Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 13-01-2017 04.34.11

Nyoko si sedette in mezzo al letto ed attese.
Lentamente il Sole lasciò l'orizzonte fatto di monti e boschi, con la sua luce che, seppure debole e fredda, invase il palazzo.
Dopo un'ora circa, finalmente, arrivò una delle badanti.
“Buongiorno, damigella.” Disse sorridendo. “Tuo padre è già di sotto pronto per fare colazione. Aspetta solo te.”

Lady Gwen 13-01-2017 04.34.18

Risi appena alla sua risposta, poi lo guardai quando mi disse di portargli qualcosa di caldo e poi andò via.
Sospirai scuotendo la testa per poi scendere nelle cucine e fargli preparare qualcosa di caldo.
Salii in camera sua e bussai.
"Sono io, posso?" dissi, per poi entrare e sedermi sul letto "La vostra tisana" porgendogli la tazza.

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Nyoko 13-01-2017 04.38.34

Passò un altro lasso di eternità seduta in mezzo a quel piano morbido senza forma e solo al termine dell'infinita attesa, giunse una badante in camera mia.
"Buongiorno" dissi con uno stato d'animo misto a noia e paura ma anche felicità. "Bene, sono pronta per fare colazione..." dissi anche se non lo ero. Mi lasciai allora vestire e aspettai di poter scendere sotto e iniziare un nuovo giorno, ma sperai con un senso bello.

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Guisgard 13-01-2017 04.41.22

“Si, sembrano messi male...” disse sottovoce Lione a Clio.
“Molto male...” Zordone “... direi poveri in canna...”
“Ammesso vi sia qualcun altro oltre questo tipo nel castello...” mormorò Lelandro.
“Si, Clio ha ragione...” annuì Ozillonne “... barattare cibo per l'ospitalità è conveniente... sperando non siano in tanti... va tu, Clio... sei bella ed ingenua, non desterai sospetti... entra e digli del baratto...”
“Fa attenzione però.” A lei Lelandro.

Clio 13-01-2017 04.49.33

Già, chissà quanti erano.
Ma dopotutto, non mi sembrava il caso di lasciarli lì e approfittarci della loro ospitalità forzata.
Così presi un profondo respiro, bussai alla porta, e poi la aprii, entrando nella stanza.
"Salve.." dissi, con il mio miglior sorriso timido e gentile.
"Vi chiedo perdono per l'intrusione.." iniziai "Mi chiamo Clio, e sono qui con la mia compagnia... siamo attori girovaghi e volevamo chiedere ospitalità per questa notte.." con le gote arrossate e lo sguardo speranzoso.
"Non siamo ricchi ma..." esitai, arrossendo ancora di più "Vi ho sentito parlare, ecco.. la vostra voce mi ha guidato fin qui visto che il castello sembrava abbandonato.." sospirai.
"Potreste mangiare con noi..." dissi infine, con voce leggera, perchè sapevo che non era facile da accettare, per chiunque.
"Ecco noi.." sorrisi, più convinta "Ci farebbe molto piacere dividere con voi le nostre provviste... in cambio chiediamo solo riparo per la notte.. Ve ne saremmo eternamente grati!" con lo sguardo e il sorriso colmi di speranza.

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Guisgard 13-01-2017 04.50.30

Elv guardò Gwen sedersi sul letto e porgergli la tisana calda.
“Grazie...” disse lui prendendola per poi berla “... è buona, già mi sento meglio...” sorseggiandola “... ma dimmi...” fissando la ragazza “... hai un'altra camicia con cui dormire? Fa freddo e non voglio che tu dorma nuda...” finendo la tisana “... dopotutto sono il tuo padrone e devo occuparmi di te, no?”

Guisgard 13-01-2017 04.53.49

La badante preparò Nyoko e dopo un po' la portò giù da suo padre per la colazione.
“Buongiorno, mia cara.” Disse suo padre. “Riposato bene?” E cominciò la colazione. “C'è un regalo per te stamani...” mettendo nella mano di lei un campanellino d'argento e sorridendo.

Lady Gwen 13-01-2017 04.54.30

La bevve subito e ciò mi fece immaginare come si sentisse... Pensai ironicamente.
"Sono contenta che stiate meglio" sorridendo.
Poi risi appena.
"Ne ho abbastanza, non vi preoccupate" prendendo la tazza dalle sue mani e poggiandola sul comodino.

