Camelot, la patria della cavalleria

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elisabeth 25-03-2016 21.20.50

Al rumore della cella che so apriva..scesi subito dallargo davanzale......un soldato accompagnava una donna...mi mise della zuppa in una scodella....e dell'acqua in un catino.......mi sentiiun cane alla catena........avevo il volto in fiamme......quando la guardia richiuse la cella.....i suoi avvertimenti...a cosa sarebbero serviti.....a nulla.....per la rabbia gli scagliai contro la scodella con ma minestra...." Mangiatela voi e tutti quelli che hanno una colpa..percheè voi siete il primo della lista "...........i miei genitori mi ammonivano continuamente.....quando parlavo dovevi stare attenta......attenta quando camminavo tra la gente.....Moltospesso...avevo predetto piccole cose...o curato malattie di poco conto...ma la gente era diffidente...e dovevo vivere tra i boschi.....Capomazda...non era un luogo per una donna come me......I cani...loro...non mi avrebbero fatto nulla....gli animali del bosco erano mansueti con me........mase avessi tentato di uscire.....avrei scatenato pensieri peggiori del furto.......e per quanto pazza....ancora un barlume di lucidita' viveva nella mia mente.......

Lady Gwen 25-03-2016 21.55.59

Tornai a palazzo, da dove si poteva ammirare la brughiera in tutta la sua selvaggia bellezza, essendo situato quasi alle porte della città.
"Preparate un bagno caldo con degli olii essenziali " dissi alle domestiche che erano giunte nell'androne del palazzo per prendere il mio mantello.
Lì vidi i ritratti mio e dei miei genitori. Mi soffermai su quello di mia madre: mi venne un'improvvisa nostalgia, anche se stavo bene qui, mi sentivo indipendente, ma anche loro mi mancavano e rimasi per qualche minuto assorta nell'androne a fissare il dipinto.

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Guisgard 26-03-2016 00.39.14

Il vecchio marinaio indossava abiti logori, aveva una lunga barba bianca e sul capo uno di quei cappelli tipici degli uomini del mare, di quelli imbarcati a forza dalla marina ducale.
Parlava con accento Flegeese, gesticolando e dando un che di teatrale alle sue parole, tanto da apparire nei modi più simile ad un cantastorie piuttosto che ad un marinaio.
"I Capomazdesi non tengono a noi." Disse a coloro che si erano fermati per ascoltarlo. "Non vogliono darci i loro stessi diritti, ma piuttosto sfruttare queste nostre terre come una colonia. Ribellatevi. Ribelliamoci, fratelli. Ora che Capomazda è debole, senza il suo duca."
Tutto ciò davanti ad Altea, a Sophie e a Sibille.

Guisgard 26-03-2016 00.43.41

Mentre Gwen fissava il ritratto di sua madre, qualcuno arrivò nell'androne.
"Bentornata, mia cara." Disse Costanza, la sua nutrice giunta con lei a Capomazda per volere dei suoi genitori come accompagnatrice della giovane. "È stata piacevole la serata al Palazzo dei Taddei? Sei stata cortese con lord Rovolin? Egli con ogni probabilità un giorno sarà Arciduca e guadagnare i favori è la cosa più saggia che tu possa fare, Gwen."

Altea 26-03-2016 00.45.32

Fu difficile capire le parole di quell' uomo, il suo gesticolare ma il suo fervore ed entusiasmo attiravano le persone.
Lo ascoltai attentamente..sembrava un rivoluzionario...rimasi perplessa e guardai mia zia e Sophie.."Sembra stia aizzando la gente, però io non do nulla per futile e scontato..se volete voi potete entrare nel locale ad aspettarmi ma io voglio saperne di più". La mia sete di curiosità in ogni campo era troppo forte e mi avvicinai a lui.."Messere, i miei saluti..io non sono capomazdese e sono qui nientemeno da quasi due giorni..perchè andate a dire queste parole? E cosa dovrebbe formarsi invece del Ducato...siamo tutti pronti a parlare ma le vostre idee quali sono?". Chissà se altri pensavano come lui.

Guisgard 26-03-2016 00.55.52

"Questo libro" disse l'uomo a Dacey "non deve essere giudicato per le sue condizioni poichè non è destinato a finire nella casa di qualche collezionista. No, il suo valore si basa su ciò che racconta, poichè è una fonte attendibile. Unica, che nessuno può mettere in discussione."
"Non nego ciò che dite" fece lo zio di Dacey "ma questa non è una biblioteca e dunque le cose che vendiamo devono avere un interesse particolare per i clienti. Se questo libro è un documento storico allora forse vi conviene portarlo a qualche scuola o magari ad un maestro."
"Non capite?" L'uomo. "Questo libro è molto importante e posso assicurarvi che qualcuno farebbe carte false per averlo."
"Allora perché non lo portate a chi può apprezzarlo?" Fissandolo lo zio di Dacey. "Sicuramente ci farete un guadagno maggiore."
"Purtroppo per motivi che non posso spiegarvi sono costretto a venderlo subito." Spiego'l'uomo. "È vi assicuro che state facendo un affare. Questo libro racchiude i peggiori misteri di Capomazda, credetemi." Con un tono enigmatico. "Datemi trenta Taddei d'argento e ve lo lascerò."

Lady Gwen 26-03-2016 00.56.06

Mentre osservavo il ritratto, qualcuno arrivò: era Costanza, la mia nutrice.
"Costanza ti prego, non ricominciare..." sbuffai, imboccando le scale per raggiungere la mia stanza.

Guisgard 26-03-2016 01.00.03

Nonostante la rabbia per l'ingiustizia subita ed il digiuno causato dall'aver scaraventato l'umile cena contro le sbarre della cella, la notte giunse inesorabile ed alla fine Elisabeth cadde addormentata.
Non sognò nulla è verso l'albeggiare si svegliò a causa di un rumore di passi.
Un soldato aprì all'improvviso la cella.
"Forza, alzati e vieni con me..." disse con tono autoritario.

Guisgard 26-03-2016 01.03.12

"Milady..." disse il vecchio ad Altea "... i Capomazdesi si facciano il loro ducato e lascino a noi la libertà di governarci da soli. Le Flegee devono essere libere dall'arroganza dei duchi di Capomazda. Questo voglio. Che la gente di queste terre si ribelli e lotti per la sua libertà."

Guisgard 26-03-2016 01.06.22

"Dovresti essere più saggia e lungimirante." Disse Costanza seguendo Gwen sulle scale. "Presto ci sarà un duca e potrebbe essere lord Rovolin che la tua famiglia appoggia senza riserve. Vuoi forse vivere sempre come un'anarchica? Senza occuparti del tuo futuro? Non vuoi trovare marito? O pensi che gli uomini non preferiscano sposare le nobili dame rispettate da tutti?"


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