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Bafon capì la gravità della situazione e ci condusse subito da Guisgard. Arrivati nel suo studio, lo trovai in compagnia della segretaria e di un'altra donna.
"Mi dispiace disturbarvi, milord, ma ho delle nuove ed importanti informazioni sugli Illuministici, qualcosa che dovete sapere anche voi..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
"Già, forse è per questo..." mentre sistemavo il colletto della camicia "Quando hai intenzione di andare?"
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Sorrisi alla ragazza che era appena arrivata.
Cercai di concentrarmi su di lei e il nuovo arrivato, piuttosto che sul resto. Mi chiedevo come si poteva essere così sfacciati, tanto da provarci con un uomo così spudoratamente in pubblico. Ecco a cosa portava la sua recita, che poi le donne credevano di potersi permettere di tutto con lui. Già, ma non era così. Calmati, Vivian... Cercai di restare calma e immobile. Odiavo non poter far niente, non avere diritto di reagire. Odiavo che lui pensasse di potermi umiliare in quel modo. Lei non sapeva di noi, forse, ma lui sì. Sapeva che ero lì a guardare. Sapeva che bastava un errore per perdermi per sempre. Era davvero questo che voleva? No, io sapevo che non era così. Sapevo che mi guardava in modo diverso da chiunque altro. Sapevo ciò che nessun altro sapeva, nessun altro forse avrebbe saputo mai. No, non avrebbe fatto stupidaggini, lo sapevo. Ma dava comunque fastidio che qualcuno si permettesse di prendersi delle libertà così con lui. E c'ero io in parte! Chissà cosa farebbe questa quando sono da soli! Gliene avrei sicuramente parlato, non si poteva andare avanti così. "Prego, accomodatevi..." Ai nuovi arrivati, per metterli a loro agio, e anche per ricordare a Guisgard che non ero evaporata come per magia, ma ero ancora lì, e avrebbe fatto meglio a comportarsi bene. |
" Non ti facevo un uomo così romantico" con un sorriso senza sapere come rispondere.
Non ero brava a parlare d'Amore. " Ma mi piace, per me è tutto così nuovo..." esitai mordendomi il labbro. " Ho trovato un libro, sembra un diario del Narciso Nero" bisbigliando " vedete quella porta? Ecco sono entrata, c'erano altre porte poi ai lati del corridoio ma erano chiuse. Ho continuando per una scala che mi ha portato ad una veranda, piena soprattutto di libri. Ecco come ho trovato il diario, che ho qui con me, l'ho nascosto perché credo che le sue pagine contengano qualcosa di importante" Feci una pausa fingendo di interessarmi anche io alle teche. " Può bastare o dobbiamo restare ancora a cercare altro? O magari parlare con il signor Taddei?" Non sapevo esattamente che cercare, non era facile perché se davvero qualcosa di strano stava accadendo nel Palazzo di certo non era alla luce del sole. " Ah le margherite sono tra i miei fiori preferiti. Anche senza saperlo é stato un dono perfetto" spostando un po' la testa poiché vedesse che avevo sistemato il fiore tra i capelli. |
Quella ragazza entrò, il suo tono era concitato.."Gli Illuministici" bisbigliai piano..ero curiosa di sentire a questo punto. Poggiai istintivamente la testa sulla spalla di Guisgard..poi mi accorsi di quel gesto naturale e ricordai quando Bafon disse Guisgard avrebbe saputo mettermi a mio agio..alzai subito il viso guardandolo sorridendo ma rimasi vicino a lui con la mano nella sua...avrebbe deciso lui cosa fare..magari voleva parlare coi due privatamente, e giocherellavo con il dito nell' incavo della sua mano. Certo sapere degli Illuministici mi sarebbe interessato.
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Adesso si stava esagerando.
Non riuscivo a crederci che l'avesse fatto davvero. Come poteva permettersi di comportarsi in quel modo davanti alla gente? Con un uomo che aveva più volte dimostrato di non voler stare solo con lei, per di più. Si poteva essere così sfacciate? Ero allibita. La testa sulla sua spalla, la mano nella sua. Quella mano che potevo ancora sentire su tutto il mio corpo, appassionata, sensuale. Quella mano che mi aveva toccato come nessun uomo avrebbe mai potuto. Quella mano che aveva giocato con la mia pelle, con i miei capelli. Come poteva permettere ad un'altra donna di toccarlo in quel modo? Avrei voluto fare qualcosa, qualunque cosa. Avrei voluto che il mondo intero sapesse. Ma non potevo tradire la sua recita, sapevo che era troppo importante. Ero solo la sua segretaria agli occhi di quella gente. Io non potevo reagire. Potevo solo fidarmi di lui. Solo perché una ci provava spudoratamente non era scontato che lui ci stesse. Non se teneva davvero a me. Così restai in silenzio, aspettando la sua reazione mentre una miriade di emozioni stravolgevano il mio animo. |
Proprio dopo essermi alzata, entrò in camera mia Wolfetta. La guardai innocente, sperando di non destare sospetti.
