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“Buongiorno, tesoro...” disse Theris a Gwen che, svegliatasi, era ancora stesa sul suo petto “... dovresti scendere così spettinata per la colazione... sai mia zia che faccia farebbe?” Divertito. “Chissà, forse pensa che i nobili non facciano l'Amore...” ridendo e giocherellando con i capelli di lei.
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Amavo perdermi tra la folla, errare senza una precisa meta e scovare stradine, piazze e angoli che prima non avevo mai visto. Sbirciare tra le vetrine, udire frasi a mezz'aria pronunciate da sconosciuti.
E così feci anche quella mattina soleggiata, con un leggero sorriso sulle labbra, cercando di cogliere ogni piccolo dettagli, un fiore in un vaso, una collana dal gioielliere, un artista di strada con il violino. Riuscivo ad apprezzare ogni cosa perché sapevo bene quanto avevo lottato per ottenere la libertà di camminare in quelle strade. L'argomento che più teneva banco, man mano che passavo ponti e piazze, era sempre lo stesso. Ovvero l'inaugurazione fatta dalla Taddeus. Anche io ora non aspettavo che quello poiché la mia curiosità era stava decisamente solleticata |
“In verità” disse il custode a Vivian “la sede non è ancora in funzione, visto che l'inaugurazione ci sarà solo stasera. Se però per voi è cosa urgente, posso condurvi dal signor Ernot, che in assenza del capo è lui il responsabile di tutto.”
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Risi piano alle sue parole, continuando a percorrere il suo petto con la mano.
"Mi permetto di dissentire..." ridendo e allungando il collo verso di lui per baciarlo "Lo fanno, ed è stupendo..." sussurrai con un leggero sorriso sulle sue labbra, accarezzando il suo viso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
L'imbarazzo provato dall'essere scoperta, si schiarì nella mente, facendomi notare l'ora tarda. Posai tutto il materiale da lavoro per andare a dormire.
"devo concentrarmi sul cliente" mi dissi uscendo da quel momento di fiabesca felicità. "o il capo si arrabbierà ancora con me." Così spensi la luce e mi misi a letto, coccolata dal mio unico amico Filax e dal pensiero di quel ragazzo dagli occhi profondi e dolci. |
Sorrisi all'uomo.
"Si immaginavo, volevo infatti non disturbare per l'inaugurazione.." Gentilmente "Se fosse possibile, ve ne sarei grata, vorrei scoprire prima possibile di questa faccenda.". |
Dacey passeggiava tra le strade e fra i palazzi cittadini.
Il Luminoso Sole mattutino si rifletteva sulle acque del Lagno, screziandone le increspature e le scie lasciate dai battelli e dagli uccelli appollaiati tra le onde. E quando la ricca dama passò davanti ad un'affollata caffetteria, ad un tratto, sentì dei passi dietro di lei. “Non ditemelo...” disse qualcuno alle sue spalle “... non ditemelo, sarà più eccitante capirlo da me...” era un uomo alto, dall'aspetto simpatico e lo sguardo vispo, abbigliato con abiti dal taglio borghese ed un cappello sulle ventitrè “... vediamo...” fissandola “... voi nascondete un segreto... dico bene?” |
“Ah, dunque...” disse Theris, per poi assaporare le labbra di Gwen “... devo prenderlo per un complimento? La signora ha trovato soddisfacente il servizio stanotte? Anche un aristocratico può definirsi, senza falsa modestia, un degno amante? Sentiamo...” divertito “... da uno a dieci? Quanto è piaciuto a milady?”
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Mi irrigidii subito, avevo avvertito dei passi che mi seguivano intenzionalmente.
Fui rapida a voltarmi incrociando lo sguardo di un uomo. Non avrei saputo descriverlo così sulle prime, vista la mia sorpresa e il mio fastidio. Quest'ultimo aumentò poi alla domanda dello sconosciuto. " Che andate dicendo? Vi sembra il modo di importunare la gente che passeggiata per strada?" Con voce severa |
La notte trascorse serena, con Nyoko che riposò in compagnia del suo Filax.
Il mattino giunse e destò la ragazza dal suo sonno. Dalla finestra si udiva la città già sveglia e vivace. E sul marciapiede il giovane lustrascarpe aveva ripreso il suo posto. Poco dopo qualcuno entrò nella stanza. Era il capo. |
Risi scuotendo la testa, mentre lo baciavo.
