"Ah ecco..." disse Elv sorridendo piano a Gwen "... ma cercare cosa sul Web? Come guidare una goletta o nuovi modi di fare l'amore?" Divertito. "Non ti facevo ragazza da filmini porno..." malizioso, per poi succhiarle piano un capezzolo.

Risi di gusto alla sua domanda, gemendo poi sottovoce al tocco delle sue labbra calde ed umide.
"Direi di capire come guidare quell'affare... Riguardo il resto, mi affido di più all'esperienza pratica..." risposi, ridendo divertita.

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Andai verso il mormorio di voci sperando fossero loro e se mi ero sbagliato pensai e se non erano loro allora ero fregato in pieno tirai fuori il mio coltello per prudenza non si poteva sapere se saltasse fuori qualche bestiaccia affamata e mi attaccasse

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"Ma allora non sei la brava ragazza che vuoi far credere..." disse Elv con divertita malizia, per poi posare piano la punta della lingua sul capezzolo di Gwen, facendole l'occhiolino.

Risi ancora, mentre lui mi provocava.
"Non ti ho mai detto di esserlo..." risposi sorniona, guardandolo divertita e accarezzandogli il bel viso ambrato.
Il pensiero di andar via da qui mi infastidiva non poco, come quello di dover rivedere la brutta faccia di Goz, ma prima o poi saremmo dovuti tornare.

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Cavaliere25 sentiva quelle voci sempre più vicine e le sentiva più nitide.
Non capiva però cosa dicessero perchè parlavano in modo strano, non come farebbe uno straniero ma con suoni senza forma, indecifrabili.
Il giovane marinaio sentiva i passi che si avvicinavano.
Ad un tratto vide spuntare dalla fitta vegetazione un gruppo di indigeni.
Erano seminudi e tutti armati, con misteriosi ed arcaici tatuaggi sui loro corpi.
Nonostante ciò che aveva sempre detto Goz e contro ogni certezza del mondo accademico, l'isola di Vivas sembrava invece essere abitata da tribù indigene.
https://i2.wp.com/sugarpulp.it/wp-co...size=600%2C325

"Ma dai, ma se non hai fatto altro che mettere in mostra i tuoi ideali virtuosi e moralisti..." disse ridendo Elv, per poi fissare Gwen "... sei la numero 1 delle brave ragazze!" Esclamò divertito.
Poi guardò oltre le pietre intorno a loro.
"Sarà pomeriggio ormai..." mormorò "... forse sarà meglio tornare in gruppo... Goz ed i suoi ci staranno cercando credo."

"Io non sono né virtuosa né moralista, mantengo solo una dignità, che è diverso" con sornione, ma veritiero sarcasmo.
"Eh, andiamo, dai... O mi alzo adesso, o giuro che non lo faccio più..." ridacchiando e alzandomi.

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Oh cavolo dissi ad alta voce ora si che sono veramente nei guai questi non sono i miei amici stessi fermo immobile e li guardai e dissi salve alzando un braccio e con l'altra mano feci scivolare il coltello erano in troppi parlate la mia lingua dissi guardandoli tutti quanti e aspettai una risposta da uno di loro

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Elv rise, poi si alzò ed aiutò Gwen a fare lo stesso.
attraversarono nudi lo stagno fino alla sponda opposta, ritrovando i loro vestiti.
Allora si diressero verso la parete rocciosa.
"Credo che Goz e gli altri si siano arrampicati fin lassù..." disse lui a lei "... forse sarà meglio aspettare che tornino, sei d'accordo?"

Quei selvaggi fissano Cavaliere25 senza dire nulla, impugnando le loro lance e i loro lunghi coltelli.
"Uhka, thagoa nash..." disse all'improvviso uno di quelli "... aka toga ipes!" Per poi puntargli contro la lancia.
E così fecero anche gli altri, costringendo il giovane marinaio ad andare con loro.