"Sto been adesso... " accarezzandomi la fronte "che ore sono?" dissi poi più curiosa di sapere quanto avessi dormito più che l'ora stessa. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Bafon fece entrare Gaynor e subito Vivian la fece accomodare.
Poi quella parola. Illuministici. Guisgard, che era accanto ad Altea si staccò subito da lei e fissò per un lungo istante la bella fioraia e poi ad un tratto sorrise. "Vi strappa" disse E'hiss "ilarità quel nome, signore?" "Oh, affatto." Rispose sornione Guisgard. "Ma mi incuriosisce il motivo che vi ha spinto a venire qui per parlare di simili individui, quando invece il commissariato del nostro eccentrico ispettore Ozillon sarebbe di certo il luogo più indicato. Ma prego, vi ascolto..." |
"Adoro quando vi mordete il labbro, quasi senza badarci." Disse Misk fissando Dacey negli occhi. "Vi rende di una bellezza particolare, un po' bambina ed un po' donna. Cos'è poi il romanticismo se non l'ebrezza che da' il giungere della passione sui nostri sensi?" Accarezzando lievemente i capelli di lei su cui era adagiata la margherita. "Nella mia terra si usa dire che ogni donna nasce da un fiore e con esso ne condivide bellezza e profumo. Darei tutti i miei beni adesso per conoscere il vostro fiore..." sfiorando con sensuale dolcezza prima i petali della margherita, poi il viso di lei. "Un diario?" A quella rivelazione della bellissima indiana. "Siete stata abile e coraggiosa... direi di non rischiare oltre e tornare dal professore per mostrarglielo..."
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"Direi di andarci adesso stesso, Gwen." Disse Theris. "Di certo ci avrà pensato il sacerdote ad avvertire la polizia. Noi così ne parleremo direttamente col professor Ordifren. Per favore, di a Frediana di far preparare subito la carrozza."
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"È quasi ormai il primo pomeriggio, cara." Disse Wolfetta a Nyoko. "Vuoi mangiare qualcosa? Mi sembri pallida e stanca..."
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Annuii e andai a far preparare la carrozza.
Mi chiedevo cosa avrebbe pensato Ordifren, anche se di certo sarebbe stato contrario alle ipotesi superstiziose e sovrannaturali. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Wolfetta si comportava gentilmente, come sempre. Ma ormai mi sentivo solo in gabbia.
"No grazie... " dissi ancora un po' stordita, "sto bene. Vorrei solo rimanere un po' da sola... " dissi poi cercando di non destare sospetti. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
La carrozza partì e poco dopo entrò in città.
Percorse il Lungolagno e poco dopo arrivò al nobile ed antico Palazzo degli Scrofani. Qui il custode si avvicinò alla carrozza. "Il professor Ordifren, per favore." Disse Theris. "Ditegli che sono Theris e che è cosa urgente." Il custode fece entrare la vettura del ragazzo e di Gwen. |
Wolfetta annuì a Nyoko ed uscì, lasciandola sola come aveva chiesto.
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Attraversammo la città, costeggiando il Lungolagno coi suoi negozietti e i suoi ristoranti.
Arrivammo poi al Palazzo degli Scrofani e il custode ci fece entrare. "Secondo te cosa ci dirà il professore?" Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Gwen e Theris furono fatti entrare e come dotti in un elegante salone, in attesa di incontrare Ordifren.
"È un uomo estremamente razionale" disse lui a lei "e di certo non prenderà minimamente in considerazione l'idea del soprannaturale" Un attimo dopo la porta si aprì ed entrò qualcuno. |
Fummo condotti in un elegante salone e attendemmo il professore.
"Già, lo penso anche io." La porta poi si aprì ed entrò qualcuno. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Ero finalmente sola. Filax mi accarezzava il braccio cercando di darmi un po' di conforto.
"È imprudente scappare adesso" dissi a Filax leggendo la sua impazienza negli occhi. "È ancora giorno, ci vedrebbero. Aspettiamo la notte. Intanto sistemiamo una borsa con l'essenziale. La sola cosa che mi domando è 'dove andrò?'" dissi iniziando a raccogliere delle vesti dall'armadio. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Quasi dimenticavo di essere in una sala affollata di gente quando ero in presenza di Misk.
