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Gwen andò dal piccolo, che dormiva nel suo lettino.
Riposava beato, finalmente sereno, fra quelle bianche e profumate lenzuola. Forse sognava, senza più avere incubi, nonostante ciò che avesse vissuto e quello che stava succedendo fuori. La morte era giunta ora anche al forte. |
“Il vostro ragionamento non fa una piega.” Disse Guisgard a Dacey. “In effetti non deve essere male vivere come una principessa. Ma anche ciò ha i suoi lati negativi. Vivrete sempre sul chi va là, sospetterete di tutto e di tutti, eviterete sempre più la mondanità, le feste, le uscite pubbliche e persino la pubblicità. Dopotutto la Gran Baronessa vive come esule ad Afralignone. Se mettesse piede fuori dal paese in breve la polizia segreta di Canabias la scoverebbe. Vive da segregata, in una prigione dorata. E questo sarà anche il vostro Destino. A meno che Afralignone non vincerà la guerra e rovescerà il regime rosso di Canabias. Cosa alquanto improbabile ora. O magari” sarcastico “un bel principe ereditario si invaghirà di voi, vi corteggerà e vi porterà nel suo esotico reame, facendovi diventare sua moglie.” Divertito.
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Mi fermai poggiando una mano sul braccio di Guisgard, per far fermare anche lui.
<< Perché improbabile? Canabis é un governo illegittimo, che perpetua la morte... Il mondo intero deve essere contrario a questa violenza e deve alzarsi a baluardo della libertà per il popolo di Animos e...>> Mi interruppi, maledizione mi ero fatta prendere dalle emozioni e avevo scordato di essere solo Diana. << In realtà è proprio quello che spero. Sposare un bel principe, proprio ciò che spero....>> |
Il piccolo dormiva tranquillo e beato, finalmente e rimasi alcuni minuti ad osservarlo sorridendo.
Era come se la calma e la serenitá del piccolo entrassero in contrapposizione con la distruzione e il caos che c'erano fuori, dove la guerra abbatteva ogni speranza. |
"Gaynor andrebbe benissimo..." dissi ad Icarius e poi aggiunsi: "Non sapevo fosse vostra abitudine frequentare attrici e cantanti tanto da sapere per cosa vanno in brodo di giuggiole..."
Al militare di guardia risposi: "Si, soldato, sono tutti e tre con me..." |
"Eroe!" esclamai "Dovreste combattere per ridare la pace non per la gloria. Quanto a quel mio ipotetico spasimante...non ho nessuno che mi aspetta a Capomazda e se ci fosse ancora sono passati troppi anni, non torno laggiù da quando ho compiuto i miei quindici anni, ovvero dopo la morte di mia madre proprio nella nostra dimora. Dubito quel ragazzo, ora uomo, stia ancora pensando a me" sorrisi all' evidenza. "Certo sono solo passati 5 anni e l' anno scorso mi fece recapitare una lettera ma la mia matrigna la stracciò e ne ignoro il contenuto..sicuramente non era d' amore, forse avrà pure una donna ....ma non fatevi illusioni su di me ora che vi ho detto questo" dissi chiaramente in tono severo.
"Come diceva la mia compianta sorella maggiore..ora non parliamo più di amore..lasciamo che a parlare d' Amore..siano gli innamorati". Come sempre fui in grado di rimettere i miei sentimenti, la mia passione e il mio ardore in quello scrigno segreto per poi sigillarlo bene per non provare nulla. Bussammo alla porta e ci aprì una donna, il suo volto era solcato da rughe..dai segni della vita "Scusate se vi disturbiamo, abbiamo parlato con un uomo anziano e cieco a poche miglia lontano e stiamo andando al raccordo ferroviario per prendere il Meridian Express, manca ancora molto da qui? Potreste aiutarci?". |
“Poco più di cento anni fa in Francia” disse Guisgard a Dacey “un gruppo di intellettuali borghesi si sedette ad un tavolo e cominciò a chiedersi del perchè solo i chierici ed i nobili potessero mangiare la grande torta dello stato. Avvampati dalle idee dei cosiddetti Illuministi, aizzarono il popolo e fecero la rivoluzione, cambiando per sempre il mondo. In bene o in male poi dipende dai punti di vista. Fatto sta che da quegli eventi sorse poi il Comunismo. Lo stesso ideale, diciamo così, politico che ha portato al potere il regime che ora domina a Canabias. Vi pare dunque che il mondo abbia fatto qualcosa per evitare tutto ciò? Che paladini in armature e su bianchi destrieri abbiano sfidato questo drago rosso per difendere il popolo?” Rise beffardo. “Il mondo va così, cara Diana. La giustizia la vedremo solo dall'Altra Parte, quando ad imporla sarà il Buon Dio. Qui, ora, dobbiamo invece abituarci all'ingiustizia.” Fissò la ragazza. “Comunque vedo siete una ragazza piena di alti valori e con la testa piena di bei sogni. Chissà, forse davvero troverete il vostro bel principe.”
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<< Io non lo capisco... >> riuscii a dire soltanto, sentendo la tristezza impossessarsi di me. Allora non c'era più alcuna speranza , mi sarei dovuta rassegnare, non avrei mai rivisto Animos, non avrei mai potuto seppellire i miei cari.
<< Non deve essere per forza un principe... So che non è il titolo nobiliare a definire una persona. Io vorrei qualcuno che mi porti rispetto, molto spesso voi uomini avete comportamenti deplorevoli nei confronti di noi donne.. E poi come farò ad essere sicura di essere corteggiata per vero interesse o per amore del denaro?>> sospirai piano riprendendo a camminare. |
E mentre Gwen guardava il piccolo dormire, ad un tratto tornò Fermer.
“Uno spettacolo pietoso...” disse “... era un giovanissimo legionario... si chiamava Geris... hanno trivellato di colpi l'abitacolo del suo aereo... non è morto sul colpo e ha potuto vivere fino all'ultimo lo schianto del suo caccia... una fine orribile...” scuotendo il capo. |
“Prego, tenente.” Disse Tesua a Clio, indicando la porta dello studio del comandante. “Il rapporto è tutto tuo. E lustrati bene i gradi, così nessuno penserà bene di comprendere il tuo stato d'animo. Il tenente è Clio è una macchina, ormai.” E andò via.
La porta si aprì ed apparve Goz. “Alla buonora.” Fissando Clio. “Entrate...” sedendosi alla sua scrivania “... mi hanno riferito di uno dei nostri caduto in battaglia... avanti, vi ascolto...” gettò poi alcuni fogli sulla scrivania “... poi con calma mi racconterete anche dell'altro giorno e del misterioso aereo senza emblemi... poco fa uno dispaccio dal Comando Centrale mi ha avvertito che Capomazda non ha gradito come noi abbiamo ignorato la cosa... e in effetti nessuno mi ha parlato davvero di questa storia... c'è qualcosa di grosso dietro tutto ciò...” accendendosi il sigaro. |
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