Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 26-01-2016 17.51.17

Nella sala era calata una strana inquietudine.
Fagas appariva nervoso, Ferico pensieroso, mentre Jean sembrava essere il più lucido dei tre.
"Milord..." disse questi avvicinandosi al barone "... nessuno è così folle da sfidare il decreto che ha messo al bando ogni Capomazdesi. Sono certo quel testimone si sia sbagliato."
"Vedremo..." annuì Ferico "... bene, pensiamo a goderci la serata adesso. I fantasmi non devono angustiarci." Guardò Dacey. "Dite, milady... siete ansiosa di vedere i migliori cavalieri di Monsperon?"

Guisgard 26-01-2016 17.56.15

"Oltre il limitare della boscaglia." Disse Frate Roberto ad Altea. "Lì troverete una casa non troppo grande, dove vive quella povera famiglia." Sorrise. "Se poi il lavoro alla taverna richiede la vostra presenza, allora una volta condotto là il buon ser Alvaro, potrete poi recarvi cola' per riprendere le vostre mansioni."

Dacey Starklan 26-01-2016 17.58.12

Chiunque fosse l'uomo misterioso, la sua sola idea faceva venire paura a Ferico, riuscivo a leggerlo nei suoi occhi e la cosa mi divertiva. Avrei tanto voluto conoscerlo e fargli i complimenti.
La domanda del barone, che in tutti i modi cercava di distrarsi e riprendersi, mi lasciò da pensare.
Avrei tanto voluto dire che non mi importava assolutamente di nessuno di quei cavalieri ma sapevo che questo lo avrebbe fatto arrabbiare, e anche molto.
<< Se questo vi compiace, allora si, sono curiosa di conoscere gli ospiti di questa sera>>
Il mio atteggiamento, la mia strategia era stata quella di assecondarlo, ma con estrema indifferenza, mettendo subito in chiaro che non ero interessata alla persone intorno a me.

Guisgard 26-01-2016 17.59.20

Il bambino sorrise a Gwen ed annuì come a volerla ringraziare.
Ma in quello stesso momento accadde qualcosa.
Alcune figure apparvero lungo la strada, dirette proprio alla casa della giovane.
"I soldati..." disse spaventato il bambino "... mi hanno trovato... devo nascondermi..." riconoscendoli da lontano.

Altea 26-01-2016 18.06.51

Sorrisi al frate.."Non preoccupatevi, l' ora sarebbe tarda..si vedrà..il fatto è che sono tre giorni non mi presento al lavoro e sapete..un buon lavoro è sempre meglio tenerselo, io solitamente lavoro dall' alba fino al pomeriggio..potrei dire sempre di essere stata ammalata..in taverna nessuno sa della mia vita e di Tomas" e guardai il frate seriamente.
"Bene, andiamo da questa famiglia, speriamo non sia nulla di grave...domani torneremo da voi per mettervi al corrente, stanotte ospiterò il nobile ser Alvaro nella mia rocca, poi si vedrà dove sistemarlo".
Salii su Cruz e feci segno al cavaliere di partire verso quella casa, ero curiosa di sapere cosa necessitassero.
Ci congedammo e attraversammo il bosco.."Chissà cosa sarà mai successo, spero quella famiglia non sia in pericolo anche perchè frate Roberto ha detto ci daranno loro le direttive sul da farsi..è strano".
L' aria fresca della sera accentuava il profumo della terra bagnata e del bosco, già si udivano i primi suoni dei rapaci notturni, galoppamo sicuri per raggiungere la casa.

