Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Palazzo reale (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=20)
-   -   L'intricato Enigma Fiesolano (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2145)

Altea 17-09-2013 20.18.56

Guardai la damigella avvicinarsi a me e sorrisi..."Se mi trovo a mio agio? Ora che sono qui a respirare l'aria fresca tranquilla si" e quella domanda a bruciapelo...non mi ero soffermata più di tanto a pensarci.."Il Cavaliere d' Altafonte..dite milady Eilowny? Mi sembra un uomo misterioso ed affascinante..dai modi gentili e raffinati..poi non lo conosco più di tanto..e mi sembra conteso da molte dame che dite?" le feci l'occhiolino.."Ora scusatemi..vorrei camminare un pò qui fuori".
Mi congedai e camminai tra le varietà di fiori...guardavo fuori..la verità era che volevo scappare...ma non trovavo coraggio...non vi era via di fuga per me, forse tornare a Camelot e sposare quell'uomo?

Eilonwy 17-09-2013 20.25.52

La rincorsi "Aspettate, siete sicura di stare bene? Sembra che volete scappare da qualcuno o da qualcosa? Posso esservi d'aiuto? Lo faccio volentieri un favore a voi".
Ne ero certa quella ragazza aveva bisogno d'aiuto.
L'avrei aiutata.

Altea 17-09-2013 20.28.17

Sobbalzai...ero presa dai miei pensieri..quando sentii la voce della damigella...aiuto..voleva darmi il suo aiuto..ma non ne avevo il coraggio ed era troppo pericoloso.
"Non preoccupatevi milady..sto bene..sapete l'aria dentro al salone era troppo viziata e ho bisogno di aria fresca" dissi sorridendole e rassicurandola.

Eilonwy 17-09-2013 20.33.16

"Non per essere maleducata e pedante, ma so riconoscere quando una persona è spaventata e ha bisogno di aiuto" dissi con fermezza "Sappiate che mio zio mi sta facendo continuare l'arte della cavalleria. Non sarò in pericolo se mi chiederete aiuto....sono brava sia con la spada che con l'arco".
L'avrei aiutata, punto e basta.

Altea 17-09-2013 20.39.56

La guardai...la ragazza era davvero coraggiosa ma ovviamente non potevo invischiarla in questa faccenda..e a quanto vedevo pure determinata
Pensai a lungo e poi..per trovare un pretesto sospirai..purtroppo in fin di bene..."Oh" dissi portandomi il fazzoletto al naso.."niente..mi avete posto un quesito prima..ebbene trovo quel Cavaliere d' Altafonte sia stupendo ma ho visto aveva occhi per altre dame..mi aveva pure promesso un ballo. Scusate..solo una sciocchezza" e presi la via del salone per rientrare.
Non potevo raccontarle ciò che mi succedeva...pure io ci avrei rimesso..almeno non ora era il momento e mi guardavo attorno di nuovo tra la folla che pure ballava.

Eilonwy 17-09-2013 21.15.49

Rientrai anch'io, piu' turbata di prima.
Non ero riuscita a fare colpo sul Cavaliere d' Altafonte e non ero riuscita ad aiutare la mia nuova amica, Lady Sveva Altea d' Istria.
Presi malinconicamente un po' di vino rosso.
Mi sarei ripresa con quello.

Talia 17-09-2013 23.50.40

Quegli occhi azzurri si posarono su di me e quasi mi fecero sussultare, ma poi abbandonarono i miei così rapidamente che credetti quasi di aver sognato...
continuavo a ripetermi che ero folle, che era assurdo quel pensiero che mi aveva attraversato la mente...
in preda al dubbio, lanciai un’occhiata furtiva a Jacopo, eppure lui era tranquillo... sereno come di fronte ad uno sconosciuto...
e così tentai di convincermi di aver solo sognato...
continuavo a dirmi che non era possibile...
non era possibile.
In silenzio, in preda a quella confusione che mio malgrado mi turbava l’anima, seguii la conversazione tra il Cavaliere e Jacopo...
il Cavaliere di Altafonte si chinò sulla mia mano e vi posò un lieve bacio, lo fissai in quegli occhi limpidi e pulsanti... avvertii Jacopo irrigidirsi, allora, e subito chinai il mio...
altre parole, ma io badavo loro a fatica... li osservavo silenziosamente.
“Cavaliere di Altafonte...” dissi ad un tratto, piano “Un nome curioso... mi ricorda qualcosa... un'antica leggenda...”
Ma proprio in quell’istante giunse lady Silvia, il Cavaliere si distrasse ed io tacqui...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 56864)
“Allora vi farò cambiare idea io, cavaliere.” Arrivando Silvia. “Mi permetterete di farlo, vero?”
“Milord...” disse Nicolò “... questa è lady Silvia.”
E Altafonte la salutò con un inchino e poi baciandole la mano.

“Jacopo...” dissi allora, sfiorando appena il braccio di mio marito “Perdonami... ma vorrei allontanarmi in attimo, non mi sento bene in questa sala: ho bisogno di un po’ d’aria... tu non darti pena per me, tuttavia, resta pure con il nostro ospite...” indicando Nicolò Accio “Esco solo per un momento sul terrazzo, ci vediamo tra poco.”
E così, rassicurato Jacopo e congedatami con un lieve inchino da Nicolò, mi allontanai da sola verso l’alta porta a vetri che dava sull’ampio terrazzo sovrastante il giardino: avevo davvero bisogno di riordinare le idee.

Clio 18-09-2013 00.00.12

Il mio sguardo rimase gelido, nonostante le parole di Selenia.
Sapevo di non poter ribattere, lei non aveva idea di chi aveva davanti, vedeva solo una ragazzina maleducata.
Mi aveva persino dato del tu! Pochissime persone avevano quel privilegio!
Non ero abituata che qualcuno si permettesse di dirmi cosa dovevo fare.
"Mi dispiace Roberto, non era mia intenzione metterti nei guai.. Non stare a difendermi.. È tua moglie, e per far arrabbiare me dovrai faticare molto di più.." Con un sorriso "...volevo restare per non farti passare guai coniugali, e invece ho peggiorato la situazione... Sono davvero una frana.." Scuotendo la testa.
"Comunque non ho ancora perso il lume della ragione, so perfettamente cosa hanno sentito le mie orecchie.. E quell'uomo ha nominato mio fratello... Va bene tutto, ma essere presa per matta no.." Sospirai, guardando Selenia che scompariva tra la folla.
"Se vuoi raggiungerla fa pure.. Ci mancherebbe altro.." Sorrisi, per un momento, ma senza allegria "..non sono abituata a doverti dividere con qualcun altro in queste occasioni..".
Tirai fuori il biglietto dalla tasca
"...vediamo un po' cosa racchiude di così importante questo biglietto.." Iniziando a leggerlo.

