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Gwen fu accompagnata fino ad un grande salone di marmi intarsiati, dove Rovolin stava facendo colazione con il fedele Pietro e l'immancabile Reddas.
La giovane fu annunciata e l'aspirante duca la invitò ad unirsi a loro. “Venite pure, milady...” disse Rovolin “... stamani le focacce al burro sono straordinarie. Il cuoco meriterebbe quasi di essere nominato Baronetto.” Ridendo. |
<< A più tardi zio. Buona giornata. Pepino sono pronta ad andare>> ed uscii insieme all'ometto.
Una volta fuori mi godetti lo splendido sole e l'arietta fresca. << Questa ha tutte le carte giuste per divenire un'ottima giornata>> |
Ovviamente, una volta che fui annunciata, trovai Rovolin in compagnia.
"Se davvero è così bravo, potreste prendere in considerazione la cosa, una volta diventato duca" con un sorriso cortese "Piuttosto volevo parlarvi di un'idea che avevo in mente da un po'. Avete cinque minuti per me? Da soli, se possibile" dissi, con voce calma e tranquilla e senza guardare Reddas; avevo mentito per non destare sospetti in lui, altrimenti avrebbe intuito che volevo parlare di ciò che era accaduto la sera prima e non mi avrebbe fatto spiegare a Rovolin come davvero erano andate le cose. |
Il pirata sorrise e guardò Gaynor con sguardo da buontempone.
Si sedette sul divanetto ed appoggiò le gambe su un basso tavolino. “Perdonate, ma noi pirati non siamo affini alle buone maniere...” disse “... anzi, gradirei avere dei privilegi... oltre a quello di poter entrare in questo santuario, vista la vostra virtù...” indicando la stanza “... mi piacerebbe, altezza, poter essere dispensato dal noioso cerimoniale di corte e da tutti quei riti con cui tanto si pavoneggiano gli effeminati cortigiani che vi circondano... posso ambire a tanto, mia sovrana?” Fissandola. “Ah, si... gradirei del vino rosso...” |
Pepino rise a quelle parole cariche di entusiasmo di Dacey.
Il calesse partì e poco dopo lasciò la città. Cigolando attraversò un tratto di campagna, fino a raggiungere uno stretto sterrato che curvava verso il corso del Lagno. La vegetazione poco a poco si fece incolta e selvaggia ed il carrozzino si ritrovò immerso nella brughiera. Era una mattinata nuvolosa e l'umidità lasciata dalla pioggia aveva reso il terreno fangoso, tanto che le ruote del calesse quasi ci affondavano dentro. Finalmente, oltre le cime degli alberi, avvistarono le mura di Marchesa delle Rose. |
Il fare irriverente del pirata mi affascinava mio malgrado. Per questo gli sorrisi e mi sedetti accanto a lui, portando una bottiglia di vino e due bicchieri, presi dalla piccola dispensa che avevo nella mia camera.
"Vi dispenso da tutto ciò che vi reca noia o disagio, Capitano... spesso io stessa trovo noiosi i riti di corte e i salamelecchi vari, ma purtroppo nessuno può dispensarne me..." Bevvi un sorso di vino e continuai. "Sono davvero lieta che siate venuto, come dicevo ho delle notizie importanti. Lord Rovolin ha inviato qui un certo Johnata, capitano della marina, per contrastare l'attività piratesca nelle Flegee. È una cosa certa, mi è stato riferito dall'ammiraglio della mia flotta..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Lyon rise ad Altea.
“Devo stringervi o finirete in acqua...” disse “... volete forse fare un bagno?” Divertito. “Ma non si era detto che potevo darvi del tu? O adesso essendo vostro cavaliere il privilegio non vale più?” Camminando verso la riva. “Comunque potrei stringere anche con meno ardore, ma se poi finite in acqua, beh, sarete costretta a spogliarvi davanti a me, umile ragazzo, milady.” Facendo l'occhiolino. |
“Dunque” disse Rovolin a Gwen “è davvero cosa così delicata?”
“Sarà meglio dunque che vada, milord.” Alzandosi Pietro. Salutò tutti ed uscì. “Avanti, parlate pure, milady...” Rovolin “... potete parlarmi tranquillamente. Sapete bene che ser Reddas è uomo molto discreto.” Il cugino si alzò e si avvicinò ad una finestra, allontanandosi da loro due. |
"Oh scusate l' emozione di questo posto mi ha fatto dimenticare siete il mio fido consigliere" mentre la brezza salmastra accarezzava il viso e il mio volto "No, non vorrei mai cadere in acqua e poi turbarti spogliandomi..potrei diventare un pericolo per te...e non sto scherzando".
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Il pirata mutò subito espressione a quella rivelazione di Gaynor.
“Era da aspettarselo...” disse con sguardo cupo “... vogliono risolvere subito la faccenda ed evitare che le attività dei corsari diventino forti...” toccando il bicchiere della regina col suo a mò di brindisi “... indagherò su questo ufficiale... anche se credo che molto presto farò la sua conoscenza...” bevendo tutto d'un fiato il vino. |
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