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Sorrisi al Capo. "Non temo affatto di seguirvi..." gli risposi prendendo la mano che mi porgeva. "Verrò dove volete, milord..."
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Raggiungemmo così la sala dove il barone e i suoi ospiti ci attendevano per la cena.
Il barone sembrò sorpreso nel vedermi vestita in quel modo, ma la cosa era prevedibile. Mi limitai a squadrarlo con uno sguardo di sufficienza e un sorrisetto impertinente. Non amavo i commenti sul mio aspetto, ma sapevo bene che un cliente non andava mai contraddetto. "Sì, a volte torna utile, gli uomini tendono a sottovalutare una bella donna... abbassano le difese, credendosi superiori.." prendendo posto insieme ai miei "Un'arma come un'altra.." alzando le spalle con noncuranza. Sorrisi invece alla ragazza orientale, che ancora non avevo capito bene in che ruolo fosse lì, ma a giudicare da ciò che nascondeva il suo sguardo, era l'ultimo posto in cui voleva essere. Mi chiedevo come gli uomini potessero essere così ciechi da non vederlo. Ma probabilmente, per lei era meglio così. |
"Per le rughe di Platone..." disse Ferico divertito, dopo aver preso posto a tavola con tutti i presenti "... una donna che unisce bellezza, abilità militare e saggezza! Un simile portento è forse da amare, adorare oppure uccidere?" Fissando Clio. "È voi invece?" Rivolto poi a Dacey seduta accanto a lui. "È vero che il sentimento di invidia coglie voi donne davanti ad una che può gareggiare con voi? Oppure voi dame infedeli siete immuni dai normali stati d'animo che provano le donne Battezzate?"
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<< Invidia?>> lo guardai scuotendo la testa leggermente.
<< Perché dovrei? Io e questa dama siamo molto diverse. Io sono felice di come sono, perché dovrei invidiare qualcuno altro? Più che altro posso ammirare un'altra donna per il portamento o il gusto nel vestire. Magari prendendone spunto ma invidia...direi proprio di no. Mi sembra alquanto sciocco e denota anche una scarsa stima di se stessi>> |
"Uccidere, solitamente..." con un sorriso vagamente divertito "Ma non è così semplice..".
Restai colpita da quelle parole del barone alla ragazza. Era davvero un idiota. Lei no, però e sorrisi a quelle parole. "Milady ha ragione, barone.." dissi, annuendo "Ogni donna è unica, così come ogni uomo.. e l'invidia è per coloro che non sono soddisfatti di loro stessi... individui da compatire, il più delle volte..". |
Finalmente raggiungemmo la casa, una donna stava prendendo l' acqua e la chiamammo.."Signora..ci manda frate Roberto".
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Gwen fece entrare il bambino in casa rapidamente e per fortuna i soldati di non lo videro.
I militari però raggiunsero la casa della ragazza e bussarono. "Aprire, in nome del barone." Disse uno dei militari. |
Sentii bussare.
Portai velocemente il bambino in camera, chiusi la porta e andai ad aprire, cercando di apparire tranquilla. |
Il misterioso fuorilegge condusse per mano Gaynor attraverso il folto bosco, scendendo un lieve e odoroso pendio, fino a raggiungere lo stagno sottostante.
Qui il brigante raccolse la sua camicia e gli stivali, indossò il tutto e poi portò la dama Flegeese sotto una larga e poderosa quercia, dove raccolse sterpaglie e rami secchi. "Ahimè, non disponendo di castelli e torri" disse il capo mentre accendeva il fuoco per scaldare la sua bella ospite "devo offrirvi come dimora questo letto di foglie ed eriche, milady. Il tutto scaldato da questo fuoco ed allietato, spero, dalla mia compagnia." Sorridendole. "Vi ascolto... di cosa volevate parlarmi, milady?" |
Ferico dimostrò in pochi istanti quanto maldestro, ottuso e poco sensibile fosse.
I presenti, pur comprendendo la grettezza del loro signore, evitarono, naturalmente, di palesare la cosa. "Che dame modeste abbiamo a questa tavola." Disse sarcastico il barone per poi bere. "Modeste e virtuose. Non credete, messeri?" Rivolto a Fagas e a Jean. "La bellezza di queste dame" fece e quest'ultimo "sta negli occhi di chi le guarda, milord. Ossia voi." "Sempre acuto e saggio il nostro messer Jean." Annuì Ferico. "È voi, Maresciallo?" Ma Fagas quasi neanche prestò attenzione alle parole del barone, preso com'era a seguire l'immediatezza del suo istinto e ciò lo portava a fissare con insistenza la bella Clio seduta non troppo lontana da lui. "È mentre il nostro Maresciallo" Ferico accorgendosi dell'interesse di Fagas per la mercenaria "tenta con le sue occhiate di far arrossire le belle e pallide gote della fascinosa mercenaria, diteci, milady, qualcosa circa le abitudini riguardo la caccia nelle vostre selvagge e peccaminose terre." Chiese a Dacey. |
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