Iniziò subito a spogliarsi, mentre io vedevo il suo bellissimo corpo man mano sempre più scoperto davanti ai miei occhi.
A quel punto, anch'io mi spogliai, togliendo prima il prendisole e poi il costume rosso, che graffiò appena la mia pelle a causa delle paillettes.
Poi, mi immersi in acqua, che era appena tiepida, calda abbastanza ad opera dei raggi del Sole, aspettando che mi raggiungesse.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

"Si, in effetti ho alzato un pò la voce con quelli della produzione, miss Altea." Disse Von Loff. "Ovviamente ho riferito loro il suo risentimento e ciò è servito a smuoverli subito. Dopo un giro di telefonate ho scoperto che per il ruolo di protagonista maschile è stato un scelto un ex campione sportivo, ora deciso a dedicarsi al mondo del Cinema. Un gran colpo insommma, visto che secondo i produttori pare sia perfetto per il ruolo che lei stessa richiede, miss Altea."

"Un ex campione sportivo" scandendo piano quelle parole "Ovvio, che di recitare non sa nulla ma farà audience perchè era famoso" cercai di stare calma "E cosa faceva? Calciatore, pilota di auto...oppure, campione di pesca magari? Scusate l' ironia" sospirando "Come ci raggiungerà?" con indifferenza e facendo l' occhiolino a Orlan.

I 2 giovani si spogliarono completamente, l'uno di fronte all'altra, potendo così guardarsi.
Elv allora raggiunse Gen in acqua, dandole la mano ed attraversando insieme la laguna.
Le acque verdi e trasparenti di quel luogo arrivavano fino ai loro fianchie dopo un pò giunsero sulla piatta e liscia pietra su cui scorreva la piccola cascata.
Allora lui la prese in braccio e la baciò, per poi farla sedere sulla pietra della cascata, con l'acqua che schizzava ovunque, scivolando fra le pietre in una sciuma policroma e profumata di fiori acquatici.

"Campione di Calcio, miss Altea." Soddisfatto Von Loff. "Ex stella della prima squadra di Afragolopolis. Forse uno dei pochissimi capaci di gareggiare con lei in celebrità." Sorridendo il barone alla bella diva. "Beh, siciramente non avrà il suo talento, nè la sua abilità, miss Altea, ma in fatto di fascino e di carisma, assicurano i produttori, è un numero 1."
"Wow, che forza!" Esclamò Orlan, per poi sorridere ad Altea.
"Arriverà in elicotterò, portato sull'isola del set in tempo per le riprese, miss Altea." Il barone.

Attraversammo la laguna, l'acqua color smeraldo ci arrivava ai fianchi ed era così limpida e trasparente da sembrare quasi inesistente, se non fosse stato che ci ero immersa dentro.
Mi baciò di nuovo abbracciandomi e sollevandomi per portarmi su di una pietra, il gorgoglio dell'acqua che ci accompagnava mentre io guardavo il suo bellissimo viso illuminato dal Sole.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...a837391800.jpg

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Nel mio viso apparve un sorriso forzato "Bene, vedremo chi sarà più famoso..anzi, volevo dire..faremo felice il pubblico maschile e femminile allora, solitamente questi giocatori di calcio hanno un fascino sulle donne...in elicottero, beh...noto non bada a spese. Bene...aspetteremo di conoscere il nostro super campione, mi auguro abbia letto il copione, e che ruolo ricoprerà? E il nostro Orlan che ruolo avrà?" parlando professionalmente.

Elv fece sedere Gwen su quella pietra liscia e perennemente bagnata, con l'acqua che schizzava e guizzava in ogni direzione.
Lui allora si inginocchiò davanti a lei, con gli occhi fissi in quelli di lei e piano, pianissimo e delicatamente cominciò ad allargarle le gambe.
I quel momento Gwen ebbe però la netta sensazione che qualcuno lì intorno li stesse osservando.

"Il nostro campione" dise Von Loff "avrà il ruolo di protagonista maschile al suo fianco, miss Altea. Quanto ad Orlan, credo che il regista gli darà la parte di un soldato della Regina di Serenica." Annuendo. "Vedrà, miss Altea, il pubblico impazzirà nel vedere due sex symbol sul set come lei ed il nostro super campione."

