![]() |
Mi spinse letteralmente nella guardiola.
E adesso le cose iniziavano un po' a complicarsi. Sapevo di avere tanti assi nella manica, ma quelle parole mi fecero davvero paura e provai ad immaginarmi una ragazzina così piccola, inerme ed indifesa nelle mani di un balordo simile. Abbassai allora le tendine a bacchette della guardiola ed in silenzio tolsi il leggero vestito. Poi mi avvicinai a lui. Assunsi un'espressione timida, timorosa. "C'è... C'è una cosa che piace molto al mio papà..." dissi piano, quasi in una confessione dal sapore perverso ed inconfessabile. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non ho tutto il Tempo del mondo..." disse lui sbottonandosi i pantaloni "... il giochino lo faremo un altro giorno... ora spogliati ti ho detto..." tirando prendendo il manganello dalla scrivania per intimorirla "... sbrigati." Minaccioso a Gwen.
|
Dentro di me, sospirai.
E va bene. Voleva passare alle maniere forti? Le avrebbe avute. Non impiegai molto a sferrare un calcio impietoso fra le gambe di quel bastardo, presi poi il manganello e lo colpii violentemente sulla parte posteriore della testa. Succedeva questo quando la gente non mi faceva mai fare quello che volevo, eh sì. Misi a posto il vestito e mi misi all'opera per disattivare l'allarme. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen colse di sorpresa l'uomo che di certo non si aspettava quella reazione dalla ragazza.
Ma un attimo dopo, attirato dai rumori, un altro agente della sicurezza entrò e davanti a quella scena colpì alle spalle Gwen, impegnata a disattivare l'allarme, col manganello. Un colpo secco e preciso alla base della schiena che piegò letteralmente la ragazza, facendola cadere quasi immobilizzata a terra. |
Con la guardia priva di sensi accanto, stavo per disattivare del tutto l'allarme, quando un'altra guardia mi colpì alla schiena facendomi accasciare a terra, in preda ad un dolore indicibile.
Ma non potevo mollare, dovevo mandare avanti questa missione. Tenni dunque stretta la borsetta dentro cui avevo la pistola e cercai di alzarmi per mettere fuori gioco anche quella guardia. Non potevo far fallire tutto per colpa del dolore. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Fa una sola mossa e ti spacco la testa." Disse la guardia agitando il manganello verso Gwen.
Ad un tratto la porta si aprì ed entrò qualcuno. "Cosa succede qui?" Un uomo con abiti da chierico. "Monsignore..." la guardia "... questa ragazza ha aggredito il mio collega." Il sacerdote guardò Gwen. https://i.ytimg.com/vi/7sFP4FK_smM/maxresdefault.jpg |
Rimasi accasciata a terra, in procinto di alzarmi, a quelle parole.
E mi sentii morire quando apparve un uomo sulla porta. No. No no no, non potevo rischiare così, no! La guardia disse tutto a quello che riconobbi come Monsignor Tommaso, ma dovevo farcela. Iniziai allora a piangere in silenzio, rimasta ancora lì a terra. "Glielo giuro, Monsignore, non è affatto come dice... Quell'uomo... Quell'uomo voleva approfittare di me..." mormorai terrorizzata e tremante, dopotutto il primo aveva ancora i pantaloni sbottonati ed io ero a terra, inerme e colpita. "E quest'altro, non meno del primo, voleva seguirlo a ruota... Mi ha... Mi ha colpita... Alla schiena... Non riesco a muovermi..." iniziando a piangere in modo accorato. Dopotutto, apparivo davvero come una ragazzina di diciassette anni e come potevo io aggredire una guardia giurata armata? "È stato lui a colpirlo per approfittarsi anche lui di me, glielo giuro... Ho avuto paura... Come avrei potuto aggredire un uomo armato?" dissi ancora, guardando il chierico negli occhi con aria disperata e distrutta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen sentì lo sguardo del sacerdore su di lei e poi gli occhi del chierico nei suoi.
Il monsignore si voltò allora verso le 2 guardie. "E allora" disse con tono severo "lo stato in cui lui si trova?" Indicando quello con i pantaloni sbottonati. "Presentatevi al direttore e consegnate distintivi e pistole. La vostra posizione sarà poi discussa e chiarita in seguito davanti alla polizia. Ora andate." Perentorio il chierico che con quel suo tono annullò ogni possibile replica dei 2 uomini. Questi uscirono, guardando minacciosi Gwen. "Come stai, figliola?" Chiese poi il sacerdote alla ragazza. |
Il Monsignore ordinò ai due di consegnare distintivi e armi, stupendomi e quelli non poterono fare altro che andare via, dopo avermi rivolto occhiate di odio puro.
Bene. Splendido. Poi, mi chiese come stavo e continuai a tener su la mia faccia distrutta. "Un po' meglio..." mormorai, dolorante. "Prima vorrei... Ecco... Mettermi a posto, se permettete..." dissi timida, coprendomi coi lembi del vestito ancora in parte aperto, sperando che mi lasciasse sola per disattivare l'allarme. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, certo." Disse annuendo il monsignore a Gwen.
Tirò fuori il cellulare e fece una chiamata. Un attimo dopo una suora entrò ed il chierico le chiese di occuparsi di Gwen. "Io aspetterò fuori." Uscendo e lasciando la ragazza sola con la suora. "Cosa ti è accaduto, cara?" Lei a Gwen. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 21.52.54. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli