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Quando sentii quelle voci subito mi allarmai e strinsi la collana anti spiriti con la mano, sperando che fossero solo mie impressioni da umana e non impressioni da angelo. Guardai ancora la strada per poi decidere di uscire e guardare la gente in strada. Mi avvicinai ad un signore.
"Scusi... Mi può spiegare come mai tutto questo casino? Cosa è successo?" Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Quel sorriso destò i bassi impulsi di Ozzlon.
“Beh, magari potrei mettere una buona parola per lei...” disse guardando Altea dalla testa ai piedi “... chissà, se lei sarà carina e gentile con me, beh, io potrei davvero convincere il rampollo a disfarsi del castello... chissà... intanto tra un po' andremo a prenderlo in stazione io ed il mio socio... poi domani, forse, comincerò a fargli presente la vostra offerta di acquisto del castello...” con un sorriso da marpione. Gwen bussò e dopo qualche istante qualcuno aprì la porta. C'era Elv, con indosso dei jeans stretti ed una camicia bianca attillata. “Ero impaziente...” disse “... prego, entri...” guardandola tutta “... che eleganza...” sorridente. “Il dottor Stainyus...” disse l'uomo a Nyoko “... sembra sparito nel nulla... la sua governante ha dato l'allarme... pare si sia stato visto un giovane in casa sua, forse un ladro...” |
Et voilà, come me lo aspettavo. Sapevo che quel giovane non fosse nulla di nuono, umano o meno.
"Vi ringrazio" dissi all'uomo per poi tornare dentro. Allora guardai la collana e mi chiesi se davvero sintrattasse di uno spirito... O un demone... Dovevo armarmi, salvare quell'uomo... Mi sentivo in dovere di farlo! Allora presi una chiave che tenevo nascosta sotto la cassa e aprì una botola sotto un tappeto. Scesi lungo le scale e passai attraverso un corridoio pieno di sigilli anti demone per poi arrivare davanti ad un'altra porta. La aprì e dentro ci trovai una scatola incatenata. Aprì anche quella per riempire la stanza con una luce intensa scaturita da un oggetto molto potente: la mia grazia. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c10cf3a9b6.jpg |
Uhh ci provava .... povero illuso, ma la bellezza era una dote rara soprattutto la sensualità perché non sfruttarla, tanto Ozzlon parlava e parlava.
Guardai Sir Blake ridendo e mi avvicinai ad Ozzlon abbassandomi leggermente per mostrare la scollatura e sfiorargli la barba.."Stareste bene senza barba, sapete?" con voce bassa per dire una bugia ovviamente.."E me...non mi portate, ma che cattivo siete" con voce suadente.."A proposito, avrà un nome questo rampollo?" con lo sguardo sul suo, uno sguardo malizioso...Altea gioca bene le tue carte. |
Mi aprì la porta e rimasi ad osservarlo, in quella camicia bianca che faceva risaltare l'ambra della pelle e l'ossidiana degli occhi.
Sorrisi ed entrai, mentre toglievo il cappotto e avvertivo un brivido sulle braccia lasciate scoperte dal tubino senza maniche. "Cena d'affari..." risposi, riguardo il mio abbigliamento. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Nyoko fece ricorso ai suoi poteri.
Una creatura soprannaturale come lei aveva la conoscenza dei misteri degli stadi inferiori e temeva potesse esserci lo zampino delle forze oscure. Allora si preparò ad agire. Ozzlon restò quasi inebetito dalla vicinanza di Altea. Era sul punto di cedere, ma Lion tossì. “Capo, ti rammento che il dottor Guadag non vuole clamore intorno all'arrivo del rampollo...” disse. “Già, è vero...” fece Ozzlon “... non le va di aspettare fino a domani?” Ad Altea. “Non avrò allora problemi a presentarla al rampollo, miss.” Elv la fece entrare. “Beh, non ho mica chiesto.” Disse a Gwen. “Dopotutto non deve certo darmi spiegazioni su come trascorre le sue serate.” Sfiorandole il braccio nudo nel passarle accanto. “Posso offrirle da bere?” |
Indossai la collana al petto e già ne sentì la forza penetrarmi dentro. Chiusi gli occhi e tirai un sospiro per poi prendere un tranche nero e uscire, dirigendomi verso la casa del vecchio scomparso.
