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“E' una tenuta ormai disabitata...” disse Pepino a Dacey “... sarà pure pericolante immagino... i nobili sono fatti così... eccentrici... a chi altri verrebbe in mente di vivere in una vecchia dimora fatiscente? Mah...” il calesse era ormai nella boscaglia “... mi chiedi come conosca il cavaliere? Infatti non l'ho mai veduto. Ma faccio questo di mestiere, ossia sono al servizio dei nobili di questo ducato. Ed è stato messer Gervan a chiedermi di andare ad accogliere questo figliol prodigo Capomazdese... ohhh, buona...” arrestando poi Zeb “... eccoci...” fermando il calesse sotto una vecchia quercia “... questo è il luogo dell'appuntamento... speriamo sia puntuale...”
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Go mi seguì e si sedette a tavola.
Ebbi il tempo di porgergli il cestino con dentro due focacce salate, una per lui ed una per me, che sentii un rumore provenire da fuori e mi affacciai. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Sorrisi piano alle parole di Bon.
Come se fosse una sorpresa per me, pensai. Poi annuii. "Sarà il nostro segreto, hai la mia parola.." con voce gentile ma decisa, in modo che capisse che non lo prendevo in giro. Dopotutto aveva ragione, nel caos della successione era meglio che nemmeno lo nominasse. Nessuno a corte lo faceva più ormai, tantomeno dalla morte del duca. A Rovolin piaceva l'idea di essere l'unico erede diretto, anche se sapeva bene che non era così. Qualche volta mi chiedevo che fine avesse fatto: magari si era fatto una vita lontano da qui, aveva scordato la sua terra e il suo lignaggio, magari invece sarebbe tornato a rivendicare il titolo. Ad ogni modo, era meglio non pensarci. Sorrisi nuovamente al ragazzo. "Ora devo andare, grazie della compagnia.." con un leggero cenno del capo. Poi mi avviai verso la mia stanza, dove dovevo mettermi l'uniforme prima di affrontare un'altra intensa giornata. |
“E tu” disse Sibille ad Altea “ti sei lasciata baciare da uno che non frequenta il nostro ambiente?” Fissandola.
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<< É il fascino dell'antico credo... Si credo sia quello. E lo vedo ogni giorno anche nella bottega. Ciò che sembra vecchio alla gente piace.
É qui il posto? Ma se non lo conosci come fai a capire che sarà davvero lui e non qualcun altro?>> |
Gwen si affacciò e riuscì ad intravedere una sagoma che sgattaiolava tra le siepi, mentre Go a tavola mangiava senza prestare troppa attenzione alla cosa.
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Intravidi una sagoma sgattaiolare fra le siepi, ma non riuscii a distinguerla.
Go non sembrava interessato alla cosa, quindi rimasi alla finestra ad osservare quella sagoma. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Clio tornò nella sua stanza per prepararsi ed indossare l'uniforme.
Poco dopo dal cortile giunsero rumori vari ed un soldato venne a chiamarla, informandola che lord Rovolin chiedeva di lei. |
"Zia...mi ricordo tu da ragazza avevi un amore, me lo narrasti..era un giovane alle dipendenze della tua famiglia..un amore vero e i nonni ti proibirono di frequentarlo..lo scacciarono..ti sei dimenticata di quando eri ragazza?" la fissai stavolta con sfida.."Va bene, era in pericolo..come sai cavarmi bene le cose..io una mia vita privata non la posso avere? Devo narrarti tutto..tutto. E' stato per salvarlo..non certo per amore non preoccuparti...e ora se ritieni di dovermi punire o altro puoi farlo..scusate vado nelle mie stanze, ho bisogno di un bel bagno..e mi è passato tutto l' entusiasmo per questa festa" e camminai a passi decisi verso le stanze e chiusi la porta.
Mi spogliai degli abiti che portavano ancora il profumo della salsedine e di quel misterioso ragazzo e dopo un bel bagno ristoratore mi vestii di tutto punto. Indossai un cappellino per non prendere troppo sole ed uscii passando davanti a mia zia e la guardai.."Vado al mercato...posso almeno?" |
Il calesse di Pepino era giunto presso quella vecchia quercia, in attesa di veder arrivare il cavaliere.
“Dimentichi” disse l'ometto a Dacey “che vivo a contatto con i nobili da anni. Ne conosco ogni vezzo ormai. Saprei riconoscerne uno anche vedendolo per una frazione di secondo. Appena il nostro cavaliere si prenderà la briga di arrivare io lo noterò immediatamente, ragazza mia.” In quello stesso istante si udirono i passi di un cavallo. |
Tornai in caserma, dove le cose scorrevano tranquille.