Le sue parole e i suoi gesti parevano fuori dal tempo. " Avete un modo di fare che... Francamente non so come replicare, é tutta una novità per me e forse si...in un certo senso sono rimasta una bambina per questo" leggermente imbarazzata. " Va bene, non vedo l'ora di scoprire che altro c'è scritto. Spero davvero possa essere utile al professore" invitando l'uomo ad uscire. Solo quando fummo per strada ripresi il discorso originario. " Mi piace questa leggenda. Quella del fiore" tenendo la sua mano " più mi parlate della vostra terra più vorrei conoscerla un giorno. Avete mai pensato di farvici ritorno prima o poi?" |
Sorrisi nel vedere che Guisgard non calcolò minimamente le avance della bella vedova, ma si staccò subito da lei che si era presa decisamente troppa confidenza.
Sorrisi e sospirai di sollievo, mentre il battito del mio cuore tornava ad essere regolare. Speravo che a questa ennesima dimostrazione lei capisse che le sue erano solo parole. Grazie caro... Potei finalmente concentrarmi sulla faccenda più importante, ovvero quella degli Illuministici. Ma la verità era che non mi stupiva che la ragazza fosse venuta da noi, dopotutto l'avevamo vista in compagnia dell'ispettore ed era troppo sveglia per apprezzare quel tipo. |
Dacey e Misk lasciarono il Palazzo dei Gigli, per far ritorno a quello degli Scrofani.
Durante il tragitto attraversarono la città investita dal Sole di inizio Agosto. "La mia terra è nel mio cuore" disse lui a lei "e bramo di tornarci presto. Magari quando questa faccenda sarà finita ed Ordifren non correrà più alcun rischio." Fissandola. "È dal primo momento che vi ho vista che ho desiderato di conoscere quel fiore... quello con cui condividete la bellezza e la vita... e forse la sua ricerca mi ha spinto a viaggiare, a lasciare la mia terra... per cercarvi..." stringendole le mani. |
E mentre Nyoko preparava la sua borsa, qualcuno entrò nella stanza, suscitando un lento miagolio di Filax.
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La porta si aprì ed entrò Ordifren.
"Amici miei." Disse entusiasta a Gwen e a Theris. "Che piacere vedervi. Cosa vi ha spinto a venirmi a trovare?" Sorridendo. |
Ero intenta a preparare la borsa quando sentì aprire la porta. Di corsa, nascosi la borsa sotto il letto e presi in braccio Filax.
"Chi è?"dissi sedendomi sul letto. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Buongiorno, professore" sorridendo "Io e Theris siamo venuti per chiedervi un parere su una cosa."
A quel punto gli raccontai tutto, da quando avevamo sentito per la prima volta la campana fino agli omicidi nella chiesetta. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
" Quindi presto andrete via da qui, siete fortunato a poter tornare a casa..." Con un leggero sospiro dispiaciuto.
" Ora mi avete trovata" a voce bassa " Ci ritrovammo davanti al Palazzo. Mi fermai all'improvviso approfittando della calma che circondava l'edificio per guardare Misk negli occhi, avvicinando il mio volto al suo, sfiorando le sue labbra |
Mentre erano tutti ad attendere le parole di Gaynor, entrò un domestico e parlò sottovoce a Bafon.
Questi allora si avvicinò a Vivian. "C'è di nuovo quel tipo che chiede di voi..." disse sottovoce alla segretaria "... quel certo Armor..." |
Alzai gli occhi al cielo.
"Mandalo via.." sbuffai "Con le buone se collabora, con le cattive se necessario...". |
Guisgard rimase sorpreso..sentii la sua mano prima farsi forte sulla mia e poi lasciarla alla parola degli Illuministici. .ovviamente pure lui era sorpreso..sorrisi perché mi permise forse di rimanere..era strano quella giovane ragazza fosse giunta fin qui ma un motivo doveva esserci e rimasi a sentire il motivo.
Mi accomodai in un divanetto accavallando le gambe e alzando leggermente la veste mettendomi comoda. |
La bella segretaria di Guisgard ci fece accomodare, mentre lui si staccò dalla dama che lo teneva per mano per dare udienza a noi due.
"In realtà" risposi "l'ispettore Ozzillon non sarebbe in grado di arrestare nemmeno un povero ladro in flagranza di reato, figuriamoci investigare sulla più temibile banda di criminali che io abbia mai visto. No, preferisco parlare con voi... non potremmo discuterne da soli? È una faccenda che riguarda anche degli aspetti privati che non vorrei divulgare... senza offesa per i presenti, s'intende..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Ascoltai la donna ed annuii. ."Capisco pure io ero venuta a conferire con Sir Guisgard sola..conosco Ozillon molto bene e vi do ragione ma si è affidato al professor Ordifren e non mi piace quell' uomo..comunque ero venuta pure io per parlare degli Illuministici. .mio marito prima di morire anzi essere ucciso da loro a mio avviso mi disse di loro e starne lontana..ma se volete posso aspettare in un salottino a parte..rispetto la privacy altrui" e guardai Guisgard sorridendo in cenno di intesa. .avrebbe deciso lui.