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"E' strano vero Sir Blake, come l' arrivo di questo rampollo sia tutto avvolto nel mistero, pure il dottor Guadagn ha defilato l' invito dopo la sfilata portando qui questo erede, non vi era nulla di male...ma un motivo deve esserci" guardando Ozzlon sempre negli occhi e accarezzandomi i capelli..."Si, va bene...aspettare è pure un lento piacere...però dovrà ricevermi al castello..domani mattina, ditegli faremo colazione assieme così poi potrò dedicarmi alla nuova linea, ah poi ho proprio appuntamento col dottor Guadagn...tanto sarà un anziano annoiato dalle storie sulle maledizioni dei Taddei" sfiorando le rose rosse con delicatezza e assaporandone il profumo.
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Mi era venuto spontaneo rispondere, ma ora mi rendevo conto che non era necessario.
Ebbi un leggero brivido quando sfiorò il mio braccio e mi schiarii la voce, come per spezzare quel momento. "Sì, grazie " risposi poi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Beh, lo trovo normale.” Disse Blake ad Altea. “Non credo ci siano misteri, ma solo l'accortezza di offrirgli un arrivo tranquillo, visto da poco è morto suo zio.”
“Già, è così.” Annuì Ozzlon. Nyoko si avviò verso la casa di Stainyus. Qui c'era agitazione, con alcuni poliziotti. La governante era ferma sull'ingresso ed appariva parecchio preoccupata. “Bisogna catturare quel ladro...” disse ai poliziotti “... non può essere lontano... era un ragazzo giovane, chiaro... non l'ho mai visto prima d'ora...” “Bene, si metta comoda...” disse Elv avvicinandosi al tavolino con i liquori “... cosa prende? Un drink fresco? Un cocktail? Oppure una birra dal frigo?” |
Eravamo arrivati allo studio del dottore.
Eccolo lì, uno che poteva aiutarci con tutta questa faccenda! Osservai la macchina dell’ultimo paziente lasciare lo studio è solo allora mi avvicinai. A quel punto iniziai a bussare forte alla porta. |
Mi avvicinai con cautela essendoci una gran folla e udii le parole della governante. Mi accigliai alle sue parole, di chi si stava parlando? Presi il ciondolo fra le mani, nascondendone la luce e recitai una preghiera affinché mi venisse una visione su dove si trovassero il ragazzo e il vecchio.
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Osservai pure Blake...qualcosa iniziò ad insospettirmi, se fosse stato attaccato a suo zio sarebbe stato qui al funerale, sarebbe stato al castello..non vedevo questo attaccamento a Sir Blake ma era meglio non farsi domande, questa storia era davvero contorta.
"Si avete ragione, non vorremmo turbarlo...allora dite a Sir Taddei che domani mattina avrà un appuntamento con Altea de Bastian per la colazione al suo castello, cosi avrò modo di vedere se dentro è rimasto intatto come anni fa...come quando ci andavo da bambina sognando di essere una principessa...che bambina fantasiosa ma sono rimasta tale" sospirai guardando Ozzlon sempre con un sorriso suadente e convincente e gli consegnai il mio biglietto da visita e con voce bassa.."Consegnatelo a lui, ditegli può chiamarmi in ogni momento..semmai avesse paura a dormire in quel castello pieno di spiriti" e iniziai a cercare di mettere paura al rampollo sulla storia della maledizione..."Per ora noi andremo al galà..scusate i miei ospiti mi reclamano" facendo segno a Sir Blake di seguirmi, e mi sarei presentata proprio là al mattino. |
Mi sedetti sul divano.
"Un cocktail andrà benissimo " sorridendo, mentre mi guardavo intorno. "Quando ha iniziato a disegnare e dipingere?" chiesi poi, curiosa.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...ce5e352e53.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Clio bussò e poco dopo un uomo distinto venne ad aprire.
