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De Goth rise.
“No, non temete...” disse ad Altea “... è una vecchia austera, ma non è cattiva, madama.” Annuendo. “Ora è tardi e credo sia meglio tornare in città. Vi farò riaccompagnare a casa vostra e domattina vi attenderò al castello.” |
Annuii.
Dopotutto era un servitore solerte e fedele, di questo non c'erano dubbi. "Sì, infatti, non conosciamo questa nuova minaccia e non sappiamo quanto e se possa nuocerci, dunque è bene essere preparati" annuendo. "Pare che per ora tutti cerchino di minacciarci da ogni lato..." Con tono infastidito. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Si, madama Destresya.” Disse Lila con tono impertinente e canzonatorio, trattenendo una risata di scherno.
Best invece fissava la padrona dalla testa ai piedi, incapace di parlare. La guardava tutta, ogni sia forma e piega, come se la stesse immaginando nuda, fantasticando di lei in preda a pratiche perverse ed umilianti, di pura perversione, sottoposta ad abusi di ogni tipo con la sua compiacenza, alla mercé del più sudicio e proibito amplesso. “Ho visto il conte passeggiare per il palazzo poco fa, madama.” Con un sorriso di sfida Lila. |
“E' sempre stato così, dalla notte dei tempi.” Disse Elv porgendo la mano a Gwen. “Vieni, usciamo di qui... adoro il sangue, ma qui c'è carne in putrefazione e qualcosa che mi rende inquieto...”
Lasciarono l'obitorio, immergendosi nelle stradine deserte di Sant'Agata di Gothya, illuminate da una pallida Luna gibbosa e fioche luci di un acre sinistro. |
Annuii "Grazie milord, avete ragione, con quel che è successo meglio non tardare, domani mattina presto verrò al castello" sorridendo e tornammo verso i nostri cavalli.
Salii sul bellissimo cavallo bianco dando un ultima occhiata a quel rudere. |
"Questo posto è semplicemente orripilante, nessuno sano di mente riuscirebbe a starci più di un attimo..." con una smorfia.
Uscimmo finalmente da lì, immergendoci fra le stradine buie e poco illuminate, con la Luna quasi piena in cielo. "Peccato che in questa città ci sia qualcosa di strano e potenzialmente pericoloso per noi, non sarebbe male uscire per le stradine più spesso..." commentai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea ed il barone cavalcarono fino alla città, per poi raggiungere il castello.
Qui De Goth ordinò a Plot di prendere la carrozza ed accompagnarla fino al suo palazzo. Il barone salutò la bella De Bastian, dandole appuntamento al mattino seguente. Poi la carrozza partì. Ma mentre attraversava il crostone, ad un tratto, tra le ombre e le luci della notte una figura emerse lenta, camminando lungo il parapetto e fissando malinconica la città. Era una donna. |
Lanciai un'occhiataccia ad entrambi, ma non mi soffermai di più, perchè non volevo dar loro soddisfazione.
Ci avrei pensato più tardi a sistemare la sua sfacciataggine, altrochè. Povera ragazza, mettersi contro di me, non aveva idea di cosa la aspettasse. Non dissi nient'altro, e tornai nel palazzo, in cerca di Fessen. |
“In verità i morti ci sono stati nel bosco e non certo qui in città.” Disse Elv a Gwen. “Quindi passeggiare per le stradine non deve essere pericoloso.” Sorridendole. “Vieni, facciamo finta di essere due giovani come tanti. Due innamorati che passeggiano al chiaro di Luna e che magari si sono dati appuntamento qui, all'angolo di una strada qualsiasi... e vediamo cosa succede. Ti va?” Facendole l'occhiolino.
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La carrozza partì, non rivelai il segreto di Plot.
Quando arrivammo sul crostone vidi una donna camminare e dissi a Plot di fermarsi, scendendo dalla carrozza mi avvicinai alla donna "Avete bisogna di qualcosa milady?" chiesi, pensando fosse una donna sperduta. |
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