Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 03-01-2014 01.55.57

Così Parsifal, muovendosi tra le ombre ed il silenzio, raggiunse l'accampamento, fermandosi a debita distanza.
Comprese allora l'accaduto.
Un gruppo armato era giunto all'accampamento, prendendone possesso.
Alanius volò ancora sopra quegli alloggi per scrutare la situazione, tornando poi dal suo padrone.
“Forse sono briganti” disse a Parsifal “o mercenari. Hanno occupato il campo, disarmato gli uomini e preso tutte le provviste. Inoltre credo vogliano assoldare braccia forti, asservendo diversi dei nostri.”

Guisgard 03-01-2014 01.58.11

Altea cominciò a fissare i tre uomini seduti al tavolo accanto al loro.
“Presumiamo” disse il monaco all'Imam e al Rabbino “che tutto il sapere, inteso come forma aurea di conoscenza al di là dei limiti umani, si possa riassumere in una forma materiale, diciamo un Fiore... quale sarebbe?”
“Io credo” fece il Rabbino “che dipenda da colui che cerca quel Fiore... se decide di coglierlo, o solo limitarsi a contemplarlo...”
“Io invece” mormorò l'Imam “penso che il tutto dipenda dal tipo di Fiore che cresce nelle terre di colui che cerca... poiché l'uomo cerca solo ciò che crede di conoscere...”

Guisgard 03-01-2014 02.01.01

La sacerdotessa divenne inquieta e questo non sfuggì a Tara.
La donna allora lasciò il suo sguardo vagare tra le alte nuvole, che si gonfiavano, si contorcevano e si rincorrevano fra loro.
“Nelle terre degli uomini” disse all'improvviso “la pioggia cade copiosa in questo momento... un giorno il Sole fu sfidato dal Temporale a chi per primo fosse riuscito a strappare il mantello ad un viandante... il Temporale allora cominciò a soffiare forte, generando venti, saette e pioggia... ma più soffiava, più il viandante si stringeva nel suo mantello... toccò allora al Sole, che iniziò a spargere i suoi caldi raggi nel cielo e pian piano il viandante lasciò scivolare via il mantello...” si voltò e fissò ancora Tara “... le cose seguono sempre il loro corso naturale... e nulla è più naturale di un Fiore che sboccia...” le fece cenno di seguirla.
Entrarono nel tempio e attraverso un lungo corridoio colonnato giunsero in un grande giardino che occupava gran parte di un atrio diroccato.
“Qui” indicò la sacerdotessa “era custodito il nostro Tesoro...”
http://maquinariodeideias.com.br/wp-...013/07/182.jpg

Guisgard 03-01-2014 02.09.27

Così, quel cavaliere, grazie all'aiuto di Eilonwy, riuscì a salire sul carro nonostante la ferita ancora fresca.
“Siete molto gentile...” disse sorridendo lui “... in effetti posso dire che la ferita va molto meglio... le vostre cure sono state preziose...” si accomodò alla meglio, in modo che la ferita non gli provocasse dolore “... ma sarebbe scortese da parte mia se non mi presentassi a voi, come invece avete fatto con me... io sono sir Riccardo di Roccagaveda... sono un cavalier errante... ho ucciso quel marrano perchè si era macchiato di una misera ed infamante colpa... la peggiore forse che possa insozzare l'animo di un cavaliere... aveva preso con la forza una donna... ma perdonatemi, non sono cose da dirsi in presenza di una damigella come voi...”

Clio 03-01-2014 12.06.29

Ascoltai mio padre attentamente, quasi incapace di credergli.
"Dove porterà tutto questo? Cosa siamo diventati una sciocca repubblica?" Scossi la testa "Tuttavia, io non sono un politico, ma un militare...Ho giurato di difendere la corona e il popolo, da tutti i nemici, indipendentemente da chi sia al governo.. Perché dovrei schierarmi? Non ho mai nascosto le mie simpatie all'interno del senato, ma ciò non toglie che abbia sempre eseguito gli ordini... Cosa succederà? Io mi schiero con Gheorgis, il capitano della milizia ecclesiastica, ci scommetto, si schiererà con Bool.. E poi? Ci scanneremo a vicenda? Esercito contro esercito, fratello contro fratello? Così da lasciare al nemico un vantaggio? Non ha alcun senso! L'esercito deve essere sopra le parti, che vinca l'uno o l'altro.. Vedrò di parlare con l'altro capitano.. Siamo sempre stati buoni amici, infondo, troveremo una linea comune.."sorrisi "Anche perché, Già Bool se potesse si inventerebbe un pretesto per togliermi la carica.. Ci manca solo che io appoggi apertamente Gheorgis.. Sarebbe come servigli la mia testa su un piatto d'argento... No, io resterò al mio posto, chiunque vinca, e se dovessi ricevere un ordine che non sono in grado di eseguire, se mi verrà dato un ordine che viola le leggi divine, allora lascerò la Guardia Reale.. E posso assicurarvi che i miei ufficiali e molti dei miei soldati mi seguirebbero.. Lasciando Afravalone scoperta ed indifesa.. E non voglio arrivare a questo, ovviamente.. Ma l'esercito deve essere sopra le parti.. Altrimenti, il candidato con il nostro appoggio avrebbe un immenso vantaggio, e non sarebbe leale... Siamo noi, infondo, ad avere le armi, a conoscere i segreti di questo reame.. Tranne i mercenari chiamati da Bool, tra poco... Ma i miei uomini non si macchieranno di tradimento.. Se i Gufi Scarlatti lo faranno, se Bool li userà contro Gheorghis, allora sarà guerra.. E tremo per i nostri nemici.." Alzai lo sguardo verso mio padre "Immagino di non avervi dato la risposta che aspettavate, so che eravate pronto a suggerirmi una parte, siete diventato un uomo di stato, da quando siete in pensione.. Quanto alla mia carriera, non ho molto da chiedere... Sono dove volevo essere da bambina, dove eravate voi, padre... Cosa potrei volere di più?" Sospirai "Bene, spero di essere stata abbastanza chiara, se avete delle obiezioni, e immagino di si.. Farete bene a motivarle.. Dopotutto, comprendete i giochi della politica meglio di me.." Dissi, sorridendo.
Eppure non riuscivo ancora a capire che cosa c'entrassero i due ospiti con quella faccenda. Poteva tranquillamente parlarmi in privato nel pomeriggio, e lasciarmi cenare in pace con i miei uomini.