Feci giusto in tempo a convocare Elas per chiedergli di contattare al più presto le due spie che avevamo da Cimas. Così da scoprire qualcosa di più su questi misteriosi mercenari, che incuriosivano anche me. Poi Geris venne a dirmi che lord Rovolin voleva vedermi. Non che avessi molta voglia, ma certo non potevo rifiutarmi. Così mi diressi immediatamente nel luogo indicato per incontrare il taddeide. |
<< Scusate signor esperto di nobili!>> feci un mezzo ironico inchino prima di appoggiarmi pigramente all'albero.
<< Sarà lui? Riesci a riconoscerlo anche dai passi del suo cavallo?!>> |
“Il tuo modo di fare è del tutto ingiustificato.” Disse la zia ad Altea. “Non sono mi stata pedante e lo sai, né ti ho mai negato qualcosa. Ora tu mi mostri questo comportamento solo per una mia innocente domanda... devo pur sapere con chi passa il tempo mia nipote, no? Comunque, naturalmente, sei libera di andare al mercato. Ci mancherebbe.”
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Gwen restò alla finestra e qualche istante dopo di nuovo quella sagoma apparve e scomparve tra i cespugli.
Stavolta la ragazza era riuscita ad intravederne l'aspetto. Sembrava un ragazzino. “Non badateci, damigella, è di certo Nyccio...” disse con indifferenza Go, senza smettere di mangiare. |
"Ed io te l' ho detto zia...avrei potuto mentirti..ma ti ho detto la verità, ti avrei potuto dire era un nobile facoltoso ma sono stata sincera ma tu non lo hai accettato...e questo mi ha ferita..non sono una sprovveduta, mi conosci zia...se vorrete dare la festa stasera ne sarei lieta..sta a voi decidere in base a ciò che mi merito" feci un leggero inchino, guardai Sophie ed uscii da Palazzo delle Ginestre.
Presi una stradina laterale e mi trovai in mezzo a una brulicante folla, ma per lo più quella zona era frequentata da nobili e mi persi a guardare tra le bancarelle, ma con un nodo allo stomaco. Guardai delle stoffe, delle maschere..vi era della seta orientale nera con intarsi in oro.."Sono belle stoffe" dissi al venditore. http://i63.tinypic.com/2e30i69.jpg |
Clio raggiunse il cortile, dove Rovolin e l'inseparabile Reddas si allenavano con le pistole.
“Tre centri su tre.” Disse divertito il pretendente al seggio ducale. “Non male direi...” “Si può far meglio.” Mormorò Reddas. “Oh, capitano...” accorgendosi Rovolin di Clio “... vi aspettavo... volevo informarvi che lord Cimas sta inviando qui due messi... immagino voglia trattare... magari una resa, che dite?” |
“Eh, molto spiritosa...” disse Pepino a Dacey, per poi drizzare le orecchie ed aguzzare la vista al rumore di quei passi.
Un attimo dopo un uomo a cavallo apparve tra gli alberi, fischiettando una canzone... “Ho comprato un campo, per coltivare fior... e quando la incontrerò gli donerò il mio cuor... Ohhh... ohhh... Ohhh... ohhh...” http://img2.gtv.digimondo.net/var/gt...548_800800.jpg |
Il ducato nel caos e quei due imbecilli giocavano manco fossero ragazzini.
Sì, decisamente Rovolin si era montato la testa. Ma incredibilmente mi aveva chiamato per una cosa seria. "Una resa, dite?" pensierosa "Sarebbe quanto mai opportuna ma.. sinceramente ne dubito, sono stata informata che ha arruolato dei militari che sembrano essere molto più che semplici mercenari, ne saprò di più in giornata... ad ogni modo, non mi sembrano i presupposti per una tregua, che dite? Ma per lo meno scopriremo le sue vere intenzioni... quando arriveranno questi messi?" chiesi, infine. |
Dopo quella notte piuttosto movimentata, mi svegliai più tardi del solito. Fortuna che il mio appuntamento era stato fissato verso mezzogiorno, così avrei avuto tutto il tempo per prepararmi, in tutti i sensi. Non era facile ciò che mi apprestavo a fare, ci voleva molto coraggio e anche una certa dose di incoscienza per pensare di riuscire laddove gente molto più preparata di me aveva fallito. Nessuno fino ad allora era riuscito a contrastare Capomazda, per cui poteva sembrare che io partissi già sconfitta in partenza. Invece, io credevo davvero in ciò che stavo facendo.