Eilonwy 18-09-2013 13.07.03

Vidi il Cavaliere d'Altafonte insieme a un donna, che a quanto avevo sentito si chiamava Silvia.
Era una dama molto bella, ma sembrava una di quelle signore vanitose, superficiali e civettuole.
Non so perchè, ma il fatto che cercava di far colpo sul Cavaliere di Altafonte mi vece avampare di gelosia.
Così, mi avvicinai a loro e salutai messer Jacopo de' Gufoni:
"Buona sera, Capitano Jacopo de' Gufoni. Vorrei ringraziare voi e la vostra deliziosa moglie per la spazzola e lo specchio come dono per l’ingresso in società. E' un onore per me conoscervi".
Feci un leggero inchino.
Poi rivolgendomi con superbia, ma allo stesso tempo con galanteria, alla donna a fianco del Cavaliere d'Altafonte dissi: "E voi, immagino che siete Lady Silvia... piacere Lady Eilonwy Accio. Spero che vi stiate divertendo".
Poi mi rivolsi con fermezza al Cavaliere di Altafonte: "E voi Cavaliere? Vi state divertendo?".
Lo guardai fisso nei suoi occhi azzurri.

http://www.ilcambiamento.it/foto/250/occhi_mandorla.jpghttp://www.otticalunettes.it/immagin...io_azzurro.jpg

Guisgard 19-09-2013 15.22.41

Altea, così, rientrò nella sala, dove continuavano i balli sulle note di quei meravigliosi valzer.
Rientrata nel salone, Altea vide subito avvicinarsi a lei Azable.
“Milady...” disse il barone “... ma dove eravate finita? Vi ho cercato a lungo... comunque, ho raccolto qualche informazione in giro sul nostro capitano de' Gufoni... è lui il nostro vero nemico... infatti sono i suoi uomini che sorvegliano Santa Felicita... ma devo essere sincero... mi sta anche un po' simpatico... pare infatti che non creda affatto a quel buffone, quel Mirabole, come minaccia per il quadro...” ed un ghigno apparve sul suo volto “... però resta pur sempre un nostro nemico il capitano... voglio per questo conoscerlo ancora meglio e qui agirete di nuovo voi... avvicinatelo, magari avvicinando anche sua moglie, cercando di ingraziarveli... insomma, voglio sapere il più possibile su di lui... capire che uomo è, come agisce... solo così potrò scoprire i suoi punti deboli e batterlo...”

Guisgard 19-09-2013 15.31.04

Il priore annuì a quelle parole di Elisabeth.
Fece allora accompagnare i tre falsi frati da un suo confratello in tre celle per ospitarli.
Poi, naturalmente acconsentì che la donna restasse a parlare da sola con padre Teodoro.
Ma prima di andare, il capo, da sotto il suo cappuccio, che lo copriva più come una maschera che cela il volto del reo, piuttosto che come l'umile copricapo di un penitente, lanciò uno sguardo emblematico ad Elisabeth.
Uno sguardo che lei comprese subito bene.
Era un monito.
Un monito a non tradirli.
Perchè, come scriveva Sant'Ireneo, nulla è peggio del demonio quando viene vestito da un saio.
Alla fine Elisabeth rimase sola con padre Teodoro.
“Ti ascolto, figliola...” disse con aria bonaria il religioso.

Guisgard 19-09-2013 15.44.13

“Clio, aspetta, non fare così...” disse Roberto avvicinandosi a lei.
Ma la ragazza aveva già aperto quel biglietto che così recitava:

“Dante, nella sua Commedia, colloca Diomede nel girone infernale dei consiglieri fraudolenti, maestri di inganni e tradimenti.
Per questo ora giace nelle segrete di un castello qui a Sygma, in attesa di essere giustiziato.
E perchè ciò accada, basta la mia firma su un documento.
Ma forse voi potete impedire tutto ciò...

Simone Missani, viceprocuratore di Sua Maestà”

elisabeth 19-09-2013 15.58.45

La mia grande fatica sembrava esaurirsi......gli occhi del Capo sotto quel cappuccio sembravano ardere come tizzoni accesi.....paura ?.....certo un pò, quelle persone erano in grado di fare del male a chiunque, dovevo stare attenta....molto attenta....Ringrazia il Priore per avermi dato la possibilita' di rimanere sola con Fra Teodoro......aveva lo sguardo sereno...certo ero abituata a Padre Anselmo..." Vorrei parlare con voi nel segreto della confessione.......vedete io sono arrivata a Sygma per uno scopo ben preciso...avete sentito parlare del quadro il Verziere Fiesolano.....ebbene il vescovo a deciso di pagare chiunque fosse arrivato da Camelot per evitare che il furto si compia........Padre Anselmo sa di questa faccenda e non era ben contento che io partissi per qquesta impresa.....ma ho una casa con degli orfani da mandare avanti e i soldi mi farebbero comodo.......Voi sapete dove posso trovare la chiesa in cui e' custodito questo quadro ?......"....Riamsi col fiato sospeso.......ma mi avevano insegnato che la confessione era importante.......a Dio non bisognava nascondere nulla..."..Padre Teodoro....vedete quei tre Frati saranno bravi uomini....ma sapete noi donne sappiamo sentire le cose strane che girano per l'aria......Padre Anselmo mo e' sembrato..molto strano, forse ha chiesto di metterli nelle vostre mani.....perchè voi siete un uomo bravo come lui....perdonate la mia ignoranza nel parlare.......ma questo e' il modo mio di spiegarmi.....".......la mia timidezza era infinita...ed ero entusiasta di essere riuscita in un certo qual modo a dire la verità........e ora speravo di poter trovare la chiesa e di mettermi alla guardia del quadro ...sarei rimasta lì sotto senza mangiare ne dormire......sino a quando non avrei ricevuto il mio salario......

Guisgard 19-09-2013 16.06.13

“Siamo io e mia moglie” disse Jacopo ad Eilonwy “che ringraziamo voi e vostro zio per questa bella festa, damigella. E vogliate perdonare mia moglie... ma sono certo che presto ritornerà... forse la sala affollata le ha causato un lieve capogiro.” E mostrò un breve inchino col capo.
“Oh, si...” annuì sorridendo Silvia “... si, davvero deliziosa questa festa... e poi vedo che c'è la migliore società di Sygma... oltre che interessanti stranieri...” guardando Altafonte “... e a questo riguardo mi chiedevo... ma sono vere le cose che si dicono su di voi?”
Il cavaliere aveva mostrato un lieve inchino a Talia che abbandonava la sala, restando poi a fissarla mentre andava via, con sguardo cupo.
“Mi chiedevo...” continuò Silvia “... ma sono davvero tutte vere, milord?”
“Beh, dipende, milady...” voltandosi verso di lei il cavaliere, riacquistando un'espressione di sufficienza.
“Da cosa, cavaliere?” Incuriosita Silvia.
“Oh, bella...” mormorò lui “... da chi le dice... se è un amico, o nemico.”
“Avete nemici, cavaliere?” Sorridendo Jacopo.
“E chi non ne ha, capitano.” Rispose lui, quasi annoiato. “Persino il Papa a Roma.”
“Beh, forse in quel caso è lui che se li cerca i nemici.” Replicò Jacopo. “Visto l'ambizione e la sete di potere che anima i suoi propositi tutt'altro che pastorali. Però avete ragione, nessuno è senza nemici. Persino Dio ne ha.”
“Davvero?” Fissandolo Altafonte.
“Certo, il demonio.”
“Oh, ma il demonio non è nemico di Dio.” Disse il cavaliere. “Sarebbe una lotta impari per un angelo rinnegato sfidare un essere Onnipresente, Onnipotente ed Onnisciente. In realtà il demonio è il nemico degli uomini. Partendo proprio dal Papa.”
“Voi credete all'esistenza del demonio, milord?” Chiese il banchiere.
“Credo” rispose Altafonte “che vi sono sentimenti umani tanto bassi, vili e meschini che per forza di cose, nel corso dei secoli, hanno finito col convincere gli uomini che debbano avere una natura demoniaca tali passioni, chiamiamole così. Passioni malsane che spingono l'uomo ad accanirsi contro i propri simili, arrivando a compiere i delitti più terribili.”
“Siete un filosofo, vedo.” Fece Jacopo.
“Ho solo conosciuto bene i miei simili, capitano.”
“E diteci...” fissandolo Nicolò “... siete credente? Avete qualche convinzione religiosa, milord?”
“Vedete...” quasi annoiato Altafonte “... provengo dal Sud e laggiù, sulle due sponde del Mediterraneo, tra Cattolici e Ortodossi domina il Cristianesimo. Tale Fede però impone di amare il proprio prossimo come se stesso. E nel vedere cosa sono i miei simili, ahimè, non credo di poter nutrire tanta forza d'animo.”
“Ah, siete straordinario!” Esclamò divertito Nicolò.
“E sono d'accordo con voi, milord.” Annuendo Jacopo. “E' impossibile amare alcuni dei nostri simili. Io sono un militare e vi garantisco che so ciò che dico.”
“Comunque si, damigella...” rivolgendosi poi Altafonte ad Eilonwy “... mi sto divertendo molto a questa festa... i miei complimenti a voi e a vostro zio...” con un cortese cenno del capo.
“Oh, ma basta parlare di queste cose!” Disse Silvia. “E non cercate di sviare il discorso, milord!”
“Perdonatemi, non è mia intenzione...” sorridendo il cavaliere.
“Voglio sapere se è vera la storia che siete giunto qui per cercare moglie!”
“Milady...” Altanfonte a Silvia “... temo sia così... ho letto i poeti del Dolce Stil Novo e mi sono, forse in maniera fanciullesca, convinto che qui vi siano le donne più belle... così ho scelto questa terra per cercare una campagna.”
“Davvero?” Sorridendo Silvia. “E ditemi... cosa farete per conquistarla? Sapete, noi donne Sygmesi amiamo essere corteggiate...”
“Beh...” con tono pacato lui “... visto che è stato il Dolce Stil Novo ad invitarmi qui, credo sia giusto seguirne i dettami... così ho deciso di esercitarmi nell'antica e liberale arte del poesia...”
“Siete un poeta?” Meravigliata Silvia.
“Mi cimento...” sorridendo lui “... so per certo che è il modo migliore per ambire al cuore di una dama...”
“Oh, allora fateci ascoltare qualche verso, milord!” Entusiasta Silvia.
“In verità” pacato lui “ne sto componendo qualcuno su quel bizzarro personaggio... come si chiama? Quell'improbabile ladro che ora pare minacci uno dei vostri capolavori artistici...”
“Intendete forse Mirabole, milor?” Intervenne Nicolò.
“Si, proprio quello!” Compiaciuto Altafonte.
“Oh, allora siamo tutti curiosi!” Eccitata Silvia.
“E sia...” con un vago sorriso il cavaliere “... il titolo è... Mirabole, il ladro misterioso...”
E dopo essersi schiarito la voce cominciò a recitare:

“L'animoso tiranno avea predato quadro di grande bellezza,
portandolo poi dalla chiesa d'origine alla sua immane fortezza.
E ogni giorno egli mirava tal splendida opera con occhi da pazzo,
gridando forte a chi s'avvicinava al dipinto, t'amazzo, t'amazzo!
Ma una notte vi entrò con sorpresa di tutti Mirabole il misterioso.
Egli avea deciso di rubare il quadro, benchè fosse assai pericoloso.
E presolo, fuggì con quella preziosa opera, scavalcando l'ardito pendio,
mentre le suore dal convento guardavano gridando l'Ha voluto Iddio!”

“Oh, che deliziosa!” Ridendo Silvia.
“La trovo arguta, milord!” Applaudendo Nicolò.
“Perdonatemi, signori...” vagamente infastidito Jacopo “... ma sarà meglio che raggiunga mia moglie... vogliate scusarmi...” e andò via, mentre Altafonte si compiaceva di quei complimenti ricevuti.
http://farm8.staticflickr.com/7044/8...28a2929daf.jpg

Guisgard 19-09-2013 16.09.01

Gli invitati sfavillavano con i loro abiti sfarzosi, vistosi, vivaci e ogni cosa sembrava apparire frivola e volta solo a soddisfare un mero artificio estetico fine a se stesso.
L'alta società di Sygma era ormai stata sedotta dalle nuove correnti filosofiche che vedevano la classe borghese, dinamica, laica e spregiudicata, erigersi a campione del popolo e dei suoi vaneggiati diritti.
E così, immersa nelle sue meraviglie artistiche e nelle sue effimere convinzioni, la società Sygmese guardava con rinnovata speranza al futuro, convinta che ormai nulla potesse più minacciare il suo splendore.
Neanche i lontani venti di guerra di Capomazda.
Forse neanche Dio.
Talia era però sulla terrazza, sotto la quale si ammirava, illuminato, il magnifico giardino di palazzo.
Ad un tratto la ragazza udì dei passi e vide una figura avvicinarsi a lei.
“Talia...” disse Jacopo, apparendo dietro di lei “... cos'hai? Ti senti ancora poco bene? Preferisci ritornare a casa?”

Altea 19-09-2013 16.12.49

Guardai Azable sbalordita..non dovevo riferire nulla..aveva scoperto più del dovuto
Mi voltai verso il capitano ma mi sembrava solo..cercavo la moglie.."E come dovrei fare per conoscere sua moglie? Devo agire subito?" .La cosa non mi allettava molto..dovevo fingere ancora?

Clio 19-09-2013 16.20.09

Alzai gli occhi verso Roberto, e gli passai il biglietto.
"È una trappola.. Non può essere qui.. Non conosce così bene i nostri nemici il tuo viceprocuratore, essi si divertono a portare in trionfo le teste dei nobili, ad esporle per giorni.. Perché giustiziarlo lontano?" Scossi la testa "Ma avevo ragione a pensare che mi aveva riconosciuta..".
Mi voltai verso Roberto "..se hai un consiglio da darmi parla subito... Altrimenti dovrò andare da lui, rischiando di scandalizzare di nuovo tua moglie col mio linguaggio.. Se lui sa chi sono non si aspetterà certo che lo tratti con deferenza...".
I miei occhi erano gelidi, se credeva che una donna fosse più facilmente suscettibile agli affetti, si sbagliava di grosso.
Non sarei mai scesa a patti con un uomo del genere.

Eilonwy 19-09-2013 16.36.14

"Siete un magnifico poeta, Cavaliere...." dissi con vivacità "....E quindi cercate una moglie? Quali sarebbero le caratteristiche principali fisiche, psichiche e morali che voi pretendete?".
Volevo saperne di piu'.
"Comunque se volete proprio saperlo non solo a Sygma ci sono delle donne molto belle, ma anche a Camelot c'è un alta concentrazione di donne bellissime e che rimangono belle piu' a lungo. Diciamo fino ai 60 anni. Per di piu' esse sono
dolci, benignamente umili, intelligenti e la cosa fondamentale fedeli al proprio marito. L'unica donna infedele fu Ginevra, ma quella è un caso a parte".
Mi feci aria con un ventaglio di piume di cigno.
http://www.odettedanza.it/image/cach...co-600x600.jpg

Guisgard 19-09-2013 23.58.23

Roberto prese il biglietto dalle mani di Clio e lo lesse attentamente.
E nel farlo i suoi occhi quasi uscirono dalle orbite.
“Io conosco il viceprocuratore e il suo modo di fare...” disse ripiegando il biglietto, per poi passarlo alla ragazza “... certo, non sono suo amico, ma è un uomo molto conosciuto a Sygma...” la fissò “... e se ti ha dato questo biglietto vuol dire che le cose stanno così... da quando è stato nominato viceprocuratore ha iniziato una vera e propria politica atta ad estirpare anarchici e nemici del regno... potrebbe darsi che tuo fratello, in seguito ai disordini scoppiati a Crysa, si sia rifugiato qui e sia stato poi arrestato... di sicuro Simone Missani non è un uomo tanto audace da bluffare... gioca solo quando le sue carte sono sicure... e tu dovresti fare molta attenzione, Clio... se ha davvero arrestato tuo fratello, niente gli vieta di fare altrettanto con te... e allora la tua fuga da Crysa sarebbe giunta al termine...”

Talia 20-09-2013 00.03.50

Uscii sul terrazzo, mi richiusi la porta vetrata alle spalle e sospirai...
subito il vento portò a me il profumo della sera ed il canto dei grilli, infondendo subito in me una lieve ed attutita sensazione di benessere.
Lentamente, feci qualche passo sull’ampio terrazzo fino al candido parapetto marmoreo che si affacciava sul vasto giardino.
E tuttavia ero tesa...
ero oltremodo tesa.
Feci ancora qualche passo e sorrisi tra me, come tentando di ingannare me stessa e dissimulare l’agitazione, eppure essa non se ne andò.
Al contrario, la avvertii in modo persino più acuito.
E probabilmente ciò che mi irritava davvero era che non riuscivo a spiegarmene la ragione: l’uomo che si faceva chiamare, probabilmente non senza una certa pedanteria, Cavaliere di Altafonte poteva avermi davvero scossa a tal punto?
Soltanto perché aveva quegli occhi chiari e pulsanti, così simili a quelli di quel ragazzino che avevo conosciuto tanto tempo prima?
O perché portava quel nome... proprio quel nome...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 56911)
Ad un tratto la ragazza udì dei passi e vide una figura avvicinarsi a lei.
“Talia...” disse Jacopo, apparendo dietro di lei “... cos'hai? Ti senti ancora poco bene? Preferisci ritornare a casa?”

Sussultai...
“Jacopo!” dissi, voltandomi di scatto.
Ero sorpresa... agitata, quasi temessi potesse leggermi negli occhi...
“Ma no...” sorrisi poi alle sue parole “Certo che no... va tutto bene! E’ solo che... oh, lo sai quanto mi annoiano gli sciocchi discorsi che si fanno a queste feste... e quanto mi stanchi starli a sentire... avevo solo bisogno di un po’ d’aria!”
Di nuovo sorrisi e lo presi sotto braccio...
“Torniamo dentro, ti prego!”

Guisgard 20-09-2013 04.22.14

Padre Teodoro fissò con attenzione Elisabeth.
“Voi” disse “volete da sola proteggere quel quadro? Ma sapete quante guardie lo sorvegliano notte e giorno? E quanti avventurieri e cacciatori di taglie, addestrati ed esperti, sono giunti qui col vostro stesso scopo? Voi siete addestrata? Avete familiarità con armi e con questo genere di situazioni? Avete parlato di Padre Anselmo e dei vostri orfani... non mi sembra che questo vi dipinga come un'esperta spadaccina o cacciatrice di taglie... e poi dicevate di quei tre frati... cosa intendevate di preciso su di loro?”

Guisgard 20-09-2013 04.23.32

“Il nostro obiettivo è lui, il capitano...” disse Azable ad Altea “... sua moglie poco mi interessa... dovete avvicinarlo e farvelo magari amico, guadagnare la sua fiducia... chissà che non vi inviti a casa sua... così scopriremo ogni sua mossa, ogni suo piano per proteggere il quadro... voi avete modi cortesi, un aspetto nobile, un portamento da gran dama... non impiegherete molto a farveli amici, lui e sua moglie... così attuerò il mio piano... un piano semplice, ma perfetto!” Con soddisfazione il barone.

Guisgard 20-09-2013 04.25.29

“Oh, damigella...” disse Altafonte ad Eilonwy “... in verità non ho un vero e proprio modello, un canone estetico a cui riferirmi... diciamo che seguirò l'esempio di Fidia, lo scultore che per scolpire la dea Atena per il Partenone prese il meglio da decine di modelle tutte diverse...” sorrise “... dunque non avrò affatto problemi in questo... vedete, ogni terra ha le sue bellezze... e come ben dite anche a Camelot vi sono eccelsi splendori femminili... ma come mai perorate tanto la causa delle donne di Camelot? Forse siete originaria di quelle terre?”

Guisgard 20-09-2013 04.58.49

Jacopo prese Talia sotto il suo braccio e i due rientrarono nella sala.
“Come festa però non è poi tanto male...” disse il capitano sorridendo a sua moglie “... si, ci sono i soliti ed ammuffiti volti della nostra cara e vecchia aristocrazia, ma magari non costa fatica ignorarli o fingere di sorridere compiaciuti a tutto ciò che dicono... e poi” aggiunse sarcastico “abbiamo anche il buffone di corte a ravvivare la serata...” rise “... quel Cavaliere di Altafonte... è un damerino di quelli patetici... e poi si definisce un poeta... sentissi la filastrocca in rima baciata che ha recitato... su quel fantomatico ladro... è quanto di più sciocco ed ingenuo io abbia mai sentito... e il meglio poi... vuoi sentire? E' qui per cercare moglie...” scosse il capo “... quello è il classico idiota che si è ritrovato fra le mani un'immane fortuna e ora può vivere di rendita... e se riuscirà ad interessare qualche donna sarà solo per il suo denaro...”

Clio 20-09-2013 14.28.52

Misi il foglietto in tasca, scuotendo la testa.
"Arrestata? E con quale accusa? Forse nei regni liberali si è soliti imprigionare le persone senza motivo e senza processo? Diamine, se mio padre avesse fatto così non avremmo problemi ora.." Lo guardai negli occhi "..fidati, lui non è qui.. Non quadrano le tempistiche, capisci? Io me ne sono andata alla vigilia di una battaglia.. Non può essere partito insieme a me! E non avrebbe mai cercato riparo a Sygma.. Da come ce l'avevi descritta non sembrava il massimo per noi.. Sarebbe venuto da te...".
Il mio sguardo cercò Simone con lo sguardo.
"E anche se fosse, poco importa.. Conosci l'aforisma di Lisandro? Sai, il leone e la volpe... Diomede è il leone, ma anche un Sartell, preferirebbe morire piuttosto che sapere che sono scesa a patti con quell'uomo.. Quando vivi in un paese in guerra, impari a convivere con la morte..".
Un brivido mi attraversò la schiena.

Scesi l'imponente scalinata con passo deciso, nel piazzale davanti a me, uomini di tutte le età si erano radunati, e alcune guardie cercavano di ordinarli in file serrate, distribuivano le armi che avevamo a chi non ne aveva, la confusione era tanta, e gli animi concitati.
Nel vedermi, tuttavia, tutti si voltarono, e un corridoio venne aperto per permettermi di passare.
Il mio volto era molto conosciuto, e il mio lungo mantello verde scuro bordato d'oro non lasciava spazio a dubbi sulla mia identità.
Percorsi il corridoio a passo deciso, senza dire una parola.
Il cuore cominciò a tremare: tutta quella gente era lì per noi, non era giusto.. non era così che dovevano andare le cose.
Quando raggiunsi la prima fila, un ufficiale mi venne incontro, con occhi sbarrati "Altezza.. ma..".
Lo fermai con un cenno della mano.
"Ci penso io, grazie.." dissi, con un sorriso.
Non osò controbattere.
Oltrepassai anche la prima fila, e mi voltai verso gli uomini che mi guardavano stupiti.
Li guardai uno ad uno, lo sguardo fiero, le vesti logore, le armi in mano.
Che meraviglioso popolo era quello!
"Ascolate.. brava gente di Crysa.." dissi a gran voce "..non dovreste essere qui, oggi.. nessuno di voi.. è nostro preciso dovere difendere voi, le vostre donne e i vostri figli, come voi vi prendete cura di questa splendida terra, rendendola fertile e rigogliosa, come avete sempre fatto.. se oggi siete qui.. è perchè noi abbiamo fallito.. la pace ci ha indebolito, facendoci dimenticare il nostro compito.. e per questo siamo debitori con tutti voi.." presi un lungo respiro "..ma oggi siamo una cosa sola, siamo un'unica famiglia, perchè siamo un unico popolo.. e questa terra ci appartiene.. a tutti noi.." mi voltai un attimo ad osservare le schiere nemiche che si avvicinavano sempre di più "...loro sono cresciuti nella pietra e nel marmo, non sanno niente di questa terra, non ne conoscono il profumo, la bellezza, la ricchezza.. non morirebbero per lei... vorrebbero edificare nuove città, sradicare gli alberi, prosciugare i fiumi, nel nome del progresso.. non glielo permetteremo.. insieme.. perchè è insieme che abbiamo sempre lottato, contro ogni invasore... questi sono anche peggio, poichè sono nati sulla nostra bella isola.. e hanno deciso di tradirla... ma noi consacreremo la nostra fedeltà a Crysa, benedendola col nostro sangue..".
Un boato si alzò da quella massa di uomini.
"Per Crysa.." gridò qualcuno.
"Per Crysa.." risposero tutti, in un unico boato.
"Per Crysa.." sussurrai io.
Erano sempre più vicini, potevamo sentire i rulli dei tamburi e le urla di scherno.
"Arrivano.. ai vostri posti.." si udì urlare dal lato settentrionale del palazzo.
In quei lunghi istanti, ebbi davvero paura: vedevo la morte avvicinarsi piano piano, con armi moderne e terribili.
La mano che stringeva la spada, si sentiva piccola davanti ai cannoni, e ancor più impotenti dovevano sentirsi gli uomini armati di picche e forconi.
Tuttavia, non vidi cedimento nei loro occhi, e quella fierezza mi diede la forza di restare impassibile, nonostante il terrore.
Il cancello cadde quasi subito, in pochi istanti ci trovammo nello scontro.
La Tradizione contro il progresso, le spade contro i fucili, il sangue contro l'oro, il vecchio mondo contro il nuovo. Era una battaglia che sarebbe entrata nella storia.
Questo fu l'ultimo pensiero lucido della mia mente.
Poi, tutto divenne appannato.
Non udii nemmeno la mia voce gridare il segnale di carica, con la spada sguainata.
Mi lanciai, con tutti gli altri, verso le schiere nemiche.
Il cuore batteva talmente forte che potevo sentirlo rimbombare nella mia mente.
Sentivo i rombi dei cannoni, gli spari, le urla strazianti.
Il mio corpo si muoveva da solo, con un'agilità e una forza che non credevo di possedere.
Un fendente, un colpo al torace, un colpo dritto, un altro fendente, schivai un colpo, buttai a terra un uomo e poi un altro, schivai un fendente, ne sferrai un altro, in una sequenza che sembrava infinita.
Era questo il "furore divino" che dicevano spingesse i gladiatori nell'arena? Era questa forza sovraumana, questa agilità, questo essere infaticabili?
Sentii un dolore lancinante alla spalla, lanciai un grido, ma continuai a combattere, mi piegai sulle gambe, mi voltai per parare un colpo e sferrarne un altro.
Il mio corpo sapeva esattamente cosa fare.
Un nuovo dolore mi trafisse, forte, intenso, stavolta alla coscia, ma non ci badai.
Un colpo, un fendente, caddi a terra, mi rialzai, un calcio, un fendente, un colpo.
E poi, accadde qualcosa, qualcosa che mi risvegliò da quel torpore.
"Il re.. il re.." un grido si levò tra soldati e contadini.
Alzai lo sguardo, e lo vidi.
Alla testa di un reparto di cavalleria, col mantello verde bordato d'oro che rifletteva la luce del sole, Perseo III de' Sartell, mio padre, giungeva infine ad aiutare il suo popolo.


