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Mi avviai, avvinghiata a me stessa, sentendo l'angoscia aumentare fino ad esplodere alla vista di una cupa città. "Fantastico..." dissi dispersa e delusa in qualche modo. Non avevo mai visto città così tetre, ma dove diavolo ci aveva portato Babaluci? Ero tentata a tornare indietro, ma anche fossi tornata indietro... Dove sarei andata? Lì forse c'era qualcuno che avrebbe potuto aiutarmi. Mi avviai con cautela in quella città, indossando un cappuccio per coprire i capelli bianchi. Mi guardavo intorno in cerca di anima viva. "C'è nessuno?" dissi ad alta voce, cercando di non trasparire la mia paura e disorientamento.
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La carrozza si fermò e il cocchiere si rivolse a me in modo sorpreso ma seccato quando prese parola un certo uomo diceva di chiamarsi Kimsy ma metteva prima il nome di monsignore, nome a me sconosciuto..poi ricordai una lezione di Parvia...era vero..sulla terra degli uomini vi era una religione molto idolatrata ed era il Cattolicesimo, me ne aveva parlato su una lezione delle religioni.
"Prima di tutto non osate rivolgervi a me con questo tono" guardando Jaime sospirando e facendole l' occhiolino..ecco eravamo scoperte per degli uomini. "Noi..monsignor Kimsy...veniamo da un regno lontano di un' isola orientale, e non la troverete nemmeno nelle mappe" pensai alla storia inventata prima ma era la unica plausibile "ecco...io sono una delle regnanti e alcuni uomini, in queste zone, ci hanno preso tutto quello che avevamo...magari vi sembriamo strane ma è il nostro abbigliamento..eravamo curiose di vedere nuovi mondi" sorridendo e cercando di essere convincenti.."Il mio nome è Eeila e questa è la mia ancella Jaime" avvicinandomi ai quattro e mi accorsi stavo ancheggiando e sistemai la camminata per niente imbarazzata. |
Elv accompagnò i due uomini e poi ritornò nella magione.
Qui la voce di Cassandra echeggiò in ogni angolo, acquistando un che di etereo, quasi come un sibilo. “Sembra che qui il vento soffi a suo piacimento da ogni spigolo...” disse Elv guardandosi intorno, per poi cominciare a sistemare i suoi bagagli. |
Alzai gli occhi al cielo e roteando la mano in aria feci arrivare i suoi bagagli in camera.
"Coraggioso, ma anche testardo" mormorai ancora. Vediamo se adesso si sarebbe deciso a convincersi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Astral entrò in città ed in risposta alla sua voce vide diverse persone ancora impegnate con le loro faccende.
Le botteghe erano ancora aperte e le persone camminavano in strada impegnate in vari modi. Il centro abitato era arroccato ai piedi del palazzo baronale, sede dei signori di quelle terre. E guardandosi intorno la ragazza notò un'insegna davanti ad un'abitazione. L'insegna diceva: “Dottor Chrienz” |
I quattro furono sorpresi dalle parole di Eeila e dai suoi atteggiamenti così provocanti.
“Principessa o meno” disse il cocchiere “badate che siete in presenza di un monsignore e dunque rivolgetevi a lui col doveroso rispetto.” “Ehm, non importa...” Kimsy al cocchiere “... sua altezza sarà sconvolta ed immagino non sia da biasimare... prego, salite sulla nostra carrozza e vi porteremo in paese... la brughiera non è mai un luogo sicuro... soprattutto per due donne sole.” Sorridendo il giovane chierico. |
Alla mia domanda, quasi come una risposta dal destino, vidi la gente impiegata nelle loro faccende. Mi guardavo ancora intorno, mi sentivo completamente a disagio e spaesata. Poi notai un'insegna.
"Dottor Chrienz?" dissi cercando di ricordare cosa fosse un dottore. Babaluci ci teneva fuori dai contesti sociali e così, anche i titoli lavorativi ci erano ignoti. Soprattutto per me, che non avevo avuto un'istruzione. Bussai alla porta di questo "dottore", forse avrebbe potuto aiutarmi. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
I bagagli incredibilmente cominciarono a spostarsi da soli, poi di nuovo la voce di Cassandra.
Elv comprese che non si trattava del sibilo del vento allora sbiancò, restando immobile. Un attimo dopo, corse fuori, versi l'ingresso della magione. |
Guardai il cocchiere con occhi di fuoco, stavo per ribattere quando prese la parola monsignor Kimsy. Per essere un uomo sembrava davvero gentile, Parvia diceva erano degli esseri pericolosi.
Feci cenno a Jaime di seguirmi.."Vi ringrazio, monsignor Kimsy, siete davvero gentile...anche se vi devo avvertire non sono una donna che ha paura di farsi valere"..ovvio avevo gli Dei a mio favore e sapevo fare cose che nemmeno loro sapevano, comunque avere un aggancio per la nostra cerca era utile. Salii con Jaime nella carrozza e feci un cenno del capo agli altri due uomini che non parlavano e mi accorsi che il vestito era abbastanza aperto e forse pure un pò trasparente ma non mi imbarazzai..cosa mai poteva essere di strano..."Scusate in che posto ci troviamo?" guardando gli altri due "Piacere di conoscervi". |
Astral bussò ed un attimo dopo una voce giovane ed affabile la invitò ad entrare.
La giovane vide così un giovane uomo, distinto, ben vestito, dallo sguardo gentile ed il volto pulito che leggeva un libro. “Prego, accomodatevi...” disse sorridendo “... in cosa posso aiutarvi?” http://www.aceshowbiz.com/images/sti...k_holmes65.jpg |
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