Mi vestii e scesi dabasso, diretta verso le scuderie. Fortunatamente non incontrai nessuno, evitando così di dare spiegazioni su dove stessi andando. Chiesi allo stalliere di sellare Elinor, regalo della mia vecchia madre, da qualche tempo purtroppo inferma. Cara madre! Avrei fatto di tutto pur di tenerla fuori da qualsiasi problema turbasse il nostro regno. Montai in sella ad Elinor e mi diressi verso le Casevecchie, un porticciolo appartenente a Vacolis, quella che era la mia terra natìa. Arrivata lì, legai Elinor ad una staccionata ed entrai in una taverna, da Fefo, luogo frequentato perlopiù da pescatori e marinai. Di certo nessuno si aspettava di vedere la propria regina varcare la soglia di una bettola, per cui avevo alzato l'ampio cappuccio del mio mantello, in modo da non essere riconosciuta. "Buongiorno, sono attesa dal Capitano..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Per poco non persi l'equilibrio nel vedere l'uomo a cavallo che si stava avvicinando.
Guardai Pepino e sussurrai piano, << e questo sarebbe il tuo vecchio cavaliere?!>> Ero sorpresa, piacevole sorpresa e speravo che anche i suoi modi fossero belli quanto la sua figura. Non c'erano dubbi che fosse un cavaliere, lo si vedeva dal suo modo sicuro di stare in sella, dal bel portamento fiero. Avevo fatto un affare ad accompagnare Pepino. |
"Oh..." mormorai, a quelle parole di Go "Viaggia con voi?" chiesi, lanciando un ultimo sguardo alla finestra, per poi raggiungerlo a tavola e mangiare.
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“Dovrebbero giungere da un momento all'altro.” Disse Rovolin a Clio. “Comunque siete troppo pessimista per i miei gusti, capitano.” Caricando di nuovo la sua pistola. “Magari Cimas si è reso conto che non ne vale la pena...” puntando al bersaglio “... dopotutto il popolo vuole un Taddeo sul seggio ducale, non credete?” Sparò.
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“Avete il permesso per la vostra festa.” Disse Sibille prima che Altea uscisse. “Altro non ho da dire.”
La dama lasciò il palazzo e raggiunse una stradina affollata, in cui si teneva una specie di mercatino. E girando fra le bancarelle Altea notò alcune stoffe. “Sono stoffe pregiata, madama...” il venditore “... scegliete pure quella che più vi aggrada ed io vi farò un ottimo prezzo.” |
Restai impassibile alle parole di Rovolin.
In tanti anni a corte avevo imparato che non era il caso di mostrare le proprie emozioni, specie se erano dissacranti come le mie. Eppure una volta non ero così, ma con Lord Anione era diverso. "Me lo auguro, milord.." Con un leggero inchino "Sarebbe sicuramente lungimirante da parte sua". Non che mi dispiacesse l'idea di una guerra, anzi, forse era proprio quello che ci voleva per sbloccare la situazione. Ma non mi piaceva l'idea che sarebbe stato Rovolin a guidarci, che di certo non era un comandante nè un soldato, nonostante avesse una buona mira. "Allora li attenderemo.." Dissi infine, con un sorriso di circostanza. |
“Si, viaggia con noi sul carrozzone.” Disse Go mangiando. “E' un discolo, ma infondo non è cattivo. Volete chiami anche lui, damigella?” Chiese a Gwen.
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Lentamente la mia mente si liberò...la gente, i profumi tipici del posto e gli entusiasmi. "Ho bisogno di un abito particolare..per una festa stasera" guardando le preziose stoffe e gli abiti sui manichini.."Oh questo è perfetto". Mi avvicinai a uno di color rosso corallo, aveva degli inserti in pizzo nero, scollato sul davanti e il particolare era la schiena coperta da pizzo nero solo in certi punti, mentre la lasciava scoperta in altri. Pagai e diedi pure la mancia e chiesi di far recapitare il vestito a casa e proseguii per le viuzze piene di bancarelle.
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"Oh, va bene" mormorai con un sorriso, leggermente impacciata.
Non mi capitava di dovermi occupare io degli ospiti, e soprattutto speravo di non fare tardi per andare al Palazzo Ducale. |
“Si, attenderemo con fiducia.” Disse Rovolin, per poi sparare ancora.
