differente dalle altre dame di corte. Ella è in tutto e per tutto un militare e come tale il suo sesso è indifferente. Non fissatela troppo, poiché ella non arrossirà e anzi risponderà con austero vigore. Non porgetele la mano, perchè lei conosce solo il saluto che si scambiano gli ufficiali suoi pari. E non pensate di scorgere in lei debolezze o mancanze che sono spesso affini all'animo femminile. Ma comprenderete meglio ciò che dico quando la vedrete dare ordini ai suoi sottoposti o in qualche azione militare.”
“Devo dire” divertito l'ufficiale medico “che trovo alquanto particolare tutto ciò. Ma naturalmente non giudico il modo in cui avete educato vostra figlia. Ma posso senza dubbio dire che è un gran spreco di bellezza non sentirsi donna in tempi come questi. Voi donne, perchè sotto l'uniforme batte il vostro cuore di donna, siete da sempre lo slancio che permette a noi uomini di conquistare il mondo.”
Poi il discorso cadde sui mercenari.
“Sono stati scelti e assoldati direttamente dal Senato.” Rivolgendosi il padre a Clio. “E la scelta è stata tutt'altro che semplice. Alla fine si è deciso di avvalersi dei celebri, o famigerati, Gufi Scarlatti... una banda di mercenari molto contesa, pare, dai vari potentati di queste terre.”
“Gufi Scarlatti?” Ripetè l'ufficiale medico. “Si, ne ho sentito parlare... molto famoso è il loro leader... il comandante Nero... un combattente scaltro, freddo, che, a quanto pare, ama definirsi pari a Lucifero...”
“Beh...” sorseggiando del vino il padre di Clio “... almeno siamo certi che possiede qualche nozione religiosa... a differenza dei ribelli...”
E i tre risero di gusto a quella battuta dell'ex ufficiale ormai in pensione.

Guisgard 02-01-2014 20.18.33

Alanius si posò sul braccio di Parsifal e i due intrapresero il cammino verso il loro accampamento.
“Una cappellina” disse il falco “che dovrebbe essere abbandonata, o addirittura sconsacrata, fa invece rintoccare le sue campane dove nessuno può sentirle... e poi quella lapide sul demone dell'Accidia... questo luogo credo sia tutt'altro che Benedetto...”
Ma proprio in quel momento i due udirono dei rumori lontani.
“Pare giungano dal nostro accampamento...” mormorò Alanius “... vado a controllare...” e si alzò in volo.
Ritornò dopo circa una quindicina di minuti, posandosi ancora sul braccio di Parsifal.
“Qualcuno è giunto all'accampamento...” avvertendo il cavaliere “... credo siano armati... forse hanno disarmato gli altri... o forse catturati addirittura...”

Guisgard 02-01-2014 20.24.08

Quella misteriosa figura sorrise a Tara.
“Un tesoro” disse “è tale proprio perchè, trovandolo, permette di non aver bisogno d'altro... si, è un Tesoro molto prezioso... inestimabile... e per un certo periodo anche voi Icene vi siete illuse di poterlo custodire... ma si tratta di qualcosa di immensamente potente... qualcosa che orbita sospeso tra vari mondi... tra Cielo e Terra... un qualcosa che racchiude in sé il senso ed il significato stesso dell'esistenza... e mi riferisco all'esistenza di qualsiasi essere pensante... ebbene, questo Tesoro ora non è più qui... e questo tempio, senza più poterlo custodire, è oggi inutile...” un colpo di vento, il suo sibilo fra la vegetazione e poi Tara non vide più quella figura.
Si accorse però, poco dopo, che dall'altra parte del tempio, presso l'ingresso secondario, vi era qualcuno.
Era Agasia, la sacerdotessa.
Ella era intenta ad accendere alcune candele per propiziare i favori della Luna.

Guisgard 02-01-2014 20.26.48

Fra' Severius, seguendo lo sguardo di Elisabeth, vide quell'uomo poco più avanti.
“E' un contrabbandiere...” disse il taverniere “... attraversa spesso questi territori con vari carichi di merce... più o meno legale...”
“Ci si può fidare di lui?” Chiese il monaco.
“In questo posto” rispose il taverniere “troverete solo la feccia della zona... gente disposta a tutto per un po' di denaro... in pratica, se potete pagarli essi saranno, se non leali, almeno affidabili...”
“Capisco...” annuendo il monaco.
“Che facciamo?” Domandò Fra' Favelius.
“Non credo abbiamo molta scelta...” fece Fra' Severius “... dopotutto anche Nostro Signore scelse uno dei Suoi Discepoli tra coloro che non erano ben visti...”
“Allora sarà meglio andarci a parlare subito...” mormorò Fra' Favelius “... voi aspettateci qui...” fissando Elisabeth.
I due chierici, allora, raggiunsero il tavolo del contrabbandiere.
“Pace e bene...” disse Fra' Favelius.
“Già, ne occorrerebbe un bel po' in questo buco...” guardandolo il contrabbandiere, per poi tornare a fissare l'uomo davanti a lui, col quale aveva iniziato a parlare poco prima l'arrivo dei due monaci “... come ti dicevo... mi servono altre due settimane e poi regolerò il debito col tuo padrone, amico...”
“Poche storie, Daizen...” fece l'altro, mettendo un grosso coltello sul tavolo “... messer Colpen vuole il suo denaro... e lo vuole ora...”