Lo guardai negli occhi e sorrisi. "Perché solo fino a dieci?" dissi piano, divertita, ma con un pizzico di malizia. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Vediamo se è possibile ricevervi.” Disse il custode a Vivian. “Prego, seguitemi.” E la condusse all'interno del grande palazzo, verso un padiglione da cui si accedeva attraverso un vasto androne, ritrovandosi in un verde e fiorito giardino.
Qui infatti si ergeva il padiglione, attorno al quale vi erano molte persone impegnate a preparare l'inaugurazione tanto attesa. E tra di essi, il custode riconobbe la magra e mite figura di Ernot. Gli parlò ad un orecchio e quello subito lo congedò annuendo, per poi avvicinarsi a Vivian. “Salute.” Disse sorridendo. “Come posso aiutarvi?” |
Ero incantata da quel palazzo, dalle sue stanze e padiglioni, mi guardavo in giro rapita.
Incontrammo così l'uomo che mi avrebbe aiutato, e fui lieta di vedere che si avvicinò e non mi mandò via. "Buongiorno.." Sorrisi "Vi ringrazio di avermi ricevuto, immagino sarete molto impegnato.." Gentilmente "Speravo poteste aiutarmi a svelare il mistero di una spada che è da poco entrata in mio possesso, finora mi hanno detto che potrebbe risalire all'epoca longobarda, ma è tutto ciò che so, oltre il suo nome: Damasgrada!" Rivelai "mi è stato consigliato di rivolgermi ad un esperto di armi e ho pensato che qui ne avrei sicuramente trovato uno.." Sorridendo. A quel punto estrassi lesta la spada per poi tenerla orizzontalmente tra le due mani. |
“Oh, perdonatemi, non volevo certo spaventarvi, né importunarvi...” disse l'uomo a Dacey “... ecco... sono un giornalista...” mostrandole il suo biglietto da visita “... Pablo Ottan... vedete, sono sempre in cerca di una notizia, uno scoop per il mio giornale e in tutta sincerità, vedendovi passare, ho subito pensato che avevate una storia, un qualche segreto... non so... il vostro aspetto, la vostra bellezza... magari siete un'esule giunta dall'Est o, chissà, forse addirittura una principessa...” sorridendo imbarazzato.
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La notte passò serena e l'alba mi destò, facendomi uscire da quel mondo incantato dal quale potevo conoscere passato, presente e futuro.
Ma quando mi svegliai, mi resi conto di aver sognato qualcosa di strano... E aveva a che fare con quel cliente... Solo che era talmente nebbiato quel sogno che non potei scorgere un singolo dettaglio. Mi alzai e mi cambiai d'abito: un bellissimo abito rosso, con temi floreali che mi ricordavano il mio paese natale. Qualcuno bussò alla porta ed ebbi un colpo dalla sorpresa. Andai ad aprire, era il capo. "buongiorno capo" dissi senza azzardare un'altra parola, facendolo accomodare. |
Theris sorrise a Gwen, con la medesima malizia e la baciò.
“Hai ragione...” disse stringendola a sé “... la prossima volta la scala sarà da uno a cento... e ti piacerà, milady...” baciandola. Ad un tratto qualcuno bussò. |
Presi con riluttanza il bigliettino da visita.
A dire la verità quell'uomo mi stava simpatico, forse per le leggere esitazioni nel parlare o perché si era subito spiegato, o forse perché mi aveva inquadrata con uno sguardo. " Ed io sarei uno scoop?"cercando di non mostrare troppo il mio interesse per la cosa. " Temo che le vostre capacità deduttive vadano affinate signor Ottan. Vi pare che un esule possa permettersi anche solo uno dei miei anelli?" Riposi il biglietto da visita nella borsetta mettendo in bella mostra i gioielli alle dita e ai polsi. " Piuttosto toglietemi una curiosità... L'inaugurazione di questa sera.. Chiunque può averne accesso?" |
Ernot guardò la spada con vivo stupore.
