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Arrivammo nello spiazzo della chiesa, dove trovammo Asputin.
Osservai tutta la scena, per poi osservare la botola. Assicurai la mia stretta attorno alla mano di Theris ed iniziai a scendere, cercando di pensare a qualcosa per salvarci la vita. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Nyoko a fatica raccontò tutta la sua drammatica storia al poliziotto.
Ma appena lei ebbe finito, l'uomo cominciò a fissarla con occhi strani. Occhi grandi che ad un tratto si fecero bianchi. Poi del sangue uscì dalla sua bocca e cadde a terra morto. Allora Nyoko vide Wolfetta, che teneva in mano una lunga lama insanguinata. “Sciocca e petulante ragazza...” fissandola “... mi hai costretta ad uccidere questo idiota...” http://66.media.tumblr.com/71cea39bb...xsovo2_250.gif |
Gwen e Theris si fecero coraggio, scendendo nella botola segreta, subito seguiti da Asputin, Seth e tutti gli altri.
La botola si richiuse e si ritrovarono nella cripta sotterraneo della chiesetta. E da lontano, ancora ben nascosti, E'hiss e Gaynor osservarono tutto. |
Era buio, ma lui allungò le mani, sporgendosi in avanti cercando il corpo di Vivian.
E la trovò stesa all'indietro, docile, calda, invitante. Lui si chinò con il viso sul petto nudo di lei, cercando con le labbra i suoi seni, trovandoli. Cominciò così ad assaporarli, uno alla volta, facendola vibrare ed ansimare per il piacere, mentre con le mani tolse via l'ultima parte della veste che la copriva. E tutta nuda cominciò a baciarla ovunque, facendola godere come mai aveva osato immaginare. A tal punto che Vivian dovette tenersi con le mani stretta alla spalliera del letto, tanto era il piacere forte e travolgente. E lui giocò a lungo con lei, fino a quando la ragazza fu incapace di resistere oltre. Allora la prese e la fece sua con passione, liberando nella stanza i sospiri, i gemiti e le grida di piacere di lei. https://e2.pdexcdn.com/videos2024/1015908143948763.jpg |
Scendemmo giù, seguiti da tutti gli altri.
Quando fummo tutti giù, la botola si chiuse e noi ci ritrovammo nella cripta della chiesa. A quel punto non ci restava altro da fare se non capire come sopravvivere. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Il cibo venne servito e per un po' lasciai che tutti mangiassero in silenzio.
Quindi presi coraggio e iniziai a parlare. " Professore... " tenendo lo sguardo su Ordifren, " volevo cogliere l'occasione per ringraziarvi. Mi avete accolto in questa casa e mi avete subito fatta sentire a mio agio, la benvenuta. Ma c'è di più... Grazie a voi ho conosciuto anche il dottor Misk che" tentennai, mi sentivo come una scolaretta sotto esame. " Ho avuto modo di passare del tempo con il dottore e... Ho scoperto che molte cose ci accomunano, e questo ha portato una certa vicinanza tra noi e anche una complicità che..." presi un altro respiro, " professore voi siete stato per me quasi come un padre, accogliendomi in casa vostra, e per questo odiavo l'idea di mentirvi e nascondervi qualcosa e in un certo senso desidero tanto la vostra benedizione" allora allungai una mano a stringere quella di Misk, " per noi è importante" |
Ascoltai Ernot....e strinsi i pugni.."È certezza o lo pensate? Perché io ho consegnato nelle mani di Guisgard un libro dove vi sono tutti gli appunti su come mio marito e il professore hanno progettato la spada..è custodito qui perché..temo quelle persone lo cercano. E lui ha finto indifferenza...come può non fidarsi di me" giocando col bicchiere.."A questo punto tarderà a venire? Io non lo vedo in giro e mi ha fatto saltare nuovamente un appuntamento tra noi..e io non sono una bambola" stavolta con determinazione.