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Guisgard 13-01-2017 05.04.38

Nel vedere Clio entrare, l'uomo si alzò di scatto, sorpreso non poco naturalmente.
“Attori...” disse guardandola “... qui? Volete alloggiare qui?” Sgranò gli occhi. “Provviste? Avete del cibo?” Incredulo. “Beh, si, certo... l'ospitalità non la si nega a nessuno.” Ridendo.
Era un uomo grande e grosso, dallo sguardo accigliato ma ora molto sorridente vista la possibilità di un vero pasto. “Beh, portatemi dai vostri amici ed io vi darò il benvenuto qui, nel Castello dell'Amor Perduto.” Annuendo alla ragazza.

Clio 13-01-2017 05.09.22

Sorrisi, nel vedere l'entusiasmo dell'uomo.
"Ma certo.." indicando la porta "Vi ringrazio dell'ospitalità.." con un leggero cenno del capo.
Aprii così la porta, rivelando gli altri.
"Ecco la nostra compagnia..." con un inchino rispettoso e un po' cerimoniale.
"Che nome poetico e malinconico per un maniero.." chiesi all'omone "Possiamo sapere anche il vostro nome, messere?" chiesi.

Guisgard 13-01-2017 05.13.48

“Come vuoi...” disse Elv a Gwen, tornando con la testa sul cuscino “... ti avrei fatto cucire una camicia nuova da qualche serva... o magari te ne avrei donata una io... e sia... ora puoi andare se vuoi...”

Guisgard 13-01-2017 05.21.04

“Malinconico di certo, poetico un po' meno credetemi...” disse l'omone a Clio “... il mio nome? Mi chiamo Petrone e sono il servitore del signore di questo derelitto castello.”
Poi la ragazza gli mostrò il resto della compagnia.
“Salute a tutti voi.” Ridendo Petrone. “Su, cosa aspettiamo? Scendiamo nel vecchio salone e celebriamo il nostro incontro con un degno pasto.” E li portò nel salone.

Lady Gwen 13-01-2017 05.22.44

Sorrisi alle parole di Elv.
''Il fatto che io ne abbia altre di riserva non vi impedisce di farlo... Se volete, intendo..."
Annuii alla sua ultima frase, alzandomi.
"A più tardi."
Quando raggiunsi la porta mi fermai un attimo, voltandomi verso di lui.
"Se doveste avere bisogno di qualcosa, non esitate a chiamarmi... Come avete fatto stanotte, mentre dormivate..." lo guardai un ultimo istante nei suoi occhi neri e poi, senza aspettare una sua risposta, uscii.

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Clio 13-01-2017 05.24.17

Sorrisi a Petrone e gli presentai tutta la compagnia.
Era bello quel momento, così semplice eppure caldo, una condivisione tra chi aveva poco.
Sorrisi agli altri e seguii il simpatico ormone verso il salone.
"Il vostro padrone si unirà a noi?" chiesi, per cortesia.
Più camminavo più mi guardavo attorno.
"Chissà quante storie possono raccontare queste mura.." sussurrai, distrattamente "Immagino storie tristi visto la lapide e il nome..." sospirando.

Guisgard 13-01-2017 05.31.00

Elv restò a guardare Gwen, a ripensare alle sue ultime parole.
In verità ripensava anche alla notte appena trascorsa e soprattutto a ciò che non riusciva a ricordare, maledicendo la sua sbornia.
Quella ragazza aveva qualcosa.
Sapeva tenergli testa.
Non era una serva in tutto e per tutto, né una concubina o una semplice ospite.
Cos'era allora Gwen?
Questo pensava restando nel suo letto.
Intanto la ragazza era uscita e vide come ormai il palazzo era sveglio ed attivo.
Era ancora uno dei suoi giorni di libertà e poteva vedere come tutti pulivano il palazzo dopo i bagordi della sera prima.

