Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 01-04-2016 00.39.56

Gaynor entrò in incognito in quella taverna, che per via dell'ora già brulicava di clienti.
Fefo le si avvicinò, la fissò ed infine annuì, facendo segno di seguirlo.
Condusse così la donna, che camminava con lui fra i tavoli incappucciata, ad una stanza laterale, spoglia e con un solo tavolo al centro.
“Il capitano giungerà a breve...” disse Fefo “... nel frattempo vi porto qualcosa da mangiare e bere?”

Guisgard 01-04-2016 00.41.39

Pepino si voltò verso l'uomo a cavallo che si avvicinava, per poi annuire.
“Magari è un suo messaggero...” disse l'ometto a Dacey “... chi può dirlo...”
Il cavaliere allora si accorse del calesse e lo raggiunse.
“Salute a voi.” Sorridendo appena a Pepino ed alla zingara.
“Siete forse voi il cavaliere che attendiamo?” Chiese l'ometto.
“Forse avrei dovuto gridare viva il duca, immagino.” Divertito l'uomo a cavallo. “E voi siete il mio Cicerone?”
“Oh, bastava solo annunciarvi, messere.” Ridendo Pepino. “Si, sono colui che è venuto ad accogliervi. Mi chiamo Pepino.” Togliendosi il cappello in segno di saluto, per poi rimetterselo in testa.

Guisgard 01-04-2016 00.44.53

Go annuì a Gwen, ma un attimo dopo trasalì.
“Mi prenda un accidenti...” disse ingurgitando l'ultimo pezzo di focaccia “... sarà meglio tornare al carrozzone... se il capo non ci trova saranno guai...” alzandosi.
Nyccio allora si infilò in bocca un'intera focaccia, per poi buttare giù tutto d'un fiato un bicchiere d'acqua.
“Su, preso o finiremo nei guai...” fece Go.

Guisgard 01-04-2016 00.46.14

Il venditore rise a quelle parole di Altea.
“Affatto, milady. Disse.
“Si, ma per un'eroina innamorata occorre qualcuno che impersoni il suo amante.” Ad un tratto una voce.
Altea si voltò e vide Lyon dietro di lei che le faceva l'occhiolino.

Lady Gwen 01-04-2016 00.47.46

Vidi Go trasalire, e poi capii il perchè.
"Certo, andate, è stato un piacere conoscervi e godere della vostra compagnia" dissi, con un sorriso.
Quando andarono via, anche io lasciai il cottage in sella a Bryn e raggiunsi il palazzo per cambiarmi e darmi una sistemata.
La carrozza, che avevo dato ordine di preparare, era pronta all'ingresso, così salii e dopo un po' arrivai al Palazzo Ducale.

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Clio 01-04-2016 00.48.28

Annuii ad Elas.
"Si, e non so come diavolo scoprirli.." Pensierosa.
Mi serviva un piano, e mi serviva in fretta.
"Gli emissari di Cimas stanno venendo qui.." Dissi ad Elas "Chi sa mai che riusciamo a scoprire qualcosa..." Pensierosa "Non ci voleva.." Sospirai di nuovo.
"Serve un piano al più presto, devo scoprire chi c'è dietro... E dovrò andare da Lord Gavan a dirgli che le mie spie non sono state all'altezza e si sono fatti beccare..." Scossi la testa "Una meraviglia insomma.." Sarcastica.
Odiavo i fallimenti, quelli dei miei uomini poi più di tutti.
Forse avrei dovuto essere affranta, addolorata, ma la verità era che la morte è pane quotidiano per un soldato, per un capitano ancor di più.
Dunque non mi sconvolgeva poi di tanto.
Il nostro status, perché non è solo un mestiere, comportava dei rischi.
E i miei due ragazzi ammazzati lo sapevano.
Ma ora chi vorrà prendere il loro posto? Pensavo.
"Tu non è che hai un piano brillante per le mani che ti avanza, vero?" Chiesi al ragazzo.
"Al massimo posso davvero tornare a parlare con Lord Gavan, sembrava ben informato.. Meglio di me, magari le sue spie sono più in gamba e non si sono fatte beccare.." Sospirai.
"Sì, dopo l'incontro con i Messi andrò da lui.." Annuii.
Le mie parole erano più pensieri ad alta voce, ma Elas era ci abituato ormai.

Dacey Starklan 01-04-2016 01.05.12

Era proprio lui, le sue parole lo confermarono.

Al suo saluto feci un elegante inchino, cosa insolita per me ma altrettanto insolita era per me la circostanza.