Sentii le sue mani delicate allargare appena le mie gambe, senza imporsi su di esse, ma agevolandone il movimento, mentre io accarezzavo il suo viso ed i suoi capelli, le sue labbra.
Ebbi, ad un tratto, la netta sensazione che qualcuno ci stesse osservando.
Sentii quasi l'impulso di voltarmi e di farglielo notare, ma poi mi dissi che poteva essere la mia immaginazione, che poteva essere come quando percepiamo qualcuno alle nostre spalle senza che ci sia nessuno, avevamo inoltre interrotto questo momento già una volta e non volevo farlo di nuovo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

"Immaginavo questi fossero i ruoli.. Essia.. D'altronde io sarò la migliore come sempre. Ci è dato sapere il nome? Perché io non mi intendo di calcio... Comunque sono fremente di arrivare nell'isola e osservare il set" finendo lo champagne ormai caldo.

Le aveva allargato con delicatezza e dolcezza le gambe, restando ad accarezzarle con le sue dita affusolate, con gli occhi neri fissi dal basso in quelli verdi di lei, mentre l'acqua intorno a loro schizzava in ogni direzione sottoforma di infinite goccioline, che i raggi del Sole filtrando le rendevano di vivaci colori.
Elv cominciò così ad accarezzare i polpacci, poi le ginocchia e le cosce di Gwen, con movimenti lenti, sinuosi, sensuali, stando inginocchiato davanti a lei.
La ragazza sentiva lacqua scivolare su di lei da ogni dove, restando come una principessa tribale seduta su quella pietra come fosse un trono.
La guardava e le accarezzava le gambe, quando ad un tratto chinò il capo e prese a baciarle piano la pelle, scivolando con le labbra lungo le cosce di Gwen.
"Sai, vero..." disse pianissimo lui "... sai cosa farò ora, vero?"
Mentre quella sensazione provata da Gwen di essere osservati era ancora vera, concreta.

"Purtroppo il nome del nostro campione è ignoto anche a me, miss Altea." Disse Von Loff, riempiendo ancora il bicchiere della diva. "So solo che è famoso e che ha concluso la sua carriera sportiva dopo non so neanche più quante innumerevoli vittorie e trofei, decidendo ora di dedicarsi al dorato mondo del Cinema." Fissandola. "Però i produttori sono soddisfatti di averlo ingaggiato."
Intanto lo yacht continuava il suo viaggio verso l'isola di Vivas.
Ad un tratto la sagoma dell'isola spuntò all'orizzonte.

Le sue mani rimasero ad accarezzarmi lungo tutte le gambe, ad esse si sostituirono poi i baci, caldi e umidi, mentre ancora accarezzavo i suoi capelli neri.
Mi morsi appena il labbro, sorridendo.
"Non ho mica dodici anni, sai?" mormorai piano, divertita "E avevi detto che avresti smesso di parlare..." aggiunsi poi, fingendo un tono che doveva bacchettarlo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Elv la guardò con un lampo negli occhi ed un gemito che suonò come un leggero e vago sorriso.
Allora, dopo un altro lungo sguardo di chi scopre di avere davanti una donna e non una ragazzina, chinò ancor più la testa, sporgendo il viso fra le cosce di Gwen, con baci leggeri, simili a soffi, proprio come le infinite bollicine d'acqua che policrome guizzavano fra il corpo di lei e quello di lui.
La bocca di Elv percorreva la pelle nuda e bagnata delle gambe di lei, fino a raggiungere il punto in cui Gwen toccava la pietra liscia, dove era più debole, più calda.
E lì la ragazza avvertì la lingua di lui scivolare e muoversi per farla impazzire, per invaderla e strapparle il respiro, dandole l'istinto di chiudere le gambe e stringerle.
Intanto l'acqua continuava aguizzare in infinite bollicine, che si scioglievano in una nuvola leggera di vapore, reso caldo dal Sole e profumato dalle piante che ammantavano le pietre intorno a loro.