Altea 03-01-2014 15.40.23

Ascoltai il discorso e rimasi stupita...un Fiore..perchè il Sapere dovrebbe essere rappresentato da un Fiore che dovrebbe invece simboleggiare qualcosa dell' Animo e impalpabile?
Il Rabbino parlava della volontà e forza di animo e coraggio della persona mentre l' Imam della terra dove cresceva il Fiore...forse i valori su cui si crede e si è cresciuti.
Mi voltai verso Tyssen e Gyen..."Avete sentito? Parlano di un Fiore..voi che ne pensate? Forse quegli uomini potrebbero aiutarci..".
Mi alzai dal tavolo e mi avvicinai al loro tavolo e mi presentai.."I miei omaggi..ho sentito i vostri discorsi..alquanto interessante.." mi rivolsi al monaco cattolico "Più che altro mi interessa come mai avete scelto un Fiore per simboleggiare il sapere e la conoscenza..alquanto strano".

Tara La Banshee 03-01-2014 17.51.15

La sacerdotessa Agasia mi condusse dunque in uno strano luogo all'interno del Tempio...una sorta di incrocio tra un'enorme serra, un parco e i giardini pensili di Babilonia.
Venni pervasa da un senso improvviso di calma e serenità, ogni problema pareva momentaneamente scomparso.
Sentii il mio respiro unirsi a quello dei fiori e delle piante che dimoravano in questo luogo...mi pareva di capire i suoni che emettevano...Era davvero un posto magico.
Capivo perfettamente perché il tesoro fosse stato posto qui.
Il tesoro...me l'ero quasi scordato..
Mi tornarono in mente alcune parole di Agasia in merito a un fiore...beh se il tesoro fosse stato un fiore si sarebbe mimetizzato perfettamente...ma mi sembrava un po' troppo scontato...che potere particolare poteva avere un fiore per divenire così prezioso?
Mi voltai per chiederlo ad Agasia ma era scomparsa...

elisabeth 03-01-2014 18.47.11

Bene...mi misi comoda.....la cosa eccezionale e che potevo leggere i loro pensieri...mi misi in ascolto e la loro conversazione sembro' cosi vicina.....che era come averli a tavola........nel contempo guardai bene i due Frati......erano ben messi e non mi stupiva per nulla se avessero usato le mani oltre che le orazioni.....intanto compresi che i soldi erano utili, utili tanto da dover bloccare .........feci un salto per aria..quando la lama del coltello si conficco' nel tavolo....come se fosse burro'.....si metteva male......mi alzai dal tavolo e raggiunsi i due Frati......" Fra Favelius ? ve lo avevo detto io che era una questione di soldi....se voi non li avete ve li presterò io....ma e' meglio pagargli mezzo debito.....o non ci porterà all' interno del bosco.....mi sembra un tipo non molto raccomandabile......"....questo lo dissi prendendo in disparte il Frate......infondo non era un posto raccomandabile per le signorine di buona famiglia........in quel momento ...percepii uno strano pensiero nella mente del nostro probabile accompagnatore.....e gia' , voleva darsela a gambe...altro che pagare i suoi debiti....

Guisgard 03-01-2014 19.24.51

“Ora basta con queste sciocchezze.” Disse il padre di Clio a sua figlia. “Non si può essere una sola cosa nella vita e di sicuro non si può essere solo e sempre un militare. La politica è il motore pulsante della nostra società, poiché anch'essa obbedisce ai Principi Religiosi. In accademia hai studiato i classici e dunque saprai che fra tutti gli eroi mitologici fu Teseo il migliore fra essi, in quanto non solo guerriero, ma anche unificatore e governante. Non puoi restare indifferente a ciò che sta accadendo. I due senatori si sconteranno e tu dovrai scegliere chi seguire. Quando Lucifero si ribellò all'Onnipotente, con lui non furono puniti solo gli Angeli traditori, ma anche quelli rimasti indifferenti alla contesa. Non capisci che il tuo modo di fare può causare problemi non solo a te, ma anche alla milizia che rappresenti? Dove credi che andranno a prendere i consensi i due senatori se non li avranno da voi? Dai mercenari, ecco dove. E la storia è piena zeppa di capitani di ventura divenuti poi nobili possidenti grazie a vari giochi politici.” Fissò i suoi due ospiti. “Costoro sono venuti qui stasera per sapere quale scelta effettuerai, così da poterti dare il loro appoggio. Essi infatti godono di prestigio e stima presso il Senato.”

Guisgard 03-01-2014 19.28.49

I due frati fissarono un po' sorpresi Elisabeth.
Poi Fra' Severius annuì e tornò al tavolo dove il contrabbandiere discuteva dei suoi debiti con l'altro individuo.
“Possiamo sapere” disse il chierico “a quanto ammonta il vostro debito?”
“Perchè?” Fissandolo il contrabbandiere. “Volete forse estinguerlo recitando qualcuna delle vostre orazioni?”
“Oh, le preghiere sono per le faccende serie, non per il denaro.” Sorridendo il frate.
“Non dubito” replicò il contrabbandiere “che nei vostri monasteri sia così e probabilmente anche Lassù funziona in questo modo. Quaggiù, invece, proprio non se ne può fare a meno del denaro.”
“Allora?” Guardandolo il frate. “Quanto dovete a questo vostro fratello?”
“In primis non è mio fratello, visto quanto è brutto...” sbottò il contrabbandiere “... e poi si tratta di una bella somma... sono infatti trecento Taddei...”
Fra' Severius allora si voltò a fissare Elisabeth.
“Aiuteremo noi questo nostro fratello, vero?” Facendole l'occhiolino.

Guisgard 03-01-2014 19.30.45

Forse l'atmosfera di quel luogo, la sua bellezza e la sua magia, rapirono per un attimo Tara.
Tanto da farle credere che la sacerdotessa non fosse più là.
Allora strane ed enigmatiche visioni attraversarono la sua mente ed il suo cuore.
Vide così un meraviglioso Giardino, fiorito delle più belle specie di fiori conosciuti, impreziosito da raggianti fontane che spruzzavano acqua trasparente ed animato da uccelli dal raro e meraviglioso piumaggio.
E proprio nel centro del Giardino vide una piccola cappella di marmo bianco, le cui colonne tortili sorreggevano una piccola volta fatta di specchi, capaci di mutare colore con i raggi del Sole.
Ma il colore predominante era l'azzurro.
E da quegli specchi fuoriusciva una luce incommensurabile, che sfiorando i petali dei fiori circostanti li spingeva quasi ad inchinarsi di fronte alla sua bellezza ultraterrena.
La visione durò un attimo e la sacerdotessa si presentò ancora davanti alla giovane Icena, ma portando con se due grossi rotoli di pergamena.
“Il Consiglio delle Supreme Patrizie” disse a Tara “ha richiesto gli annali del tempio. Tutto ciò che resta è scritto su questi rotoli. In passato erano tre, ma uno di essi è andato distrutto col degrado di questo luogo. Prendili ora e portali al Consiglio. Forse in questi rotoli riusciranno a scoprire perchè il nostro modo sta correndo verso un così rapido ed inesorabile degrado.”