Guisgard 02-01-2014 20.29.22

Tyssen sorrise ed annuì alle parole di Altea.
Salì anch'egli sulla carrozza e ordinò poi al cocchiere di partire.
Un attimo dopo, la superba vettura, lasciò il palazzo di Altea, diretta verso i monti vicini.
“Ho qui una mappa” disse Tyssen, mostrandola ad Altea “che rappresenta il fondovalle e i passi montuosi più frequentati dai pellegrini... se l'abate che state cercando ha scelto qui il suo eremo, allora noi sicuramente lo troveremo, visto che sono tutti segnati sulla mia mappa.”
Ma la sera era ormai giunta e proseguire oltre poteva essere pericoloso.
Così la carrozza fece sosta ad una piccola locanda che sorgeva sulla strada che dal fondovalle correva poi in direzione dei monti.
L'insegna della locanda raffigurava il disegno di un ponte ad arcate molto antico.
Tyssen allora aiutò Altea a scendere e poi i due, insieme al nano, entrarono nella locanda.
Qui subito il locandiere offrì loro un tavolo e portò poi da mangiare.
Ma i tre si accorsero di tre uomini che parlavano animatamente fra loro ad un tavolo vicino.
Dalle loro parole era facile comprendere che fossero di tre razze differenti.
Infatti vi era un monaco Cristiano, un Rabbino ebraico ed un Imam musulmano.

Guisgard 02-01-2014 20.32.56

Il cavaliere ferito sorseggiò un po' d'acqua dalle bianche mani di Eilonwy.
“Siete...” disse con la voce ancora bassa “... siete un cavaliere? Voi?” Incredulo, per poi guardarla tutta. “Tutto avrei detto, ma non certo questo... vi avrei scambiata per una ninfa... o qualche ancella del re delle fate... si... ma perdonatemi... a vedervi sembrate più fatta per l'amore, che non per la guerra... siete allora un'amazzone, damigella?”
“Pare il che il nostro paladino” sottovoce e sarcastico Aladiah a Coco “si stia riprendendo in fretta...”

Altea 02-01-2014 20.39.11

Osservai attentamente la mappa..certo il viaggio sembrava lungo e difficile..come si diceva..era trovare un ago in un pagliaio.
La sera giunse presto e ci fermammo in una locanda dalla insegna raffigurante un ponte.
Si muoveva altalenante al freddo vento del nord che, improvvisamente, spirava.
Entrammo e ordinammo la nostra cena quando vicino a noi udii delle voci con accenti diversi...rimasi stupefatta e osservai Tyssen.."Ma sono...un frate cattolico, un Rabbino ebraico e un Imam musulmano..sembra quasi di essere a Gerusalemme e la cosa più strana è vederli ad un tavolo assieme, sentiamo di cosa parlano sono curiosa.." e posai le posate osservandoli.

Tara La Banshee 02-01-2014 20.53.50

Le parole della Wesen mi avevano colpita ed incuriosita molto, colpendo la mia fantasia e la mia brama di avventura più di quanto avessi potuto immaginare.
Alle mie spalle vidi una sacerdotessa intenta nei suoi compiti.
Avrei dovuto lasciarla svolgere il suo lavoro ma volevo saperne di più sul tesoro che un tempo aveva dimorato nel Tempio ed ero sicura che lei era al corrente di qualche storia che potesse interessarmi.
Mi avvicinai, accesi anch'io una candela, feci una breve preghiera e poi mi rivolsi alla sacerdotessa.
Ci incamminammo all'interno del Tempio mentre le narravo il mio incontro con quella strana creatura.
Quando accennai al tesoro vidi che la sacerdotessa si era irrigidita e aveva spesso di chiacchierare. Il suo volto si era fatto pensoso e capii che la faccenda era più grossa di quanto pensassi...

Eilonwy 02-01-2014 22.02.07

Sorrisi e dissi gentilmente: "Provengo solo da un regno dove le donne hanno gli stessi diritti degli uomini e dove, come quest' ultimi, sin dalla piu' tenera età imparano l' arte della Cavalleria e di Marte e Minerva. Ditemi....perchè avete ucciso quel cavaliere? Cosa aveva fatto di tanto grave? Vi aveva insultato? Ucciso qualcuno della vostra nobile famiglia o la vostra amata? Era un seguace di Satana? O aveva insultato l'Antico Codice dei Cavalieri?".
Poi, a qualche passo da noi vidi un carro di legno abbandonato, ma in ottimo stato.
Ripresi e dissi: "Aspettatemi qui....torno subito!".
Presi Dante per le briglie e lo legai al carro, con il quale avrei potuto portarlo con piu' facilità.
Ritornai dal cavaliere e cercai di metterlo dentro il carro.

