Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 15-02-2013 20.18.30

Non riuscivo a crederci, mia madre che mi dava il permesso di andare.
"...oh, madre... Grazie grazie." Dissi con le lacrime agli occhi "...certo, saremo diligenti... Davvero, non ci metteremo nei guai...".
La vidi sorridere e uscire, lasciandomi sola con il mio amico.

Citazione:

“Sant'Agata di Gothia...” mormorò Lucius una volta rimasto solo con Clio. “... che posto sarà? Io non l'ho mai sentito! Però ho sentito parlare della guerra. E molto. Sai che gli Arciduchi di Capomazda sono una stirpe maledetta?”
Sorrisi, ero troppo felice per spaventarmi.
"...davvero?" Dissi con gli occhi sgranati "..allora la cosa si fa sempre più interessante...". Presi le mani del mio amico tra le mie e lo guardai ridendo "...dai, Lucius.. Dov'è la tua voglia di avventura? Non hai sempre sognato di diventare un cavaliere senza paura? Sant'Agata dev'essere un posto incredibilmente misterioso e affascinante...".
Mi avviai verso la mia camera e gli feci cenno di seguirmi.
Mi fermai dopo qualche passo, guardandomi attorno per essere sicura che non ci fosse nessuno.
Mi voltai verso di lui e gli mostrai il bigliettino.
Restai in silenzio mentre lo leggeva, Lucius conosceva tutti i miei segreti e sapevo che avrebbe capito.
"... Che te ne pare?" Mentre entravo nella stanza e mi dirigevo verso il manoscritto che non avrei abbandonato per nessuna ragione.
".. Li distribuivano in piazza.. E questo è quello capitato a me.. Capisci perché devo andare? E perché ti voglio con me?".
Avevo sistemato le mie cose più care, quelle che nessuna servitrice si sarebbe azzardata a toccare.
Ero pronta per partire.

Guisgard 16-02-2013 02.08.46

Parsifal, così, si avviò alla cappella che si trovava a poca distanza da quel luogo.
Era in stile romanico, fatta quasi interamente di pietra e con grezze sculture ad ornare il piccolo portico colonnato.
Il tempo era grigio e dal cielo cominciavano a cadere le prime gocce di pioggia.
Parsifal aveva tracciato il percorso che lo avrebbe poi condotto attraverso regioni sconosciute e violente, fino a Sant'Agata di Gothia.
Ad un tratto, mentre era ancora nella cappella, udì alcune voci provenienti dall'esterno.
Era una carovana di mercanti diretta proprio a Sud.
Ossia la strada che aveva scelto Parsifal.

Guisgard 16-02-2013 02.17.34

Poco dopo tutto era pronto per la partenza.
La madre di Clio salutò sua figlia e il giovane Lucius.
Poi, una carrozza guidata dal cocchiere di famiglia condusse i due ragazzi fino al piazzale.
“Sto continuando a fissare questo biglietto...” disse Lucius a Clio, mentre i due si incamminavano verso i paggi al centro del piazzale “... non credi sia strano? Voglio dire... chi ha mai potuto scriverlo? E come fa a conoscere il tuo nome? E poi la storia del libro... insomma, a me insospettisce... e non poco... e poi chi è mai questo Arconte Meccanico? Uno strano titolo, non credi?” La fissò. “Sei davvero decisa ad imbarcarti in questa strana avventura?”
Ma proprio in quel momento uno dei paggi, accorgendosi del biglietto in mano a Lucuis, si avvicinò ai due ragazzi.
“Posso aiutarvi?” Domandò con cortesia.

Guisgard 16-02-2013 02.27.32

“Perchè” disse il paggio ad Elisabeth “ritenete strano questo giuramento? In tutti i regni del mondo bisogna giurare fedeltà ad un re o a qualche nobile potente. A Camelot voi tutti siete fedeli al re... perchè dunque vi stupisce tanto l'atto di fedeltà che l'Arconte Meccanico chiede a tutti coloro che arrivano nella sua città? Egli apre a voi e a molti altri le porte del suo feudo, permettendovi di usufruire di tutto ciò che dispone la nostra terra. E lo fa senza porre limiti o costrizioni. Ma chiede soltanto un gesto di fiducia. Dopotutto anch'egli giura di difendere e aiutare tutti i visitatori che arrivano a Sant'Agata di Gothia. Tutto questo vi turba, milady?”

Clio 16-02-2013 02.37.47

Lucius sembrava terribilmente insospettito dal biglietto, non faceva che guardarlo.
Tuttavia, risi alle sue parole e lo spintonai leggermente con la spalla.
"... Dimmi un po'.. Da quando sei diventato un fifone?" Fissandolo con una smorfia divertita ".. Mi conosci da una vita e sai benissimo che con uba situazione del genere divento curiosa come una biscia.." Lo guardai negli occhi, ritrovando la serietà "..certo che mi insospettisce.. Ma voglio sapere.. Voglio sapere come faceva l'autore del biglietto a sapere il mio nome, a sapere del manoscritto e dei miei sogni... Voglio risposte... E non le avrò tra le mura di casa, ma a Sant'Agata di Gothia..".
Tornai a sorridere "...ma se ti sembra troppo pericoloso, puoi sempre tirarti indietro, fifone... Non lo diremo a nessuno.." Ridendo.
Un paggio poi si avvicinò, chiedendoci se avevamo bisogno.
Lo salutai con una riverenza educata.
"...Salute a voi.. Credo proprio di si... Sono la figlia del marchese di Restoiry e lui è addetto alla mia sicurezza... Siamo diretti a Sant'Agata di Gothia..".
Presi il biglietto dalle mani di Lucius, sorridendogli.
"..immagino.." Continuai nel vedere lo sguardo del paggio "..che voi possiate indicarci la strada..".

Guisgard 16-02-2013 02.45.05

Vivian si voltò verso Altea e sorrise.
“La Festa delle Mele” disse raggiante “praticamente è già cominciata che io sappia. Ma durerà un bel po' e sono certa che arriveremo in tempo.” Si voltò allora verso uno dei valletti poco distanti. “Perdonatemi...” chiese “... quando partiremo?”
“Molto presto, damigella.”
“E ditemi... arriveremo in tempo per la Festa delle Mele?”
“Certo.” Annuì sorridendo il valletto. “Arriveremo in tempo per la festa.” Si voltò poi verso Altea. “Potrei avere il biglietto, milady? Quello che vi è stato dato. Esso vale come invito ed è esclusivo. Consegnandolo a me sarà registrato il vostro arrivo a Sant'Agata di Gothia.”

Guisgard 16-02-2013 04.29.37

Il paggio prese il biglietto dalle mani di Clio e sorrise.
“Il vostro posto sull'aeronave è già pronto.” Disse ai due ragazzi. “La partenza è imminente. Ma prima bisogna che giuriate.”
“Giurare cosa?” Chiese Lucius.
“Giurare fedeltà all'Arconte Meccanico.” Rispose il paggio. “Solo chi giura fedeltà al nostro signore potrà raggiungere Sant'Agata di Gothia con questa aeronave.”
Lucius allora fissò Clio, attendendo la decisione della ragazza.

Talia 16-02-2013 14.21.14

Quella sagoma si avvicinò ed io, finalmente, potei riconoscerla...
“Mi hai spaventata..” dissi seccamente “Lo sai che è vietato a chiunque introdursi nella mie stanze... non farlo mai più! Meno che mai senza preavviso!”
Lei tuttavia scostò le tende e mi mostrò che già iniziava ad albeggiare... sospirai...
“D’accordo...” dissi, alzandomi lentamente “Prendi il mio abito, dunque... quello porpora... ed il diadema. E prepara il mantello di armellino!”
Un’ora dopo ero pronta e mi stavo dirigendo rapidamente verso la torre dalla quale l’Arconte avrebbe tenuto il suo discorso...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 52467)
“Popolo di Sant'Agata di Gothia... io vi ho liberato dalla schiavitù di Capomazda e della chiesa! Io vi ho ridato il bene più prezioso... la libertà! Grazie a me nessuno vi imporrà più con quale nome chiamare i vostri figli e cosa mangiare! Nessuno più vi ordinerà di venerare statue e adorare icone! Nessuno più incatenerà la vostra esistenza con sciocchi e bigotti vincoli! Non ci saranno più libri buoni e libri cattivi! Né autori leciti e autori illeciti! Voi deciderete cosa è giusto e cosa non lo è! Voi sceglierete cosa è Bene e cosa invece è male! Non esiste il bianco e il nero a questo mondo! E se anche esistesse, coloro che vi hanno dominato fino ad oggi non sono certo bianchi! No, perchè non basta essere unti da uomini con lunghe toghe per essere destinatari della giustizia e della verità! Si dicono seguaci di un Dio umile, eppure impongono il loro orgoglio e la loro superbia! Si proclamano discepoli di un Dio misericordioso e caritatevole, eppure non hanno esitato a muovere una crociata contro chi non riconosce il loro Credo! Affermano di essere figli di un Dio dei poveri, eppure nei loro palazzi e nelle loro chiese dominano l'oro, l'argento e il marmo! Favoleggiano di un Dio che ci ha creati tutti liberi, eppure impongono il loro Credo e bollano come infedeli chi non lo segue! Ma da oggi non ci imporranno più i loro pregiudizi! L'uomo è nato libero! E nessuno potrà mai renderlo schiavo attraverso i falsi dogmi di un credo bugiardo! Nessuno!”