Guisgard 13-01-2017 05.44.24

“Un tempo si...” disse Petrone a Clio, mentre gli altri imbandivano la grossa e rozza tavola del salone, una stanza spoglia e fatiscente “... ora però tutto è in rovina qui...” mestamente l'omone “... la lapide? E' la degna descrizione di questo posto.” Scuotendo il capo. “Il padrone? Eh, sarà in giro... questo luogo non da molte possibilità... viviamo alla giornata...”
“Siete messi così male?” Zordone.
“Già...” rispose Petrone “... basta guardarvi intorno...”
“Come fa il vostro padrone ha mantenervi?” Domandò Ozillonne.
“Dividiamo la sventure e l'apatia.” Mangiando Petrone.
“Beh, tu ora sei molto più fortunato di me, vecchio mio.” Ad un tratto una voce. “Visto la compagnia che ti circonda.” Era un giovane uomo dai capelli neri e gli occhi azzurri, vestito con abiti alquanto miseri.
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Guisgard 13-01-2017 05.48.02

“Se volete un aiuto” disse l'eremita ad Altea “allora eccovi un degno consiglio... lasciate questa terra. E' maledetta e non avrà pace. Restare è inutile, si rischia solo la testa. In tutti i sensi.” Ammansendo il suo cane con lo sguardo.

Altea 13-01-2017 07.20.37

Chinai il capo di lato.."Suor Matilde e gli orfani devono lasciare questa terra..io rimarrò perché voglio contribuire a liberarla. Aiutatemi vi prego..a chi posso rivolgermi per farli fuggire e trovare un degno posto e lavoro ma non alla mercé di questa dittatura" riprendendo la spada dopo che il cane si era ammansito.

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Nyoko 13-01-2017 11.12.26

Mi lasciai condurre sotto da mio padre e prima di lasciarmi vedere feci un grande sospiro. "Buongiorno a voi padre" dissi forzando appena il sorriso stanco. "Bene" dissi solo alla sua domanda su come avevo dormito. Praticamente non avevo chiuso occhio. Poi mi illuminai: cosa mi aveva regalato? Sentì un tintinnio e il contatto con il metallo freddo e lo tenni fra le mani per capirne la forma. "Una campanella" dissi sorridendo al suo tintinnio e a mio padre.

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Dacey Starklan 13-01-2017 15.43.32

La notte passò senza alcuna notizia degna di nota, riposai come non facevo da tempo e il mattino seguente il mio viso recava un bel sorriso disteso.
Svegliai Amit, era sempre stato un gran dormiglione, e dopo una colazione modesta preparammo gli strumenti.
Insieme ci accordammo brevemente su quali canzoni eseguire e poi ci dirigemmo all'indirizzo che l'ometto con gli occhiali ci aveva fornito.


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Clio 13-01-2017 15.57.37

Tutto ormai era pronto per la cena.
Era bello vedere quell'omone grande e grosso così entusiasta di avere un pasto caldo.
Scaldava il cuore.
Sospirai piano a quelle parole sulla lapide.
Amor perduto... sembrava familiare, quella malinconia intensa e nascosta.
Ne sapevo qualcosa, pensai con un sospiro.
Però era ammirevole quell'uomo, che restava accanto al suo padrone nella sventura.
Chi altri l'avrebbe fatto?
Pensai, prendendo un tagliere su cui erano stati preparati dei pezzettini di focaccia, e iniziando a distribuirli.
Poi una voce alle nostre spalle mi fece voltare.
Da come parlava quello doveva essere il padrone del castello.
Il suo aspetto rispecchiava in tutto e per tutto quello del castello.
Gli sorrisi, rivolgendogli una leggera riverenza, come Jean mi aveva detto si conveniva davanti a un nobile.
Anche se forse non andava fatto con il vassoio in mano, ma non ero brava in quelle cose.
"Perdonate l'intrusione.." gli dissi, con un sorriso "Siamo attori girovaghi e cercavamo un posto dove passare la notte.." avvicinandomi di un passo a lui.
"Petrone ci ha accolto e per ringraziarlo abbiamo pensato di imbandire una piccola cena tutti insieme..." con un sorriso dolce, avvicinandomi ancora.
"Vi prego, unitevi a noi..." porgendogli il tagliere con i pezzetti di focaccia perché si servisse, mentre alzavo timidamente gli occhi a incrociare i suoi, arrossendo appena.