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Clio 02-01-2014 23.49.36

Risi sommessamente alle parole del giovane medico.
"Oh, non intendevo ingannarvi.. Sono una donna eccome, per carità.. Ma, come ha giustamente detto mio padre, prima di tutto sono un militare... Ormai non sono più un semplice soldato, sono il capitano della Guardia Reale..." Dissi di sfuggita assaggiando la cena "Naturalmente i civili, gli altri nobili, i senatori, possono chiamarmi come meglio credono.. Ma voi apparterrete alla Guardia Reale, dunque risponderete a me.. Non amo essere contraddetta o sottovalutata.." Alzai le spalle "E meno i miei uomini mi vedono donna, meglio è per tutti.. Certo, le donne sono ispirazione per gli uomini.. Beh, diciamo che io sono un'ispirazione particolare, quella che ti sprona durante la battaglia, che ti spinge a non arrendersi, a lottare fino alla fine e a non tradire mai, ne indietreggiare... Infondo, persino tra gli Dei la Guerra è donna.. Non il furore, certo, ma la tattica e l'onore..." Sorrisi "Sono una donna molto fortunata in verità, la mia pelle non è vellutata ma colma di cicatrici, difficilmente avrò un marito, conosco le lame meglio dei gioielli.. Ma, se fossi una donna qualunque non stareste parlando di politica davanti a me, ne mi interesserebbe, suppongo..".
Il discorso poi si spostò sui mercenari.
Ascoltai le parole di mio padre e risi con gli altri.
"Bene.." Annuii, vuotando il piatto "..ne ho sentito parlare.. Non sarà una convivenza facile, ma almeno è solo una banda.. I miei uomini sono molti di più.. E domani potrò informarli.." Sorrisi, rivolta a mio padre "Ebbene, padre? Mi avevate detto che da questa cena sarebbe dipeso il mio futuro e quello del regno.. Parlate dunque.." Mi voltai verso l'armaiolo "Messere, ditemi che mi avete preparato una nuova arma capace di distruggere i ribelli per sempre.. Perché, altrimenti, dev'esserci qualcosa che mi sfugge..".

Parsifal25 03-01-2014 00.00.45

" Non sapevo che......la mia avventura in un mondo virtuale si trasformasse in una caccia per l'espiazione dei 7 peccati capitali. Il regno, era veramente cosi' disastrato? Cosa c'entrano i 7 peccati capitali? Solo......proseguendo nel mio viaggio, avrei' potuto comprender meglio....."

"Il problema sta proprio in questo, caro amico......una cappellina sconsacrata, una campana che suona senza il suo campanaro può dir solo una cosa: Brusco Cambaiamento....."

Mi grattai' il capo per capir qualcosa di più: " la soluzione al nostro dubbio.....è proprio in quella cappella.....forse troveremo qualcuno o qualcosa che potrà parlarci di queste lapidi dei peccati.....che ne dici?"

Vidi Alonius che improvvisamente si librò in volo. Era diretto all'accampamento.....forse ha udito qualcosa; cominciai' ad incamminarmi verso la zona di bivacco e di colpo lo vidi tornar:

"Allora, cosa è successo......". Mi spiegò la situazione e subito corsi per andare a sincerarmi dell'accaduto. Era tempo di utilizzar l'arte della Nemesi.....

Assunsi le sembianze che mi distinguevano tra i canti popolari e le leggende sul mio conto e tra l'ombra mi mossi. Bisognava agir con prudenza e circospezione, anche se credo che non servirà.....

Guisgard 03-01-2014 01.46.12

A quelle parole di Clio, suo padre sorseggiò altro vino e poi annuì.
“Infatti...” disse “... ci sono importanti novità... sua maestà lascerà per un po' la capitale, trasferendosi in una delle sue corti itineranti... in questo periodo il regno sarà condotto dal Senato e ciò comporterà l'elezione di un senatore supremo tra i suoi membri... e i due candidati sono il senatore Bool e il senatore Gheorgis... ciascuno con linee di governo ben chiare e totalmente opposte a quella del rivale...” fissò Clio “... e questo influenzerà anche la vostra attività militare, le vostre scelte e anche il modo in cui proseguirà la lotta ai ribelli... ed è inutile dirti che tutti gli ufficiali, tu compresa, dovranno schierarsi, decidendo a quale dei due candidati dare il proprio appoggio... e da questa decisione dipenderà la tua carriera, Clio...”


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