Una parte di me era rimasto su quel campo.
Ricordavo poco altro di quel giorno, il segnale di ritirata provenire dalle linee nemiche, il mio sguardo finalmente cosciente, mio fratello che correva e mi prendeva tra le braccia, il mio stomaco che si ribellava a quell'orrore.
Poi, più nulla, avevo perso troppo sangue.
Mi abbandonai tra le braccia di mio fratello, credendo fosse la fine.
Mi svegliai due settimane dopo, nel frattempo Castel Fiorito era stato preso.
Presi un profondo respiro per allontanare i ricordi.
"Io vado da lui.." Dissi decisa a Roberto.
Mi feci strada tra la folla e raggiunsi Simone.
Lo salutai educatamente.
"Portategli i miei saluti, dunque.." Dissi in tono soave, come parlassi del più e del meno.
Mi avvicinai, come se dovessi sussurrargli un segreto, con un sorriso innocente sulle labbra "..ditegli che la bella morte viene donata soltanto a chi dona tutto se stesso sul campo di battaglia.. Se lui è qui, significa che ha disertato.. Dunque non è degno del sangue che porta.." Sorrisi, porgendogli la mano da baciare "..mi fate questo favore, signor viceprocuratore? Ora, se permettete.. Devo farmi perdonare da mio cugino e sua moglie che, non sapendo chi sono.. Mi hanno preso per una ragazzina maleducata..".

Altea 20-09-2013 14.37.18

Guardavo con attenzione la sala...e gli invitati muoversi come attori in un palcoscenico mentre ascoltavo le parole di Azable e mi sentivo pure io come una attrice..mi auguravo solo che tutto questo non avrebbe fatto svanire la vera Altea Victoria Mac Parker diventata una altra identità.
"D'accordo" dissi guardando rientrare dal terrazzo il capitano con la moglie...ma forse conoscere altre persone mi avrebbe aiutato a uscire da quella situazione, anche se il capitano mi sembrava una persona alquanto strana.
Passai di fronte a damigella Eilowny e Altafonte e sorrisi ascoltando la loro conversazione e guardando il Cavaliere mi fermai per un attimo.."Parlate delle dame di Camelot? Posso giurarvi pure io..sono tra le migliori poichè pure io provengo da quel luogo"..dissi in modo enigmatico per poi congedarmi...avevo lasciato un segnale..questo era importante..il Cavaliere d' Altafonte ora sapeva mi chiamavo Altea e provenivo da Camelot..mentre ero stata presentata proprio come lady Sveva d' Istria, forse tal cosa lo avrebbe fatto riflettere.
Mi avvicinai lentamente alla coppia dè Gufoni e ascoltando la loro conversazione iniziai a fingere..."I miei omaggi...lady Sveva Altea.." con un sorriso radioso volendo mettere pure il mio nome e non dare altre informazioni "non ho potuto non ascoltare il discorso del Capitano dè Gufoni e convenire con lui che le argomentazioni del Cavaliere d' Altafonte sono alquanto strane e pure la sua poesia sul famoso ladro Mirabole è alquanto ridicola..in quanto pure io penso sia solo un personaggio inventato".
Mentre pronunciavo quelle parole cercavo di essere il più naturale possibile ma avrei voluto scappare.

elisabeth 20-09-2013 15.15.51

Guardai Fra Teodoro....aveva ragione....ma io avevo un pizzico di ragione in più..." Giusto padre Teodoro,....chi oserebbe tenere di conto di una povera stracciona come me....nessuno....credetemi neanche il peggio dei truffatori si guarderebbe le spalle da una come me...voi lo fareste ?.......per i tre frati...vedete mi disse Padre Anselmo, che venendo da una terra straniera....non ricordo bene come si chiama.....bisognerebbe essere un pochino diffidenti.,....con i tempi che corrono....".......attesi da quell'omino che sprizzava energia ed intelligenza quanto la fontana dell'acqua al lenzuolo.....forse un piccolo aiutino...giusto una spintarella...

Guisgard 20-09-2013 15.17.35

Simone, a quelle parole di Clio, sorrise come se davvero stessero parlando cortesemente delle cose più comuni della vita.
Ma forse, in tempi tragici come questi, dove valori ed ideali svaniscono in nome del nulla, anche la vita e la morte, il Bene ed il male diventano argomenti comuni.
“Milady...” disse Simone quasi con sconcertante candore “... io sono un uomo del popolo, del tutto alieno ai valori di cui vaneggiate voi aristocratici... l'onore, il sangue, il lignaggio, per me e per gli uomini di questo secolo sono qualcosa di tanto folcloristico quanto anacronistico... dunque avrei difficoltà a riportare il vostro messaggio a quel prigioniero... tuttavia, proprio perchè viviamo in tempi e terre ormai libere, tutto ciò che demanda lo stato è forte del suo diritto... per questo sarà permesso a tutti, voi compresa, di poter assistere all'esecuzione di vostro fratello che avverrà nella Torre Vinci fra tre giorni esatti...” prese un documento dal taschino “... ho giusto qui la delibera approvata sa Sua Maestà... manca solo la mia firma... capirete con un simile atto non può essere in alcun modo falsificato... prego...” mostrandolo alla ragazza “... accertatevene voi stessa...”
Il documento recitava in maniera inequivocabile:

“Approviamo la sentenza di morte riconosciuta dal tribunale popolare ai danni degli imputati Diomede de' Sartell e Gian Maria Paroli, rei confessi di aver tramato contro i principi dello stato.
L'esecuzione avverrà il 18 Settembre del corrente anno mediante la pratica detta della mazzolata.

Giovanni I Mediseo, re di Sygma”

Eilonwy 20-09-2013 16.34.31

"In verità sono metà fiorentina, da parte di padre e di zio, e metà cittadina di Camelot, da parte di madre .... Lady Arwen Hamilton Accio . Ebbene si, io provengo dall'antica città di Artu'. Proprio come Lady Altea Sveva d' Istria... Voi invece da dove venite?" dissi con tono soave e melodioso.
Mia madre era stata riconosciuta da tutta Camelot come la donna piu' saggia e bella di quel regno insieme ad altre due donne nobili.

http://images2.wikia.nocookie.net/__...antaghiro3.jpg
(mia madre Lady Arwen Hamilton Accio)

Clio 20-09-2013 19.03.49

Sorrisi cortesemente "...oh posso immaginare, che non siate affine a tali concetti, ho avuto modo di constatare con i miei occhi la libertà di cui parlate.. ma lui lo è... E anche io.." Alzai lo sguardo verso Simone "..riferirei io stessa il messaggio al prigioniero.. Ma mi date l'impressione di essere un uomo così.. Come dire? Pratico... Da chiedere qualcosa in cambio anche per quello.. E io non intendo trattare.. In effetti, ripensandoci, non credete di contraddirvi? " mantenendo un tono pacato e un sorriso di circostanza "..voglio dire.. Avete affermato che qui la legge è sovrana.. Eppure dite che io posso rimediare a questa situazione, non voglio nemmeno sapere in cambio di che cosa.. Non vi sembra un controsenso? Una sentenza è una sentenza.. Sbaglio? Non dovrebbero esserci scappatoie, e se lui è colpevole è giusto che paghi.. E se è innocente, beh.. Allora la vostra giustizia perfetta deve avere qualche tarlo.." Sorrisi "..fatemi indovinare.. Discorso folcloristico e anacronistico anche questo, vero? Eh.. Dovrò abituarmi a questo nuovo mondo così all'avanguardia..".
Allungai la mano per prendere il biglietto "Beh, considerando che hanno falsificato la Donazione di Costantino.. Non mi stupisco più di niente.." Con un sorrisino ironico.
Mentre leggevo restai impassibile, quelli
accanto a me avrebbero potuto pensare che ero immersa nella lettura di un qualunque documento senza importanza.
Eppure, non riuscii a trattenere un risolino divertito.
Porsi il documento nuovamente al viceprocuratore.
"No, perdonatemi.. Sapete qual'è la la cosa buffa? Mi chiedo dove abbia trovato il tempo di complottare contro il vostro stato.. Con tutti i problemi che doveva risolvere a casa sua..".
Alzai le spalle, con un sospiro.
"Ma.. Tant'è.. Se è scritto qui.. Non può che essere vero.. Vi ringrazio dell'informazione disinteressata, Viceprocuratore".

