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Udivo la voce di Lissie, era una tortura, la odiavo. Immaginavo lei abbracciata ad Andorre. Mi stesi mettendo il cuscino sopra la testa per non udire.
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"Sono luoghi selvaggi questi..." disse Elv a Gwen "... infestati da bestie feroci ed abitati da tribù ostili... navigare in queste acque equivale ad accettare tali rischi..."
Intanto il battello era giunto in acque più tranquille e sul ponte si faceva la conta dei morti. Ben quattro uomini erano stati feriti a morte, compreso il vecchio pescatore. |
Altea mise il cuscino sulla testa per non sentire le voci che giungevano dal ponte.
Dopo un pò si addormentò. Sognò tante cose, ma non ne ricordò nessuna. Si svegliò verso il tardo pomeriggio, ancora in quella cabina, mentre dal ponte ormai giungevano solo le voci dei marinai. |
Mi svegliai improvvisamente ma ormai quella cabina era diventata una prigione. Suonai il campanello per sapere se i miei familiari se ne erano andati.
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Altea fece tintinnare il campanello e dopo qualche istante tornò Macao.
"Ditemi, madama..." disse. |
Macao entrò e chiesi con curiosità.. "I miei familiari sono andati via? Il capitano Andorre è qui.. Penso di no.. O forse è impegnato col lavoro?".
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Annuii tristemente.
"Però, non tutti i mali vengono per nuocere..." dissi "Probabilmente, dopo questo attacco, non ci fermeremo presto e magari nel frattempo tu ti sarai già ristabilito. Potremmo riuscire ad andare via insieme, non credi?" aggiunsi, un po' speranzosa, dovevo ammetterlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Il capitano è andato alla villa dei De Bastian per accompagnare sua moglie ed i suoi familiari, madama." Disse Macao ad Altea. "Credo ritornerà sulla nave in serata. Mi ha incaricato di ricondurvi a casa, se è ciò che volete."
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"Se è morto il vecchio, allora di sicuro loro cercheranno un'altra guida." Disse Elv a Gwen. "Solo un pazzo o un idiota potrebbe avventurarsi nella jungla Flegeese senza una guida..." scuotendo il capo.
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"Giusto" annuii "Allora ne approfitteremo, sperando si fermino quando tu potrai già camminare" con tono ora davvero speranzoso, mentre davo ad Elv l'altra pasticca come da ordine del dottor Rotor.
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"D'accordo mi vesto e torno a casa".
Mi vestii ma ero molto adirata con Andorre, non vi era bisogno accompagnasse la mia famiglia e mi aveva abbandonato in questa nave. Uscii ma tornai a casa da sola, la strada la sapevo. Come ero arrivata ero tornata. Iniziai a girovagare nel giardino curandomi dei fiori, sinceramente ero delusa e volevo starmene sola. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Elv annuì a Gwen e prese la pasticca.
Poco dopo si addormentò, mentra dall'oblò l'incerta luce del crepuscolo, vaga e mutevole, di un chiarore ovattato e lieve, penetrava nella cabina. Dopo un pò qualcuno bussò alla porta. |
Altea scese dal vascello e tornò da sola a casa sua.
Arrivò alla villa in pieno crepuscolo, restando nel giardino che il giorno morente aveva reso intriso di riflessi opachi e sfuggenti. Uno dei servitori venne a chiamarla, poichè la cena era pronta. |
Dopo un po' si addormentò, mentre io dentro di me speravo che guarisse completamente prima possibile.
Paradossalmente, seppur a discapito di quei quattro uomini, l'attacco era stato provvidenziale. Aveva impedito che io lasciassi Elv, permettendoci, lo speravo, di fuggire insieme da questi folli accaniti. Poi, bussarono ed io in un sospiro andai ad aprire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era uno dell'equipaggio quello che Gwen si ritrovò davanti sulla soglia.