Guisgard 03-01-2014 19.34.21

I tre uomini di Fede sorrisero ed annuirono, in forma di saluto, alle parole di Altea.
“Perchè un Fiore” disse il monaco cattolico “è quanto di più naturale e simile all'uomo vi sia al mondo. Esso infatti, proprio come noi, nasce, cresce e poi muore. Dunque racchiude in sé ogni fase e regola della vita.”
“Perchè” intervenne l'Imam “le Cose Divine sarebbero troppo difficili da comprendere per l'animo umano se non si adottasse un'immagine conosciuta e chiara al cuore dell'uomo.”
“Ma come mai” chiese il Rabbino alla dama “vi interessate al nostro discorso? Solitamente sono i teologi o i filosofi che si preoccupano di queste cose e non la gente comune.”

elisabeth 03-01-2014 19.45.04

Trecento Taddei.....accidentopoli era una somma da capo giro.....avrei preso lo sbruffone a pedate.....e cosi' fu.......gli mandai un energico pizzicotto....concentrandomi sul suo sedere....e lo vidi cadere dalla sedia......non so se per il dolore o per la paura, infondo nessuno poteva fare niente di simile eravamo lontani dal suo deretano.....rimandai l'occhiolino a Fra Favelius...un po' per i soldi un po' per la marachella...." Certamente Fratello........potete concludere gli estremi dell'accordo...".......

Altea 03-01-2014 20.18.36

Essi dicevano, ovviamente, sagge parole..quando il Rabbino mi pose quel quesito..sorrisi appena e feci cenno a Gyen di avvicinarsi.
Avevamo lo scrigno nella sacca, non mi fidavo a lasciarlo incustodito e lo mostrai ai tre Uomini di Fede.."Perchè" indicando il Fiore stilizzato nello scrigno "da quando ho visto questo Fiore il mio animo non ha pace e non è mai successo...questo Fiore non so cosa sia ma attira e tormenta la mia Anima e il mio Cuore...e non lo saprò penso finchè non lo porterò a destinazione a me sconosciuta..da un certo Frate Nicola".
Sentivo il loro sguardo su me e lo scrigno..."Voi cosa mi consigliate per far cessare questa inquietudine strana che si è impossessata di me dopo aver visto questo scrigno? Io...sapete..ho un compito..salvare il Regno e una nobile famiglia e tutto sta racchiuso in questo scrigno e sembra quasi avere un potere strano su me" osservai il monaco cattolico poi..."Lo so Padre...non dovrei credere a strane credenze".

Eilonwy 03-01-2014 20.20.35

"No...non importa Sir Riccardo! E' capitato una volta anche a me, ma per mia fortuna mi sono difesa abbastanza bene da non essere privata della mia verginità. Comunque adesso forse è meglio andare.....io vado ad Afravalone! E dato che voi siete un cavaliere errante e quindi senza meta....vi porterò con me....così non vi farete altro male!" dissi sorridendogli.
Raccolsi l' arco con la faretra, dove c'erano 40 frecce, e le me li misi in spalla.
Presi la cintura con la fodera in cuoio dove era riposta la mia Spada di Fuoco Fatuo e mi cinsi il vitino da vespa con essa.
Mi misi a sedere sul sedile da guida del carro e spronai Dante a partire. Poi dissi a Coco e ad Aladiah: "Voi due fatemi un favore....continuate a prendervi cura di Sir Riccardo! E badate ad non annoiarlo con i vostri battibecchi!"
Durante il viaggio per distrarmi dalla noia e dalla malinconia mi misi a cantare una canzone nella Lingua del Sì (volgare italiano).

http://www.youtube.com/watch?v=72382CEwDoM

Questa fanciull', Amor, fàllami pia,
Che m'ha ferito 'l cor nella tuo via.

Tu m'a', fanciulla, sì d'amor percosso,
Che solo in te pensando trovo posa.

El cor di me da me tu a' rimosso
Cogl'occhi belli et la faccia gioiosa.

Però al servo tuo, de'!, sie piatosa:
Merçè ti chero alla gran pena mia.

Questa fanciull', Amor, fàllami pia,
Che m'ha ferito 'l cor nella tuo via.

Se non soccorri alle dogliose pene,
Il cor mi verrà meno che tu m'a' tolto.

Che la mia vita non sente ma' bene,
Se non mirando 'l tuo veçoso volto.

Da poi fanciulla che d'amor m'a involto
Priego ch'alquanto a me benigna sia.

Questa fanciull', Amor, fàllami pia,
Che m'ha ferito 'l cor nella tuo via

Clio 03-01-2014 23.17.36

Scossi la testa "Certo, non si può essere un militare tutta la vita, voi lo sapete bene.. Solo che quando io abbandonerò questa vita tornerò ad essere una donna qualunque, sottomessa all'uomo che sceglierete per me, senza diritto di parola o di opinione... Perdonatemi, se mi auguro che quel giorno sia più lontano che mai...".
Sospirai "È davvero questo che volete? Divisione, fratricidio, scompiglio? Voi? Come potete essere così cambiato? Voi che mi narravate il sinecismo dell'Attica, che decantavate la retra di Licurgo, voi che mi avete insegnato ad amare ugualmente Ettore e Achille... Proprio voi seminate ora discordia?" Chiusi gli occhi per un momento "E sia... Non sia mai che disonori il mio nome.." Guardando i due ospiti "Dite al senatore Gheorgis che la Guardia Reale lo appoggerà, a patto che si dimostri degno di quanto mi ha detto oggi, lui capirà ... Se dovesse andare contro le sue stesse parole, se dovesse tradirle, gli volteremo le spalle.." Alzai lo sguardo a cercare quello di mio padre "E prego perché i miei Dei, come il vostro Dio, abbiano pietà di tutti noi.. Perché mettere il destino di un regno in mano ai soldati, non è mai stata cosa saggia... Una volta, lo sapevate anche voi... È stato Bool a chiamare i mercenari... E, si sa, questi soldati di ventura sono fedeli a chi li paga.. Non mi sorprenderebbe se lo appoggiassero anche in questa lotta interna... Ciò significa che nessuno potrà dormire sonni tranquilli... ".
Versai il bicchiere in fretta, come a voler allontanare le loro parole.
"C'è altro?" Chiesi rivolta a mio padre, non vedevo l'ora di andarmene da li, tornare nel mio mondo, dove non esistevano giochetti diplomatici, ma solo sguardi sinceri e leali.
La vita di palazzo, colma di etichette e sotterfugi, non faceva per me.