“Di certo non è una spada comune...” disse a Vivian “... prego, seguitemi, la controllerò dentro...” invitandola a seguirlo nel padiglione. Qui, fra uomini intenti a preparare il tutto per l'inaugurazione, Ernot fece sedere la ragazza con lui attorno ad un tavolino e riprese a studiare la spada. “Si, credo risalga al periodo Longobardo...” mormorò “... la fattura e la tecnica di realizzazione è quella... stupisce però il suo stato di conservazione... davvero ottimo... e benchè sia così esteticamente particolare credo che non fosse usata solo per parate e cerimonie ufficiali... no, di sicuro è stata usata in battaglia... ditemi... cosa volete farne? Vederla? Vi posso dire che vale molto...” |
"La cosa si fa interessante..." sussurrai, baciandolo e cingendo il suo collo con le braccia.
Poi, qualcuno bussò ed io sbuffai. "Chissà chi è..." mormorai sarcasticamente, coprendomi con le lenzuola "Credi che potremmo fingere di essere scappati via, non so, in qualche isola sperduta?" dissi piano. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
L'uomo entrò senza neanche rispondere al saluto di Nyoko, scacciando in malo modo il povero Filax.
“Dannata bestiaccia, sempre tra i piedi...” disse il capo “... ho qui un biglietto da parte del nostro misterioso cliente...” alla ragazza “... leggilo...” Il biglietto così recitava: “Salute a voi, amico mio. Sono ormai in partenza e lascerò dunque a breve la mia terra. Essa è aspra e per molti aspetti selvaggia, ma vi sono nato ed è parte di me. Comprenderete per questo che separarmene è per me motivo di tristezza. Un poeta recitava di come colui che fallisce a casa sua non riuscirà in nulla. E forse aveva ragione. Ma per me è impossibile ormai non partire. Presto dunque raggiungerò la vostra città. Comprendo che la mia richiesta circa quel dipinto può sembrarvi eccentrica, ma l'arte è quanto di più soggettivo esiste al mondo. Appena giunto ci incontreremo e vi parlerò del mio quadro. Che la vostra fortuna mi raggiunga. A presto. M” |
Ascoltavo rapita l'uomo che parlava.
Ancora una volta mi veniva detto che era particolare, unica. Allora chi diavolo ero io? Perché una spada del genere era in mio possesso? L'avevo rubata? Era davvero mia? Eppure quella mi sembrava l'unica certezza: quella era la mia spada. Venderla? Non se ne parlava neanche. "Vedete, sarei interessata a scoprire chi sia il propietario.." Sorrisi "Vedete l'ho trovata per caso e immagino che un'arma del genere abbia un propietario di un certo spessore... Magari la sta cercando, ecco..." Sorrisi "Non sono una ladra, questa spada era sola, sulla spiaggia.. Ho immaginato nascondesse qualcosa.. Insomma, avesse una storia..". La mia storia. Quella storia in cui era nascosto il mio passato. "Magari poi è una pazzia.." Risi appena. |
Gaynor aprì il suo negozio, pronta ad iniziare una nuova giornata.
Ma la prima persona che si presentò non fu un cliente. Era un uomo grosso, dall'aspetto burbero, la barba rossiccia e l'espressione marcata. “Buongiorno...” disse entrando “... sono l'ispettore Ozzillon... e mi occorre un consulto...” Un attimo dopo entrò un altro, di aspetto più pacato e snello. “Questi è il tenente Lion.” Indicandolo l'ispettore. |
Come al solito, il capo entrò in camera senza neanche guardarmi, rischiando di ferire Filax con i suoi pedoni. Poi andò a sedersi e mi porse una lettera.
Leggendo quelle righe, mi parve di averle già lette e, riguardando il foglietto, capì il sogno che avevo fatto quella notte. Chiunque quel uomo fosse, non doveva venire qui. Per nessun motivo. |
“C'è stato un tentativo di furto, milady.” Disse il poliziotto a Marwel. “E' accaduto stanotte. Erano due furfanti... uno è morto, precipitando dal tetto della cappellina di palazzo, mentre l'altro credo ci stia poco con la testa... ora sono qui con altri colleghi a sorvegliare il palazzo... stasera ci sarà l'inaugurazione ed è meglio non correre rischi.”
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Altea si accomodò per fare colazione.
“In verità” disse Petronilla “ci pensavo anche io appena sveglia, madama. Ripensavo a questo nostro inquilino, chiedendomi come sarà l'avere in casa un estraneo. Peccato che il signor notaio non abbia molte informazioni su di lui.” |
Non appena aprii il negozio, vidi entrare un uomo robusto con la barba rossiccia. Gli sorrisi pensando fosse un cliente, ma mi sbagliavo. Si presentò invece come ispettore Ozzillon, accompagnato dal tenente Lion, un uomo dall'aspetto decisamente più mite che entrò qualche secondo dopo.
