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“Mi sembra perfetto qui...” disse Elv a Gwen, per poi chiudere le tendine ed accendere il lume sul comodino.
Vi era così una luce bassa nella stanza, appena accennata, con un intrigante gioco di chiaroscuro. “Ora dovresti spogliarti...” lui a lei, sgranchendosi le mani. |
“Si, ma l'avevo scordato...” disse Tardes riferendosi al lavoro di Dacey “... beh, ti faccio di nuovo gli auguri allora... un lavoro è sempre un lavoro... anche se sinceramente non ne comprendo l'utilità... a noi non mancano certo i soldi, no? Col mio stipendio andiamo avanti bene mi sembra, giusto?” Fissandola.
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" Non comprendi l'utilità...certo..." con un sospiro per poi riprendere.
" Non è una questione di soldi, serve a me. Per sentirmi utile, per avere qualcosa che non sia solo e sempre occuparmi di questa casa. E comunque lavorerei quasi sempre proprio da qui, a casa. Spiegami perché dovrebbe essere un problema il fatto che io abbia un lavoro adesso. Credevo che tu mi supportassi in questo , come faccio io ogni giorno quando parli sei tuoi casi" parecchio amareggiata . |
Elv chiuse le tende davanti alla finestra ed accese il lume sul comodino, creando una luce perfetta nella stanza.
Sorrisi impercettibilmente ed iniziai a spogliarmi. Lentamente sbottonai la camicia, bottone dopo bottone, sentendo ognuno uscire dal proprio occhiello, udendone quasi il rumore, fino a levarla del tutto. Poi levai i jeans, mostrando il mio corpo snello e tornito coperto ora solo dall'intimo blu scuro di pizzo. Raggiunsi quindi il letto ed attesi, osservandolo. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...9d0e971f3b.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“La verità è che a te tutto questo non è mai bastato...” disse Tardes a Dacey, scuotendo il capo “... mai... questa casa, questa vita... e forse io...” alzandosi “... si, anche io sento di non bastarti...” sbuffò “... ok... non voglio litigare... non per questo... io vado a letto... scusami, ho avuto una giornataccia... non credo di aver fame... ti auguro una buonanotte...” e raggiunse la camera da letto per dormire.
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Volevo controbattere ma conoscevo troppo bene il carattere di Tardes, aveva bisogno di stare un po' da solo e sfuriare prima di riuscirci a ragionare di nuovo.
Così misi via la cena che avevo preparato, quella discussione aveva tolto l'appetito pure a me. Dopo circa mezzora andai nella camera da letto. " So che non hai fame ma...magari per questa fai un'eccezione" porgendogli un piatto con sopra una fetta di dolce. " Lo so che non mi viene mai come la faceva tua madre però.." e mi sedetti sul letto. " Domani andrò a dire che non posso accettare quel lavoro. Se per quello dobbiamo litigare allora non ne vale la pena." |
Elv restò a guardare immobile ed in silenzio Gwen mentre si spogliava.
Mentre mostrava senza timore il suo bel corpo, ormai coperto appena solo da quel completo intimo blu. Poi raggiunse il letto e guardò il bel teppista. Lui allora si avvicinò sorridendo, senza mai togliere lo sguardo da quel corpo così eccitante. La fece stendere dolcemente e poi cominciò a massaggiarla. Un massaggio lento, caldo, profondo, con le mani di lui che si muovevano esperte, agili su quella pelle che ad ogni tocco diventava più calda. Quelle mani forti che però sapevano percorrere quel corpo con sapienza e sensualità. “Dimmi...” disse lui a bassa voce “... va tutto bene? Ti rilassa?” |
A quelle parole di Dacey, Tardes si voltò verso di lei, per poi mettersi a guardarla con la testa sul cuscino.
“Non è per il lavoro...” disse “... non so, ma ho sempre l'impressione, la sensazione che tu sia insoddisfatta, persino infelice... e questo mi fa impazzire...” cercando la sua mano “... se davvero quel lavoro ti fa stare meglio, allora non devi rinunciarci...” |
Restò ad osservarmi ogni singolo istante mentre mi spogliavo, senza allontanare nemmeno per un attimo lo sguardo e mi piacevano i suoi occhi su di me, che mi osservavano, mi studiavano.
Mi desideravano. Si avvicinò sorridendo a me, facendomi stendere ed iniziando con quel massaggio. Quel massaggio che era lento, caldo, profondo e le sue mani... Le sue mani erano esperte, sensuali, delicate e forti allo stesso tempo. Annuii alla sua domanda, omettendo che mi trovavo in uno stato molto vicino all'estasi in quel momento, con le sue mani che percorrevano la mia pelle calda e il mio corpo morbido. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Tardes devi mettere da parte il passato. É vero ero insoddisfatta, a volte anche infelice...ma le cose stanno cambiando. Tu mi presti più attenzione, io voglio stare con te e renderti felice ma voglio anche sentirmi utile, non solo in casa. E questo non è per causa tua, non è perché non sono felice con te. Semplicemente ho bisogno di fare qualcosa visto che ho tanto tempo vuoto. "
Gli accarezzai il volto prima di sfiorargli la mano e stringerla. " Dici sul serio? Perché la cosa che mi fa davvero stare meglio é non litigare con te..." mi distesi e appoggiai la fronte contro la sua. " Ci tengo a te, a noi, alla nostra famiglia anche se piccola. Ti prego prometti che non ti farai ancora sommergere da certi pensieri, pensiamo solo al futuro, ad essere finalmente felici insieme." |
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