Tara La Banshee 03-01-2014 23.56.39

Mi risvegliai come da un sogno e davanti a me Agasia reggeva due enormi e antiche pergamene.
Me le porse con molta delicatezza ed io mi ritirai dal Tempio.
Vi incamminai velocemente verso il Consiglio ma la mia mente andava più veloce, non vedevo l'ora di scoprire il contenuto delle pergamene anche se avevo il sentore che la terza, quella andata distrutta, era quella che conteneva l'importante.
Scossi la testa, dovevo smetterla con il mio solito pessimismo, sicuramente le due pergamene rimaste avrebbero fornito le risposte tanto attese.
Spiegai le ali e liberai anche la mente da cattivi presagi.
Giunsi planando sulla spianata davanti all'edificio adito ad ospitare il Consiglio Supremo.
Vi entrai, guardai con ammirazione, come ogni volta che vi passavo, le grandi colonne istoriate che narravano le gesta del mio popolo, poi gli altri bracieri che illuminavano il cammino fino alla Sala Grande dove si tenevano i Consigli ordinari, svoltai a destra e poi ancora a destra fino a trovarmi di fronte ad una grande scalinata in marmo.
La sali svolazzando e giunsi ad un enorme portone di legno intarsiato.
Avvisai la guardia posta all'ingresso e questa mi fece entrare.
Il Consiglio non era ancora arrivato e il salone era vuoto ma maestoso.
http://http://www.londraculturale.it...1#.Usc_xNLuKcc

Parsifal25 04-01-2014 11.54.42

" Anche in questo mondo, vige la regola del chi risulta esser più preparato dell'altro, può esser sicuro di prendersi un posto sul gradino dell'attività perseguita....."

Un ulteriore sovralluogo sulle teste dei nostri "ospiti" ed era giunto il momento di prender in mano le redini della situazione.
Guardai' la cappa che portavo sempre con me e dissi: "Nuovamente ci reincontriamo "Reienhearth" ( colui che non dovrà mai esser svegliato).

La posi sulle mie spalle e capo e la leggenda del Guardiano della Notte tornò a camminar su codesta terra. Il corpo venne avvolto in una profonda e oscura aura nera e prese ad avanzare verso l'accampamento. Il potere di Reienhearth era tornato.

Guisgard 04-01-2014 16.37.05

“Un giorno comprenderai anche questo, figlia mia.” Disse il padre di Clio a sua figlia. “Comunque” aggiunse “non vi è altro. Dopo cena potrai tornare in caserma.”
La cena, così, proseguì tra discorsi molto più leggeri e futili, sebbene una debole inquietudine si era impossessata dei presenti.
Su tutti tranne che sull'ufficiale medico, che invece, più o meno velatamente, tentava di corteggiare la bellissima militare.
E alla fine della cena chiese il permesso al vecchio ex ufficiale di poter accompagnare al campo sua figlia.
“Se lei non ha nulla in contrario, fate pure.” Mormorò il padre di lei.
“Benissimo!” Esclamò l'ufficiale. “Così mi mostrerete la caserma in cui da oggi presterò servizio, milady... ops... volevo dire capitano...” e sorrise.

Guisgard 04-01-2014 16.40.08

Parsifal, così, grazie al potere della sua cappa magica, poté avvicinarsi indisturbato al suo accampamento.
E qui vide ciò che Alanius gli aveva riferito.
Uomini armati avevano preso possesso del campo e resi all'impotenza tutti gli uomini.
“Ascoltatemi, cani...” disse un uomo che pareva essere il capo di quegli invasori “... oggi siete stati fortunati, poiché mi trovate di buon umore... e questa è cosa rara... per questo siete ancora vivi... ma per ogni accadimento vi è una spiegazione... infatti si da il caso che a me servano altre braccia ben armate... io sono Gufo Scarlato e comando i miei mercenari... siamo diretti in una grande città ed io voglio rinvigorire le mie schiere... per questo invece di uccidervi oggi vi darò la possibilità di entrare nelle mie schiere! Avanti, chi si offre volontario? O devo costringervi io, marmaglia!”
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Guisgard 04-01-2014 16.43.26

Tara giunse, così, al grande palazzo in cui si riuniva il Consiglio Supremo.
Era un magnifico palazzo che cantava con la sua imponenza e bellezza la grandezza del regno delle Icene.
Marmi policromi che richiamavano i riflessi delle pietre preziose più ambite, con venature simili ai riflessi del Sole morente nel crepuscolo; e poi lastre intarsiate con tecniche sconosciute al mondo degli umani, adornate, tutt'intorno, con affreschi raffiguranti i cicli mitici che portarono al principato di queste leggendarie donne alate.
La sala era ancora vuota, ma, poco dopo l'arrivo di Tara, una dei Consiglieri Supremi entrò.
“I rotoli...” disse guardando ciò che la ragazza aveva portato “... finalmente...” si avvicinò e prese le pergamene dalle mani di Tara “... ora potremo interpellarle e capire cosa fare... si, ne sono certa... troveremo il responso nei Versi Sibillici, scritti millenni fa dagli dei primordiali...” suonò allora una campanellina d'oro e un attimo dopo tutte le altre consigliere riempirono la sala.
Tutt'intorno, su gradini di marmo, potevano assistere alla consultazione le soldatesse, le veggenti e alcune delle custodi del fuoco sacro. E con loro prese posto anche Tara.
Iniziò allora la consultazione del consiglio.
Alcune consigliere elencarono gli strani eventi che avevano colpito la loro terra, partendo dall'incendio che tempo fa distrusse il Giardino del tempio.
Poi l'avvelenamento dei tre fiumi eterni, dovuto agli insetti velenosi e la pioggia di pietre caduta sul bosco.
E per fermare queste piaghe, infine, furono consultati i Versi Sibillici.
Ma i versi apparvero incompleti.
Mancava infatti l'ultima parte, quella contenuta nel rotolo perduto.
I versi trovati così recitavano:

“Da Oriente giunge il peccato
con l'Occidente da esso braccato.
Troverà odio e sfogo nei 7 flagelli,
ma tra essi guardati dai due agnelli.
Perchè invero di lupi avranno ardore
e vincerli potrai solo trovando quel...”

Guisgard 04-01-2014 16.47.39

Il contrabbandiere sentì eccome il pizzicotto di Elisabeth, ma, non vedendo alcuno accanto a lui, pensò si trattasse di qualche insetto.
“Per la miseria...” disse massaggiandosi il fondo schiena “... da queste parti avete zanzare grosse come passeri! E anche fuori stagione!”
Fra' Favelius, che forse aveva intuito l'accaduto, si limitò a lanciare un'occhiata alla maga.
Poi, rivolgendosi al contrabbandiere ed al suo losco creditore annuì.
“Allora pagheremo noi il debito di questo messere.” Disse. “Metà ora e l'altra metà dopo che ci avrà condotti nella foresta. Credo sia un buon patto.”
“E chi mi dice” fece il creditore “che poi vi rivedrò?”
“Fratello” fissandolo il frate “un uomo di Chiesa non mente mai.”
“Io non mi fido neanche di mia madre, frate.”
“Naturale...” sarcastico il contrabbandiere “... neanche io mi fiderei di lei...” rise.
“Sta zitto, feccia!” Intimò il creditore, mostrando un altro coltellaccio. “Voglio tutto ora, frate.” Tornando a rivolgersi al chierico. “Altrimenti questo buffone verrà via con me e pagherà con la pelle il suo credito.” Indicando il contrabbandiere.