Attraversammo quel bellissimo specchio d'acqua, fino a raggiungere i nostri vestiti.
Alla fine, arrivammo alla parete rocciosa.
"Non saprei... Insomma, potrebbero star lì anche fino a domani, forse dovremmo andare..."https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...e4e48bde46.jpg

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Si si state calmi non c'è bisogno di puntarmi contro le armi vengo con voi dissi avevo intuito che non avevano capito ciò che avevo detto e li segui senza fare nessuna resistenza era impossibile erano armai ed erano una decina anche se avrei provato a combattere avrei rischiato dinmorire dentro di me devo patteggiare con loro pensai ora di sicuro mi porteranno al loro villaggio dove ci sarà il capo tribu e speriamo che almeno lui capisca la mia lingua

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"Si, forse hai ragione." Disse Elv annuendo a Gwen. "Vieni, cerchiamo di arrampicarci fin lassù..." e insieme i 2 ragazzi si arrampicarono.
Arrivarono allora a poca distanza dalle rocce che sembravano raffigurare davvero un volto e qui notarono la crepa nella pietra.
Era il solo passaggio e così Elv face segno a Gwen di passarci dentro.
Una alla volta passarono e si ritrovarono dall'altra parte della foresta.
Qui lo scenario sembrava uscito da un film preistorico.
https://www.mille-animali.com/wp/wp-...1-1024x576.jpg

Gli indigeni armati costrinsero Cavaliere25 ad andare con loro.
Cominciarono così a camminare tra quella vegetazione fitta, impenetrabile, tra cespugli giganti e radici colossali che spuntavano dal terreno.
Più di una volta il ragazzo inciampò, suscitando le risate di alcuni di quei selvaggi e gli insulti degli altri.
Camminarono per diverse miglia e ad un tratto le forze vennero meno a Cavaliere25, che dovette fermarsi ed appoggiarsi ad un tronco per non cadere sul terreno.

Elv mi ascoltò e ci arrampicammo fin lassù.
Vedemmo una fenditura e trovammo, oltre quella, un panorama inaspettato.
"È come se tutto si fosse fermato, qui..." mormorai "Sembra un panorama così lussureggiante, quasi preistorico... Non credi?"

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"Beh, non sono molto pratico di foreste preistoriche" disse Elv a Gwen mentre entrambi fissavano quella sconfinata foresta "ma di certo è uno spettacolo incredibile. immagino sia il clima tropicale a far crescere così piante ed alberi."
Poi riscesero dalla parete rocciosa, entrando di fatto nella foresta.
Ma di Goz ed i suoi non c'era traccia.

"C'è qualcosa di ancestrale, qui, non so..." guardandomi intorno.
Scendemmo poi un po' più giù, lungo le rocce, ma di Goz e gli altri non c'era traccia.
"Possibile siano andati così avanti? Insomma, abbiamo perso un bel po' di tempo, ma non si vedono da nessuna parte..." mormorai, lievemente preoccupata.

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"Beh, tesoro, abbiamo perso un bel pò di tempo... ma proprio tanto." Disse malizioso, per poi farlel'occhiolino. "Ovvio che non ci abbiano aspettato." Ridendo. "Non credi?" A Gwen. "Comunque, vieni, andiamo a cercarli. Non credo si siano allontanati più del dovuto." Dandole la mano.

Roteai gli occhi, rendendomi conto solo dopo che gli avevo servito la battuta su un piatto d'argento.
"Che scemo sei..." scuotendo la testa con sarcasmo.
Poi presi la mano di Elv e ci inoltrammo nella vegetazione.

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Elv rise.
Poi con Gwen si incamminarono nella foresta.
Era difficile orientarsi ed anche muoversi, vista la vegetazione che dominava ovunque.
Camminarono a fatica per un pò, ma ad un tratto sentirono qualcosa.
Un verso, simile ad un ringhio di un animale sconosciuto.

Avanzammo, ma non ero facile
Quella foresta era come un labirinto rigoglioso e a tratti forse anche opprimente.
Avremmo potuto benissimo girare in tondo senza nemmeno accorgercene, tante erano le enormi ed alte piante che ci sovrastavano.
Improvvisamente, però, sentii un ringhio basso e strinsi la mano ed il braccio di Elv, terrorizzata.
"Cos'è?" mormorai spaventata.

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Mi piacevano gli uomini così decisi, virili e affascinanti, quelli che ti facevano perdere la testa solo guardandoti, riuscivano a smuovere corde dentro di te che non sapevi nemmeno di avere.
Era così vicino che potevo sentire il profumo della sua pelle, sembrava leggero e intenso insieme, così come lui sembrava galante e appassionato allo stesso tempo. Un mix davvero irresistibile.
"A una notte come quella, dunque, di quelle capaci di farti perdere la testa..." alzando piano il bicchiere per poi portarlo alle labbra con aria sensuale, come se sapessi che avrebbe seguito ogni movimento delle mie labbra, che si bagnarono lievemente di quel nettare voluttuoso.
Poi sorrisi a quelle sue parole e mi avvicinai ancora di più.
"Oh non smetta di farli... è così bravo.." fissandolo negli occhi con aria intensa, sensuale e carica di desiderio e passione "Potrei abituarmici..." gli sussurrai all'orecchio, e le farlo sfiorai leggermente il suo viso col mio.