E un boato rispose alle parole del signore di Sant'Agata di Gothia, che fissava quella oceanica folla con un'enigmatica luce proveniente dal suo elmo di ferro.

Fu un discorso forte, pronunciato con voce carica di sentimento e concertato con sapienza.
Mi bastò ascoltare le prime parole e lanciare una rapida occhiata in basso per comprendere tutto il potere ed il carisma che quell’uomo esercitava sul popolo di quella città... l’Arconte si era guadagnato la fiducia ed il rispetto di quella gente, ed era chiaro che lo sapesse esercitare.
Rimasi in silenzio durante tutto il discorso, ostentando garbata attenzione... ma riflettevo.
Sygma aveva bisogno della fedeltà e dell’appoggio dell’Arconte... lui era riuscito a cacciare le truppe di Capomazda fuori dai suoi confini, ma i duchi stavano riscuotendo altri successi su altri fronti e i dispacci che ne lodavano le gesta giungevano a me, alla corte di Sygma, quasi ogni giorno.
Osservai ancora per qualche istante l’Arconte... io avevo bisogno di lui in quella guerra contro i duchi di Capomazda, era vero, ma lui aveva un bisogno assoluto del mio sostegno se voleva legittimare e rendere duraturo il suo potere su quella città... sorrisi appena, pensando che forse avremmo anche potuto trovare un tacito accordo.
Proprio in quell’istante la voce dell’Arconte si spense ed un boato di giubilo si alzò dalla folla.
Lentamente mi feci avanti, dunque, e salii sul palco insieme all’Arconte... salutai la folla e poi, delicatamente, appoggiai la mia mano sul braccio dell’uomo, in quel gesto di silenzioso consenso.

Parsifal25 16-02-2013 15.51.36

Il cielo andò ad oscurarsi.......sembrava quasi come se chiedesse di portare la mia spada al servizio di quella povera gente.

Sin da piccolo, ho sempre creduto che in quel che ci si para dinanzi, vi è sempre una predestinazione........spesso, il mio caro Maestro mi parlava di ciò......aveva ragione......

Effettuate le mie preghiere ed il mio rito di buon auspicio mi diressi verso l'uscita, quando ad un tratto sentì vociferare alcune persone che erano dirette a Sud, la cosa mi fece sorridere perché la teoria del mio mentore si avverava sempre....giunto a destinazione mi rivolsi alla carovana e chiesi:

"Perdonate, Signori ho sentito che siete diretti a Sud.......potrei' unirmi a voi? Sarò ben lieto di offrire i miei servigi da cavaliere alla vostra causa. Lasciate che mi presenti, il mio nome è Parsifal, cavaliere dell'ordine Longinius......per servirvi."

Clio 16-02-2013 17.32.36

Sorrisi a quelle parole del paggio e mi voltai verso Lucius, chinando leggermente la testa in un cenno di assenso.
"..ma certo, è naturale..." Dissi rivolta al paggio "... Non ho alcun problema a giurarvi che per tutto il tempo che trascorreremo a Sant'Agata di Gothia saremo fedeli all'Arconte che la governa e che rispetteremo le sue leggi.." Guardavo il paggio con aria ferma e solenne.
"..mi auguro che la mia parola vi basti per entrambi.." Dissi poi "..Quest'uomo.." Voltando lo sguardo verso Lucius accanto a me "..ha giurato fedeltà a me e alla mia famiglia molto tempo fa, ed è il mio uomo più fedele.. Si rimetterà alle mie decisioni, qualunque esse siano... E se io sono fedele al vostro arconte, lui lo sarà...".
Fissai il paggio con aria ferma e decisa.
Sapevo che Lucius non mi avrebbe contraddetta, mai davanti a qualcun altro almeno. Anche se mi pesava rimarcare in quel modo la distanza che c'era tra noi, facevo di tutto per trattarlo alla pari, ma c'erano situazioni in cui non potevo comportarmi come quando eravamo soli.
"...dunque.." Continuai dopo una pausa "..possiamo andare ora?" Con un sorriso.


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