“Salve...” disse il dottore alle ragazze “... mi spiace lo studio sta chiudendo... avevate un appuntamento, ragazze?” “Certo, miss.” disse Ozzlon prendendo il biglietto di Altea e conservandolo. Di certo lo avrebbe usato per i suoi intenti. Quella bella stilista gli interessava e non poco. Altea e Blake tornarono dagli ospiti, il galà stava proseguendo. Elv annuì e preparò due cocktail. Poi si sedette accanto a Gwen, offrendo un bicchiere alla giovane. “E' gin, spumante dolce, lime ed amaretto.” Disse indicando il cocktail. “Ha un sapore fruttato, fresco e leggero... un po' come lei...” facendole l'occhiolino “... quando ho iniziato a disegnare e dipingere? Praticamente da sempre... ed ogni volta vedo qualcosa di bello mi sale la voglia di prendere matita, colori e foglio...” fissandola con un sorriso. Nyoko consultò di nascosto il suo ciondolo. Non gli apparve il giovane, ma vide il vecchio: si trovava nella piazzetta racchiusa da alcune casupole non lontano da lì. |
Presi il bicchiere e già il profumo era invitante.
Avrei dovuto ricordarmele, le cose che c'erano dentro. "Molto buono" assaggiandolo. Poi abbozzai un sorriso al suo complimento; ribadii ciò che avevo già pensato, era inaspettatamente dolce, carino e tenero, più di quanto non sembrasse all'inizio. Poi lo ascoltai interessata. "È molto bello, questo..." commentai, sorridendo e prendendo un sorso. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Eravamo riuscite a bloccare il dottore, meno male.
A pensarci bene erano ore che rimbalzavamo per poter riuscire a parlare con lui. "Oh no, dottore.." con il sorriso luminoso e il tono da bambina carina. "Ci perdoni se la disturbiamo, ma stiamo preparando un compito per la scuola sui misteri e le leggende della brughiera e in particolare sui Taddei... Siamo state al castello e Ergolin ci ha mandato qui da lei, dicendo che sarebbe stato sicuramente in grado di aiutarci.." sorridendo speranzosa. "Sa, ci teniamo tantissimo a prendere un bel voto!" con gli occhioni grandi e teneri. |
“E poi...” disse Elv bevendo “... con una modella d'eccezione come lei, beh, non posso certo fare un brutto lavoro, no?” Guardandola negli occhi. “Mi ispira questa cosa... lei che gestisce una galleria d'arte... giudica i lavori altrui... scegli, promuove e boccia... ed ora invece si trova lei stessa davanti ad una tela... non ha paura?” Sorridendo.
Il dottore sorrise alle ragazze. “Mi spiace, ragazze, ma sono molto occupato.” Disse a Clio. “Oh, no...” delusa Kyra. “Perdiamo colpi...” sottovoce Lys a Clio. |
Sorrisi appena, coi suoi occhi che catturarono e bloccarono i miei in quella morsa scura e profonda, ma anche morbida, quasi di velluto.
"Secondo me lo dice a tutte per convincerle a farsi ritrarre..." lo provocai, con un sorrisetto divertito. Ridacchiai alla sua constatazione. "No, non credo..." dissi "Non so come mi sento, in realtà..." con un'altra leggera risata. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Elv rise.
"Beh, le basterà farsi un giro per casa..." disse a Gwen "... non credo vedrà molti ritratti di donne... se avessi voluto trovare modelle, col mestiere che faccio, non avrei avuto problemi... ma io ho sempre sognato diventare un pittore o un disegnatore... e ho bisogno di qualcosa che mi ispiri, che dia forma al mondo che ho dentro, alle mie sensazioni, emozioni... alle mie passioni..." finì il suo bicchiere "... scusi, la sto annoiando..." annuendo "... su, le ho promesso una cena... cosa vuol mangiare? Io non sono un gran cuoco... quindi scelga... ordiniamo in rosticceria? Cinese? Giapponese? O pizza?" Divertito. |
Restai prima ad ascoltare la sua bellissima risata, poi le sue parole.
Era un universo completamente nuovo, immenso, un universo che sarei stata curiosa di scoprire, davvero tanto. "Ma no, anzi. Mi piace quando un artista mi parla di sè e della propria arte. Mi capita spesso, avendo a che fare con giovani artisti, molto più vivi, appassionati e sognatori dei grandi artisti rinomati che si danno un sacco di arie" ridendo e finendo anche io il bicchiere. "Oh, beh, in realtà avrei già cenato..." risposi, con una smorfia "Ma se proprio insiste, credo che approfitterò del giapponese." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Oh no!" esclamai, prendendolo per un braccio "Non vorrà lasciarci così!" con gli occhioni ancora spalancati da cucciola.