In quel momento Clio notò Elas poco istante, immobile che attendeva di parlare con lei. |
A quelle parole di Gwen, Go si alzò e raggiunse la finestra.
“Vieni fuori, Nyccio...” disse “... fa presto o non troverai più neanche una focaccia.” Un attimo dopo dai cespugli sbucò fuori un ragazzotto dai capelli lunghi e crespi, gli abiti rattoppati e le scarpe grosse. |
Annuii a Rovolin con un nuovo sorriso di circostanza.
Ne stavo facendo troppi in quel momento e la cosa non mi piaceva. Non vedevo l'ora di andarmene, perciò vedere Elas in disparte fu una benedizione. "Vogliate scusarmi, signori.." Con voce impostata "Temo ci sia bisogno della mia presenza, fatemi chiamare all'arrivo dei messi e vi raggiungerò immediatamente.." Con un rispettoso cenno del capo "Con permesso". Aggiunsi per poi recarmi con passo spedito dove Elas mi aspettava. "Grazie di essere venuto a salvarmi.." Sospirai piano, scuotendo la testa. "Hai novità?" Chiesi al mio fidato luogotenente. |
Altea preso il vestito, continuò il suo giro, fino a ritrovarsi davanti ad una bancarella colma di maschere e costumi.
Vi erano di tutti i tipi e molte persone si fermavano. “Venghino, signori...” disse il venditore “... qui ci sono le maschere ed i costumi più belli ed esclusivi!” |
Go chiamò il ragazzino, il quale sbucò fuori dai cespugli.
Sembravano entrambi usciti da una buffa commedia. Così mi avvicinai alla porta e la aprii per far entrare il ragazzo. |
Camminando trovai un' altra bancarella interessante...vendeva proprio maschere e costumi, molti si fermavano incuriositi e mi avvicinai al venditore.."Buongiorno..proprio stasera ho organizzato un ballo in maschera nel mio Palazzo...ditemi che avete da propormi?" guardando incuriosita gli oggetti e le vesti.
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“Vi assicuro” disse Elas a Clio “che preferireste altre mille ore trascorse come gli ultimi pochi minuti, rispetto a ciò che invece sto per rivelarvi...” col volto cupo “... le vostre spie presso Cimas... sono giorni che non davano più loro notizie... abbiamo saputo che... beh... i loro corpi sono stati ritrovati scorticati nella brughiera e nei loro occhi vi era del sale... li hanno torturati e poi lasciati al Sole mentre i loro occhi bruciavano per via del sale...”
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Nyccio non ebbe alcuna esitazione.
Gwen aprì la porta e lui entrò di corsa, per poi prendere posto accanto al suo compare Go per mangiare le focacce. “Siete una vera benefattrice...” disse mangiando Go. “Si, benefattrice...” ripetè Nyccio con la bocca piena. “Magari vi regaleremo un biglietto per il nostro spettacolo, madamigella.” Bevendo Go. “E' il minimo.” “Il minimo...” gli fece eco Nyccio. |
Sgranai gli occhi a quelle parole di Elas per poi tirare un pugno sul muro.
"Maledizione!" Imprecai "Rosted e Foris? Ma erano degli assi, come diavolo hanno fatto a farsi beccare?" Scossi la testa. "Non me lo so davvero spiegare... Diamine erano i migliori!" Sospirai "Non ci voleva... Ora come diavolo faccio a scoprire che ha in mente Cimas?". |
“Eh, abbiamo di tutto, milady.” Disse il venditore ad Altea. “Chiedete e troverete. Guardate... maschere e costumi per essere chiunque vogliate... chi amate? Un'eroina classica o medioevale? Un personaggio storico oppure di fantasia? E ancora... buona o cattiva?”
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“Forse questo può darci un'idea di chi siano gli uomini che ora affiancano Cimas, capitano...” disse Elas a Clio “... visto il modo in cui hanno scoperto ed ucciso le vostre migliori spie...”
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Risi divertita a quella scena.
Di sicuro, non vi avrei mai assistito a palazzo, ma non era così male, dopotutto. "Oh sarò lieta di venirci, se potrò, vi ringrazio" annuendo. |
Sorrisi a quelle mille domande.."Una donna particolare, misteriosa e innamorata del suo eroe..storica..di questi luoghi mi incuriosisce..non cattiva ma neppure troppo remissiva..ho chiesto troppo?"
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