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Prese il bicchiere, ma senza bere e ora stavo davvero perdendo la pazienza.
Presi un generoso sorso di Bourbon dal bicchiere per cercare di contenere il nervosismo e non dare a vedere quando avrei voluto farglielo vuotare sforza, quel maledetto liquore. "Bah... Io lascio sempre il beneficio del dubbio..." sarcasticamente. Intanto speravo che si decidesse a mandare giù tutto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quello sguardo così profondo, i suoi occhi meravigliosamente azzurri, mi diedero un fremito, mi destarono dal torpore di prima.
Con Andorre mi sentivo me stessa e lui stesso sapeva risvegliare il mio animo. Gli consegnai la chiave della Corvette "Prego cognato caro, guida tu...e poi posso stare un po' con te? O ti disturbo?" sorridendogli con fare malizioso. |
"Qui dice..." disse Velv col bicchiere in mano e lo sguardo fisso sul monitor del pc "... dice che quel criminale davvero ha rubato un libro che pare descrivere miti antichi, tra cui un regno sotterraneo... coincidenza?" Perplesso, con Gwen che gli stava vicino. "E se ci fosse un che di reale in tutto ciò?" Pensieroso.
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Quel suo sguardo, quel suo modo di fare, mi mise addosso un singolare buonumore, oltre che accendere tutto il mio corpo.
Eh, peccato che quell'agente fosse così ligio al dovere da farmi tutte le volte restare a bocca asciutta. Ma se volevo andare avanti con il mio piano, avere un agente dalla mia parte sarebbe stato decisamente utile! Ma purtroppo se ne andò, lasciandomi sola con tutti i pensieri pecccaminosi che avevo fatto su di lui. Decisi così di andare a passeggiare in giardino, e sbirciare se il ragazzino si era svegliato. Dovevo studiare tutti i dettagli del piano. |
Andorre la guardò, le sorrise.
Erano vicinissimi, a stretto contatto quando lui prese le chiavi dalla mano di Altea. "Tutto il tempo che vuoi, cara cognatina..." disse facendole l'occhiolino, per poi dispensare il maggiordomo che era accanto a loro. Il taxi non serviva più. Salirono i due nella Corvette e lasciarono veloci la villa dei De Bastian, i noti industriali Afragolignonesi. |
Niente, non voleva saperne.
Come avrei potuto fare per convincerlo? Ogni cosa avrebbe potuto insospettirlo. "Sarà tocco anche lui..." commentai con tono dubbioso, mentre prendevo un altro sorso dal bicchiere e contavo quasi i secondi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Destresya passeggiava in giardino e guardando in alto, vide che la finestra della camera di Garion era ancora chiusa.
Dormiva ancora. Intanto, presso il garage della villa, lei vide Aegos intento a lavare l'auto della padrona. Aegos era la sua guardia del corpo. |
"Forse..." disse Velv a Gwen "... ma pensa... se davvero il vulcano Solfer avesse un cratere praticabile? arebbe più di una coincidenza, non credi?" Sempre con quel bicchiere in mano.
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"Credo che sarò già andata via prima di scoprirlo" con un sorriso poco veritiero e appena falso.
Giusto un po'. "Magari mi mandi una e-mail, se lo trovi..." sarcasticamente, finendo il mio bicchiere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Salimmo in auto, finalmente eravamo soli...io e lui....guidava la macchina tranquillamente, con quel suo fare sicuro "Dove andiamo...al porto? Per affari? O mi porti in qualche posto particolare, la tua nave è meravigliosa...un sogno direi" sfiorando leggermente la sua mano salda sul volante.
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Velv continò a guardare il monitor, leggendo con attenzione tutte le informazioni su quella faccenda.
Più leggeva, più si convinceva della poca attendibilità delle coincidenze che ruotavano intorna a quella storia. "Figurati..." disse a Gwen, posando il bicchiere accanto al pc, senza averne ancora preso un sorso "... non credo si rimarrà in contatto io e te... non sono tipo da interessarmi a chi ha avuto precedenti con la Giustizia..." con tono spiccio. |
La Corvette correva veloce sulla strada che conduceva verso la città costeggiando la costa.
"Ovunque tu voglia, mia cara..." disse Andorre ad Altea con un vago sorriso. |
Niente.
