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"Mi piace scegliere chi mi va, e non amo essere tampinata per niente... Non so se mi spiego.." Sorrisi "Su, vi conviene andare, o farete tardi all'esecuzione... Chissà, magari la prossima volta che ci incontreremo mi racconterete come è andata...".
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“Perchè non è il tipo...” disse Pepino ad Altea “... non ne parla mai, dell'Amore intendo... lui vuole solo passione e piacere... oh, ma è leale e corretta, sapete? Infatti lui lo dice subito, per non far illudere nessuna.”
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Cosa? Un vestito per me? Wow. Era piena di sorprese. Alla fine ne scelsi una rossa e dorata.
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“Come siamo esigenti...” disse uno dei due giovani a Clio “... eh, ma puoi permetterlo, bella mia...” accarezzandole il braccio “... perchè non ci appartiamo dietro quegli alberi? Ti va? Solo pochi minuti... può essere piacevole, sai?” E risero entrambi.
Ad un attratto si udì un rumore di passi. Lungo la strada allora apparve qualcosa. Un uomo a cavallo che si avvicinava. “Chi è là?” Gridò uno dei due giovani. Pochi istanti dopo quel cavallo li raggiunse. In sella vi era un uomo avvolto da un nero mantello. “Chi siete?” Chiese il giovane. “Attento, qui si dice che se si vede un puntino nero si deve subito aprir fuoco e non si corre il rischio di sbagliare... o è un nobile oppure un prete!” E si abbandonarono entrambi ad una risata ancor più fragorosa della precedente. L'uomo a cavallo li fissò e si slacciò il mantello, mostrando il colletto bianco. “Avete indovinato, amici miei...” disse ai due giovinastri “... sono proprio un prete.” Guardandoli con i suoi enigmatici occhi azzurri. http://img.irtve.es/v/1700783/ |
Ilamei annuì e la sarta cominciò subito a prendere le misure di Gwen per confezionare il vestito.
Ma in quel momento qualcuno entrò nella sartoria. Era il vecchio che Gwen aveva visto prima davanti alla locanda piratesca. “Fate la carità ad un vecchio lupo di mare, signore...” disse lui “... sono sfortunato e povero... null'altro posseggo infatti oltre i miei ricordi...” |
Finii il caffè e scossi il capo.."Infatti me lo ha fatto capire pure a me..ecco perchè della mia proposta..in modo da non creargli fastidi...e io starò bene attenta a non innamorarmene..e se me ne innamoro..beh..almeno potrò dire di averlo amato..il futuro è incerto diceva una maga chiamata Jaime, mia cara amica..bene vuoi uscire? Andare al mercato? Forse dovrei prendermi dei vestiti un pò femminili che dici...anche se il mio carattere non cambia ovvio..ma devo cambiarmi e sembrare una delle tante fanciulle del posto..tutti mi guardano..tranne in posti tipo quella bettola dove staserà dovrò tornare sembra per guadagnare i soldi..ma almeno domani avremo di che mangiare no?". Avevo un piccolo sacchetto datomi da mia mamma con dei soldi e li conservavo gelosamente.."Oppure hai altre proposte?"
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“Buona idea.” Disse Pepino ad Altea. “Acquistare abiti seducenti faranno di certo aumentare il suo interesse verso di voi, madama.” Sorridendo. “Ma ora è tardi e tra non molto le botteghe chiuderanno... bisogna far presto.”
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Ma era già sera...avevo lavorato tutta la nottata e non mi ero accorta era già quasi notte di nuovo.."Eh si dobbiamo far presto..è già notte e stiamo facendo colazione" e risi.."E devo già tornare a lavorare..bene aspetta vado a cambiarmi di abito, ne ho uno di ragazza candida..vedrai".
Salii e misi il vestito mia mamma mi aveva confezionato, non era ricco, mi spazzolai i capelli e uscii con Pepino e in breve a cavallo raggiungemmo il mercato e le botteghe e avevo la sacca con me. Iniziammo a girare per le bancarelle e guardavo le stoffe..ovviamente non potevo permettermi vestiti sontuosi. http://i60.tinypic.com/2gxl6kw.jpg |
La sarta inizio` a prendere le misure per il vestito. Ero eccitata, non avevo mai avuto vestiti cosi` peziosi e su misura! Ad un tratto, entro` il vecchio che avevo visto prima a chiedere l'elemosina.
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Risi a quelle parole del giovane.
"Tesoro se credi che mi scomodi per uno da pochi minuti ti sbagli di grosso..." Scuotendo appena la testa. "Su, non vorrai perderti l'esecuzione? Se continui a star qui a tampinarmi te la perderai..." Sospirai, annoiata "E io non sopporto i tipi insistenti...". Ma poi arrivò qualcuno. Un prete! Non mostrai alcuna espressione, se non una lieve noia. "Oh, altri scocciatori adesso..." Sbuffai. Ma in realtà portai la mano alla caviglia, fingendo di allacciare meglio lo stivaletto, pronta ad alzare la gonna per impugnare una pistola nel caso le cose si fossero messe male. |
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