Lady Gwen 13-01-2017 16.43.30

Uscita dalla stanza di Elv, vidi i servitori intenti a ripulire tutto dopo la serata del giorno prima.
Si erano dati veramente da fare... pensai sarcasticamente.
Dopotutto, ne avevo avuto una chiara conferma in camera mia, come potevo stupirmi?
Quel pensiero arrivò improvviso, facendomi sorridere.
Era rimasto senza parole quando gli avevo provato che non mentivo.
Ma io ero rimasta di sasso quando lui aveva parlato del mio profumo sulla camicia.
Non ricordava cos'era successo, ma il mio profumo sì e ciò mi fece avvertire una strana sensazione allo stomaco.
In preda a quello e altri pensieri, arrivai in camera mia e mi vestii.
Poi, non avendo molta fame per fare colazione, oltrepassai le cucine e mi diressi in salone.
Lì c'era una spinetta, un po' logora e consunta, ma funzionante, mi sedetti ed iniziai a suonare, con le note leggere e delicate che riecheggiavano nella magione.
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Lady Gaynor 14-01-2017 00.01.28

"La donna più ambita in città?" Sorrisi a Bastiano "Strano, oggi è la seconda volta che me lo sento dire... stamani è venuto monsieur De Gagliarden, ti cercava per una scommessa che aveva perso, e mi ha detto esattamente la stessa cosa. E come ho smentito lui, mi tocca fare lo stesso con te... nessuno si sognerebbe mai di avere delle mire su di me, sanno perfettamente che ti sono fedele. Io aspiro soltanto alla tua, di compagnia... ed è per questo che mi sento sola..."
Pochi istanti dopo queste parole, Mimmone ebbe la delicatezza di andare via. Lo salutammo, restando finalmente soli.
"Oh, il ritratto è eccellente, non c'è che dire... dopotutto, Mimmone è il miglior pittore del paese..." sospirai, posando la mia mano sulla sua, premendola così contro il mio décolleté "Tu parli della mia bellezza, eppure sono mesi che non mi tocchi più, che sembri aver perso ogni interesse per me... qualche secondo fa un lampo ha illuminato il tuo sguardo, ma si è trattato di un istante... cosa ti ho mai fatto, Bastiano?" Chiesi in modo accorato, gli occhi mio malgrado pieni di lacrime. "Dov'è finito il mio innamoratissimo marito, colui che viveva solo di me? Perché sei diventato così formale e distante? Io ti amo così disperatamente tanto..."

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Guisgard 14-01-2017 00.14.59

Il frate guardò Altea, per poi sedersi su un grosso masso che fungeva da rozzo sgabello.
"Non c'è modo" disse "di vivere senza essere alla merce' di questo governo. E nessuno da fuori giungerà a salvarci. Poiché quando uno stato impazzisce a casa sua nessuno può farci nulla. Dunque prendete quel poco che vi è rimasto ed andate via."

Altea 14-01-2017 00.19.18

Scossi il capo alzandomi.."E voi..perchè non siete andato via? Io..non posso andarmene...devo rimanere qui per scoprire i miei natali e vendicare i miei genitori...quindi non volete aiutarmi...non avete nessuno che può far andar via suor Matilde e i bambini...va bene, moriremo qui..rispondete..perchè voi siete rimasto...io credo tutto potrà cambiare..se non avete nulla da dirmi io me ne andrò ma mi darete in pasto ai criminali e pure le vittime innocenti" e mi voltai per andarmene.."Non saprei nemmeno dove andare..via come una codarda non è da me" prendendo la via dell' uscio ma lentamente, sperando quel frate si aprisse.

Guisgard 14-01-2017 00.26.51

Nyoko fece tintinnare la campanellina e dopo qualche istante la porta della sala si aprì.
Entrarono una domestica ed un ragazzo.
Era Pavel, abbigliato da valletto.
"Ecco..." disse il padre alla ragazza "... ecco il tuo valletto. Ti terrà compagnia nelle tue giornate." Sorridendo.

Nyoko 14-01-2017 00.30.35

Poco dopo averlo fatto tintinnare, udì arrivare qualcuno da una stanza, probabilmente erano i miei badanti. Poi mio padre mi fece capire che fra loro c'era pure lui ed un sorriso mi colorò il viso. "Grazie padre" dissi sinceramente sorridendogli. Poi mi rivolsi a Pavel con gentilezza "spero abbiate passato una prima notte serena" voltando la testa verso la sua direzione.

