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" A dire il vero la vostra pare una proposta allettante anche se" mi allontanai quindi " abbiamo entrambi impegni in questa città e purtroppo la nostra assenza potrebbe essere notata" con un certo rammarico e tenendo la mano dell'uomo.
" Un giorno forse" mentre entravamo attraverso il cancello per parlare poi con il professore. |
Vivian restò nell'ufficio a sistemare vari documenti, mentre Altea scelse un libro dalla libreria e cominciò a leggerlo.
Poco dopo arrivò Ernot e subito notò la bella vedova seduta con le gambe accavallate e la veste all'insù. “Oh, spero abbiate incontrato il Capo, madama.” Disse sorridendo e guardandole le gambe. Nel frattempo, nella stanza adiacente, Gaynor aveva raccontato tutto. “E così siete un Taddeide...” Guisgard ad E'hiss. “Si, ma non ho più legami con la mia famiglia da anni ormai.” Fece l'altro. “Comprendo.” Sorridendo Guisgard. “Però credo sia più interessante che rispondiate a lei...” E'hiss indicando Gaynor. “Vedete...” Guisgard “... capisco le vostre necessità, ma temo di non potervi aiutare... purtroppo vi è già la polizia e sono sicuro che l'ispettore Ozillon presto fermerà quei criminali.” Con aria sufficiente. “Ho detto che perdevamo tempo qui!” E'hiss rivolto a Gaynor. |
“Un'ora.” Disse perentorio Asputin. “Riposerai un'ora, non un minuto di più. Poi voglio il dipinto. Chiaro?” Fissando Nyoko.
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La risposta di Guisgard mi lasciò interdetta. Chissà perché ero convinta ci avrebbe aiutati...
"Aspetta..." dissi rivolta ad E'hiss, facendogli cenno di tacere. "Allora milord, questa è la vostra ultima parola?" Chiesi poi a Guisgard, guardandolo negli occhi. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Sono la vostra guardia del corpo...” disse Misk baciando la mano di Dacey “... non potrei lasciarvi solo ed indifesa...” fissandola.
Entrarono e lui chiese ad un domestico del professore. “Vi annuncerò subito, signore.” Il domestico. |
Notai la veste era troppo salita e la abbassai visto le occhiate di Ernot e sorrisi.."In teoria lo avrei incontrato e trovato ma non ho potuto parlare con lui anche perché è arrivata una ragazza e un uomo con degli affari più importanti...e lui è andato nello stanzino adiacente. Aspetterò...avevamo pure fissato un appuntamento per una cena tra noi due" sistemando la veste bianca"..a meno che questo nuovo impegno la faccia saltare" sorridendogli.
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Il Narciso Nero e la nascita degli Illuministici
Io rimasi al mio posto, e la vedova si mise comoda a leggere, scoprendo addirittura le gambe.
Non sapeva più cosa fare per farsi guardare dal capo. Non avevo mai capito le donne che dovevano spogliarsi per attirare l'attenzione. Ad ogni modo, evitai di guardarla, restando concentrata sui miei documenti. Alzai lo sguardo solo per salutare Ernot, e mi accorsi che la abbassava, forse si era accorta di aver esagerato, poi continuai a lavorare. |
Un ora di riposo? Ciò non dava tempo neanche al sole di tramontare. In oltre non avevo idea di cosa dipingere. Annuì ad Asputin e aspettai che andasse via. Come avrei fatto?
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" Sola no ma...indifesa, conoscete la mia storia, non credo di poter essere definita una donna indifesa."
Ringraziai il domestico approfittando di quei momenti di attesa per parlare ancora da sola con il dottore. " Volevate sposarla? Justine intendo" |
Ascoltammo Ordifren attentamente.
"Quindi volete dire che uno stesso chierico provoca tutto questo? O comunque, che fa da mandante?" Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Temo di si, signorina...” disse sconsolato Guisgard a Gaynor “... mi chiedete di espormi, rischiano di finire nelle mire di quei furfanti...”
“Non capite che lo siete già?” E'hiss a muso duro. “Avete opere d'arte e dunque torneranno a minacciarvi, come hanno già fatto! Possibile siate così idiota? Ecco perchè sono andato via anni fa... i Taddei ormai sono solo la parodia della grandezza di un tempo!” Guisgard lo fissò senza però dire nulla. Intanto nella stanza accanto Ernot era andato via, lasciando da solo Vivian ed Altea. Poco dopo arrivò Bafon con un vassoio. “Ecco delle cedrate...” alle due ragazze “... sono fresche e saporite... con questo caldo servono eccome.” Sorridendo. |
Asputin andò via, lasciando Nyoko da sola.
Filax allora cercò di consolarla facendole le coccole. Era pomeriggio ed alla sera l'uomo avrebbe preteso il dipinto. |
Ero decisa a fuggire, ma con la luce del giorno non avrei mai potuto.