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Il volto del poliziotto si contorse in una smorfia di dolore al termine del mio discorso e mi cadde davanti morto. Urlai per l'accaduto, ma impallidi alla vista dell'assassino:
"Wolfetta?" dissi sorpresa. Non potevo crederci, persino lei era coinvolta. Ma in che situazione ero finita? Volevo scappare. Anche se non sapevo dove, scappare era la mia unica scelta. Ma gli occhi di quella donna mi bloccavano. La sua gentilezza non valeva nulla? Mi ero fidata di lei inutilmente. E se già loro tre erano crudeli, allora... Il proprietario del castello, la persona a cui dovevo commissionare il dipinto, chi era? Indietreggiai lentamente, cercando di stare allerte e pronta a schivare i suoi attacchi. Non sarei morta! Non dopo anni di sofferenza. Non per mano sua. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Mi lasciai cadere all'indietro, dimenticando ogni cosa.
L'unica cosa a cui pensavo, l'unica cosa che desideravo in quel momento era lui. Le sue mani su di me, le sue labbra, il suo meraviglioso sguardo azzurro sul mio corpo. Lo sentii che mi cercava nel buio, ora che mi ero lasciata andare, ora che avevo lasciato che il mio cuore prendesse il sopravvento sulla ragione, mi piaceva quel buio. Mi piaceva quello scoprirsi poco a poco, quel tentennare, quel sorprendersi, quel cercare e trovare. Dapprima sentii le sue mani che cercavano e trovavano il mio corpo, che lo aspettava, poi le sue labbra sul mio seno. Così inaspettate, abili, avide, mi sconvolgevano, gettandomi in uno stato di eccitazione tale, da non capire più niente. Allora le mie mani cercavano il suo corpo, lo trovavano, lo accarezzavano, bramandolo sempre di più. Nemmeno mi accorsi quando spinse via ciò che restava del mio abito, mi accorsi solo che la sua bocca attraversò tutto il mio corpo, facendomi fremere e bruciare di un piacere talmente inteso da essere quasi insopportabile. Avevo perso totalmente il controllo, e dovetti aggrapparmi alla spalliera, quasi avessi paura di perdermi in quel mare incandescente. E forse era così, ero persa davvero. Avevo dovuto perdere me stessa per trovarlo, cancellare un'intera esistenza, cambiare nome, tutto per arrivare da lui. Ed ero grata, grata che tutto quello fosse successo. Perché mai avrei potuto avere felicità più grande di quella che mi dominava in quel momento di pura passione. Allora le mie labbra cercarono le sue, e poi scesero ad assaporare e scoprire tutto li suo corpo come lui aveva fatto col mio, in un gioco sensuale e appagante, avvolto da quel buio così complice. Eppure non era ancora abbastanza. Volevo di più, volevo tutto. Il suo corpo, il suo cuore, forse persino la sua anima. Allora finalmente i nostri corpi si congiunsero, e mi fece sua con una passione incontrollata e travolgente a cui mi abbandonai completamente finché l'estasi più totale non mi avvolse, mi sconvolse, mi travolse facendomi arrivare dove credevo non si potesse giungere in una vita intera. Una felicità talmente grande, profonda e intensa che credevo fosse troppo da sopportare, invece era lì, per noi, soltanto per noi. Un mondo racchiuso in una stanza buia in cui insieme avevamo creato qualcosa di unico, raro e prezioso. Le nostre mani intrecciate, le nostre labbra che si cercavano nel buio, i nostri corpi che si congiungevano, i nostri cuori che battevano all'unisono erano tutto il nostro mondo. E tutto ciò che mi importava, non era altro che lui, il suo respiro rotto dalla passione, il suo corpo fremente, il suo battito accelerato, il suo sguardo appassionato. Per me, solo per me. Mi sentivo la donna più ricca e fortunata del mondo ad averlo con me, senza recite, maschere o inganni. Solo io e lui persi nell'estasi più completa. |
Io ed E'hiss vedemmo i due giovani, minacciati da un gruppo di uomini armati, sparire all'interno di una botola segreta azionata da un pozzo. I due erano in evidente stato di pericolo ed io non sapevo cosa fare. Lasciarli al loro destino o rischiare la vita per aiutarli? Avremmo potuto chiamare la polizia, ma dubitavo avremmo fatto in tempo a salvarli.
"E'hiss, cosa facciamo? Chiamare la polizia richiederebbe troppo tempo... aspettiamo ancora per vedere cosa accade o tentiamo di liberarli contando sul fattore sorpresa? Sono convinta che si tratti di quella maledetta setta di Illuministici e questo dev'essere il loro covo..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Gwen e Theris furono fatti scendere attraverso consumati e scivolosi scalini, che condussero i due giovani in una sorta di ambiente ipogeo, umido e semibuio.
“Avanti, proseguite davanti a voi.” Disse loro Asputin, mentre tutti gli altri uomini armati, guidati da Seth, li seguivano. Percorsero allora uno stretto corridoio scavato nel sottosuolo, più simile in realtà ad un cunicolo. Infine si ritrovarono in una sorta di cripta sottostante la chiesetta. |
“Il Capo” disse Ernot ad Altea “è un uomo molto impegnato, madama. Ma appena sarà libro, sono certo verrà qui da voi.” Sorridendo.
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Sospirai annuendo.."D' accordo..e quasi sera..cosa proponete per intrattenermi?" cercando di rimanere naturale.
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Wolfetta guardò Nyoko con occhi feroci, stringendo in mano il coltello insanguinato.
“Ora io e te faremo un bel giretto...” disse “... e tu da brava mi seguirai senza fare storie, altrimenti non sarai fortunata come questo poliziotto a cui è toccata una morte Tutto sommato rapida e relativamente indolore... no, se proverai a fare la furba ti farò morire con molto dolore...” |
Guardai quegli occhi inferociti come se li vedessi per la prima volta.
"Perché?" dissi sentendo le lacrime scorrermi sul volto. "Io mi fidavo di voi... Come avete potuto fare questo... Perché volete fare questo. Chi siete realmente?" dissi con tutto il fiato che avevo in corpo. Filax ringhiava fra le mie braccia, bramando la sua faccia per poterla ferire. Cercando di non essere imprudente, tentavo di allontanarmi, ma quegli occhi, le sue parole e quel coltello mi congarono le gambe. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Era una calda e tarda sera d'Agosto.
Quella stanza, così lussuosamente arredata, così sfarzosa, preziosa e segreta era divenuta il meraviglioso scenario di quell'inebriante passione. I loro corpi erano ardenti, vogliosi, sudati, stretti l'uno all'altro, tra lenzuola che ormai bruciavano per quell'estasi e pareti tra cui echeggiavano le urla di piacere di Vivian, che in certi frangenti diventavano quasi di disperato piacere, travolgente godimento. Quei corpi che scivolavano fra loro, trovando posizioni sempre diverse, audaci, forti, appaganti, intrecciandosi e cercandosi in modo profondo. Lui giocò con lei come fosse la sua bambola e lei lo seguì docile, rapita, senza potersi mai opporre all'impeto di quell'uomo che pareva fare del piacere e della passione la sua forza. Così la condusse lontano, possedendola più volte, fino a lasciarla stravolta e soddisfatta. Fino a cadere egli stesso fra quelle lenzuola, con lei stremata ed appagata sul suo petto. Fino a quando le loro mani si intrecciarono ancora e tutto si fece buio. |
“Non c'è tempo per avvertire la polizia...” disse E'hiss a Gaynor “ed aspettare l'arrivo di altri sarebbe solo peggiorare una situazione già disperata... bisogna scendere laggiù e cercare di liberarli... sono assassini e non si fanno scrupoli nel dover uccidere a sangue freddo...” estraendo la pistola “... ma forse portarti là sotto è pericoloso... te la senti o preferisci aspettare qui? O magari correre ad avvertire qualcuno?”
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Caddi stremata tra le sue braccia, mentre sentivo il fuoco della passione che mi aveva divorato trasformarsi in qualcosa di diverso, di più intimo e duraturo, come della brace che avrebbe scaldato il cuore per un lungo inverno.
Eppure c'era l'estate ad aspettarci là fuori, ma a me non importava. Quella stanza era il mio mondo ormai, e mi abbandonai a quel dolce abbraccio, appagata e felice. Le nostre mani intrecciate giocavano tra loro, e io restai in silenzio per un lungo istante, a contemplare quella pura felicità. Sarei rimasta stesa lì accanto a lui per sempre, ma sapevo che non era possibile. "Forse non avrei dovuto farti stancare così prima di un duello mortale..." risi, divertita, alzando lo sguardo verso il suo viso, per poi posargli un lieve bacio sul collo. E poi un altro, e un altro ancora. "Qui a palazzo penserò a tutto io, sta tranquillo..." sussurrai, stringendomi a lui, come se temessi che da un momento all'altro scomparisse "Mi inventerò qualche scusa.." vagamente divertita. "Tu vai a salvare il mondo..." sussurrai, sorridendo, rifugaundomi ancora di più in quell'abbraccio. Poi alzai lo sguardo su di lui, a cercare i suoi occhi. "E poi torna da me..." sussurrai, con voce calda, cercando poi le sue labbra con le mie. |
E'hiss mi rispose come avevo immaginato.
"Hai ragione, ma non ti lascerò andare lì sotto da solo... siamo venuti insieme ed insieme agiremo..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Beh, si potrebbe fare una partita a carte.” Disse Bafon ad Altea. “Cosa ne dite? Amate il gioco?”
“Buona idea...” Ernot “... dovrebbe esserci un mazzo di carte in uno di questi cassetti...” cercando. E fra le varie carte trovò uno strano biglietto. “Che può essere?” Mostrandolo a Bafon. |
Scossi il capo.."Sono negata a giocare a carte..agli scacchi poi..". Ernot cercò le carte quando trovò uno strano biglietto, lo mostrò a Bafon ed io mi avvicinai per guardare pure io.
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“Perchè c'è in ballo qualcosa di troppo importante...” disse Wolfetta freddamente a Nyoko “... e sai cosa? La libertà... l'unica cosa che conta... la libertà assoluta ed inviolabile... e fin quando al mondo esisteranno uomini disposti a negarla noi non ci fermeremo... sfortunatamente per te dovrai sacrificarti per questo grande valore... ed ora cammina, forza... davanti a te... e non fare scherzi... o il tuo gatto morirà subito...”
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Coninuavamo a camminare,scendendo per dei consumati scalini, finchè, alla fine di un cunicolo,non arrivammo alla cripta della chiesetta.
Strinsi la mano di Theris e lo guardai, non con paura o con timore,ma con una nuova luce, una luce di speranza. Avevo infatti elaborato un piano durante il tragitto e speravo proprio di poterlo mettere in atto e librare entrambi. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Un altro bacio ancora, poi un'ultima carezza.
Lui allora si alzò dal letto, lasciando Vivian ancora sudata tra quelle lenzuola calde e bagnate. “Si, pensa a tutto tu...” disse in un sussurro, voltato verso di lei. E svanì nel buio,come uno spettro. E Vivian, per un breve ed infinitesimale istante, avvertì un senso di freddo. Poi di nuovo caldo. |
La libertà? Io la bramavo più di altre cose al mondo. Lei era già una donna libera. Perché dovevo essere messa in mezzo?
"Non ho fatto nulla di male se non cercare lo stesso che cercate voi. La libertà. Sono scappata di casa per lei. Credi che non ti capisca?" dissi guardandola negli occhi. Poi mi voltai. Avevo paura ma giurai a me stessa che quello sarebbe stato l'ultimo ordine della mia vita. "E poi... " dissi dandole le spalle "non è vero che è la sola cosa che conta. Ci sono tante altre cose che contano. E poi di che libertà parlate? Vivere e lasciar vivere non è già di per sé una libertà?" dissi voltandomi appena verso di lei e iniziando a camminare. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai andare via con un sorriso, sospirando quando svanì, come un'ombra.
Mi buttai all'indietro, e sospirai di nuovo, guardando il soffitto. Eppure ero tranquilla, e felice, nonostante tutto. Sapevo che sarebbe tornato da me. Ora però non potevo stare con le mani in mano, dovevo pensare al palazzo e a tutto il resto, così accesi la luce a tentoni e mi rivestii. |
“Sempre cocciuta, eh...” disse E'hiss fissando Gaynor negli occhi “... e sia... ma farai sempre ciò che ti dirò una volta là sotto, chiaro? Mi obbedirai senza esitazioni o colpi di testa, intesi?” Con gli occhi in quelli di lei.
E poi, improvvisamente, la baciò. Un bacio forte, appassionato, totale. E baciandola la strinse a sé, al suo corpo, in modo virile e sensuale. “Non volevo morire senza aver baciato una donne per l'ultima volta...” staccando appena le sua labbra da quelle di lei e sorridendo impavido. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...67a57cf0e6.jpg |
Vivian riuscì ad accendere la lampada che lui aveva spento e si rivestì.
Intanto, in un'altra parte del palazzo, Altea era con Ernot e Bafon, attratti da quello strano biglietto. “E' chiuso...” disse Ernot “... ma è strano... forse dovremmo leggerlo?” |
Guardai i due uomini..."Temete? Avanti mi prendo io la responsabilità tanto ho già scoperto troppo fino ora..e me lo merito visto la pazienza" sorridendo e presi gentilmente il biglietto dalle mani di Ernot e lo aprii.
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"Ti obbedirò, promesso..." risposi sorridendo ad E'hiss, mentre lui mi guardava fisso negli occhi. D'improvviso, mi strinse forte a sé e mi baciò appassionatamente, lasciandomi senza fiato. La sua stretta era virile e possente, il suo bacio travolgente.
"Spero che l'aver avuto solo me sottomano sia stato ugualmente gratificante..." gli risposi con la mia bocca ancora sulle sue labbra. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Arrivarono nella cripta e si fermarono.
“Bene...” disse Seth ad Asputin “... li uccidiamo qui?” “No!” Gridò Theris, stringendo a sé Gwen per proteggerla. “Non vi abbiamo fatto nulla! Chi iete dunque? Cosa volete da noi?” “Siamo gli Illuministici.” Rivelò Asputin. “Gli eletti. Non da un effimero dio, né da un corrotto Clero... siamo gli eletti dalla ragione.” Con un ghigno. “E voi morirete perchè ci avete visto in faccia.” Ridendo. |
Mi rivestii, guardandomi allo specchio, come se una luce diversa mi illuminasse.
Sorridevo a quel riflesso, canticchiando un motivetto che non ricordavo. Un motivetto che sembrava uscito fuori dall'angolo più buio della memoria. E forse era così. Il chiasso della battaglia era tutto intorno a noi, sentivo uomini urlare, carri cigolare, cavalli nitrire. Una cacofonia rassicurante, in cui riuscivo quasi a distinguere una musica, e infatti fu per quello che iniziai a canticchiare. Camminavo a passo svelto, guardandomi attorno, come controllassi che fosse tutto a posto. E lo era, vedevo uomini intenti a sistemare armi e canoni. Il mio incedere era pesante e cadenzato, i pantaloni stretti, il corpetto nero, e le armi, molte armi. Damasgrada al mio fianco, due pistole nella cintura, due lunghi pugnali sulla schiena, due negli stivali, e un paio nel bracciale. Il Lupo nero svettava sul mio mantello che svolazzava nella cupa aria cittadina. Raggiunsi il punto più alto, dove c'erano i soldati migliori, i miei fedelissimi: i famigerati Montanari. Ci scambiammo uno sguardo d'intesa, mentre guardavamo davanti a noi, quello che tra poco sarebbe diventato il campo di battaglia. Non c'era empatia o pietà negli occhi di quegli uomini, solo cieco furore guerriero e lucido amore per la battaglia. Continuavo a canticchiare piano, fino a che anche gli altri se ne accorsero, per poi accordarsi in quel motivetto che accompagnava spesso le nostre serata. Allora sorrisi, un sorriso freddo e crudele, eppure divertito. "Montanari.." iniziai a cantare, sfoderando la spada. "Montanari.." risposero in coro, sguainando le spade a loro volta. "Metteremo a ferro e fuoco tutta la città.." cantammo divertiti.. "Chi si salverà?" conclusi io, per poi ridere, e prendere una fiaschetta da Elas. Annuii, ne presi un sorso e lo ripassai al ragazzo. "State pronti.." guardando di nuovo davanti a me "Tra poco attaccheremo..". Sbattei le palpebre un paio di volte, guardando di nuovo quell'immagine. Mi era parso di vedere tutto da fuori, come se fossi una spettatrice di quella scena. Dunque quella era Clio? Una macchina da guerra senza cuore? Che amore poteva mai dare? Sorrisi, nel guardarmi allo specchio. No, Vivian era diversa. Ed io ero felice di essere lei, di aver seppellito Clio infondo al mare. Sospirai. Avevo un sacco di cose da fare, se le cose fossero precipitate. Così uscii dalla stanza, chiedendo a un domestico dove potessi trovare Ernot. |
“Sta zitta e chiudi gli occhi...” disse sorridendo appena E'hiss, per poi baciare di nuovo Gaynor “... mi spiace solo non avere tempo per fare altro, oltre che baciarti...” stringendola a sé.
Un ultimo bacio e poi lui caricò la pistola. Raggiunsero il pozzo e dopo essersi accertati che non vi fosse nessuno a guardarli, E'hiss azionò l'ingranaggio che aprì la botola nel terreno. “Andiamo...” fissando Gaynor. E scesero, ritrovandosi in un Ade di oscurità, silenzio ed umidità. Camminavano sotto le pareti per via del buio, fino a quando imboccarono un corridoio più simile ad un cunicolo. Ed intravidero una luce soffusa in lontananza. |
Arrivammo nella cripta e non rimasi poi così tanto sorpresa dalla rivelazione di Asputin.
Mi sembrava solo incredibile che Theris avesse potuto, solo per una attimo, prestare ascolto a quell' illuministico, che di sicuro era un fanatico come loro. "Se proprio volete ucciderci" iniziai "Voglio prima dire un'ultima cosa a mio marito.." Mi voltai poi verso Theris e, con la scusa di un ultimo bacio sussurrai sulle sue labbra "Quando te lo dico scappiamo..." Infilai la mano in borsa, estrassi una fialetta, una delle tante che tenevo in borsa come kit di emergenza e la gettai a terra. Quella,rompendosi, liberò un densa e scura nube di fumo; presi allora per mano Theris ed iniziammo a correre. Attraversammo di corsa tutto il cunicolo, col cuore che batteva forte e la paura che ci attanagliava. Arrivammo alla botola, la aprimmo e uscimmo fuori, chiudendo la botola. Vidi poi i cavalli fuori; infatti, Seth e tutto il suo seguito erano sotto nella cripta e noi avremmo potuto prenderli per andarcene. "Avevamo in sospeso una cavalcata insieme io e te, se non sbaglio..." dissi, ancora trafelata per la corsa. Prendemmo Allora i due cavalli e in fretta cavalcammo attraverso la brughiera. Dissi poi ad alta voce a Theris di dirigerci alla stazione di polizia, in modo da denunciare il fatto. Galoppammo a lungo, finché non entrammo in città, raggiungendo la stazione. "L'ispettore Ozzillon, per favore. È urgente" quando entrammo. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...6ef188b059.jpg Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Parlo della libertà assoluta.” Disse Wolfetta a Nyoko. “Ed ora sali su quella carrozza.”
Entrarono entrambe e all'ordine di Wolfetta il cocchiere partì. “Ti tengo d'occhio.” Wolfetta col coltello puntato verso Nyoko. |
Vivian uscì dalla stanza, dopo quel lontano ricordo giunto da un'altra vita e da un domestico seppe dove si trovava Ernot.
Raggiunse la stanza e lo trovò con Altea e Bafon. Proprio mentre la vedova si appestava a leggere il biglietto che aveva aperto. |
Wolfetta mi fece salire su una carrozza. Mi guardai intorno senza abbassare la guardia. La libertà assoluta? Poteva questa essere la soluzione? La vera 'felicità'? Guardai il coltello nelle sue mani ancora un po' umido di sangue.
"Libertà assoluta... " ripetei ad alta voce. Guardavo Filax che mi dava coraggio con i suoi grandi occhi rossi. "Se posso permettermi..." dissi con un educazione sarcastica, "Vorrei poter dire di essere d'accordo con voi, ma non lo sono. La vera libertà si dovrebbe condividere, non privarla. È un pensiero egoistico, il vostro. Porterà solo a guerre e distruzione. Non credete veramente a ciò che fate? Pensateci bene. Che valore ha una libertà che ti rende prigioniere di odio e distruzione?" Volevo capire perché tutta quella crudeltà... Perché tutto quel odio? Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Tutto accadde velocemente.
La fialetta il fumo e poi Gwen e Theris che presero a scappare via. Seth ed i suoi, intuendo l'accaduto, ma impossibilitati a muoversi, cominciarono a sparare nel fumo all'impazzata. Tuttavia i due giovani riuscirono a fuggire con due dei loro cavalli, raggiungendo la città ed infine il commissariato. Ma solo in quel momento Gwen si accorse che uno dei colpi sparati da Seth e dai suoi aveva ferito Theris. Il giovane aveva resistito, ma poi stremato cadde a terra all'ingresso del commissariato, in una pozza di sangue. |
Trovai Ernot con Bafon e Lady Altea.
"Buongiorno.." sorridendo. Dovevo pensare ad una cosa alla volta, e comportarmi come se niente fosse. Come diavolo faceva lui ogni singolo giorno? Eppure non mi venne poi tanto difficile, forse anche i mercenari hanno questa capacità. Mi ricordai della cena che Altea voleva fare con Guigsard. "Madama, mi spiace informarvi che il capo è dovuto uscire per degli affari urgenti..." con aria di scuse "Mi prega di porgervi le sue scuse, e dice che si farà perdonare.." sorridendo. "Bafon.." rivolgendomi a lui "Accompagna milady alla sua carrozza, per favore, che è tardi.." sorridendo. "Ernot.." voltandomi verso di lui "Posso parlarvi un istante?". |
Quando la porta si aprì sobbalzai pensando fosse Guisgard ma era la sua segreteria..misi il biglietto nel cassetto guardando Bafon ed Ernot..sicuramente avrebbe detto al Capo del fatto. "I miei saluti milady...scusate se sono ancora qui ma sto ancora aspettando pazientemente Sir Guisgard, mi aveva detto di aspettarlo e nel frattempo Bafon doveva intrattenermi...stavamo giocando a carte e abbiamo scoperto un biglietto chiuso..ho cercato di aprirlo..volete farlo voi? Non vorrei sia pure una minaccia." La dama non ascoltò e guardai Bafon.."Ma se Milord non era qui, quando avrebbe detto di sbattermi fuori da Palazzo? Io lo aspetto, portatemi un thè..io so che verrà".
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