Camelot, la patria della cavalleria

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cavaliere25 08-06-2010 08.49.53

Mi fermai e tornai in dietro e gli dissi ditemi menestrello di che mylady state parlando? sarò ben lieto di aiutarvi chi è questo uomo d'armi? su raccontatemi tutto aspettai una sua risposta mentre lo guardai con molta attenzione.

Talia 08-06-2010 10.48.02

"Le vostre parole sono follia!" risposi con forza a Cembelus "Amore non rende schiavi. Al contrario, Lui solo ha il potere di elevare coloro che gli si affidano! La paura è ciò che rende schiavi... la vostra paura vi rende schiavi e soggiogati!"
Ma vidi che l'uomo mi ignorava, come se non avessi parlato.
Mi avvicinai allora di qualche passo ad Ermaus: "Tua sorella poco fa mi ha convinta a bere una coppa di veleno in cambio della tua anima, una menzogna nella quale sono caduta per amor tuo... e Amore mi ha restituito la vita perché io la donassi di nuovo a te! Ti prego, Cuore mio..." lo invocai, tendendogli la mano "Ti prego, torna in te!"
Continuai a guardare implorante il volto di Ermaus, cercando gli indizzi di un cedimento.
Intanto intorno a noi la discussione nella sala si accendeva: Cembelus e Heylde si scagliarono contro il cavaliere che era là...

polgara 08-06-2010 11.29.01

Sorrisi a quella vecchia ed amabile signora. Aveva una voce gentile e calda ed immediatamente un'immensa serenità placò il mio animo.
"Avete ragione, Amore, in tutte le sue forme, è la migliore corazza che possiamo avere. Pregherò e ringrazierò per questa illuminazione".
Accesi le due candele e davanti a me si aprì un mondo colorato, pieno di profumi e di suoni allegri. Sentii alzarsi alle mie spalle delle risa ed incuriosita, mi girai. Eravamo io e Guisgard bambini che giocavamo a rincorrerci. Come sempre lui era lento e io più veloce, ma alla fine mi raggiungeva sempre.
Sembravano non percepire la mia presenza e così rimasi a guardare.

"Ecco ti ho presa!" disse lui atterandomi.
"Solo perchè bari!" gli rispondevo io ridendo.
Mi ricordavo quel giorno, ma rimasi a guardare con attenzione.
"Polgara cosa vuoi fare da grande?" mi chiese mentre eravamo distesi sull'erba a guardare il cielo.
"Beh non lo so, aiutare la gente..ecco si, essere esperta di arti curative...però sopra ogni cosa voglio una casetta con il tetto rosso, tanti animali e 4 bambini..ti va di esserci anche tu in questo sogno? Puoi fare il papà se vuoi"
poi dopo un attimo di esitazione come se quella bambina si fosse accorta di dire qualcosa di troppo grande aggiunse sorridendo: "beh oppure lo stalliere".

Il ricordo svanì e io venni attratta in un vortice...mentre attraversavo il tempo e lo spazio senza sapere dove sarei stata proiettata capii, con tutto il mio essere, che era quello che più desideravo nella vita, tutto il mio sogno, aiutare la gente e dividere la mia vita con Guisgard nell'Amore.

Mi risvegliai, ero di nuovo Polgara la lupa e vicino a me c'era solo Rufus;ed ora?

Hastatus77 08-06-2010 13.38.27

"Mio nobile signore" dissi rivolgendomi a Cembelus "voi ricordate male, non ho mai abbracciato la vostra causa, anzi l'ho sempre ritenuta una pazzia, se ben ricordate, sono uscito da questo castello, per cercare di aiutare un amico ed ho accettato la sfida col cavaliere rosso, solo per cercare di salvare la mia vita."
In un momento di distrazione, riuscii a rubare la spada di una delle guardie che mi attorniavano e fulmino mi allontanai da loro di qualche passo e mi misi sulla difensiva. Alzai ancora di più la voce e continuai "Non avete nulla da festeggiare! La missione affidataci è fallita! Ed ho promesso che avrei fatto di tutto per far finire questo vostro abominio."
Avevo appena finito di dire queste parole, quando il giovane Anaclerio improvvisamente si tramuto nel cavaliere bianco... rimasi a bocca aperta per la sorpresa e lo splendore di quel cavaliere.