"Ho deciso, Filax" dissi accarezzandolo. "Farò questo dannato dipinto. Vada come vada, sta notte ce ne andremo da qui." osservando la prossima tela da usare. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Ernot se ne andò e continuai la lettura e poco dopo arrivò Bafon.."Oh delle cedrate..fa veramente caldo oggi..è ciò che ci voleva" sorrisi e continuai la lettura assaggiando la bibita.
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“Sono ipotesi le mie, s'intende.” Disse Ordifren a Gwen. “Cerco solo di congiungere i fatti e fare supposizioni che mi sembrano logiche.”
“Potrebbe essere come voi dite, professore...” Theris. “Però qualcosa possiamo fare...” mormorò il professore “... ho un amico... eminente studioso di filosofia... potremmo chiedergli di dare un'occhiata alla chiesetta... se vi chiedessi di accompagnarlo là?” “E se fosse pericoloso tornarci?” Perplesso Theris. “Ovvio che lo sia.” Annuì Ordifren. “Infatti io intendevo solo che gli indicaste la strada, senza naturalmente fermarvi alla chiesetta. Sarà poi lui a tornarci, magari non da solo per poterla studiare.” Arrivò un domestico ed informò il professore che il dottor Misk era tornato. “Ancora quel tipo odioso...” seccato Theris. |
“So cosa avete fatto in passato” disse Misk a Dacey “ma aver a che fare con assassini del calibro del Narciso Nero è tutt'altra cosa...” la guardò “... si, volevo sposarla... ditemi... cosa state pensando? Darei tutto per i vostri pensieri ora...”
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Cercavo di concentrarmi sul lavoro da fare, anche se continuavano a venirmi in mente gli avvenimenti di quella mattina.
Quando avremmo avuto un po' di tempo per noi? Prima il lavoro, naturalmente, ma non vedevo l'ora di poter stare soli. Forse avevamo un sacco di cose di cui parlare, o forse non c'era bisogno di parole. Bastavano i battiti accelerati dei nostri cuori. Dovetti rileggere due volte la stessa riga del modulo che avevo davanti. Presi un profondo respiro, sorridendo. Poi Bafon entrò. "Voi siete troppo gentile Bafon.." Sorridendo "Vi ringrazio...". |
"Magari potremmo, facendo la dovuta attenzione... Io eThris ci penseremo stasera a casa e vi faremo sapere" annuendo a Ordifren.
Poi un domestico ci annunciò che c'era Misk edio mi irrigidii. "Ehi, sta tranquillo..." sussurrai, prendendo la sua mano. "Credo sia ora per noi di andare" a Ordifren,guardando poi Theris. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
"Il mio compagno ha ragione..." risposi a Guisgard "Siete già stato loro vittima e tutto fa presagire che torneranno ad attaccarvi. Comunque credo sia inutile continuare a parlare, contro la vigliaccheria c'è poco da discutere..."
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" Lo so bene ... Conosco quella setta da molto prima di voi e so quanto sono pericolosi"
Abbozzai appena un sorriso, non ero di certo gelosa per una donna morta. " Penso che fosse una donna fortunata ad avervi, ve l'ho già detto e..." Mi trattenni un attimo" ora vi sembrerò forse sfacciata ma ... Pensate di sposarvi ancora?" |
“Comprendo il vostro stato d'animo” disse Guisgard a Gaynor e ad E'hiss “ma insultandomi non risolverete nulla. Vi consiglio di andare alla polizia.”
“E voi al diavolo!” Esclamò E'hiss. “Su, andiamo, Gaynor. E' tempo perso...” Intanto nell'altra stanza Bafon tagliò alcune fette di limone e le mise nei bicchieri, versando poi la cedrata. “Prego...” offrendone a Vivian e ad Altea “... salute.” Bevendo il suo bicchiere. |
Sorrisi a Bafon.
"Salute.." Alzando il bicchiere. |
“Si, fatemi sapere...” disse Ordifren “... intanto farò avvertire il mio amico filosofo. Comunque non temete... uscite per di là, se vi turba incontrare il dottor Misk... così lo eviterete.” Fissando Gwen e Theris.
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Annuii, presi per mano Theris e uscimmo da dove il professore ci aveva indicato.
"Cosa pensi? Vuoi contattare questo amico del professore?" a Theris, mentre uscivamo. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Sapete bene la risposta.” Disse Misk a Dacey.
Poi arrivò il domestico. “Più di chiunque altro a questo mondo.” Fissandola. “Prego, il professore vi attende...” |
"Grazie Bafon..e prima ho preso caldo in giardino..spero però la mia pelle non si sia arrossata. Certo..il Capo..ha sempre da fare ma io sono paziente..d' altronde la pazienza è la virtù dei forti" sorrisi "Ma temo poi salterà la nostra cena..e voi Bafon sapete quanto sono rimasta qui e poi siete stato il mio confidente prima...dovevo anche esporre un argomento importante ma preferisco in privato pure io..sono segreti del mio defunto marito" alzai il bicchiere dicendo "Proviz".