Vidi un lampo accendersi improvvisamente nei suoi occhi, seguito da un sorriso ed un altro lungo sguardo.
I suoi baci continuavano a sfiorare le mie gambe, mentre l'acqua si condensava in vapore simile ad una nuvola attorno a noi, ai piedi della cascata.
Le pietre erano verdi di soffice muschio ed il sole creava dei bellissimi arcobaleni con quelle piccole goccioline che riempivano l'aria.
Sentii poi le sue labbra e la sua lingua, iniziando a gemere forte mentre altrettanto forte stringevo le dita fra i suoi capelli.
Avevamo appena iniziato e sentivo di essermi persa già, in un baratro dal quale non sarei più uscita tanto facilmente.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Gwen non poteva resistere e non faceva nulla per tentare di farlo.
Sentiva la bocca e la lingua di Elv muoversi, insistere, assaporarla.
E più lui continuava, più lei si scioglieva, proprio come l'acqua intorno a loro, con tutte quelle bollicine che guizzavano impazzite.
Ed anche lei stava impazzendo e si stava sciogliendo in quella laguna, sul viso di Elv.
Vide allora ad un tratto quei suoi occhi neri ed il suo bellissimo volto bagnato alzasi verso di lei.
La raggiunse e la baciò sulla bocca, prendendola fra le braccia e sedendosi con lei su quella pietra liscia.
Gwen si ritrovò a cavalcioni su di lui, stretta, avvinghiata al suo corpo muscoloso e forte.

Avevo intenzione di abbandonarmi totalmente a lui, perchè se dovevo pentirmi di ciò che stava succedendo, preferivo farlo sapendo che ci aveva messo tutta me stessa.
Continuò ancora a lungo a farmi impazzire, finché non smise, bloccando a metà strada un gemito che era già sfuggito.
Il suo bellissimo viso mi raggiunse, mentre lui mi baciava e mi stringeva forte.
Mi ritrovai su di lui, contro il suo corpo delineato e ben fatto che non smettevo di accarezzare.
Ormai non riuscivo più a resistere, lo volevo e non potevo ancora aspettare.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Gwen fu travolta dalla foga e dall'impeto di Elv, mentre si stringeva a lui, tenendosi forte al suo petto, alla sua schiena e ai suoi muscoli.
Si teneva forte mentre lui la faceva sussultare, gemere, gridare, con l'acqua intorno a loro fatta di milioni di bollicine, di infinite gocce che guizzavano ed esplodevano in ogni direzione.
Si teva forte, si aggrappava disperata a lui per non cadere, per non finire in acqua ed essere portava da quella cascata, come quelle infinite goccioline che schizzavano ovunque intorno a loro.
E stretta a lui, su quella roccia liscia e bagnata, Gwen si sciolse proprio come le tante, troppe, infinite gocce intorno a lei.
E solo dopo tutto ciò i 2 giovani si lasciarono scivolare e portare via dall'acqua.
https://cdn77-pic.xnxx-cdn.com/video...654e8280.8.jpg

L'impeto di quella vigorosa cascata era il medesimo di Elv, in quegli attimi infiniti che ci videro protagonisti, mentre gemevo senza sosta.
Temevo di essere trasportata via dalla corrente insaziabile di quel piacere, tanto era forte.
Anche se avessi voluto pensare alle nostre discussioni, a ciò che ci eravamo detti, in quel momento non ci riuscivo.
Potevo pensare solo a lui e a come mi faceva sua.
Giungemmo al culmine di quel godimento assoluto, facendoci trasportare finalmente appagati e felici.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Eppure ci deve essere qualcuno nascosto tra questi alberi dissi se c'è qualcuno venga fuori non voglio fare del male a nessuno continuai a dire vengo in pace e aspettai c'era un silenzio terribile non si muovevano manco le foglie restai a guardai i folti alberi giganteschi

"Bene.. Se vuole fare il misteroso o il divo lasciamolo fare" mentre Von Loof versava altro champagne "Guardate" verso l'orizzonte "Forse è l'Isola di Vivas".

Lo fissai intensamente negli occhi, in un modo che lasciava intendere molte cose non dette, come solo gli sguardi sanno fare.
C'era qualcosa di incredibilmente affascinante in quello sguardo audace, così sicuro di sè, così enigmatico.
Oh decisi che non sarei certo stata da meno, i miei occhi azzurri ed enigmatici fissavano i suoi con un crescente stato di soddisfazione e intesa.
"Lo prenderò come un complimento, dunque!" facendo l'occhiolino divertita al bel capitano.
Mi chiedeva di brindare, allora mi fermai per un momento a pensare a che cosa si sarebbe potuto brindare.
Oh c'erao anche troppe cose... troppe storie che solo quel mare poteva raccontare.
Mi avvicinai a lui con l'aria pensierosa, e poi cercai nuovamente i suoi occhi.
"Allora brindiamo alla notte, silenziosa, magica..." avvicinandomi ancora di più "Complice..." sussurrai con voce calda e sensuale cercando i suoi occhi, sempre con il calice alzazto a mezz'aria che piano si muoveva per tintinnare contro il suo.