Guisgard 04-01-2014 16.50.55

“La vostra inquietudine” disse il monaco Cristiano ad Altea “nasce dall'insoddisfazione, che a sua volta è figlia della mancanza.”
“In quello scrigno” intervenne il rabbino “non vi è rinchiusa la salvezza di un regno. O almeno non soltanto quella. Ma la vostra, signora.”
“Questa è la conoscenza di cui discutevamo prima...” mormorò l'Imam “... la conoscenza è sempre rivolta a noi stessi... la conoscenza del nostro cuore e della nostra anima... la conoscenza che ci induce a partire e a cercare...”
“E non conta cosa troverete alla fine del viaggio” fissandola il monaco “ma il viaggio stesso conterà. Poiché in esso troverete, forse, ciò che state cercando.” Aggiunse, per poi sfiorare con una mano il Fiore stilizzato sullo scrigno.
E così fecero anche gli altri due religiosi.
“Ma badate” mormorò il monaco “ci sarà sempre qualcuno che vi impedirà di proseguire nel vostro viaggio.”
E sia il rabbino che l'Imam annuirono a quelle ultime parole.

Guisgard 04-01-2014 16.55.34

Riccardo si lasciò, così, condurre da Eilonwy su quel suo carro, diretti verso la sterminata capitale di Afravalone.
Il cavaliere, allora, adagiato su quel carro tutto sommato comodo, ascoltò, rilassato, il bel canto della ragazza.
Era un canto armonioso e melodico, che sembrava capace di poter destare la lussureggiante natura resa silenziosa e malinconica dal tempo che invece lasciava cadere al suolo acqua ed umidità dal cielo.
“Che canto meraviglioso...” disse infine Riccardo “... mi sembra di avvertire sempre meno dolore alla ferita grazie alla vostra delicata voce, damigella... ma mi chiedo... perchè una dama così giovane e bella come voi si ritrova ad attraversare tutta sola questi luoghi? Perchè, mi domando, non vi è un cavaliere a scortarvi, per proteggervi da eventuali pericoli magari richiamati dalla vostra bellezza e della giovane età?”

Guisgard 04-01-2014 17.02.08

Guisgard fissò quegli uomini, senza riuscire a capire cosa stesse succedendo.
Quello che gli aveva parlato, allora, prese un foglio dalla giacca.
Lo aprì, per poi mostrarlo al pilota di Formula 1.
“Questa” disse l'uomo indicandogli la firma infondo al foglio “la riconosce?”
“Io...” prendendo quel foglio Guisgard “... io non ho mai firmato nulla del genere... cosa diavolo è?”
“E' una confessione.” Rispose l'uomo. “Firmata da lei. Riguarda un'ammissione di colpa.”
“Ammissione di colpa?” Ripetè incredulo lui.
“Si...” annuendo l'uomo “... di aver malmenato e abusato della nota attrice Adele Insert.”
“Ma è ridicolo!” Alzandosi di scatto Guisgard.
Ma gli altri che erano alle sue spalle lo bloccarono subito, mettendolo piegato con la faccia sul bancone e le mani legate da manette dietro la schiena.
“Ma cosa sta succedendo?” Gridò il pilota. “Che cavolo sta succedendo qui?”
“Ha il diritto di restare in silenzio” mormorò l'uomo “... ogni cosa detta potrà essere usata contro di lei in tribunale. Ha inoltre il diritto di chiamare un avvocato. Se non può permetterselo allora le verrà nominato uno d'ufficio.”
“Mi avete incastrato!” Urlò lui.
Un attimo dopo fu portato via.
Due giorni dopo, Guisgard si ritrovò in un noto penitenziario cittadino, insieme ad altri carcerati.
Erano stati tutti assegnati ai lavori duri nel campo della prigione.
“Hei, tu...” bisbigliò uno dei detenuti “... sei davvero il famoso pilota di auto?”
Guisgard si limitò a sorridergli con fare seccato.
“Come diavolo sei finito qui?”
“Ho superato il limite di velocità...”
“Buona questa!” Esclamò divertito il detenuto. “Io mi chiamo August!”
“Io Guisgard...”
“Lo so!” Divertito August.
“Hei, superstar!” Chiamò uno dei secondini. “Hai voglia di chiacchierare, vero?”
“Non si può?” Fissandolo Guisgard.
“Certo.” Annuì il secondino. “Ma fallo spalando la melma, altrimenti te la farò mangiare tutta!”
Gli altri detenuti fissavano con sospetto e disprezzo quel carcerato così famoso.
“Pare che io qui non sia ben visto...” mormorò Guisgard ad August.
“Beh...” fissandolo questi “... sai, non è andata giù la storia che dietro le tue vittorie ci sia stato quell'incidente al tuo rivale...”
“Vedo che qui prendete molto sul serio la Fomula 1...”
“Tutti gli sport, in verità.” Fece l'altro. “Sai com'è... siamo un popolo di sportivi...”
“Immagino...”
“Hey, superstar...” chiamò un altro detenuto “... dico a te, pallone gonfiato...”
“Ce l'hai con me?” Guardandolo Guisgard.
“Si, con te...” a denti stretto l'altro “... scommetto che fuori dalla pista te la fai sotto anche al volante di un'utilitaria.”
Il pilota rispose con un sorriso sarcastico.
“Fate silenzio, canaglie!” Intimò uno dei secondini.
“Posso riposarmi un po', capo?” Chiese uno dei detenuti.
“Non ora, ragazzo.” Rispose il secondino.
“Posso avere un po' d'acqua, capo?” Domandò un altro dei detenuti.
“Non ora, ragazzo.”
E i lavori per quei disperati continuarono fino al tardo pomeriggio, quando furono fatti rientrare nelle loro celle.
“Tra cinque minuti si spegneranno le luci!” Annunciò uno dei secondini.
“Hey, superstar...” dal suo lettino August “... posso farti una domanda?”
“Se proprio devi...” fece Guisgard, stando steso e con gli occhi fissi verso il soffitto.
“Davvero hai vinto solo perchè l'altro uscì di pista?”
“Vuoi la verità?”
“Certo.”
“Beh...” mormorò il pilota “... si sa che la pista è stretta e spesso non ci entrano due auto contemporaneamente nella stessa curva... e poi a te posso dirlo...”
“Cosa?”
“Volevo tornare ai box dopo l'incidente avuto dal mio rivale...”
“Dici sul serio?” Stupito August.
“No!” Scoppiando a ridere Guisgard e causando, un attimo dopo la fragorosa risata del suo compagno di cella.
“Hey, superstar...” avvicinandosi uno dei secondini alle sbarre “... forza, muoviti... il direttore vuole vederti.”
http://www.virtual-history.com/movie...tom_cruise.jpg

