Camelot, la patria della cavalleria

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Talia 26-08-2010 03.18.39

Osservai la donna un momento con sguardo torvo… non avevo intenzione di mangiare! Non avevo intenzione di prestarmi al gioco di quella gente: se fossi morta Guisgard non avrebbe avuto più alcun motivo per venire lì e sarebbe stato salvo! Sarebbe stato libero!
“Mi occorrerebbe che mi lasciaste fuggire da qui!” dissi in tono piatto ma provocatorio.

Guisgard 26-08-2010 03.23.53

Morrigan scese lentamente quelle scale.
Il corridoio era semibuio e stani giochi di chiaroscuro sembravano animare le austere icone appese sulle pareti di pietra.
Immagini della Vergine col Bambino, dei Santi Arcangeli, degli Apostoli, parevano sul punto di muoversi, quasi intenti a rompere l'inquietante atmosfera di quel luogo tetro e misterioso.
Morrigan allora si accorse di una debole luce che proveniva da una porta semiaperta.
Si avvicinò fino a quando udì una grottesca risata che le gelò il sangue.

Guisgard 26-08-2010 03.27.33

"Non potete fuggire da qui..." disse la vecchia a Talia "... nessuno di noi può... siete alla mercè del demonio... il padrone cerca un uomo... un uomo che dovrebbe giungere qui per voi... ma nessuno può violare questo luogo... avete la Bibbia... fossi in voi pregherei..."

Talia 26-08-2010 03.36.11

“Se pregassi…” dissi senza riflettere “Pregherei il Cielo di portarlo lontano da qui, di condurlo al sicuro! Non merita di finire così!”
La osservai poi per un momento, la osservai per la prima volta: “Ma voi chi siete?” chiesi “Perché siete qui?”

Guisgard 26-08-2010 03.41.01

"Io sono dolore, pena e pianto..." rispose con freddezza la vecchia a Talia "... sono vittima oltre che del mio indegno fato, anche della mia miseria... un tempo ero bella... bella come voi... ed il diavolo ama distruggere ciò che è troppo bello... come faranno con voi..."
La fissò per alcuni istanti ed aggiunse:
"Dovreste pregare per voi, non per altri... ma chi è colui che tanto vi sta a cuore proteggere? Merita davvero il vostro sacrificio?"

Talia 26-08-2010 03.51.26

Distolsi lo sguardo dalla donna e lo puntai a terra per un momento, poi tornai a guardarla: “Purtroppo io non posso proteggere nessuno in questo momento!” dissi “Ma se potessi… sì, credo che lo farei! Pregare per me non servirebbe, la Provvidenza mi ha già donato tanto che non saprei che altro chiedere se non la sua salvezza!”
La scrutai un secondo, poi soggiunsi: “Lo trovate strano, forse?”

Guisgard 26-08-2010 03.55.00

"Strano?" Ripeté la vecchia. "Io non credo più in niente che possa considerarsi nobile e sacro... chi è quell'uomo? Vostro fratello? Un amico? O qualcos'altro?" Chiese cercando leggere nell'animo di Talia.

Talia 26-08-2010 04.06.21

"Ma quando non si ha più niente in cui credere..." le dissi "non si ha più niente per cui vivere!"
Abbassai poi gli occhi, sentendo qualcosa di strano agitarsi dentro di me alla sua domanda, l'immagime di Guisgard riempì la mia mente e lo sguardo della donna mi fece sentire improvvisamente a disagio: "Adesso andate!" dissi in fretta "Questa cella non è il vostro posto, è il mio!"

Guisgard 26-08-2010 04.13.10

"L'amore non esiste..." disse la vecchia a Talia "... e se anche esistesse non è abbastanza forte per poter scavalcare le mura di questa torre! Mura che sono maledette dal demonio in persona!"
Si avvicinò allora alla porta e prima di uscire aggiunse:
"Avete già un demone che presto giungerà a tormentarvi... non cercatene un altro. Il demone dell'illussione sarebbe solo un'altra pena che si aggiungerebbe al vostro dramma!"
Uscì e chiuse la porta alle sue spalle, lasciando Talia sola in quella umida stanza.

Guisgard 26-08-2010 04.24.18

Nel frattempo, in casa degli zii di Guisgard la tensione era alle stelle.
Guisgard camminava nervosamente per la stanza e quasi ad intervalli regolari si fervama a tirare pugni sulla pietra del camino.
"Cerca di star calmo, figliolo." Gli disse lo zio. "Dobbiamo capire chi ha portato via Talia! Chi può essere stato?"
"Che il diavolo mi porti se lo so!" Rispose Guisgard, senza smettere di andare avanti ed indietro per la stanza.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta.
Era Polgara.
Appena ascoltate le sue parole, Guisgard e Tisson si scambiarono un veloce sguardo d'intesa.
"Cosa vi è accaduto di preciso, milady?" Chiese Tisson. "Mi chiamo Guisgard e ditemi cosa posso fare per voi."
"Guisgard?" Intervenne lo zio. "Ma lui..."
Guisgard lo interruppe scuotendolo.
"Recati nel fienile" prese a dire poi a Tisson "e sella il cavallo, così da poter condurre la nostra bella dama alla sua casa... proteggendola da eventuali altri pericoli."
"Vi prego di seguirmi, milady..." la invitò Tisson, dopo aver scambiato un rapido cenno con Guisgard.


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