"Il capitano ti vuole al suo tavolo stasera." Disse in modo brusco. "Vieni, la cena è pronta." |
Era dell'equipaggio e mi diceva che il capitano mi aveva chiamato per cenare con lui.
Istintivamente guardai Elv, che però dormiva già. Esitai sulla porta, ma poi lo seguii, visto che non sembrava avessi scelta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'uomo condusse Gwen fino agli alloggi del capitano, dove su una tavola imbandita a mò di taverna facevano bella mostra vassoi con pesce arrostito, verdure varie ben condite, pane bianco, formaggio, salumi ed una grossa torta dall'aspetto gelatinoso e guarnita con molta panna.
Il capitano stava in piedi a guardare dalla finestra il corso del Lagno. Il suo aspetto era simile a quello di Elv in modo inquietante. |
Entrai in cabina, dove una tavola era imbandita, in maniera rustica, casereccia, ma sicuramente invitante.
Cercavo di non concentrarmi sul suo aspetto, perché quasi mi dava fastidio vedere il suo volto uguale a quello dell'uomo che amavo, ma purtroppo non potevo farci nulla. Rimasi in silenzio mentre lui restava a guardare il Lagno fuori dall'oblò. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il capitano si voltò e guardò Gwen negli occhi,nello stesso modo in cui avrebbe fatto Elv.
"Siediti e mangia con me." Disse. "Sono mesi che non ho la compagnia di una donna." Sedendosi. "Un vino simile è sprecato se bevuto da solo o insieme a uomini rozzi e poco cortesi." Riempiendo due bicchieri. "Parlami di te... raccontami chi sei... ho voglia di ascoltare la voce di una donna..." alzando il bicchiere "... e brindare alla bellezza..." per poi bere. |
Distolsi lo sguardo dopo un attimo, non ce la facevo a guardarlo, era più forte di me.
Mi sedetti a tavola e mentalmente passai oltre la sua prosopopea sulla compagnia, le donne e tutto il resto. "Di me? Hai detto che non ti piacciono le donne viziate" con tono secco, prendendo una forchettata e portandomela alle labbra. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, non ho certo detto che voglio portarti a letto..." disse lui con un sorriso impertinente a Gwen, per poi ridere di gusto.
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Alzai un sopracciglio, rimanendo impassibile.
Ecco, questo era un dettaglio di sicuro in comune. "Sì, nell'impertinenza siete certamente gemelli..." Con tono sarcasticamente sornione. Presi un sorso di vino, poi misi a posto il bicchiere in tutta calma. "Beh, non c'è molto da dire" iniziai, con tono asciutto "Sono cresciuta con mio zio, Lord Siculon, dopo la scomparsa dei miei genitori. Non era certo molta l'autonomia che mi concedeva..." sarcasticamente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ah, ecco..." disse lui mangiando "... la nipote di un nobile..." bevendo "... se fossi una canaglia potrei chiedere un riscattoa tuo zio..." divertito "... ma forse non sarebbe un buon affare, visto che con ogni probabilità lui adesso ti detesta e si vergogna di te..." ridendo piano.
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Accennai un sorriso, ma che sparì in fretta.
"Sì, certamente col resto della società, probabilmente non la sera quando resta da solo con se stesso" commentai. Perché secondo me davvero gli mancavo, come lui mancava a me, anche se non lo avrebbe mai ammesso con nessuno. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Hai molta autostima..." disse lui sarcastico a Gwen.
Continuò amangiare e prese a fissarla con una certa insistenza. Tutta. |
Cercai di evitare i suoi sguardi insistenti concentrandomi sulla conversazione.
"Non è certo questione di autostima. So che dopotutto ci tiene a me e che la mia fuga deve averlo sconvolto. Non riesco a biasimarlo" bevendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui non rispose nulla e continuò a guardare Gwen con una certa insistenza, senza timore di apparire fuoriluogo o poco cortese.
La guardava tutta, dalla testa ai piedi. |
I suoi sguardi diventarono insistenti e indisponenti.