Non c'era niente da fare. Non beveva. Era proprio il momento di dire che a me ed Elv serviva un piano B. "Strano, non sembravi dello stesso avviso prima, ma tutti possono cambiare idea" con sorriso serafico e sguardo attento "Vorrà dire che ti lascerò ad affogare i tuoi dispiaceri nel Bourbon..." lanciai quest'ultima esca, poi uscii chiudendomi la porta alle spalle. Rimasi un po' in disparte e osservai dall'oblò se ero riuscita a convincerlo a bere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Aspetta, Gwen..." disse Velv a Gwen prima che lei chiudesse la porta.
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Rientrai, sperando che si decidesse a vuotare quel dannato bicchiere, o glielo avrei fatto ingollare a forza.
"Cosa c'è?" chiesi guardandolo e rimanendo sulla porta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Entra..." disse Velv alzandosi ed andando verso Gwen "... io non voglio compromessi..." vicinissimo a lei "... non mi interessa averti perchè devi salvare quel verme di mio fratello..." la strinse con le mani sulle braccia "... se voglio una donna così allora pago una prostituta..." la sua bocca erano ormai prossima a quella della ragazza "... quando entrerai nel mio letto sarà perchè l'hai voluto anche tu..." con sguardo fermo e tono deciso.
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Bene, adesso avevamo un problema.
Non solo il nostro piano era fallito, ma pareva davvero che provasse qualcosa per me. Quest'ultima era facilmente gestibile in confronto alla prima, ma restava comunque un problema. Intanto pensavo a come io ed Elv avremmo potuto fare per salvare capre e cavoli. "Lo terrò a mente..." mormorai solo, poi distolsi lo sguardo e guadagnai nuovamente la porta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen uscì dalla cabina, mentre la goletta continuava il suo tragitto.
Proseguiva costeggiando la costa, diretta all'imbocco del porto di Las Baias. Tornata in cabina, Gwen trovò Elv che tentava, con buon successo, di camminare. "Ehi, eccoti..." disse vedendola entrare "... allora? Hai fatto addormentare quel bastardo?" Speranzoso. |
Tornai in cabina frustrata, arrabbiata, preoccupata.
Non volevo assolutamente che Elv tornasse dentro, non lo avrei permesso. Entrai mentre lui tentava ancora di camminare. "Abbiamo fallito. Dobbiamo pensare a qualcos'altro, e in fretta" dissi atona, iniziando a pensare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Al diavolo." Disse Elv con rabbia a Gwen. "Avrei dovuto sbrigarla io questa faccenda, sin dall'inizio!" Esclamò.
A fatica raggiunse la porta. "Vado io da lui..." aprendola "... sistemerò il tutto una volta per sempre..." ed uscì sbattendo la porta frustrato. |
Sobbalzai e lo fissai sconcertata alla sua reazione.
"Elv, che fai?!" esclamai preoccupata, correndo nella sua direzione. Uscii in fretta dalla cabina e lo raggiunsi. "Sei impazzito? Non riesci nemmeno a reggerti bene sulle gambe!" cercai di farlo desistere, bloccandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Lasciami..." disse lui a Gwen "... devo risolverla io questa faccenda... avrei dovuto farlo tempo fa... è stato inutile metterti in mezzo..." e si allontanò zoppicando, diretto verso la cabina del capitano.
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Rimasi senza parole alla sua frase.
Ma lo bloccai ancora. "Non ti lascerò diventare un assassino. Posso immaginare cosa stai andando a fare e non posso permettertelo. Ci andrai davvero in galera così, non lo capisci?" Avvilita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non è la prima volta, Gwen..." disse lui svincolandosi dalle mani di lei "... ora lasciami andare." Ed andò via, deciso e determinato.
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Il suo commento mi lasciò agghiacciata, non seppi come ribattere.
Lo seguii comunque, non mi fidavo della sua furia e volevo evitare qualsiasi pericoloso colpo di testa avventato. Era una dannatissima situazione che era andata letteralmente fuori controllo e rischiava di degenerare nella peggiore delle maniere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Arrivato davanti alla cabina del capitano, Elv entrò senza neanche bussare, lanciando un'occhiata a Gwen intimandola di restare fuori.
Chiuse la porta dopo essere entrato. |
Mi bloccai istintivamente vedendo lo sguardo che mi rivolse.