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Guisgard 14-01-2017 00.34.25

Dacey ed Amit prepararono i loro strumenti e lasciarono la locanda, diretti all'indirizzo indicato da Juventen.
Raggiunsero così il centro cittadino, dove sorgeva un principesco palazzo in stile Roccoco'.
Si trattava di un edificio sfarzoso, imponente, che dava alla città ancora un alone aristocratico dopo che la rivoluzione aveva influenzato un nuovo tipo di architettura, molto più sobria e spartana.
Il complesso prevedeva, oltre all'edificio centrale, un vasto cortile quadrangolare ed ampi giardini con esotiche ed ardite interpretazioni floreali.
Guardie dai costumi orientali sorvegliano i cancelli.
"Accidenti..." disse stupito Amit "... che sfarzo! Che vi abiti davvero un principe straniero?"

Dacey Starklan 14-01-2017 00.44.48

Mi unii allo stupore di mio fratello minore. In effetti quel palazzo risaltava parecchio rispetto alle altre costruzioni che avevamo incontrato lungo la strada dalla locanda a lì. Era vistoso, poco ma sicuro, e di certo lasciava immaginare la ricchezza del suo proprietario.
" Già, forse è proprio così. Sembra uno di quelli propensi a spendere per il proprio diletto, questo eccentrico riccone, speriamo non risparmi con noi due" ridacchiando appena .
Mi appostai davanti ad una delle guardie spiegandogli il motivo della nostra presenza e sbirciando oltre il cancello in attesa del permesso di entrare.


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Guisgard 14-01-2017 00.44.48

Il nuovo arrivato sorrise a Clio, per poi mostrare a lei ed agli altri un lieve inchino del capo in segno di saluto.
"Attori girovaghi..." disse prendendo un pezzetto di focaccia "... eh, nobile arte quella del teatro..." mangiando "... e qual buon vento vi spinge in questo angolo dimenticato di Agnonone?"
"Una improvvisa fatalità, monsieur." Fece Ozillonne. "Ci siamo persi nei meandri di queste campagne, smarrendo la diritta via verso la città." Con fare pomposo. "Ma la Fortuna ci ha sorriso conducendoci in questo nobile alloggio."
"Fortuna?" Ripeté con un sorriso sarcastico il padrone del maniero. "Amici miei, mi spiace deludervi ma qui c'è solo fame e miseria. Se davvero è stata la Sorte a portarvi qui, allora essa si è rivelata alquanto beffarda con voi."

Guisgard 14-01-2017 00.48.56

Gwen cominciò a suonare, estraniandosi ben presto da tutto ciò che la circondava.
Le note scorrevano leggere ed avvolgenti, riempiendo la stanza ed impreziosendo l'aria con il loro suono.
E senza che la ragazza se ne accorgesse o smettesse di suonare, sulla porta alle sue spalle apparve una figura che resto' ad ascoltarla.
Era Elv.

Clio 14-01-2017 00.49.09

Sorrisi al nuovo arrivato, prendendo a mia volta un pezzo di focaccia dal vassoio, per poi continuare a distribuirlo.
Ascoltai attentamente la conversazione tra Ozillonne e il misterioso padrone del maniero.
"È un posto più sicuro del bosco in cui riposare..." con un sorriso "E poi nulla accade per caso.." dissi piano, quasi distrattamente, mentre mi versavo del vino.

Lady Gwen 14-01-2017 00.55.48

Ero musica, ero leggerezza, ero un tutt'uno con quelle note aspre e dolci al contempo che invadevano il grande salone, il quale diveniva saturo di quella soffice e muta poesia.
Non esisteva nient'altro in quel momento, solo io e la musica.
Non sapevo da quanto stessi suonando, il tempo si dilatava, per poi arrestarsi, come se anch'esso cadesse preda di quel prezioso incanto.

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Guisgard 14-01-2017 00.57.59

A quelle parole di Gaynor, così tristi, Bastiano la guardò con uno sguardo enigmatico e profondo.
La sua mano restò sulla scollatura di sua moglie per un lungo istante, premendo sulla pelle di lei.
"Che sciocchina..." disse con un vago sorriso, per poi ritirare la mano "... non sai che il matrimonio è la tomba di ogni slancio sentimento? Almeno secondo un pensatore greco dell'antichità." Ridendo piano. "Per una donna essere corteggiata da suo marito è quanto di più scontato e banale ci sia. Essere invece lusingata da tutti gli altri è ciò che rende una dama davvero felice." Avvicinandosi al ritratto e restando a fissarlo. "Però credo tu sia sincera, sai? In questo quadro sei triste, sola, forse annoiata..." senza voltarsi verso di lei "... ma ho per te una a sorpresa che ti renderà felice."