Mi divertiva quel travestimento, di solito poi aveva un effetto decisamente positivo sugli uomini quando dovevamo raccogliere informazioni! Ah sì, chissà mai perchè... forse pensavano di tornare ragazzini, o coltivavano quel sogno sulla ragazzina del terzo banco che non si era mai interessata a lui. Qualunque cosa fosse, di solito funzionava, funzionava eccome. Facevo la voce tenera, gli occhioni grandi, il sorriso luminoso e tutto diventava possibile. Oggi invece sembrava di no, ma forse eravamo stanche. Le ragazze forse si stavano annoiando perchè nessuna mi dava manforte, né mi aiutava in quella raccolta di informazioni. E dire che sembravano tutte entusiaste di essere in incognito. "È importante.." mentre la stretta si faceva più pressante e lo sguardo che cominciava a cambiare "Non vorrà farci prendere un brutto voto!" guardandolo negli occhi. Schioccai le dita dietro di me, facendo cenno ci circondarlo. Dove sarebbe andato se fosse finito tra le nostre grinfie? Ed ora eravamo ancora tutte carine, oh chissà se gli saremmo piaciute o se invece avremmo dovuto passare alle maniere forti! |
Elv rise piano, prese il cellulare ed ordinò da un ristorante giapponese non troppo lontano.
Poco dopo la cena fu recapitata. I due si sedettero e cenarono insieme. Fu una cena serena, piacevole, dove lui raccontò a Gwen della sua passione per la pittura ed il disegno sbocciata sin da piccolo. “Quindi dicevo...” disse “... sicuro non ha paura di essere ritratta? Di farmi da modella? Si dice che un vero pittore sappia leggere nel profondo di ciò che dipinge... potrei farlo con lei... scoprire i suoi segreti...” facendole l'occhiolino. “Mi spiace, ragazze...” disse Guadag a Clio “... devo andare alla stazione... ed è già tardi...” mentre le altre lo circondavano. Ad un tratto arrivò un'auto. Scesero due persone. Erano Ozzlon e Lion. Però non riconobbero la banda di teppiste, visto erano travestite. “Dottore, è in compagnia noto.” Ozzlon che guardava tutte quelle ragazze. |
Ordinò dal giapponese, che poco dopo ci recapitò la nostra cena a base di sushi.
E la cena fu piacevole, serena, un momento bellissimo e davvero ideale, durante il quale mi parlò di sè e della sua passione che durava fin da quando era piccolo ed io lo ascoltai, attenta e curiosa, senza interromperlo. Una cena decisamente diversa e più stimolante di quella da poco conclusasi. Poi a quelle ultime parole lo guardai. "È sicuro di riuscirci? " col mio sguardo di vaga e maliziosa sfida nel suo e un tono dalle sfumature leggermente diverse da quello usato fino a quel momento. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò Gwen negli occhi per un lungo istante.
Uno sguardo scuro in quello verde di lei. Uno sguardo penetrante che davvero sembrava voler entrare fin dentro il suo animo. “Beh, non chiedo di meglio...” disse “... niente di meglio che svelare quella parte di lei che tiene gelosamente custodito... quella parte segreta... celata... scavare, spogliarla di ogni barriera... davanti alla tela non potrà non denudarsi di tutto ciò che rende velato il suo animo...” con un vago sorriso “... svelare tutte le sue sfumature... quelle più scure, così diverse dal rosso dei suoi capelli e dal verde dei suoi occhi... svelare la vera Gwen... no?” |
Restai ferma in attesa, senza distogliere mai lo sguardo.
Ed era come se i suoi occhi riuscissero ad entrare di me, a sondare il mio animo. Lo ascoltai in silenzio senza mai interromperlo, perché avevo scoperto che amavo sentirlo parlare non tanto di me, quanto del modo in cui mi vedeva, come io apparivo ai suoi occhi, quasi imparavi a conoscere me stessa, come per la prima volta. La verità era che mi sentivo già come nuda anche se solo lui mi guardava, non serviva un dipinto. "E lei ha mai svelato il vero Elv, davanti a una tela o un obiettivo?" mormorai, sorridendo appena. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ora l'avevamo circondato, era in mezzo a noi, non poteva scappare.