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Ordifren ascoltò con attenzione ogni parola di Gwen, restando a fissarla con le dita delle mani congiunte in posa riflessiva.
Poi, senza tradire emozioni di sorta, prese penna e calamaio, per poi cominciare a scarabocchiare su un foglio bianco. “In tutta sincerità” disse infine “temo siate stati vittime di un folle. Avete rischiato di morire e solo per una casualità siete ancora vivi. Solitamente i folli omicidi uccidono senza un filo logico e scoprire del perchè vi abbia risparmiato è pressoché impossibile.” “Credete sia legato a quei furfanti che rubano nei musei e nelle chiese, professore?” Chiese Theris. “E' difficile a dirsi.” Rispose Ordifren. “Sembrerebbe di sì, ma tuttavia sono perplesso...” “Ossia?” Theris. “Beh, per prima cosa mi avete detto che la chiesetta in cui tali assurdi fatti sono avvenuti è chiusa praticamente per un anno intero, fatta eccezione per un le Festività Cattoliche dell'Ascensione e di Pentecoste.” Mormorò il professore. “Dunque l'accesso è negato a chiunque non sia un chierico. Riflettete allora, ragazzi miei... chi ha interesse a mostrare le chiese sotto attacchi di ingiusti criminali? Chi ne trae beneficio? Ma soprattutto, come potrebbe un normale criminali o maniaco entrare ed uscire da quella chiesetta senza però lasciare tracce di scasso o forzature?” http://images1.fanpop.com/images/ima...29_500_345.jpg |
Bafon annuì a Vivian ed uscì dall'ufficio di Guisgard, per mandar via Armor.
Poi le parole di Gaynor. “Comprendo.” Disse il Taddeide. “Beh, venite, c'è lo studio adiacente... prego...” aprendo la porta laterale ed invitando la fioraia ed E'hiss di entrare “... cara, se qualcuno domanda di me fallo attendere.” A Vivian. “Perdonate, madama.” Sorridendo ad Altea. E chiuse la porta. “Vi ascolto...” lui fissando poi Gaynor una volta rimasti solo loro tre. |
Il Narciso Nero e la nascita degli Illuministici
Annuii a Guisgard, riprendendo a lavorare.
Che mi avesse chiamato cara davanti a tutti poi, mi rasserenava non poco. "Certo capo.." Sorridendo. Mi rimisi a sistemare alcune carte che avevo in sospeso. |
Nyoko si voltò e vide entrare Asputin.
L'uomo la fissava col suo sguardo ipnotico. “Dimmi...” disse “... hai trovato l'ispirazione? Per disegnare il vero volto di quel demone?” |
La vista di Asputin mi fece trasalire. Era l'ultima persona che volevo vedere.
"Si... " dissi secca. "Ma sono priva di forze. Vorrei riposare. Domani glielo dipingo." dissi sperando di averlo convinto. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Giunsero davanti ai cancelli del palazzo e Dacey con un gesto inaspettato sfiorò con le le labbra quelle di lui, che subito dischiuse la bocca con un gemito di passione soffocata.
“Attenta, milady...” disse Misk fissandola con impeto negli occhi “... potrei dimenticare i dettami della cavalleria e rapirvi per condurvi con me nella mia terra ed offrirvela come pegno...” stringendo la mano di lei. Un domestico aprì i cancelli. |
Guisgard ci condusse nello studio adiacente, così restammo noi tre soli.
"Innanzitutto vi ringrazio di averci ricevuti. Il signore qui presente, che tra l'altro è un de' Taddei, è a conoscenza del luogo in cui è stato scritto quel libello di cui discorremmo durante la conferenza, in pratica il manifesto degli Illuministici..." Gli raccontai così di E'hiss e di Viola e del castello in cui era stato stampato il libello. "Se sono venuta qui, è perché desidero che il nome di E'hiss sia riabilitato, oltre che ovviamente sterminare quella banda di maledetti... sono convinta che dietro quei modi da damerino che usate avere ci sia ben altro, dopotutto avete in mano un impero e per gestirlo ci vuole cervello... scusate la franchezza, ma sono abituata a parlare così come penso. Ci aiuterete? Oppure ho mal riposto la mia fiducia?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Guisgard andò nel salottino adiacente..nel frattempo rimasi lì e scelsi dalla libreria uno dei tanti libri per leggere e mi risedetti alzando leggermente la gonna...forse avrei dovuto essere più convincente visto io ero di buon mattino qui per parlare della spada ma ricordai della cena e quindi preferii rimanere e mi misi a leggere.
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