Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 14-11-2019 00.39.46

"Dipende quanti anni vorrai dimostrare, mia cara..." disse lui, mentre Gwen si voltò per guardarlo.
La ragazza allora si ritrovò davanti uno sguardo familiare, un volto che conosceva bene ed una bocca della quale aveva assaporato baci e sospiri.
Infatti vide Yldama che le sorrideva.
Il volto era il suo, identico in ogni tratto e fattezza, sebbene lo sguardo era diverso, più vago e mutevole, mentre un ghigno misterioso abbelliva quel viso.
Era però di fisico più asciutto e slanciato rispetto all'uomo con cui Gwen aveva fatto l'amore.
"Sei davvero uno splendore, piccola mia." Guardandola tutta Cappuccio Nero.
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Lady Gwen 14-11-2019 00.46.44

Mi voltai... E rimasi senza parole.
Era il suo viso.
Quello di Yldama.
La sua bocca, era la sua, sebbene quel ghigno facesse la differenza.
Ma gli occhi erano più vaghi, mutevoli, come il fisico, nettamente diverso da quello dell'uomo con cui avevo trascorso la notte.
"Cosa... Cosa vuol dire? Perché l'hai fatto?" dissi con un filo di voce, ancora sconvolta e a bocca aperta.

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Guisgard 14-11-2019 00.50.26

"Un volto vale l'altro, Gwen..." disse lui "... come un nome... non significano nulla... potevo prenderne uno in prestito da chiunque e ho scelto il buon Yldama. Non credo che a lui possa servire. Ti disturba forse? Ti rende difficile recitare avendo accanto il volto di chi ti ha portato a letto, mia cara? Sai... una spia non è diversa da una prostituta... deve essere dispsta a tutto e fingere... il resto non conta nulla... proprio come un volto... uno vale l'altro..." guardandola negli occhi.

Lady Gwen 14-11-2019 00.58.22

Un nome valeva l'altro, un volto valeva l'altro.
Certo, magari per lui, ma non per me.
Avrei avuto tante cose da sputargli in faccia, tutto quello che pensavo e che sentivo, ma non ora.
Perchè non volevo, perchè non potevo e perchè non meritava il mio tempo.
Scossi la testa, arrabbiata e nervosa, allontanandomi da lui.
Ero partita bene, molto ben disposta nei confronti di questa missione, ma ora mi rendeva le cose davvero difficili.
Tuttavia, non lo avrei mai ammesso davanti a lui.
In realtà, avrei cercato di parlare meno possibile con lui, se non per ciò che era indispensabile alla missione.

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Guisgard 14-11-2019 01.10.14

Lui la guardava, come se potesse leggerle dentro.
Gli occhi indefiniti di quell'uomo senza nome e senza volto erano in quelli verdi di Gwen, come a scavare fin dentro il suo animo.
Si, poteva leggerne ogni segreto.
Lei lo sapeva, lo sentiva.
Come Faust o Dorian Gray che patteggiarono col diavolo.
Non si può camminare verso il basso, verso l'Inferno e non soffrire, non sentire la sporcizia del mondo, le sue debolezze e le sue miserie.
Cappuccio Nero e quelli come lui credevano di combattere contro un regime, contro uomini dalle lunghe tonache, ma non era così.
Combattevano contro la Verità e contro loro stessi.
Proprio come gli angeli ribelli buttati giù dai Cieli.
"Se non hai domande o dubbi possiamo andare, mia cara..." disse lui porgendole la mano, come Mefistofele all'immagine fasulla di Margherita.

Lady Gwen 14-11-2019 01.13.54

Adesso mi davano fastidio i suoi occhi che mi fissavano, per trovare chissà che cosa.
Mi porse la mano, ma lo seguii senza prenderla.
Finché potevo ancora essere me stessa e manifestare il mio fastidio per lui non volevo perdere l'occasione, quando ancora non dovevo iniziare a fingere.

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Guisgard 14-11-2019 01.20.01

Nel cortile trovarono un'auto di grossa cilindrata e lui invitò Gwen a salirvi.
Partirono allora verso la città, attraversando la brughiera sotto un cielo inquieto, tra nuvole e Sole.
"Non mi haichiesto i dettagli del piano..." disse lui guidando.

Lady Gwen 14-11-2019 01.21.16

Salimmo in auto ed iniziammo ad attraversare la brughiera in quella giornata avara di Sole, io che guardavo fuori dal finestrino.
"Dimmeli" schietta, senza fronzoli, nè altro.

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Guisgard 14-11-2019 01.34.24

"E' molto semplice..." disse lui guidando "... dovrai sembrare una sgualdrina... il prete ci andrà matto... dovrai sembrarlo a tal punto da sentirti sporca dentro... e nel frattempo io troverò il modo di nascondere l'esplosivo nei sotterranei del museo... riuscirai a farlo senza farti influenzare dal tuo odio per me, Gwen?"

Lady Gwen 14-11-2019 01.36.17

Cercai di concentrarmi solo sui dettagli utili, eliminando il resto, che era meglio tralasciare.
"E perché, tu chi saresti, di grazia?" chiesi con forzato sarcasmo e tono aspro, mentre guardavo ostentatamente fuori dal finestrino "Dovrei sapere chi sei, per odiarti. Giusto?" puntualizzai, con pungente sarcasmo.
"Odio ciò che hai fatto, che è diverso. Non posso odiare chi si rifiuta di avere un volto e un nome, per il semplice fatto che non ho un volto o un nome da odiare. O forse, lo fai proprio per questo, chissà."

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