Possibile che non si sentisse messo alle strette? "Oh ma davvero rifiuterebbe aiuto a delle studentesse che si stanno impegnando tanto per avere un bel voto?" guardandolo negli occhi con il tono più fermo ma gli occhi ancora da cucciolo. Erano tutte lì, intorno a lui, con le mani allungate a chiamarlo, sentirlo, trattenuto, toccarlo. Mani che ora continuavano a recitare quella parte di bambine monelle, ma che avrebbero potuto diventare da un momento all'altro strumenti di tortura, dolore, morte. Dovevamo solo decidere che quel gioco non ci piaceva più, e volevamo tornare ad essere noi stesse. E chissà... forse la nostra pazienza stava per esaurire. Dopotutto quante volte da bambini abbiamo piantato lì di punto in bianco un gioco perchè non ci piaceva più? Il bello di essere libere era anche quello: potevamo fare una cosa finchè ci andava, e poi piantarla lì quando ci avesse stufato. Ma poi arrivò una macchina, e scesero proprio quei due che avevo malmenato alla festa. Uno, ne avevo malmenato uno solo. Giusto! Ma guarda che bei lividi che ha... Mi irrigidii per un momento, pronta a scattare nel momento in cui ci avesse riconosciuto. Non lo fece. Poi mi ricordai! Mi ricordai di come si era comportato con noi alla festa... Oh, questo ci casca, oh si.. "Eh, in realtà vuole andare via il dottore.." con una tenerissima aria da broncio "Noi vogliamo chiedergli aiuto per un compito in classe, ma lui vuole scappare via.." con gli coccoloni tristi e delusi. Chissà se Orzillon finirà nella nostra tela. |
“Chissà...” disse lui a Gwen “... magari la pittura è tutta qui... un infinito gioco di scoperta... tra chi osserva e ritrae... e chi si apre e si mostra... per svelare bisogna svelarsi... per spogliare bisogna spogliarsi... non si può conoscere il mare senza immergersi e bagnarsi...” fissandola “... magari con la giusta modella si attuerà quella magia... Fridia che dipinge tutte le donne del mondo per cercare poi tra quelle la vera Atena...” sorridendo “... ma tu... tu avrai paura nel farti ritrarre?” Parlandole di colpo con un tu confidenziale.
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Trovato il vecchio ora dovevo salvarlo. Pensando da umana, mi venne l'idea di lasciare un messaggio anonimo alla polizia, ma il mio essere angelo mi spingeva ad andare li. Decisione difficile: ragione o istinto? Non feci neanche in tempo a realizzarlo che già mi trovai davanti a dove era stato nascosto.
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Riusciva quasi ad ipnotizzarmi con le sue parole, col suo tono.
E tutto in quel momento mi sembrava così giusto, così perfetto. "Già..." commentai a bassa voce. Poi la sua domanda e il duo improvviso tono confidenziale. "No..." risposi piano, guardandolo di rimando. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Guadag si ritrovò circondato da quelle false studentesse.
Lo tenevano quasi fermo, toccandolo. Ovviamente per un omo quella situazione diventava in un attimo ambiguo, scabrosa. “Vi ho detto...” disse lui turbato “... sono atteso alla stazione, ragazze...” “Suvvia, non vuole aiutarci?” Maliziosa Kyra. “Possiamo chiamarla paparino?” “Preferisco zio!” Divertita Lys. “Wow...” Vivian “... dottore, sa che è un bell'uomo?” “Molto...” toccandogli tutta la schiena Jackie. Arrivarono Ozzlon e Lion. “Ehilà, che invidia, dottore...” il primo sbavando “... volete vi aiuti io a fare i compiti, ragazze?” “Che facciamo ora?” Lys a Clio. |
Nyoko i ritrovò nello spiazzo, tipo piazzetta, tra alcune casupole nella brughiera.
Vide allora qualcuno. Era un giovane steso in un fienile. Era Pavel e sembrava svenuto. Elv la guardò. “Bene, quando vuoi cominciamo...” con tono basso a Gwen. |
Sorrisi.
"Subito?" col suo stesso tono. Non vedevo l'ora. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Arrivata allo spiazzale mi aspettavo di trovare l'anziano uomo scomparso. Quando vidi una figura subito mi allarmai. Corsi sperando che non fosse successo nulla di grave ma appena arrivai vicina al corpo mi fermai perplessa.