Arrivammo sull'isola, ero ammutolita nell'osservare quella natura ancora primordiale "Che posto meraviglioso, quasi si ha timore di profanarlo". Poi osservai Von Loff "Ma dove alloggeremo?".

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Era stato un verso indecifrabile, un lungo ringhio lento e cupo, appartenente di certo ad un qualche animale di stazza formidabile, forse un leone o qualcosa di simile, ma di sicuro sconosciuto a latitudini che non fossero queste.
"Non lo so..." disse Elv visibilmente impressionato "... ma stammi vicina... sembrava lontano... non so quanto ci convenga avventurarci in questa foresta... magari attendere qui il ritorno di Goz e degli altri qui sarebbe meglio..." a Gwen.

Era un uogo incredibile, unico, come se fosse spuntato da un'era tanto primordiale quanto dimenticata.
Tutto sull'isola di Vivas sembrava immutato da migliaia di anni, forse addirittura milioni di anni.
"Non ci sono alberghi o abitazioni, visto l'isola è disabitata, miss Altea." Disse Von loff alla diva. "Per questo i nostri tecnici monteranno un set all'aperto per le scene d'esterno, mentre i nostri alloggi saranno sullo yacht."
Poco dopo dallo yacht Altea, Von Loff, Orlan, il regista De Ratt e alcuni tecnici, accompagnati da un paio di marinai, scesero a terra, arrivando sulla magnifica spiaggia dell'isola di Vivas.

Era qualcosa di basso, lento, era impressionante ed eravamo terrorizzati.
Mi strinsi al suo braccio ed annuii.
Non volevo muovermi di qui, sentivo che sarebbe stato pericoloso, molto pericoloso e non volevo rischiare solo perchè dovevamo trovare quel maledetto Goz.


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Scendemmo sull' Isola "Quindi dovrei rimanere in uno yacht?" perplessa "E il divo dormirà nell' elicottero?" ironica.
Mi guardai attorno "Dobbiamo stare attenti, sembra un Paradiso sperduto ma non vorrei celasse qualcosa di pericoloso".

"Posso farle tutti i complimenti del mondo, dottoressa..." disse il bel capitano seguendo ogni movimento e gesto di Destresya mentre beveva il vino "... e non solo quelli..." sorseggiando anche lui quel vino.
Erano vicinissimi e lei sentiva, percepiva lo sguardo chiaro e virile di quell'uomo su di lei, su ogni piega e forma del suo corpo in un modo insistente, indomito, di chi sa ciò che vuole e non ha regole o impedimenti per farlo suo.
Il fascinoso capitano sembrava uno di quegli uomini dei vecchi film in bianco e nero di una volta, senza leggi e senza paura, indifferenti al volere degli dei che governano la società e la morale umana moderna.
E più lui la guardava, più lei si sentiva in un angolo di mondo senza le normali leggi della morale, dell'etica e della civiltà, dove tutto poteva accadere.

Gwen si strinse ad Elv, mentre quel misterioso verso animalesco era scomparso, lasciando intorno a loro un cupo silenzio.
La foresta sembrava un oceano verde, pulsante di infinite specie animali e di insetti, intensi stormi di uccelli che volavano fra alberi dai tronchi colossali e foglie tanto larghe da poter avvolgere un intero uomo.
"Si, meglio aspettare qui..." disse lui a lei.
Ma proprio in quel momento si udì il suono di un tamburo lontano.

"Abbiamo una stanza a bordo dello yacht anche per lui, non tema." Disse Von Loff ad Altea.
"Direi di cominciare a montare il set!" Con voce isterica e modi effeminati il regista De Ratt. "Qui il Sole e l'umidità già so che avranno la capacità di causarmi un esaurimento nervoso!" Sbuffando. "Speriamo solo che questo campione Afragolignonese arrivi presto ed abbia la presenza scenica almeno decente!"