Clio 04-01-2014 17.17.25

Lanciai uno sguardo di sufficienza all'ufficiale.
"Vedo che avete un alto senso della disciplina e della gerarchia, dottore..." Sorrisi, sarcastica "Non importa, imparerete a comportarvi come si conviene nella Guardia Reale.." Sospirai, volevo restare sola, ma se fossi stata scortese con mio padre, non me l'avrebbe perdonata facilmente.
"Vogliamo andare, dunque? Vorrei trovare qualcuno di sobrio, se siamo ancora in tempo.." Facendo segno al giovane ufficiale da seguirmi.
Dovevo raggiungere in fretta la caserma, sperando di trovare qualcuno ai cui comunicare le novità, Astin, magari, e gli altri luogotenenti.

Tara La Banshee 04-01-2014 22.43.57

Prese dunque l'avvio il Consiglio e come avevo predetto il rotolo perduto conteneva parole importanti. Infatti la risposta ai problemi che affliggevano il nostro mondo stavano in una sorta di profezia-indovinello le cui ultime parole erano ormai perdute come la pergamena.
Inizia a ripertermi le strofe della profezia in testa, allora peccato faceva rima con braccato, flagelli rimavano con agnelli e ardore con...quale poteva essere la parola giusta?
Dolore...amore...clamore...invasore... creatore...calore...furore...timore...predatore, ripassavo nella mia testa ogni possibile opzione senza però rimanere colpita da qualche significato in particolare.
Onore...disonore...timore..cuore...Fiore!
Eureka, sentii gridare nella mia testa!
Il Giardino, le parole di Agasia, i miei pensieri durante la trace...tutto mi riportava ad un fiore!
Poteva essere questa la risposta?
Non volevo certo correre a conclusioni affrettate senza avere prove concrete, non era da me, ma sentivo di essere sulla strada giusta.
Tenni le mie riflessioni per me ed al termini del Consiglio ottenni il permesso di esaminare con calma le due pergamene restanti.
Forse, pensai, avrei trovato qualche conferma alla mia tesi.
Mi sedetti speranzosa con la prima pergamena adagiata sulle ginocchia e mi immersi speranzosa nella lettura...

Eilonwy 04-01-2014 23.18.37

"Vi ringrazio per il complimento! Comunque, mio padre e mia madre mi hanno insegnato a cavarmela molto bene anche da sola....tanto che piu' volte sono stata mandata sin da quando avevo 10 anni a combattere contro uomini piu' spietati e forti di me.......e poi con me ho Coco e Aladiah. I loro poteri sono abbastanza forti da difendermi!" dissi e poi ripresi a parlare dopo una decina di minuti: "Se volete vi racconto una storia.....per far passare il tempo piu' velocemente! C' era una volta, nell' armonioso e magnifico Crystal Azarath Kingdom un re potente e giusto, di nome Bowen Aguillon, che sposò per amore una bellissima dama di Capomazda, Lady Consel dei Gigli. I due monarchi furono rallegrati dalla nascita di una bambina. Anche il popolo l' amava molto perchè crescendo oltre a diventare sempre piu' graziosa, diventava sempre piu' intelligente, sapiente, altruista e coraggiosa ed abile nell' arte della guerra. Il popolo amava i suoi regnanti anche perchè il Cristianesimo Cattolico, quello Celtico, quello Protestante, quello Ortodosso, l' Islam, l' Ebraismo, l' Atonismo, il Buddhismo e le altre Religioni Politeiste potevano vivere in armonia e le donne avevano tutti i diritti di cui beneficiavano gli uomini. Tutte le religioni erano legali ed avevano la stessa importanza tranne il Satanismo!" mi fermai.
Dopo aver fatto una breve pausa, continuai la mia storia: "Accadde un giorno che, la principessa, ormai maggiorenne, accese la lussuria nel potente e malvagio stregone Slathnir. La pregò di unirsi a lui e di sposarlo. Le mandò i doni piu' preziosi di questa terra e poesie d' amore, ma la figlia del re e i suoi genitori, capendo che razza di mascalzone era quel vile scorpione, rimandavano sempre in dietro i regali....Allora furente Slathnir fece un patto con Lucifero, il quale gli diede un esercito di demoni, rafforzò i suoi poteri del fuoco e delle tenebre e gli diede la sua benedizione.
Lo stregone, prima di attaccare il regno, avvelenò la regina Consel. Dopo il misfatto fece la prima mossa. Il re insieme alla sua cavalleresca figlia e al suo valente esercito, combatté notte e giorno il nemico....ma.....ma egli fu ucciso. Il popolo fu dilaniato e sottomesso....i templi politeisti...le chiese....le sinagoghe....le moshee....le case....il Senato....i giardini....il Parlamento....tutto fu arso dal fuoco.
La principessa fuggì! Ma mentre fuggiva, Slathnir le lanciò una maledizione. Essa consisteva nell' essere umana di giorno e sirena di notte, in modo tale da rallentarla nella sua fuga e da scovarla con piu' facilità.
Adesso è chissà dove....e si maledice di essere la causa di tanto dolore e morte per il suo regno".
Tacqui per un bel po' e alla fine arrivammo in una radura.

http://imagizer.imageshack.us/v2/800x600q90/7/13u8.png

Altea 04-01-2014 23.47.46

"Potrebbe essere" dissi al monaco cattolico "io sono sempre in viaggio, e per me non vi è pace e forse questo continuo viaggiare è dovuto al fatto che il mio spirito cerchi qualcosa che ancora non ha trovato".
Poi mi rivolsi all' Imam e al Rabbino..."Sono pronta a sfidare qualsiasi pericolo e vedo le vostre parole come un buon auspicio per superarle...io e Gyen" e indicai il nano "salveremo lady Consell e la sua famiglia ovvero i Taddei e il regno di Capomazda....giorni fa lord Tyssen, che vedete al tavolo, parlava di qualcosa di strano che colpisce chi si innamora di qualcuno del loro casato...ma è mai possibile? Cosa potrebbe mai capitare a chi si innamora di uno della loro famiglia?"
Mi congedai da loro e mi voltai verso Tyssen risedendomi al tavolo..."Se non erro ho sentito dire dalla mia governante prima di partire che lady Consell abbia un figlio..voi me lo confermate? Perchè mai egli non partì per salvare la famiglia e il regno?".