Guisgard 14-01-2017 01.04.49

Il burbero frate scosse il capo a quelle parole di Altea.
"Giungere qui nel mio eremo e poi cercate di dare a me la colpa dei vostri guai." Disse. "Un bel tipo pedante. Scommetto non siete neanche sposata col carattere che vi ritrovate." Seccato. "Beh, io non posso aiutarvi in nulla, se non nell'indicarvi un posto sicuro in cui trovare rifugio. Si tratta di una piccola locanda nel bosco, sulla cui insegna vi è dipinto un cinghiale. Là sarete al sicuro perché c'è un carcere e per questo sia i criminali, che i soldati non hanno motivo di attraversare quella zona. Che la Vergine Maria vi benedica." Benedicendola. "Dite che vi ho mandata io. Addio."

Guisgard 14-01-2017 01.08.53

"Si..." disse Pavel annuendo a Nyoko.
"Bene." Fece il padre della ragazza, terminando la sua colazione. "Io devo andare in città per una certa questione Nyoko. Tornerò nel pomeriggio." Guardò Pavel. "Mi raccomando, bada a lei." Fece un cenno alla badante. "E voi non perdeteli di vista." Saluto' sua figlia ed uscì.

Nyoko 14-01-2017 01.11.50

Mio padre mi salutò dolcemente e poi raccomandò ai badanti di prendersi cura di me. La giornata era lunga e mi chiedevo cosa mai avrei potuto fare per poter passare il tempo. "Volevo approfittare di questo momento per augurarvi una buona permanenza qui" dissi rivolgendomi a Pavel sorridendogli. "Spero possiate trovarvi a vostro agio" sorridendogli.

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Lady Gaynor 14-01-2017 01.12.08

"Quel pensatore era uno sciocco..." risposi a Bastiano "Io voglio solo le tue attenzioni, le lusinghe degli altri le lascio alle donne che le sanno apprezzare." Mi voltai verso il quadro "Si, nel quadro sono triste e sola, ma perché è la tua compagnia quella che voglio e che tu mi neghi lasciandomi spesso sola. Ma non hai mai pensato che se fossi annoiata e a caccia di mondanità potrei tranquillamente uscire di casa e frequentare gente? Non vedi che invece trascorro le mie giornate quasi sempre chiusa in casa, aspettando che tu torni e mi getti qualche briciola del tuo tempo e dei tuoi pensieri? Per questo motivo, l'unica sorpresa veramente gradita che tu possa farmi sarebbe quella di lasciar perdere ogni altra cosa e dedicarti a me per qualche giorno..."

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Guisgard 14-01-2017 01.13.25

La guardia dai tratti e dai vestiti orientali ascoltò Dacey e chiamò uno dei suoi compagni.
Arrivò allora un altro di quegli esotici guerrieri che aprì il cancello e fece entrare la ragazza e suo fratello.
Furono condotti in un androne, dove arrivò ad accoglierli Juventen.
"Benvenuti." Sorridendo l'ometto ai due artisti di strada.

Altea 14-01-2017 01.14.26

Guardai il frate.."Pure voi siete burbero..infatti non sono sposata..un giorno a Dio volendo...e per la vostra gratitudine alle informazioni date se questa Terra sarà libera sarà un onore per me essere sposata da voi. Non pensiate sia una persona cattiva, la vita mi ha insegnato a cavarmela da sola...beh, è meglio vada sola ora e domani mattino tornerò a parlare con suor Matilde...vegliate su di loro" sorrisi ed uscii.
Il bosco era buio, presi un legno e con dei legnetti feci fuoco...avevo dei soldi potevo pagare la locanda e poi avrei portato l' indomani il cibo alla suora.
Così iniziai a camminare per un sentiero nel bosco alla ricerca di questa famigerata locanda, sapevo dove stavano le carceri e iniziai a correre tra sterpaglia e vecchie mura.

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