"Buongiorno ispettore... prego, mi dica in cosa posso aiutarla..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Ottan sorrise a Dacey.
“In effetti questi anelli possono giustificarsi solo se voi foste una qualche principessa in fuga da una rivoluzione.” Disse. “E chissà, magari lo siete davvero.” Ridendo. “Comunque vi consiglio di non mostrarli troppo in giro i vostri gioielli o qualcuno potrebbe notarli. Qualcuno di poco raccomandabile intendo. Avete sentito di quel tentativo di furto al Palazzo dei Gigli, no? E proprio lì ci sarà l'inaugurazione della nuova sede della Taddeus. Credo che tutti possano parteciparvi, ma naturalmente noi giornalisti abbiamo un invito speciale.” Divertito. |
“Beh, magari potremmo fuggire davvero in quell'isola e non per finta.” Disse divertito Theris a Gwen. “Chi è?” Rivolto poi alla porta.
“Signore...” un servitore da fuori “... vostra zia vi attende per la colazione.” “Si, arriviamo...” fece Theris. |
“Capisco...” disse Ernot a Vivian “... si, posso capirlo, davvero... beh, magari con un po' di fortuna e competenza si potrebbe risalire al proprietario. Magari è un aristocratico, o forse solo un collezionista. Comunque, se siete davvero così determinata a scoprire la storia di questa spada, potremmo mostrarla a qualcuno dei nostri esperti. Ma in questo momento il padrone è via per affari e dunque si dovrà aspettare.”
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“Bene.” Disse il capo ripiegando il biglietto. “Da come scrive credo sia un pezzo grosso. Sicuramente facoltoso.” Sorridendo con avidità a Nyoko. “Speriamo arrivi presto a commissionarci questo dipinto. Tu cosa ne pensi?” Chiese alla ragazza.
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“Ci è stato riferito” disse Ozzillon a Gaynor “che il vostro negozio è uno dei più forniti in città e voi siete un'ottima esperta in fatto di fiori. Ci occorre dunque un consulto o qualcosa di simile... su questo...” posando sul bancone uno stranissimo fiore.
Si trattava di un narciso tutto nero. “Ci è stato detto” fece Lion “che non esistono fiori simili. Non in natura almeno.” http://photo.torange.biz/30/30882/30...-0-4-0-0-0.jpg |
"Che mi prenda un colpo!" Esclamai guardando quel narciso nero. "Ispettore, questo fiore non esiste in natura di colore nero... da tempo esistono delle tecniche con cui dipingere i fiori di qualsivoglia colore, ma questo narciso non è dipinto... È naturale... ma come fa ad essere naturale una cosa che la natura non produce?"
Ero perplessa di fronte a quel fiore, non mi spiegavo come potesse essere così. "Mi è permesso sapere dove lo avete trovato?" Chiesi incuriosita. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Sospettavamo qualcosa del genere...” disse Ozzillon masticando il suo sigaro Toscano “... speravamo però che fosse frutto di qualche composizione artificiale, tipo incrociando questo o quel fiore... bah, al diavolo...” scuotendo il capo “... vuol sapere da dove arriva questo fiore?” Fissando Gaynor. “Dall'Oltretomba a sentire un ladruncolo da strapazzo, che ora starà balbettando in qualche manicomio. Affermava infatti di averlo avuto da uno spettro, da un fantasma.”
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Rimasi sorpresa dalla richiesta del mio capo di esprimere il mio parere. Non l'aveva mai fatto. Così, sorpsera, gli risposi...
"Beh... sinceramente, non credo debba venire... credo sia meglio che resti lì..." |
" Avete la fissazione della fuga. Perchè devo essere per forza una fuggiasca?" facendo un sorriso di circostanza, " mi sono semplicementre trasferita. Alcune persone lo fanno, non vogliono passare la vita intera nello stesso posto"
Spiegai semplicemente, mi ero allenata a mentire fin da quando ero arrivata. " Dunque lei avrà una serata speciale perchè giornalista, piuttosto comodo.." intrecciando le dita, " si ho sentito del furto, non ero lontana da lì quando sono arrivati i poliziotti. Credevo che questa città fosse economicamente agiata ed invece... Anche ieri la folla pareva inquieta. Forse dovreste scrivere su quello, sul disagio della vostra gente invece che cercare notizie su una come me" |
Risi divertita alla sua risposta, poi un servitore ci disse che la zia ci aspettava di sotto per la colazione.