Era arrivato De Ratt, in preda alla solita crisi di nervi, veramente mi era antipatico ma dovevo farmi passare la antipatia e mi avviai verso lui "Senza dire che con questa umidità dovremmo andare di messe in pieghe e lacca, già mi sento sudata. Si, speriamo di non avere preso il ragno in un buco o come si dice con questo campione...sportivo..ovvio..non di recitazione" sventolando un ventaglio "Quindi la Regina di Serenica è una Regina primordiale oppure?".

"Eh, mia cara..." disse De Ratt ad Altea sfogliando il copione con fare isterico come suo solito "... la Regina di Serenica in questo film è una meravigliosa sovrana di un mondo interdimensionale e che vede giungere nelle sue terre un astronauta precipitato con una navicella... sarà un successo planetario e tu prenderai l'Oscar!" Ridendo. "Direi di cominciare con qualche foto per le copertine prima che l'umidità di faccia sudare troppo e metta in crisi il tuo biondo platino, tesoro! Su, indossa uno dei costumi di scena che cominciamo! I Cameraman! Voglio subito i cameraman! Presto, sfruttiamo la luce precrepuscolare! Presto!"

Eravamo lì, stretti e spaventati, senza sapere cosa fare o cosa pensare, in quell'oceano verde e sterminato, da soli.
Al pensiero che eravamo lì per Goz, mi salì ancora di più la rabbia.
Stavamo rischiando per un idiota...
Poi, un altro rumore, ugualmente basso, ma diverso.
Tamburi.
"Sono... Sono tamburi... C'è davvero qualcuno, allora..." mormorai.

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"Si..." disse annuendo Elv "... quindi... quest'isola non è disabitata come si dice!" Fissando Gwen. "Ci hanno fatti venire fin quaggiù per il mio servizio fotografico, senza sapere che potrebbero viverci qualcuno! Magari anche ostile!" Parecchio seccato.
Intanto il suono del tamburo continuava.

Elv era innervosito, ma aveva ragione, lo ero anch'io al pensiero di qualcuno che poteva volere la nostra testa.
Quel rumore continuava.
"Forse, dovremmo andare nella direzione opposta a quel suono... Potrebbe essere pericoloso restare qui..."

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Ormai i capelli erano inumiditi.
Entrai in una tenda e mi misi un semplice costume da bagno, dovevo per ora fare foto per uno shooting fotografico.
Uscii e mi misi vicino alla spiaggia "Sono troppo semplice? Ho scelto questo costume perchè la vera protagonista devo essere io" mettendomi in posa.

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"Dietro abbiamo solo la parte rocciosa..." disse Elv alzando lo guardo in alto "... ma arrivare alla crepa che ha fatto da passaggio non è facile ora da qui... non possiamo tornare alla spiaggia da questo punto... e fra non molto farà buio... è troppo pericoloso restare qui... forse la sola cosa da fare è andare verso il suono del tamburo... dopotutto se davvero sull'isola vivessero indigeni ostili dopo tante visite da parte di studiosi qualcuno se ne sarebbe accorto... no, dai... non credo ci siano selvaggi pericolosi, Gwen..."

Ascoltai la riflessione di Elv, ma avevo comunque paura.
"Ho paura... Insomma, chi ti ha detto che gli studiosi che sono venuti qui poi siano tornati indietro?" guardandolo, sempre stretta a lui.

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Altea apparve con quel costume, la pelle sudata ed i capelli inumiditi e subito catturò gli sguardi di tutti i maschi presenti, persino di De Ratt che sotto questo aspetto lasciava trasparire più di un dubbio.
"Sei fantastica, tesoro." Disse il regista. "Su, cominciamo con le foto e con le riprese!"
Davanti all'obiettivo ed alla macchina da presa Alta era a suo agio, muovendosi sinuosa, aristocratica, sensuale e tentatrice.
Una dea sbucata da quello scenario esotico e primordiale, come se fosse la sola creatura di quel mondo perduto.
Il fisico alto e slanciato, i lunghi capelli biondi, la pelle bianca e sudata, tutto sembrava spingere ogni uomo nelle tentazioni dei sensi, delle passioni e dei sogni più proibiti.
Orlan la guardava rapito, senza riuscire a volgere altrove lo sguardo.
Chiunque fra quegli uomini avrebbe voluto possedere quel corpo, ma la Regina di Serenica era irraggiungibile.
Ad un tratto si vide arrivare un elicottero della Guardia Costiera Flegeese.
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