https://cdn.pichunter.com/334/8/3348659/3348659_3_i.jpg

Raggiunsero insieme il punto più altro e trovolgente di quella loro passione e Gwen vide il bel volto di Elv liberandosi in una lunga espressione fatta prima di impeto, poi di profondo sollievo.
Lo sentiva gemere, lo sentiva godere ed abbandonarsi finalmente nel rilassamento di ogni muscolo.
Le loro mani erano strette ed intrecciate come a voler far fronte a quel fortissimo piacere che sembrava sul punto di farli impzzire.
"Ahh... Gwen..." disse lui pianissimo con gli occhi chiusi "... uhhhh..." per poi aprirli e baciarla sulla bocca.

Nessuno rispose a quelle parole di Cavaliere25.
La foresta sembrava essersi ammutolita di colpo.
In un attimo il ragazzo comprese di non avere più la capacità di orientarsi in mezzo a quella Babele di tronchi giganti, di rami attorcigliati e di radici colossali che sbucavano dalla terra umida e fangosa.
Si era perso ed ora ogni direzione sembrava la stessa.

Raggiungemmo la vetta più alta di quel momento assoluto, le nostre mani strette ed il suo viso ancora più bello adesso, ammesso che fosse possibile che diventasse ancora più bello ai miei occhi.
Proprio su di esso, si avvicendarono tante espressioni, fino ad arrivare al sollievo di quel picco finalmente raggiunto.
Sorrisi estatica sulle sue labbra, prima che mi baciasse.
Rimasi stretta a lui, godendomi la dolcezza ed il silenzio di quel momento sospeso.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Accidenti ora non so più dove sono è un labirinto questo posto dissi era meglio se restavo ad aspettare gli altri provai a guardare in ogni lato ogni angolo per cercare di orientarmi mi sentivo perso e senza aiuti dovevo ritrovare la strada mi fermai e feci un lungo respiro e continuai a dire calma e sangue freddo non facciamoci prendere dalla paura e continuai a girare in quella folta immensa foresta

Il bel capitano guardò Destresya negli occhi, uno sguardo prodondo e penetrante, per poi scivolare su tutta la sua persona.
La dottoressa si sentì così guardata tutta, completamente, quasi messa a nudo da quegli occhi capaci di accarezzare come se avessero mani, labbra e lingua.
"Si, brindiamo alla notte..." disse lui "... ma non ad una notte qualsiasi, come quelle infinite, solitarie e tutte uguali che si passano sul mare... no, ma ad una notte con lei, dottoressa... a come si può immaginare, fantasticare senza però riuscire ad impazzire..." sorridendo piano, in un modo virile e sfacciato "... anche questo è un complimento, dottoressa... ormai sembra che io non sappia farne a meno di rivolgerle complimenti..." alzando il suo bicchiere.

Per la foga ed i sussulti erano finiti stesi ai piedi di quella pietra liscia e piatta, con i corpi ricoperti dagli spruzzi e dalla schiuma della piccola casca.
Gwen era rannicchiata contro elv, come protetta dai suoi muscoli, sente i battiti folli ed il respiro ancora rotto di lui dopo lo sforzo fatto in quel folle amplesso.
Si baciavano piano, quasi immersi nelle acque di quello stagno, come se il resto del mondo non esistesse più.

Cavaliere25 si sentiva perduto, ma cercò di recuperare calma e sangue freddo.
Decise di muoversi, di non restare fermo e cominciò a camminare.
Era circondato da una foresta impentrabile, dai tratti primordiali, fatta di piante ed alberi giganteschi, frutti dai colori accesi e fiori dai profumi esotici ed ipnotici.
Sentiva il ronzio di insetti sconosciuti ed il canto esotico di uccelli mai veduti prima.
Ad un tratto però sentì un fruscio, come se qualcosa si muovesse piano intorno a lui.