Parsifal25 05-01-2014 15.52.01

Quegli uomini dovevano esser salvati.....non potevo permettere che venissero costretti ad abbandonar il loro cammino per perseguir scopi che difficilmente è possibil comprendere. Nessuno deve esser circoscritto con le minaccie.

"Alonius.....credo che dovrò utilizzare il potere della Nemesi.....devo modellare il mio corpo ad immagine e somiglianza di Reinehearth, il cavaliere dei tristi presagi. Il potere concessomi dall'aura potrebbe spaventarli cosicchè da lasciar liberi questi uomini...."

Fissai' il campanile che si levava alto dalla cappellina sconsacrata vicina: "Forse......abbiamo una possibilità......". Pronunciai' la formula che mi permetteva di poter avviare il processo di trasformazione.....
http://covodeicorsari.altervista.org...liere_Nero.jpg

La voce divenne tenebra ed il corpo un groviglio di ombre, quest'ultimo, non comprendeva più il calore del sentimento. Questo, è il prezzo da pagar per far in modo che il Demone non torni....."anima pura per anima nera....."
"Sarà meglio per voi......che abbandoniate codesto luogo......leader dei Gufi, sappiate che il vostro tempo sta per concludersi. Vi attendono giorni bui....." terminai' incrociando il mio sguardo con il suo.....

elisabeth 06-01-2014 20.32.56

Ero sicurissima.....quello voleva i soldi e lo avrebbe fatto fuori...povero sbruffone era veramente nei guai......quando vidi uscire il secondo coltello...la cosa incomincio' a preoccuparmi, ma la somma che chiedeva era enorme e se avessi dato i soldi a lui...noi saremmo rimasti all'asciutto....la Magia..poteva essere motivo di distrazione.....il primo coltello era ancora fissato al centro del tavolo...........incominciai a far vibrare la lama e il coltello prese ad oscillare.....prima lentamente e poi tanto velocemente da saltare fuori dalla fessura in cui venne conficcato.....feci apparire una pozza rossa....e avvicinandomi al tavolo..." Malvagio presagio........avete rifiutato i soldi di due Frati....non credendo alla loro parola.....Voi ammazzerete questo galantuomo.....ma voi morirete..permano dei vostri stessi soldi.......vi consiglio di accettare il patto.....e i Frati vi faranno avere il rimanete.....Dio non ha mai messo la cattiva parola agli uomini della sua casa......".....Mi ero spinta oltre...ma non vi era altro da fare.......li' si uccideva per molto poco...

Guisgard 07-01-2014 16.56.01

Parsifal, così, mutò il suo aspetto, pronto a giungere nel campo ed affrontare la difficile situazione.
“Bada” disse Alanius al cavaliere “di essere prudente... quegli uomini sono mercenari, abituati a combattere e guardarli credo che siano preceduti anche da una certa fama alquanto sinistra... presta attenzione soprattutto al loro capo... quel Gufo Scarlatto sembra essere un tipo poco raccomandabile... usa la testa, prima della spada... sono una trentina e tu soltanto uno... sono certo che ve ne sono altri nei paraggi armati con archi e balestre, pronti perciò a renderti un facile bersaglio... inoltre devi proteggere anche gli altri uomini del campo, che quei mercenari hanno reso all'impotenza... sii prudente dunque... io intanto cercherò di trovare una soluzione a questa brutta faccenda...”
Parsifal, allora, entrò nel capo e parlò al leader dei mercenari.
“E voi chi siete?” Fissandolo Gufo Scarlatto. “Da dove siete sbucato?” Lo guardò meravigliato.
“Attento, capo!” Gridò un mercenario. “Forse è un fantasma!”
“Sciocchezze!” Esclamò Gufo. “Gli spiriti non abbandonano mai la loro triste e muta dimora prima che il Sole sia tramontato!”

Guisgard 07-01-2014 17.00.59

Clio, così, accompagnata dall'ufficiale medico, che per tutto il tragitto aveva tentato, anche con una certa insistenza, un approccio galante con la bella militare, tornò in caserma. Qui incontrò subito Astin, il quale riportò al suo superiore tutto ciò che era avvenuto in sua assenza.
Perlopiù normale amministrazione.
“Ma la cosa più importante, capitano...” disse in conclusione il luogotenente “... è il messaggio, o per meglio dire l'invito che il senatore Gheorgis vi ha inviato... chiede che vi rechiate al suo palazzo... il messo ha precisato che si tratta di un invito informale e dunque vi chiede di recarvi là senza scorta... perdonatemi, capitano, ma questo invito in qualche modo può avere a che fare con la cena che avete avuto con vostro padre?”

Guisgard 07-01-2014 17.03.27

E mentre Elisabeth proponeva di risolvere così la questione, il cacciatore di taglie, preso dall'ira, si alzò di scatto.
“Pretendo l'intero ed immediato pagamento del debito” disse furente “oppure questa feccia” indicando il contrabbandiere “verrà via con me e pagherà direttamente al suo creditore quanto stabilito. Con gli interessi naturalmente!”
Ma proprio in quel momento, approfittando della situazione propizia, il contrabbandiere, con rapido gesto, estrasse un lungo coltello e tagliò di netto la gola del cacciatore di taglie.
“Bontà Divina!” Esclamò Fra' Severius.
Intorno a loro, nonostante l'assassinio, regnava la più totale indifferenza, a dimostrazione che simili faccende venivano spesso risolte in quel modo.
“Andiamo...” fece il contrabbandiere ai due frati e alla maga “... potrebbero esserci in giro gli scagnozzi di questo bastardo...”
“Prima voglio dargli l'Estrema Unzione...” mormorò ancora scosso Fra' Favelius.
“Non servirà...” replicò il contrabbandiere “... tanto la sua anima è stata da tempo prenotata da qualche satanasso... andiamo, presto...”
E prendendo Elisabeth per un braccio corse fuori da quella cantina.
E lo stesso fecero i due frati, riuscendo però prima a dare l'Estrema Unzione al cacciatore di taglie.

Guisgard 07-01-2014 17.11.19

Tara, così, cominciò a cercare qualche indizio su quel misterioso Tesoro nei due rotoli conservati.
Lesse allora dell'antica storia delle Icene, come le battaglie arcaiche, il sacrificio degli aironi, la città delle donne piumate e il sacro vaso celeste, da cui fuoriuscirono le eterne leggi che ancora oggi reggono il regno delle Icene.
Ma alla fine di tutto questo, la ragazza alata trovò un antichissimo scritto che indicava un remoto enigma senza alcuna risposta.
L'enigma si trovava impresso sopra una lapide scolpita con fuoco e acqua, conservata, secondo la leggenda, nella grotta delle tre Sarchie
E alla fine di quello scritto le sue ultime parole profetizzavano di una prescelta capace di dare un senso all'enigma e dunque a tutta quella leggenda.
E solo le tre sachie erano in grado di riconoscere la prescelta.