Entrò senza neanche bussare come una furia, io rimasta fuori guardai dall'oblò per seguire la scena, ma consapevole che sarei entrata se le cose fossero peggiorate. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Silenzio.
Solo silenzio. Questo sentiva Gwen davanti a quella porta chiusa. Dopo alcuni istanti si aprì ed apparve Elv sulla soglia. "Entra..." disse. |
Sentii solo silenzio e questo mi preoccupava, molto.
Poi, la porta si aprì ed uscì Elv, dicendomi di entrare. Un po' incerta e preoccupata, non sapendo cosa mi aspettava, entrai, sperando in bene. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen entrò ed Elv chiuse la porta piano.
La ragazza vide allora Velv completamente riverso a terra, con il bicchiere rotto in tanti pezzi e parte del contenuto a macchiare il pavimento di legno. "Sono riuscito a farglielo bere..." disse Elv a Gwen. Lei però da fuori non aveva sentito nessun rmore di colluttazione, nè del bicchiere che cadeva a terra. |
Quel pelandrone dormiva ancora, ma che razza di screanzato! Scossi piano la testa, dovevo liberarmene il prima possibile, altroché!
Continuando la mia passeggiata vidi Aegos che lavava la macchina in giardino. Hai capito... Restai ad osservarlo compiaciuta per lunghi istanti. "Ciao bellezza..." guardandolo tutto, con voce calda e sensuale "Se te ne stai qui a lavare la macchina devo dedurne che è tutto tranquillo?" |
Velv era riverso a terra, sicuramente sotto l'effetto delle pillole.
Il bicchiere era rotto e parte del liquido era a terra, sul pavimento in legno. "Non... Non ho sentito nulla da fuori..." commentai, aggrottando la fronte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Aegos si voltò, con le mani ancora sporche di schiuma e gli abiti in buona parte bagnati.
"Buongiorno, signora..." disse con un sorriso che sembrava intriso di quella confidenza che dovrebbe essere estranea tra padrona e sottoposto "... si, tutto tranquillo e ne ho approfittato per lavarle l'auto..." fissandola tutta, in un modo che la morale condannerebbe. |
"Sono stato bravo e silenzioso..." disse Elv a Gwen "... presto aiutami... dobbiamo trovare il modo di sostituirmi a lui prima che i suoi uomini scoprano tutto..."
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Annuii e lo aiutai, sbrigandomi prima che ci scoprissero.
"Dobbiamo riuscire a cambiarvi di abiti e poi, non so, potresti andare dall'equipaggio a spacciarti per lui e dire di essere stato aggredito, così loro potranno bloccarlo, prima che venga spedito a terra" proposi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, buona idea..." disse annuendo Elv a Gwen.
Allora cominciò a spogliarsi e poi tolse i vestiti a suo fratello. Indossò i suoi abiti e poi con l'aiuto di Gwen mise i suoi a Velv che dormiva. Cercarono di fare tutto velocemente. "Ho un'idea migliore..." mormorò poi Elv "... accoppiamolo... da morto non potrà parlare e nessuno scoprirà la verità..." fissando Gwen. |
Scambiammo i vestiti dei due in tempo, ed una era fatta.
Poi lo guardai. Con aria spaventata, anzi, forse terrorizzata. "Elv, io... Non credo sia una buona idea..." dissi, a mezza voce. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Invece si..." disse lui a Gwen "... lo accoppiamo e poi lo buttiamo in mare... ai suoi diremo che Elv è scappato in mare, con ben poche speranze di cavarsela... qui gli squali non perdonano..."
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Mi presentò il piano ed era inequivocabile, lampante.
Pensavo a quella eventualità e poi pensavo alla possibilità che qualcuno potesse credergli ed Elv sarebbe comunque finito in carcere. "Okay..." dissi alla fine, senza entusiasmo "Okay, facciamolo..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Risposi al suo sguardo con uguale intensità, uno scambio di sguardi come forse non avrebbe dovuto esserci, ma che tra noi era la normalità.
C'era sempre stato qualcosa di particolare, di intenso, fin dai tempi in cui il vecchio era vivo. "Oh bene..." avvicinandomi a lui e chinandomi sulla macchina per sfiorare la carrozzeria, regalando così ai suoi occhi una perfetta visione del mio corpo, così sensualmente piegato davanti a lui. "Hai fatto un ottimo lavoro, come sempre..." mormorai, voltando poi la testa per fissarlo. |
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