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Lo guardai e dissi a bassa voce.. "Appunto.. Qui qualcuno sta bluffando. Aspettavo un detective perché questo mi è stato detto non per altro. Lo sai che non mi innamoro di nessuno e per il.. Chiamiamolo problema.. Che ho io spero un giorno di trovare un uomo determinato" silenzio.. Una piccola riflessione e ripresi.. "Ho ricevuto una chiamata al telefono di casa, hanno detto non dovevo dire nulla a nessuno.. Una persona con voce camuffata ma con chiaro accento afragoglinonese ha detto Iasefol è vivo e ci sta prendendo in giro tutti e che io ne devo stare fuori. Ora.. Io sono Afragolignonese potrei tradire il mio Governo? Era astiosa quella voce. Si Iasefol ha mentito.. A me e hai detto pure a te.. Ma il motivo? Cosa c'entriamo io e te con tutto questo, stavamo facendo la nostra vita. Non ha senso prenda due a caso e li immischi in questa storia. Credimi finiresti nei guai pure tu, meglio ne stiamo fuori" addentando la brioche.
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Mi svegliai in un letto, in una stanza che non riconobbi.
Le tendine erano abbassate a metà e l'atmosfera era tranquilla, silenziosa, immobile. Poco a poco mi ricordai cos'era successo. E mi ricordai cosa sarebbe successo di lì a poco. La mostra! E se fossi stata in ritardo? Se fosse già iniziata e loro mi avessero cercata? Non sapevo nemmeno dove mi trovavo. Allora per scoprirlo mi alzai, indossai le scarpe ed uscii oltre la porta chiusa. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“D'accordo...” disse mestamente Ardeas ad Altea “... dopo la mostra passerò a casa tua per prendere le mie cose.” Bevendo dalla sua tazza di tè.
Intanto cominciò a formarsi una lunga fila davanti all'ingresso del castello, poiché la mostra avrebbe aperto a breve le sue porte. Gwen si alzò dal letto, mise le scarpe ed uscì dalla stanza. Era un appartamento e da una porta aperta, presumibilmente la cucina, giungeva un delizioso odore di sugo al pomodoro. Set restò un po' spiazzato da quel gesto di Dacey, per poi sorridere. “Ah, certo, scusami...” disse divertito ma anche un po' disorientato “... meglio così, sai? Preferisco le donne che non fumano.” Ridacchiando. |
In corridoio, vidi una porta aperta e sentii il borbottio del sugo, oltre che il suo profumo così tipico e casalingo, familiare.
Sorrisi appena e sbirciai dal corridoio oltre la porta, senza farmi vedere o sentire. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen si affacciò dalla porta e guardò nella cucina, dove vide Elv di spalle che preparava il sugo al pomodoro.
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Sorrisi ancora di più, restando qualche secondo a guardarlo.
Poi, in silenzio, entrai piano in cucina e lo abbracciai da dietro, stringendo le braccia attorno al suo petto e affondando il viso nella sua schiena, mentre mi perdevo adesso non piú nel profumo del sugo, ma nel suo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ Abbiamo qualcosa in comune, io preferisco gli uomini che non fumano.”
Osservando non senza disgusto la sigaretta ormai spenta. “ Avete trovato l’intruso ieri?” Decisi di portare il discorso verso la sera precedente. “ Spero di sì visto che per colpa sua non abbiamo finito in bellezza il nostro appuntamento.” |
Nel sentire quel'abbraccio, El si voltò.
"Ehi, ciao..." disse sorridendo, per poi stringere Gwen e senza aggiungere altro baciarla, assaporandone subito il sapore con le labbra e la lingua. Un bacio complice ed intimo che la diceva lunga sull'intesa che era sorta fra loro. Set sorrise. "No, non siamo riusciti a prenderlo..." disse a Dacey, sedendosi con lei ad uno dei tavolini ed ordinando la colazione "... probabilmente quel ladro era fuggito prima che scattasse l'allarme..." fissandola "... comunque è la volta buona che smetterò di fumare..." facendole l'occhiolino. |
Sorrisi quando si voltò e non ebbi il tempo di dire o fare altro perché mi baciò, con quel suo solito modo così intimo e complice.
Era meraviglioso. Era meravigliosa l'intesa che era scattata fra noi, all'istante, o quasi, inarrestabile, travolgente. Come sempre tenni il suo viso fra le mani, mentre le sue mi stringevano ed era tutto perfetto, era come doveva essere, nulla di diverso. Soprattutto dopo aver aspettato questo momento durante quella telefonata. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Il fantasma dell'Elyseum
“ Dunque non ha rubato niente , menomale.
Si dovresti smettere... avresti più chance...” Mettendo una bustina di zucchero nel mio caffè per poi passare ad imburrare il mio croissant tagliato a metà. “ Sai qualcuno prima parlava di un fantasma. Incredibile come le persone ricorrano subito al superstizioso per spiegare quello che non capiscono!” Scuotendo appena la testa, divertita. Mi alzai per scegliere quale marmellata aggiungere al mio croissant, optando infine per una confettura al lampone. Ne presi un cucchiaino e poi la livellai con il coltello sulla superficie del cornetto, quindi lo chiusi come fosse un panino dolce. “ Tu credi a quel genere di cose? Fantasmi... sogni premonitori... incubi...?” La domanda non era casuale visto che sentivo il bisogno di raccontare ciò che avevo sognato la notte prima. |
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