Restai stretta a lui, mentre continuavamo a baciarci piano, dolcemente.
Il gorgoglio dell'acqua continuava ad accompagnarci, come il vapore alla base della cascata.
Lo scenario era impreziosito dal sempre presente arcobaleno, che faceva sembrare quell'istante quasi uscito da un libro di fiabe.
Ed io, onestamente, non avevo intenzione di spostarmi da lì.
Stavo troppo bene, stretta al suo corpo, sentendo i battiti ed il fiato rallentare pian piano.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Restarono così a lungo, con l'acqua e la schiuma tutt'intorno, con Gwen stretta ad Elv e lui che le accarezzava la pelle piano, nelle zone in cui era più sensibile, muovendo lentamente le dita sui suoi seni, sui suoi fianchi e sulle sue natiche.
"Forse dovremmo andare..." disse pianissimo tra un bacio e l'altro "... o quel Goz ci darà per dispersi..." sorridendo e guardandola negli occhi.

Qui è un paradiso dissi ad un certo punto senti un fruscio intorno a me vidi le foglie degli alberi muoversi c'è una leggera aria che si sta alzando ero ormai senza speranza ogni mio passo non portava da nessuna parte sono veramente nei guai speriamo che i miei amici mi vengano a cercare chi me lo a detto di infiltrarmi in una foresta a me sconosciuta e mi sedetti su un sasso vicino a un albero


Inviato dal mio SM-J530F utilizzando Tapatalk

Lo yacht avanzava veloce tra le onde spumose ed i bagliori dorati del mare sotto i fendendi del Sole tropicale.
L'isola di Vivas sembrava spuntare oltre l'orizzonte conosciuto, quasi emersa dalla vaga foschia azzurrognola e le esalazioni di calda salsedine.
Man mano che l'imbarcazione si avvicinava Altea poteva vedere i bastioni naturali dell'isola ergersi come gli antichi Greci immaginavano essere le Colonne d'Ercole o la porta della Colchide.
Ad un tratto scogli aguzzi cominciarono a frastagliare il mare corallino, quasi fossero le difese che l'isola aveva eretto fra sè ed il mondo.
Alla fine lo yacht raggiunse la baia naturale dell'isola di Vivas, fino ad arrivare a poche decine di metri dalla riva fatta tutta di sabbia bianca, mentre una vegetazione primordiale, quasi preistorica ricopriva buona parte di quel mondo esotico e avventuroso.
https://www.vietnamfixer.tv/wp-conte...ng-vietnam.jpg

Sentivo ancora le sue dita che mi accarezzavano piano, facendomi sussultare appena ed io non mi spostavo di un millimetro da lì.
Non ne avevo la minima intenzione.
Poi, disse che ci conveniva andare da Goz.
"Potremmo anche farglielo credere e andare via con la sua barca, lasciandolo qui..." dissi sorniona, ridacchiando poi appena, fra un bacio e l'altro.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Cavaliere25 era ormai sconfortato e si sedette sperando di essere trovato da Goz e dagli altri.
C'erano infiniti rumori intorno a lui, come se la foresta fosse viva ed in effetti lo era, visto le infinite specie animali che vi abitavano.
Ma all'improvviso il giovane marinaio udì delle voci.
Voci umane, vaghe e distanti, ma sicuramente umane.

Elv rise.
"Beh, l'idea mi stuzzica" disse chinando il capo sul petto di Gwen "ma spero tu sappia guidare una goletta, perchè io non saprei neanche farla partire... le sole cose che so fare sono le fotografie... e fare l'amore con te..." cominciando a baciarle piano i seni.

Sento delle voci in lontananza dissi alzandomi di scatto chissà che non siano i miei amici allora iniziai a urlare" hei sono qui " speravo che mi sentissero cercavo di localizzare le voci per orientarmi ma era difficile c'erano tanti rumori tutti insieme che non capivo la direzzione precisa

Inviato dal mio SM-J530F utilizzando Tapatalk

Ridacchiai anch'io, sospirando ai suoi baci, mentre gli accarezzavo i capelli neri.
"Non sono cose da poco..." commentai, con accennata malizia.
"Che vuoi che ti dica, al massimo cerchiamo sul web..." aggiunsi, ridendo poi.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

Cavaliere25 grisò per farsi sentire, sperando fossero Goz e gli altri.
Quelle voci allora si sentirono più chiaramente, come se lo avessero sentito.
Il giovane allora udì quelle voci un pò più vicine, poichè si stavano avvicinando a lui.