lady rainbow 08-06-2010 15.08.28

il tormento della giovane sconosciuta era molto ed anche l'imbarazzo del giovane che in segreto l'amava...che tormento amarsi in silenzio...tentai di avvicinarmi di qualche passo alla giovane,dovevo raccontargli della visione...ero decisa a parlarle,aveva appena sussurato qualcosa al suo amato ed io mi avvicinai e le dissi con voce roca "mylady devo parlar..."..fui interrotta da una scena che mi lasciò basita,senza parole...Anaclerio,il giovane ragazzetto che mi aveva appena accompagnata nella sala,il ragazzo che avevamo protetto nella selva era il cavaliere bianco...non riuscii a provare paura ma soltanto mi chiesi tra me e me perchè non si era rivelato prima?perchè dinanzi al signore del castello?ci avrebbe presentato un conto pesante,lo sentivo...tutto in quella sala era stupore,tutto era silenzio..

Guisgard 09-06-2010 02.28.51

Nella sala scoppiò il caos.
Le porte all'improvviso si chiusero e le ancelle cominciarono a gridare disperate.
Llamrei, presa Raimbow con sè per proteggerla, si portò il più vicino possibile a Hastatus, che con un'audace mossa era riuscito a procurarsi una spada, mentre le guardie del corpo di Cembelus si strinsero attorno al loro signore.
Due di esse si lanciarono contro il Cavaliere Bianco, ma questi con gesto fulmineo mozzò ad una un braccio ed all'altra fracassò l'elmo ed il cranio.
E peggior scempiò fece sulle altre guardie di Cembelus.
Ermaus allora prese per un braccio Talia e la fissò per alcuni interminabili istanti negli occhi.
"Avevo scordato quanto fossero belli i tuoi occhi..." disse "... in essi rivedo riflessi i nostri sogni di allora... quando, stringendoti fra le mie braccia, pensavo di poter realizzare qualsiasi impresa... ringrazio la misericordia del Tempo, che ha voluto ricondurti a me un'ultima volta..."
L'affidò poi ad una delle ancelle e guardando Hastatus gridò:
"Cavaliere! Siete leale e devoto alla cavalleria! Vi affido lady Talia! Giurate sulla Tavola Rotonda e sul vostro re che la proteggerete a costo della vostra stessa vita e che la condurrete nelle terre del conte suo protettore, dove sarà al sicuro! Giuratelo, sir Hastatus! Giuratelo!"
Poi, sguainando la spada, sfidò il Cavaliere Bianco.
"Cavaliere..." disse "... il vostro obiettivo è mio padre. Io sono sangue del suo sangue e dovrete vedervela con me! Fino alla morte!"
"Fino alla morte!" Rispose il Cavaliere Bianco, raccogliendo la sfida di Ermaus.



Nel frattempo, nella selva, Cavaliere25 era con quel menestrello.
"La dama di cui sir Guisgard mi parlò
è nella selva ed io so che la troverò!
Lei è triste vittima di un incanto vero,
poichè è stata mutata in un lupo nero!"
Disse il menestrello.
Ed i due si misero in cerca di quella misteriosa dama.



Intanto, Elisabeth era accanto a quella tomba.
"E' troppo pesante per te?" Chiese il biondo fanciullo. "Non riesci ad aprirla, quella tomba? Ed ora cosa farai? Aspetterai lì di essere degna e pronta per entrarvi? Seguire il cuore vuol dire seguire i propri slanci, le proprie passioni."
Si avvicinò alla donna e concluse:
"Sei stanca, Elisabeth? Ti arrendi? Non vuoi più vivere?"
"Forse ebbero ragione i cavalieri templari a non accettare donne nel loro ordine!" Disse uno dei due vecchi che seguivano il corteo funebre. "Si arrendono troppo presto."
Invece vi furono donne templari!" Intervenne l'altro vecchio.
"Allora devi essere tu a decidere, Elisabeth..." disse il biondo fanciullo "... scegli se aspettare la resa e la morte accanto a questa tomba, oppure andare a salvare chi ti sta invocando..."