Sospirai; fosse stato per me sarei rimasta lì per sempre. A parte che immaginavo già la sfuriata dopo la performance di Theris a cena e ciò non era per niente allettante. " Non voglio..." mugugnai, stringendomi e diventando piccola fra le sue braccia, nascondendomi sul suo petto e tirandomi le lenzuola fin sopra la testa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi ad Ernot, lieta che avesse compreso il mio interesse.
Certo non potevo raccontagli tutta la verità, non adesso almeno. Magari mi avrebbe presa per pazza, quello sicuro. "Non so come ringraziarvi per la vostra disponibilità..." sorridendo "Scoprire la storia di questa spada è diventato molto importante per me..". Dopotutto potevo anche essere una fanciulla annoiata, che vede in quella spada un briciolo di avventura. "Naturalmente..." annuii poi "Posso aspettare, nessun problema... in realtà oggi ero venuta qui anche solo con la speranza di avere un appuntamento, perché immaginavo che oggi fosse un giorno molto caotico e impegnato per tutti voi... invece siete stati molto più disponibili di quanto mi aspettassi.." gentilmente "Attenderò dunque il ritorno del vostro capo...". |
"Il furfante che avete catturato al Palazzo dei Gigli! È questo il fiore di cui blaterava..." esclamai, spiegando ai due poliziotti che mi trovavo proprio lì fuori quando lo avevano portato via.
"In cambio di una ciambella e una tazza di caffè, mi raccontereste qualche dettaglio?" Ero molto incuriosita, non credevo ai fantasmi, ma quel ladruncolo era in evidente stato di shock e pensai che qualcosa aveva pur dovuto vedere, per spaventarsi così... e poi, c'era quel narciso nero, che sembrava spuntato dal nulla... Si, ero decisamente curiosa di saperne di più. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Stavo sorseggiando il the ma ascoltai con attenzione Petronilla, lei era schietta e molto arguta.."Vedo abbiamo avuto gli stessi pensieri" poggiando la tazzina "Infatti vi sono molte cose mi mettono dei dubbi ma forse sbaglio...ho raccomandato al notaio di portare una persona seria, e soprattutto non uno di quei nuovi rivoluzionari. Per carità...amo la modernità, ma Antone mi parlò di certi sommovimenti contro l' aristocrazia e forse pure il Clero e di stare sempre attenta." Rimasi un attimo pensierosa e poi mi aprii con la governante.."Io ho chiesto al notaio di mettere in affitto la casa in carrozza..come è possibile dopo poco tempo avevamo già la risposta di quel dottor Misk..non lo comprendo come non comprendo come mai il notaio svolga le attività e certi affari per conto di questo uomo ma non sappia nulla di lui. Il notaio forse ci nasconde qualcosa e per quale motivo? Forse vi sarà qualcuno qui in città che fa da intermediario..ma è strano. Ciò che possiamo ipotizzare è che sia nobile o ricco..molto ricco..tanto ha pagato l' affitto per un anno intero in contanti, è un giovane uomo annoiato del posto dove vive..è uno studioso di scienze ha detto il notaio ma si interessa ora pure di altre arti..e qui non posso dire nulla visto pure Antone lo era. Si vedrà...non dobbiamo essere prevenute prima di conoscerlo...e invece, voi, che idea vi siete fatta dopo ciò che vi ho narrato?" chiesi incuriosita a Petronilla.
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“Cosa volete farci, il mondo è fatto a scale, c'è chi scende e c'è chi sale.” Disse Ottan a Dacey. “I ricchi ed i poveri ci sono ovunque, soprattutto qui, dove le risorse sono a vantaggio di chi possiede volontà e capacità.” Sorridendo. “Perdonatemi però se vi ho etichettata come esule. Magari siete giunta qui con vostro marito. Ma ditemi... come mai vi interessa tanto l'inaugurazione della Taddeus? Se ho ben capito voi non avete alcun invito ufficiale, giusto?”
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