Guisgard 07-01-2014 17.14.39

“E' una storia molto bella, nonostante sia intrisa di tristezza e dolore...” disse Riccardo ad Eilonwy “... Consel deve essere un nome molto noto e diffuso da queste parti, poiché è lo stesso che porta la Granduchessa regnante di Capomazda, la quale è andata in moglie ad un barone del regno. Tuttavia ella, a differenza della regina di cui mi avete narrato, è viva è vegeta. Io stesso l'ho veduta presiedere i Ludi Eroici dello scorso Natale...” tentò di adagiarsi meglio per non far affaticare il suo corpo ancora debole “... mi ha colpito però la tremenda maledizione di quella fanciulla... donna di giorno e sirena di notte... eternamente in bilico tra due mondi... tra il Sole e la Luna...” la fissò e sorrise appena “... per fortuna è solo una storia... sarebbe un dramma vivere così...”

Guisgard 07-01-2014 17.16.14

“Che io sappia” disse Tyssen ad Altea “la maledizione di cui si vocifera e che flagella da secoli i nobili Taddei, colpisce solo i maschi di quella stirpe... sinceramente non ne so molto, visto che me ne parlò quel mio amore di gioventù... ma perchè siete così interessata a quella maledizione? Pensate possa avere a che fare con quel messaggio da recapitare all'abate? E se così fosse, in che modo poi quel chierico riuscirà ad aiutare la famiglia della Granduchessa?” Restò pensieroso. “Non so, ma tutto mi sembra sempre più ingarbugliato, milady...” si voltò a fissare i tre religiosi al tavolo vicino, ma si accorse che non c'erano più.

Clio 07-01-2014 17.58.14

Non ero mai stata più felice di vedere Astin in vita mia, il tragitto era stato davvero snervante. Quell'uomo aveva bisogno di imparare le regole, altroché.
Sorrisi al mio luogotenente, ascoltando i quotidiani riepiloghi.
"Temo proprio di si.. Ma prima vorrei parlare con voi... La situazione è critica.." Sospirai "Manda un messo dal senatore dicendogli che ora è troppo tardi, lo raggiungerò per colazione domattina.." Sorrisi "Infondo, non sta bene che un fanciulla vada in giro da sola di sera.. Giusto dottore?" Risi appena.
"Astin, ti presento Amian de'Oplay.. L'ufficiale medico nominato dal senato... Dottore, questo è un uomo su cui potrete sempre contare..".
Tornai a rivolgermi al mio giovane ufficiale "Affidalo pure a Loriks, deve vedere la caserma in cui presterà servizio, ed essere aggiornato sulle regole di comportamento... Ha un disperato bisogno di qualcuno che gli spieghi bene come funzionano le cose nella Guardia Reale, come ci si comporta con i superiori, eccetera..".
Guardai poi il dottore negli occhi "Bene, Lokris vi farà fare un giro, è un medico molto abile, saprà aggiornarvi sulle condizione dell'infermeria.. Se vi servisse qualcosa, avete libertà di procurarvela, basta che me lo facciate sapere.." Sorrisi "Vi avviso che Lokris è l'uomo che avrebbe dovuto prendere il vostro posto, che se l'è meritato sul campo... Ed è amato da tutti perché è davvero un brav'uomo.. Mi auguro che voi possiate mostrare a tutti il vostro valore e riscattarvi... Scoprirete che nella Guardia Reale i privilegi di nascita e le amicizie importanti contano poco se manca il valore... Buona fortuna.. ".
Tornai a guardare Astin "Convoca tutti gli ufficiali nella sala grande... Vi aggiornerò sulle novità.. È tardi, ma non posso aspettare domani... Che ci sia vino per tutti!" Sorrisi.
"Voi conoscete la situazione..." Dissi ad Amian "dunque non avete bisogno di spiegazioni, ritengo sia più importante che visitiate l'infermeria... Potere raggiungerci dopo, se volete..".
La verità, era che non vedevo l'ora di liberarmi di quell'uomo tanto indisponente.
Quella giornata era diventata lunghissima.
"Bene, Astin raduna tutti... Vi aspetto nella sala grande... Grazie..".

Eilonwy 07-01-2014 18.33.06

Sorrisi malinconicamente alle ultime parole del tenebroso cavaliere.
Citazione:

“... mi ha colpito però la tremenda maledizione di quella fanciulla... donna di giorno e sirena di notte... eternamente in bilico tra due mondi... tra il Sole e la Luna...” la fissò e sorrise appena “... per fortuna è solo una storia... sarebbe un dramma vivere così...”
"Sì......sì, avete ragione. Sarebbe un vero dramma!" dissi cercando di mascherare al meglio le mie emozioni.
Quando arrivammo in quella radura, decisi che fosse tempo di pranzare. Così scesi dal carro e dopo aver slegato Dante dal carro, gli montai sopra pronta ad andare a caccia di cinghiali.
"Aladiah? Coco?...Rimanete da guardia al carro e a Sir Riccardo! Io vado a caccia....torno tra mezz' ora!" dissi guardando con severità quei due monelli.
Spronai Dante e partì come un fulmine.

Altea 07-01-2014 18.57.27

Ascoltavo le parole di Tyssen o forse egli stesso cercava delle conferme in me, nei miei pensieri.
"Non saprei..io non conosco quella famiglia e so solo ciò che voi mi avete narrato e qualcosa che sapeva la mia governante..ovviamente lei abitò per anni a Capomazda..è strano abbia citato un figlio della Granduchessa Consell" alzai le spalle mentre sorseggiavo della acqua fresca.
"Perchè ne sono interessata? Mi hanno dato la risposta forse quei tre uomini di Fede seduti al tavolo" ma mi accorsi erano scomparsi e mi voltai verso Tyssen.."Dove sono andati? Oh no..non lasciamoci suggestionare, saranno usciti e non ce ne siamo accorti...eppure mi hanno parlato in modo molto sibillino e poi...vedere tre Uomini di Fede diversa parlare assieme è molto strano".
Ripresi il discorso fermato..."Non so assolutamente se la maledizione ha a che fare con Frate Nicola..però riflettiamo..colpisce solo gli uomini del Casato..e se questo uomo avesse un potere nel regno? Ecco le due cose si potrebbero unire..e avere un senso logico. Vi confesso Tyssen che questa storia mi ha turbata..mi avete mai vista così? Lo sento dentro..sento la inquietudine e non capisco perchè..lo scopriremo solo trovando questo frate Nicola..voi siete scettico mi sembra."
Finii la cena e chiesi a Tyssen e Gyen se era il caso di pernottare nella taverna e ripartire all' Alba..già verso una meta sconosciuta..ma mi sentivo come prescelta da qualcosa..un senso doveva esserci.


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