Guisgard 20-09-2013 19.28.50

Altea aveva lanciato quelle parole ad Altafonte e lui era rimasto a fissarla con un lieve sorriso.
“Se quelle dame” disse salutandola con un cenno del capo “somigliano a voi, milady, allora sono certamente tra le più intriganti e seducenti... e rammentate... colui che vorrà concedersi la libertà di corteggiarvi sarà poi costretto a darmi soddisfazione altrove...” un nuovo inchino col capo e la vide allontanarsi.
La dama si avvicinò poi al capitano Jacopo e a sua moglie Talia.
“E' un onore, milady... sono il capitano Jacopo de' Gufoni...” salutandola il militare “... permettete vi presenti mia moglie... lady Talia...” poi sorrise e gettò uno sguardo dove si trovava Altafonte “... invero il nostro ospite straniero è alquanto bizzarro... sembra più un teatrante... uno di quegli individui animati dal cattivo gusto tipico di chi sa solo arrancare insensati tentativi per attirare l'attenzione altrui... si vede che non ha dimestichezza con ambienti nobiliari... probabilmente il banchiere Accio lo ha invitato solo in quanto nuovo e facoltoso cliente della sua banca... ma perdonatemi, milady, trovo alquanto avvilente parlare di lui... diteci qualcosa di voi... siete sola o accompagnata? E come mai vi interessate alla storia di quel fantomatico ladro?”

Altea 20-09-2013 19.44.17

Feci un inchino a lady Talia..."I miei omaggi milady...e anche a Voi Capitano dè Gufoni i miei complimenti, avete una moglie stupenda" e sorrisi voltandomi verso Azable "Effettivamente non sono sola...vi presento il mio cavaliere" e feci cenno al barone di avvicinarsi per potergli presentare il Capitano in modo che potessero conoscersi.
Ma il mio sguardo si perdeva altrove..verso il Cavaliere di Altafonte, sorridendogli per le parole appena pronunciate verso di me. Era stato un peccato non averlo potuto conoscere meglio quella sera..avrei almeno voluto un ballo con lui, anche perchè ricordavo i suoi guerrieri servitori orientali..e forse era la persona giusta per liberarmi da quella situazione..anche se avevo imparato ad andare cauta con le persone.

Eilonwy 20-09-2013 19.56.31

Vedevo come guardava Lady Altea Sveva.
Si scambiavano sguardi da innamorati.
Il Cavaliere non riusciva a togliere gli occhi di dosso dalla bellissima donna bionda.
I miei occhi si abbassarono.
Avevo perso questa guerra sin dall'inizio.
Era troppo bello perchè si potesse innamorare di me.
Non so perchè, ma mi veniva da piangere.
Trattenni le lacrime e dissi:"Scusatemi non mi sento tanto bene. Vado un attimo fuori. Spero che continuate a divertirvi e spero che potrete trovare la donna giusta per voi....a presto".
Corsi fuori verso il bosco vicino al palazzo e lì feci scendere una sola lacrima.
http://mirandoseadentro.files.wordpr.../02/mirada.jpg

Guisgard 20-09-2013 20.00.34

“Diffidenti...” disse Padre Teodoro ad Elisabeth “... cosa intendi per diffidenti, figliola? E da quale paese giungono quei tre frati? Avanti, confidati pure... se conosci qualche cosa su di loro, parlamene tranquillamente... qui sei al sicuro e non può accaderti nulla... avanti, sei nella casa del Signore, figliola...”

Guisgard 20-09-2013 20.08.45

“Oh...” disse con fare appena sorpreso Altafonte a quelle parole di Eilonwy “... metà Fiorentina? Dite davvero, damigella? Ma che particolare e insolita fortuna, dunque...” con un vago sorriso “... sapete, si dice che le donne Fiorentine siano simili in tutto e per tutto alla poesia e all'arte degli straordinari artisti di quella felice terra... e forse il modello ideale di tale bellezza è la celebre Primavera del Botticelli... quanto al mio paese d'origine, vi dirò... diciamo che amo definirmi cittadino del mondo... amo il mare come i Greci, i Napoletani e i Siciliani... mi affascinano le campagne come accade ai Provenzali, ai Toscani e agli Inglesi... infine posso dire di apprezzare la montagna allo stesso modo dei Friulani, degli Austriaci e dei Prussiani... credo poi che esista un senso del Divino, al di là delle varie Religioni, comune a tutti gli uomini e in questo modo di ragionare mi rivedo negli orientali...” rise annoiato.
I domestici del banchiere allora fecero sedere gli invitati per la cena.
“Milord...” fece Silvia “... sapete, in giro si dicono tante cose sui vostri affari... di cosa vi occupate precisamente?”
“Di fortuna, milady...” rispose Altafonte.
“Fortuna?” Ripeté lei.
“Esattamente...” annuendo il cavaliere … studio la Fortuna Umana... su come agisce e secondo quali criteri castiga o premia i comuni mortali... del perchè nascano tante ingiustizie sociali... e così via...”
“Interessante!” Esclamò Nicolò. “Interessante davvero! E a cosa siete giunto? Esiste o meno la Fortuna?”
“Esiste certo...” con sufficienza lui “... e diciamo che sono a buon punto per scoprire i suoi dettami...” quasi con indifferenza.
http://images5.fanpop.com/image/phot...40-500-350.gif

elisabeth 20-09-2013 20.15.22

Da una parte avevo promesso ai tre furfanti che non li avrei smascherati.....ma dall'altra, dopo una vita di chiesa sapevo bene che la confessione era un sacramento e Fra Teodoro non mi avrebbe mai tradita......" Devo confessare padre...che ne io ne Padre Anselmo sappiamo da dove vengono......so solo che ci hanno minacciati in Chiesa e hanno minacciato di far male ai miei bimbi...dovevano andare via da Camelot...."....andavo avanti e indietro in quella stanza attorcigliando per il nervoso il grembiule della veste....",,,e cosi' ho escogitato il piano per i tre frati muti...Padre Anselmo ha acconsentito.....ma mi ha raccomandato voi....voi eravate l'unico che avreste compreso....comunque sono evasi dalla prigione di Camelot..dovevano essere impiccati......disgraziati....la notte che abbiamo passato a dormire nei boschi due di loro mi stavano facendo loro...si insomma...quelle cose terribili che ho sentito fare ad altre donne.....avrei preferito morire....ma il Capo.....si uno di loro si fa chiamare il Capo...e' stato lesto........pensate ..li stava prendendo a calci e mi ha coperto col suo mantello,.....ora..io li ho portati qui..per il Signore siamo tutti uguali e dovete pensarci voi....e io vado a fare la guardia al quadro......."......bene...adesso che avevo raccontato tutto stavo bene e potevo andare quello che era stato il mio progetto iniziale.....i soldi...prendendomi cura di quel quadro...........il ladro se la sarebbe dovuta vedere con me.........