Guisgard 26-01-2016 18.19.42

Clio si preparò ed indugio' davanti allo specchio un momento in più, preda di antichi ricordi.
Poi le voci dei suoi compagni la destarono e li raggiunse.
I suoi compagni avevano imparato a conoscere il suo stile e la soffusa eppur presente raffinatezza nel vestire.
I mercenari, così, raggiunsero il grande salone, dove tutto era pronto per la cena.
Il barone era già presente e con lui vi erano Dacey, Fargas e Jean, oltre ad alcuni cavalieri che avevano fatto il loro ingresso proprio in quel momento.
E nel vedere arrivare i Montanari, Ferico fu subito preso dall'aspetto di Clio, ora che la ragazza si era abbigliata in maniera più simile ad una donna.
"Per tutte le Valchirie del Walhalla..." disse il nobile barone "... ignoravamo che una simile bellezza si celasse sotto i maleodoranti panni di un mercenario... di certo li sedurrete i vostri nemici, prima di ucciderli. Un po' come la mantide." Rivolto divertito a Clio. "Eh, stasera dunque a questa nobile tavola si sfideranno due modelli di bellezza... quello occidentale, biondo e pallido della nostra mercenaria, contro quello esotico, bruno ed infedele della nostra ospite." Indicando poi Dacey. "Scegliere è impresa ardua, non credete?" Chiese poi a Jean e Fagas.
"Sono bellezze degne della vostra presenza, milord." Con un inchino Jean.
Il Maresciallo invece non disse nulla, restando a fissare Clio, di certo colpito ed affascinato da come ora la bella mercenaria di Miral appariva in quella sala.

Guisgard 26-01-2016 18.24.46

Il misterioso brigante sorrise a quelle parole di Gaynor.
"Allora, pur non essendo un gentiluomo, vista la mia bucolica e selvaggia dimora, mi atterro' alle regole della cortesia che andate evocando, milady e farò come domandate." Disse annuendo. "Sarò lieto di ascoltare quanto desiderate raccontarmi, ma vi chiederò prima di seguirmi. A meno che non temiate di essere condotta nella tana del lup." Ridendo di gusto, per poi indossare il suo mantello e porgere cavallerescamente la mano alla bella dama del Sud.

Dacey Starklan 26-01-2016 18.26.41

Ecco tutta la corte riunita. Tutti li al cospetto del barone.

Forse loro si ritenevano anche liberi, ma a ben guardare non lo erano. Nessuno lo era. Chi più chi meno obbediva agli ordini che arrivavano dalla bocca del barone e questa sera erano tutti accorsi alla cena, per poter restare nelle sue grazie, regalando finti sorrisini e complimenti vuoti, parlando si argomenti insipidi. Tutto per compiacere un solo uomo. Ferico.

Io ero la prigioniera in quella sala. Ma forse anche la più libera. Almeno io avevo la speranza, la speranza di andarmene presto.

A loro che restava se non il barone e la pantomima che andava avanti durante ogni cena.

I miei pensieri si erano fatti più cinici del solito quel giorno ma era frutto degli avvenimenti, la morte di Chandra e la mia rabbia che dovevo per forza mascherare.

Quando entrarono i mercenari notai anche io la donna con loro. Me la ricordavo, a una cena precedente. Ma questa volta aveva messo in luce la sua femminilità non nascondendola in una divisa.

Anche lei sarebbe stata un trofeo di Ferico quella sera, usata per deliziare i suoi occhi e quelli degli altri commensali. Mi chiesi se se ne rendeva conto oppure se ne infischiava. A guardarla probabilmente la seconda opzione era quella corretta. E faceva bene.

Lady Gwen 26-01-2016 18.27.53

Sorrisi al bambino.
Ad un certo punto, però, accadde ciò che non avrei voluto.
Dalla strada spuntarono infatti i soldati.
"Entra, presto" facendolo entrare e chiudendo subito la porta.
Speravo davvero che non lo avessero visto, intanto il mio cuore batteva all'impazzata per l'agitazione.

Guisgard 26-01-2016 18.30.28

Altea ed Alvaro galopparono fin verso il limitare della boscaglia, dove intravidero le luci di una piccola cosa isolata tra la vegetazione, ai piedi di un ridente poggio.
"Ecco la dimora." Disse il cavaliere. "Rechiamoci a domandare di cosa hanno bisogno."
Raggiunta la casa, i due videro nello spiazzo una donna intenta a portare dentro due secchi d'acqua.


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