"Pavel?" sussurrai chinandomi. Portai due dita sulla vena nella gola, per sentirne il battito. Sembrava vivo, almeno. Sospirai e con un po' di fatica lo presi in braccio. Con i poteri mi teletrasportai a casa mia e lo stesi sul divano. Mi preoccupai di disegnare sul pavimento ogni singolo tipo di sigillo che conoscevo e rimasi lì, in attesa che si scegliesse. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Il dottore era circondato.
Le nostre mani lo fermavano, le ragazze erano bravissime a metterlo in difficoltà. Si erano svegliate, finalmente, probabilmente avevano solo bisogno della giusta carica di eccitazione che le inebriasse come un bel bicchiere di vino. L'arrivo di Ozillon rese tutto ancora più interessante. Oh si.. Lui non ci aveva riconosciute e la cosa mi divertiva tantissimo. Giocare di nuovo con lui sarebbe stato molto soddisfacente, ne ero certa. Mi voltai verso di lui con gli occhioni speranzosi, come fosse la mia salvezza. "Davvero lo farebbe?" con una voce stupita, ma carica di aspettative, quegli occhioni che hanno i bambini capaci di farti fare qualunque cosa solo per non vederli tristi "Lei si intende dei misteri della brughiera? Perché tutti ci hanno detto che il dottore qui è l'unico in grado di aiutarci!" sospirai. "Magari possiamo venire con voi alla stazione, così non vi facciamo perdere tempo, e ci raccontate nel tragitto!" proposi, fingendomi timida. |
Elv guardò Gwen negli occhi.
Sorrise appena. Un sorriso a metà tra il compiaciuto ed il malizioso. “Perfetto...” disse con tono basso, caldo. Si alzò e prese la ragazza per mano. Attraversarono l'appartamento immerso in una bassa penombra, illuminato solo da una lampada. Arrivarono in una stanza che lui utilizzava come studio per disegnare e dipingere. “Quello è il bagno, potrai cambiarti lì mentre io sistemo i fogli e la tela...” indicò lui “... troverai un lungo abito fatto di veli bianchi... appena pronta raggiungimi per favore...” Nyoko teletrasportò se stessa e Pavel a casa sua. Il ragazzo restò steso fino a quando cominciò a svegliarsi. "Dove..." disse intontito "... dove sono?" Massaggiandosi la testa. "Come... come sono arrivato qui?" Guardandosi intorno. "Ehi..." fissando Nyoko "... salve..." |
Ozzlon rise.
Nel vedere quelle ragazze che circondavano il dottore fu preso da strane voglie. “Solo se farete le brave...” disse a Clio. “Non siamo brave?” Lys. “Anzi... buone?” Divertita Kyra. “Ehh...” sbavando Ozzlon. “Capo, meglio andare da soli...” mormorò Lion. “Si, il clamore non è adatto per accogliere il giovane Taddei.” Annuì Guadag. “Che peccato vero, sorellina?” Jackie a Clio. |
Rimasi paziente davanti a lui a guardarlo e a studiarne l'aspetto finché non aprì gli occhi.
"Sai dirmi chi sei?" chiesi subito senza badare alle sue domande e rimanendo in alletta. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Mi guardò e sorrise, un po' compiaciuto e un po' malizioso.
Poi il suo tono, così caldo e basso che mi provocò un brivido. Poi mi prese e per mano e, attraverso l'appartamento in penombra, raggiungemmo lo studio. Entrai nella stanza, indossai il vestito bianco, sciolsi i capelli, ora più mossi e valorosi per l'acconciatura, e tornai da lui. "Pronta" mormorai, con un sorriso accennato.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...d071c1d1ad.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Stavano iniziando a cedere, lo sentivo, lo vedevo.
Oh non avrebbero resistito a lungo, altroché! "Andiamo... ma noi siamo brave!" facendo eco alle ragazze. Avevo capito che il più debole di tutti era Ozzlon. Allora lasciai il dottore e andai da lui. Mi divertiva il pensiero di prendermi gioco di lui. "Oh ma non vorrete lasciarci qui sole?" avvicinandomi a lui con aria birichina "Ce ne stiamo buone buone... arrivando vicinissima a lui... durante il viaggio ci può raccontare della brughiera, no? Oooh ma poi è uno dei Taddei?" sgranando gli occhi "Uno vero? Ci daranno la lode se mettiamo un'intervista proprio di un Taddeo!" sorridendo, tutta contenta. "Avanti, portateci con voi!" con tono infantile, quasi facendo i capricci! |
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