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Ascoltai la spiegazione ed annuii lentamente.
Speravo che stavolta ciò che facevamo non avesse troppe conseguenze; non mi volevo certo tirare indietro, ma una cosa era stato scrivere un articolo su quell'argomento, un'altra era entrare in questo enorme circuito che era Redemptio. Era molto pericoloso e ora finalmente capivo cosa intendeva Elv. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quel bacio era perfetto. Forse più di tutti quelli che avevo provato.
Lui sapeva muovere le labbra, che sembravano danzare con le mie, andando a ritmo dei sospiri e degli schiocchi. Sentì il desiderio di portare le mani sul suo viso e non mi lasciai tentare. Portai le mani sulle sue guance e intensificai quel bacio, rendendo nullo lo spazio tra me e lui. Era pazzesco, ma mi sentì terribilmente donna, in quel momento, come non lo ero mai stata. Era virile, era passionale e romantico, quel bacio che non volevo finisse mai. Passai le mani fra i suoi capelli e li sentì morbibidi. Sensazioni così non le provavo da molto e mi resi conti di averle sempre desiderate. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Hiss pazientemente ma con maestria cercava di tagliare le corde con quelle sporgenze dalle casse.
Ma fu la forza alla fine che ebbe la meglio...quanto era determinato Hiss. Dopo una bella mezz'ora si liberò e poi liberò me e io mi strinsi a lui baciandolo passionatamente.."Cosa mai potrebbero essere quelle sporgenze..penso non abbiamo tempo per vedere..e ora..dobbiamo fare i gloriosi e aprire il portello saltando con coraggio?" guardando l' uscita e poi Hiss. |
Proseguirono a scendere, mentre l'aria era sempre più fredda ed un senso di vuoto riempiva ogni cosa.
Di tanto in tanto si sentivano sordi e lontani boati, simili ad indistinte esplosioni che echeggiavano fra le pietre ed il cemento di quel labirinto sotterraneo. “Redemptio è immenso...” disse Elv a Kara “... grande quasi come l'intera Imperios... i ribelli lo chiamano l'imbuto perchè ricorda l'Inferno Dantesco... il poeta Fiorentino aveva posto gli ignavi all'inizio degli inferi... e noi da loro stiamo andando...” |
Diahnne lo baciò ancora, quasi aggrappandosi su di lui, mentre Castel la stringeva a sé, facendola sentire protetta ma soprattutto sua.
E nel tenerla fra le braccia toccava continuamente il suo corpo, ogni sua forma e fattezza. Le sue mani erano sicure, le dita affusolate ed agili. Il mare continuava a mormorare, a frusciare e l'aria del tardo pomeriggio cominciò a farsi sempre più fresca. In un attimo finirono stesi sulla sabbia ancora calda ed accogliente, senza smettere quel gioco di labbra, di lingue, sospiri e gemiti. E Diahnne sentiva le mani di Castel sempre più audaci. |
Shushan fu liberata da Hiss e subito si strinse a lui, lanciandosi fra le sue braccia e baciandolo.
Bacio che naturalmente il passionale criminale non rifiutò. Si baciarono così a lungo e con passione. Poi lui guardò quelle casse. “Nulla temo che possa esserci utile...” disse. Provò poi ad aprire il pannello che chiudeva il camion, ma senza successo. “E' chiuso dall'esterno...” imprecò. Ad un tratto sentirono che il camion si era fermato. |
Era un'atmosfera surreale, quella che ci accompagnava nella nostra catabasi senza fine.
A tratti il silenzio era rotto da intensi boati, per tornare poi più assordante di prima. La spiegazione di Elv era sensata, in effetti. A tal proposito ricordavo la rappresentazione inquietante che Botticelli ne aveva fatto. "Sul serio?" chiesi "Ovvero? Da chi sono rappresentati, in tal caso?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Fu un attimo di amore e passione nel buio di quel freddo camion.
Quel bacio fu proprio linfa vitale per il mio animo e corpo. Poco dopo io e Hiss tentammo di aprire il pannello che chiudeva il camion ma era chiuso da fuori. Stavo riflettendo quando si fermò...un attimo infinito e mi voltai a guardai gli occhi belli e chiari di Hiss. "Questa non ci voleva...anche se ora fuggissimo ci vedrebbero e correrebbero dietro immagino, se non peggio..Hai detto di non essere un assassino ma sei un ricercato scaltro..cosa facciamo ora? Tipo quelle scene da film da eroe da romanzo che apre il portellone forzandolo con un aggeggio e poi sale sul tetto del camion e sfugge senza farsi vedere? Eh..sai ne ho visti di film di avventura" gli carezzai piano il volto, forse sarebbe stata l' ultima volta? |
Quello non era un gioco. Era qualcosa che non sapevo descrivere.
Il modo in cui mi faceva sentire protetta, il modo in cui mi stava facendo sua, era qualcosa di terribilmente bello. Le sue mani si fecero più audaci, finendo sdraiati sulla spiaggia che ci regalava un calore piacevole e accogliente. Anche io mi feci audace, portai le mani sulla sua schiena e le infilai sotto la camicia, sentendo la sua pelle calda e morbida. E intanto continuavano a baciarci, cullati dalla melodia del mare mosso. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Ora lo saprai.” Disse Elv a Kara.
Scesero ancora. Come se li attendesse il ventre maledetto della città. Ad un tratto videro una telecamera. Una delle tante che infestavano Imperios e che servivano a controllare tutto e tutti. La telecamera puntò contro di loro. |
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