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"Dubito che voi comprendiate qualcosa che vada oltre il vostro naso..." risposi con disprezzo a Guisgard "Vi ho mal giudicato, a volte la prima impressione è quella giusta..."
Mi rivolsi poi ad E'hiss "Si, andiamo... ci riusciremo anche da soli..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Deglutii, in difficoltà. Non sapevo se avrei voluto sposarmi anche io dopo ciò che avevo passato.
" Dobbiamo andare..." un po' di fretta seguendo il domestico fino allo studio del professore |
Gaynor ed E'hiss uscirono, mentre Guisgard restò a fissarli pensieroso.
Uscirono dal palazzo e un attimo dopo udirono il ragazzo dei giornali. E'hiss ne prese uno e lesse. “Parlano di un'apparizione misteriosa in una chiesetta nella brughiera...” disse lui alla ragazza. Intanto nell'ufficio accanto, Vivian, Altea e Bafon bevevano la cedrata. Arrivò allora Guisgard. “Eh, vedo che si combatte il caldo qui.” Ridendo. |
Gwen e Theris lasciarono il palazz senza vedere Misk.
“Si, certo.” Disse lui alla ragazza. “Il professore per proporci l'aiuto di quel filosofo vuol dire si fida di lui.” Annuì. “Vieni, torniamo ala tenuta.” |
Guisgard tornò in ufficio e io alzai lo sguardo su di lui, sorridendo.
"Già, Bafon si prende cura di noi..." Alzai il bicchiere per porgerglielo "Ne vuoi?" Con un sorrisetto divertito. |
"Sì, probabilmente hai ragione..." annuii.
Poi raggiungemmo la carrozza per rientrare. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Nyoko era decisa.
Avrebbe dipinto ancora. La tela era lì, con accanto pennelli e colori. Filax fissava la ragazza in silenzio, mentre un senso di angoscia scese sul castello. |
Guisgard tornò poco dopo..aveva già risolto il fatto? "Eh sì..se volete unirvi..Milord..non vorrei essere di troppo nei vostri impegni..avevamo una cena per due stasera .. ma se siete impegnato ditelo..e andrò a casa..vedo avete molti impegni" guardando Bafon e poi Guisgard seriamente nei suoi occhi.
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Dacey e Misk entrarono nella stanza dove Ordifren li attendeva.
“Professore...” disse lo spadaccino “... lady Dacey ha trovato qualcosa di molto interessante alla Taddeus...” e guardò la ragazza. |
" Buongiorno professore" prima di sedermi.
" Ho trovato un diario, é del Narciso Nero" guardando l'uomo e poi recuperai il quadernetto abilmente nascosto. " Ecco tenete e ditemi se può servire a qualcosa" |
Guisgard tornò e sorrise.
“Si, ti ringrazio...” disse prendendo il bicchiere di Vivian “... magari un sorsetto per rinfrescarmi...” guardò Altea “... naturale, madama, che non dimentico ciò per cui siete qui... vi ascolterò, non temete, anche subito se volete... prego, il mio studio è a disposizione...” indicano la porta laterale “... magari assaggerò dopo la cedrata...” ridando il bicchiere a Vivian. |
Mi preparai a dipingere con l'angoscia nel cuore, chiusi gli occhi e lascia totale libertà alle mie mani. Chissà cosa avrei dipinto.
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Gwen e Theris poco dopo tornarono alla tenuta.
Dopo circa un'ora Frediana annunciò una visita. “Strana ora per far visita...” disse Theris … di chi si tratta?” “Dice di essere amico del professor Ordifren.” Frediana. “Deve essere il filosofo...” Theris a Gwen “... fallo entrare, per favore.” Fissando poi Frediana. |
Sorrisi a Guisgard, nel vedere che prendeva il mio bicchiere.
Quel gesto così intimo e confidenziale mi strappò un sorriso. Erano piccoli indizi, ma chi era abbastanza intelligente avrebbe sicuramente compreso che c'era dell'altro celato dal nostro rapporto professionale. E anche se era riuscita nel suo intento di restare da sola con lui, continuando ad ignorare che non era voluto andare da solo con lei, ma aveva voluto anche la mia presenza, non mi importava. Poteva dire quello che voleva, fare quello che voleva, ma io sapevo cosa voleva lui. Mi riconsegnò il bicchiere e gli sorrisi. "Dopo?" Vagamente divertita "Peggio per te.." Facendogli l'occhiolino, per poi portare il bicchiere alle labbra. "Sempre che te ne lasci un po'.." divertita. |
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