Eilonwy 20-09-2013 21.27.47

Vicino a un albero c'erano un bel mucchio di margherite grandi e bianco-rosa.
Ne colsi una e incomiciai come una sciocca a fare mama non mama.
La luna quella sera era come una falce fienaia, come quella che aveva il Cupo Mietitore.

http://upload.wikimedia.org/wikipedi...r_Skeleton.JPG

Presi un'altra margherita e la rigirai tra le dita.
Quella che doveva essere la serata piu' bella della mia vita era diventata triste e malinconica come in un giorno di morte.
Mi asciugai la lacrima che mi era scesa con un fazzoletto di raso.
Mentre mi dirigevo al palazzo in festa cercavo di pensare a cose positive e divertenti.

Guisgard 21-09-2013 00.43.32

“Sapete...” disse Simone a Clio “... la giustizia non deve essere infallibile, ma efficace... e il diritto non pretende di essere irremovibile, ma dinamico... ed entrambe le cose, giustizia e diritto, essendo fatte dagli uomini, non reclamano di essere perfette, ma funzionali e possono offrire compromessi... ed io un compromesso voglio offrirvi, milady...” sorrise “... a me non interessa se le accuse mosse contro vostro fratello siano vere oppure no... io devo offrire allo stato ed al popolo un colpevole e mi è del tutto indifferente se si tratterà di vostro fratello o di qualsiasi altro uomo... si, avete ragione... voglio proporvi un patto... un colpevole in cambio di vostro fratello... questo vi chiedo... avete tre giorni per rifletterci... allo scadere del terzo quel colpevole sarà giustiziato... sta a voi decidere se deve trattarsi di vostro fratello oppure no... naturalmente siete liberissima di non credermi... in tal caso vi aspetto a quell'esecuzione... così per dissipare ogni vostro dubbio circa l'effettivo valore di ciò che ho detto... perchè io” mutando espressione “mando a morte la gente per il bene dello stato, non ci scherzo su...”

Guisgard 21-09-2013 00.59.24

Padre Teodoro restò pensieroso dopo le parole di Elisabeth.
“Figliola, ascolta...” disse poi “... è tuo compito denunciare quegli uomini... io non posso farlo perchè sono vincolato al segreto della confessione... ma tu puoi e devi farlo... sono dei lestofanti e potrebbero fare altro male se li lasciamo andare... e poi qui, in questo convento, potrebbero compiere qualsiasi delitto, trovando vittime inermi... figliola, in Nome del Cielo, devi denunciarli... sei l'unica che può... rammenta, la Fede Cattolica non impone solo di compiere il Bene, ma anche di contrastare il male... e ricorda che a pagare non furono solo gli angeli ribelli, ma anche quelli che restarono neutrali...”

Talia 21-09-2013 01.48.16

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 56927)
e poi” aggiunse sarcastico “abbiamo anche il buffone di corte a ravvivare la serata...” rise “... quel Cavaliere di Altafonte... è un damerino di quelli patetici... e poi si definisce un poeta... sentissi la filastrocca in rima baciata che ha recitato... su quel fantomatico ladro... è quanto di più sciocco ed ingenuo io abbia mai sentito... e il meglio poi... vuoi sentire? E' qui per cercare moglie...” scosse il capo “... quello è il classico idiota che si è ritrovato fra le mani un'immane fortuna e ora può vivere di rendita... e se riuscirà ad interessare qualche donna sarà solo per il suo denaro...”

Sospirai appena a quelle parole, come pensierosa, e lanciai un’occhiata a Jacopo...
“Tu dici?” mormorai “Non so... non lo so, Jacopo... è che...” esitai “E’ che, in certi momenti, quella sua noncuranza mi sembra troppo ostentata per... per risultare... vera...”
Quelle ultime parole furono quasi un sussurro pensieroso... esitai per qualche momento ancora.
Poi tacqui.
E, per mia fortuna, proprio in quel momento venimmo raggiunti da una dama...

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 56930)
"I miei omaggi...lady Sveva Altea.." con un sorriso radioso volendo mettere pure il mio nome e non dare altre informazioni "non ho potuto non ascoltare il discorso del Capitano dè Gufoni e convenire con lui che le argomentazioni del Cavaliere d' Altafonte sono alquanto strane e pure la sua poesia sul famoso ladro Mirabole è alquanto ridicola..in quanto pure io penso sia solo un personaggio inventato".

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 56936)
“E' un onore, milady... sono il capitano Jacopo de' Gufoni...” salutandola il militare “... permettete vi presenti mia moglie... lady Talia...” poi sorrise e gettò uno sguardo dove si trovava Altafonte “... invero il nostro ospite straniero è alquanto bizzarro... sembra più un teatrante... uno di quegli individui animati dal cattivo gusto tipico di chi sa solo arrancare insensati tentativi per attirare l'attenzione altrui... si vede che non ha dimestichezza con ambienti nobiliari... probabilmente il banchiere Accio lo ha invitato solo in quanto nuovo e facoltoso cliente della sua banca... ma perdonatemi, milady, trovo alquanto avvilente parlare di lui... diteci qualcosa di voi... siete sola o accompagnata? E come mai vi interessate alla storia di quel fantomatico ladro?”

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 56937)
Feci un inchino a lady Talia..."I miei omaggi milady...e anche a Voi Capitano dè Gufoni i miei complimenti, avete una moglie stupenda" e sorrisi voltandomi verso Azable "Effettivamente non sono sola...vi presento il mio cavaliere" e feci cenno al barone di avvicinarsi per potergli presentare il Capitano in modo che potessero conoscersi.

Sorrisi lievemente e ricambiai il saluto di lady Sveva Altea... ma non risposi niente a nessuna delle loro parole su Altafonte.
“Oh, andiamo, Jacopo...” dissi invece, con appena un mezzo sorriso a mio marito “Suppongo che milady sia semplicemente curiosa riguardo alla storia del quadro e di quel misterioso ladro... come buona parte della città del resto...”
Sorrisi alla dama...
“Perdonate mio marito, milady...” dissi poi a lady Sveva Altea “Fare domande immagino sia una sua deformazione personale...”
Mi voltai, poi, verso il cavaliere che ci era appena stato presentato e gli tesi la mano...
“E' un piacere conoscervi, milord...” dissi, gentilmente “Perdonatemi... non credo di aver ancora udito il vostro nome...”


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 15.21.58.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License