Guisgard 09-06-2010 02.42.22

La chiesetta era vuota.
La donna delle candele era sparita, mentre tutti quei ceri accesi illuminavano la navata, facendo scintillare i luminosi mosaici che erano lungo le pareti.
Ad un tratto un forte profumo d'incenso si diffuse nella chiesetta, formando un denso alone che cominciò a scendere per tutto quell'edificio.
E dopo alcvuni istanti, quell'alone cominciò a svanire.
Polgara allora si rivide umana, nella sua forma reale.
E, guardando a terra, notò ai suoi piedi la pelle di un lupo.
Rufus allora si avvicinò alla ragazza e cominciò a giocare sull'orlo della sua veste, mentre la campana della chiesetta iniziò a suonare a festa.
Finalmente l'incanto era stato spezzato.
Quanto era avvenuto al torneo dell'Amore Ritrovato, aveva dato i suoi frutti.
Rufus allora si avvicinò alla porta e restò immobile a fissare Polgara, come se volesse farsi seguire.

elisabeth 09-06-2010 07.16.36

Nella vita per avere la forza di lottare bisogna avere davanti a se un obiettivo....qualsiasi esso sia, fosse anche il piu' umile dei progetti.
Il punto era questo.....non riuscivo a riprendere i fili della mia vita, non avevo progetti....ero caduta in un vortice che aveva spazzato via i miei sogni.....porai le mani alle orecchie.....non volevo sentirli, sembravano la mia coscienza impazzita.
Ero stanca e allora ?.......aspettare Madre Morte.....poi ad occhi chiusi la mia mente elaboro' la mia immagine.....ero vestita di nero e portavo un velo sul capo dello stesso colore....entravo in tempio...c'era solo oscurita'...difronte a me Madre mi poneva delle domande.....ma le risposte erano date dalle mie sorelle, dovevo rispettare il silenzio....e cosi' ad ogni risposta, un cero veniva acceso sino a quando il tempio non venne illuminato.....fu allora che Madre tolse il velo dal mio capo...era l'ultimo ostacolo ora ero pronta, avevo terminato il mio cammino dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita......Avevo fatto giuramento, ero nata per salvare vite umane.......Amavo....e per l'Amore che avevo per la vita dovevo continuare la mia strada......Tolsi le mani dalle orecchie ed aprii gli occhi....vidi i due anziani e il mio giovane mentore......erano ancora li'.....presi la spada e mi sollevai da terra.....<< Bene riccioli d' oro, mi sono riposata abbastanza, nulla ci viene regalato nella vita e bisogna lottare per ottenere cio' che si vuole.....fosse solo per dimostrare ai Templari che una donna potrebbe essere degna di far parte di un ordine...........alla Morte ci pensero' quando arrivera' il momento..>>.....Qualcuno aveva bisogno di me......e allora riprendiamo il cammino.......andiamo Pico....non e' ancora finita.......

polgara 09-06-2010 08.20.27

"Oh Madre mia!" l'incantesimo era stato rotto ed io ero di nuovo me stessa! Una gioia infinita mi pervase ed una forza ed una serenità maggiore sentivo in ogni particella del mio corpo. "Rufus! vuoi che ti segua? Va bene, ma prima di uscir di qui devo completare una cosa."
Mi girai verso l'altare di quella chiesa ed iniziai a muovere le braccia come mi era stato insegnato formando degli intrecci simbolici. Una luce rosso-violetta nacque dal mio cuore ed iniziò a diffondersi: "Sorella ecco il cuore che mi hai donato, il tuo cuore, con infinita amore te lo rimando e spero di incontrarti per il gran momento". A te Elisabeth e grazie per l'aiuto.
Poi mi girai verso Rufus ed aprii il portone: "Rufus andiamo, ora dobbiamo andare a prendere Guisgard ed a vivere i nostri sogni; e tu mi indicherai la strada." ed accarezzandogli il capo lo feci uscire.

cavaliere25 09-06-2010 09.35.32

Mentre camminavo insieme al menestrello gli chiesi tu come ti chiami mio caro amico?vedrai che la troveremo quella dama dissi non avere preoccupazioni, la selva si faceva sempre piu fredda e nera e intanto mi guardai attorno per vedere se vedevo un lupo nero ma niente da fare era come cercare un ago in un pagliaio chissà quanti lupi c'erano in quella selva poi chiesi di nuovo? ma chi gli e lo a fatto quel incantesimo? aspettai una sua risposta mentre continuavo a camminare.


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