"Gradirei che la smettessi di fissarmi" esclamai ad un certo punto, fissandolo spazientita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui guardò Gwen negli occhi e poi rise di gusto.
"Non ti guardo sotto quell'aspetto..." disse bevendo "... ma solo perchè pensavo potresti vestirti meglio... ho un paio di abiti nell'armadio... voglio li provassi..." indicando un parapetto. |
"O magari sei tu che pensi unicamente sotto quell'aspetto e pensi che io faccia lo stesso, ma a me dà fastidio e basta" dissi secca, con la risposta pronta.
"Non mi interessa un altro abito" aggiunsi poi, mangiando subito dopo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui rise di gusto.
"Invece a me piace vederti vestita in modo adeguato..." disse a Gwen "... ti piacerebbe indossare uno di quegli abiti? come piacere personale? Così poi sarei in debito con te..." divertito. |
Ma cosa voleva?
Perché insisteva ancora? "Posso sapere cosa vuoi da me?" chiesi alla fine "E no, non mi piacerebbe provare uno di quei vestiti" insistetti ancora. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Visto voglio la compagnia di una donna alla mia tavola" disse lui a Gwen "mi piacerebbe anche vederla vestita a dovere. Il tuo abito è sporco, strappato in alcuni punti... non voglio si dica le donne sul mio battello non vengano trattate a dovere... almeno fallo per te, se proprio non ti interessa sapermi in debito di un favore con te..."
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"Beh, è evidente che tu non abbia conosciuto molte persone testarde e di parola come me, dunque comprendo la tua insistenza, ma ho già detto di no. Mi hai chiamata per la cena, l'hai avuta, ora posso anche ritirarmi."
Mi alzai uscendo dalla sua cabina e tornando nella nostra senza troppe cerimonie, perché davvero questa situazione iniziava a starmi stretta e lui era maledettamente irritante. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Aegos vide Destresya chinarsi davanti a lui e poi rialzarsi dopo averlo liberato da quelle catene.
Lui annuì alla sua padrona ed andò via, dove Stewart gli diede da bere e da mangiare, per poi dargli abiti puliti, come per gli altri schiavi della villa. Intanto da una finestra due occhi chiari avevano spiato Destresya andare nel capanno e poi uscire. Erano gli occhi di Garion. Gwen lasciò la cabina del capitano e tornò in quella dove Elv dormiva ancora. Scese la sera ed il battello continuava il suo tragitto lento sulle acque del Lagno. Ad un tratto il fischio dell'imbarcazione sibilò nella jungla. Il battello allora cominciò ad avvicinarsi al margine del fiume, dove si intravedeva un piccolo villaggio di nativi. |
Elv dormiva ancora ed intanto la sera ammantava la giungla di silenzio e cupa oscurità.
Dopo un po', il fischio del battello echeggiò fra le fronde corpose degli alberi, mentre il suo corso rallentava appena. Sentii un curioso vociare, forse un villaggio. Possibile che avessero già trovato un'altra guida? Elv non stava ancora bene e per di più dormiva ancora. No, speravo che perdessero del tempo e che attendessero almeno al mattino seguente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Entrai di fretta in casa, mi guardai allo specchio, ero nuovamente elegante e raffinata come prima. Entrai nel salone con indifferenza "Buona serata a tutti" accomodandomi a tavola.
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Mentre Gwen era in balia di questi pensieri, il battello accostò alla riva del fiume e dal ponte giungevano le voci dei membri dell'equipaggio.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta della cabina dei due giovani. |
Altea si preparò e raggiunse il salone, dove tutti erano pronti per mettersi a tavola.
C'erano tutti, ossia i suoi genitori, sua sorella ed Andorre. “Bene, attendevamo te.” Disse il vecchio De Bastian ad Altea. La cena cominciò. |
Sentii il fermento dell'equipaggio e tesi l'orecchio per capirci qualcosa.
Ma probabilmente non dovevo aspettare molto, perché bussarono alla porta, infatti andai ad aprire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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