Dovevo sforzarmi a restare in silenzio mentre i due uomini parlavano, lo avevo promesso però trovai alquanto scortese che Pepino non mi presentasse al fascinoso cavaliere.

E non tardai a farglielo capire, lanciando all'ometto un'occhiata insistente.

Altea 01-04-2016 08.11.31

Ad un tratto quella voce..mi voltai e vidi Lyon con la solita aria sicura di sé.
"Mi avete seguita?E state pure ad ascoltare i miei discorsi" con aria risentita.
"Non preoccupatevi..ne ho di ammiratori e anzi è sempre difficile scegliere..allora visto siete così interessato, datemi un consiglio su chi potrei interpretare.." e scrutai bene il suo volto e la figura stavolta.

Lady Gaynor 01-04-2016 10.35.44

La taverna era piena, ma il mantello e il grande cappuccio fecero si che nessuno mi riconoscesse. Fefo mi condusse in una piccola stanza separata dal resto del locale, il cui unico mobilio era costituito da un tavolo e due sedie. Il taverniere mi offrì il pranzo, ma avevo lo stomaco in subbuglio a causa della tensione, così rifiutai.
"Una tazza di thè basterà, grazie Fefo..."
Mi sedetti ad aspettare il Capitano, sperando che l'attesa fosse breve.

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Guisgard 01-04-2016 16.42.34

Gwen con la sua carrozza arrivò in città e raggiunse poi il Palazzo Ducale.
La vettura attraversò la monumentale porta un tempo custodita da due fieri leoni di granito, entrando così nel vasto cortile colonnato.
Alcuni valletti si avvicinarono ed aiutarono la giovane e nobile dama a scendere.
E subito Gwen vide al centro del cortile Rodolin e Reddas che si esercitavano con le pistole.

Lady Gwen 01-04-2016 16.46.26

Attraversata la città, la carrozza oltrepassò l'imponente porta che dava accesso al cortile del palazzo.
Appena arrivata, dei valletti giunsero per aiutarmi a scendere e vidi Rovolin e Reddas esercitarsi con le pistole.
"Giornata di allenamenti, miei lord?" chiesi, sorridendo.

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Guisgard 01-04-2016 16.54.30

“E ditemi, ser...” disse Pepino al cavaliere “... avete fatto buon viaggio?”
“Un viaggio buono” rispose il nuovo arrivato “come può esserlo un lungo cammino in sella ad un cavallo, con soste appena necessarie ed un calore che per i miei gusti è già alquanto insopportabile.” Scendendo di sella per sgranchirsi le gambe.
Dacey intanto continuava a lanciare eloquenti occhiate all'ometto, reo di non averla ancora presentata al cavaliere, ma che tuttavia sembravano non sortire alcun effetto, dato che Pepino pareva troppo preso dal suo ruolo di Cicerone.
“E questa giovane gitana?” Ad un tratto il cavaliere indicando la zingara. “Non credo sia vostra sorella e dubito possa essere la vostra ragazza...” ridendo piano.
“Oh, affatto, ser.” Ridendo Pepino. “Chi dice donna, dice danno. E per quanto mi riguarda preferisco di gran lunga una sontuosa mangiata piuttosto che accompagnarmi ad una donna.”
Il cavaliere sorrise sarcastico.
“Comunque...” continuò l'ometto “... ella è Dacey, figlia di un mio amico che gestisce una bottega in città. Ha insistito per accompagnarmi ed io non ho saputo dire di no.”
“Allora, amico mio, benedetta sia la vostra generosità, che ha potuto affiancavi a questa giovane, rendendo così il mio arrivo qui molto più piacevole.” Con un lieve inchino il cavaliere. “I miei omaggi, Dacey.”

Guisgard 01-04-2016 16.58.23

“La vita di un aristocratico” disse Rovolin a Gwen, porgendole la mano in segno di benvenuto “richiede spesso il nobile passatempo delle armi.”
“Anche se io non ho alcun bisogno di esercitarmi.” Fece Reddas, per poi mirare e sparare verso il bersaglio.
“E' sempre un piacere vedervi, madamigella.” Sorridendo l'aspirante duca. “A cosa dobbiamo questa vostra gradita visita?”
“Te lo domandi, cugino?” Caricando la pistola Reddas. “Se sarai duca dovrai abituarti a tutti questi ruffiani che ti gireranno intorno.” Con indifferenza.

Dacey Starklan 01-04-2016 17.01.05

Mi piacevano i modi del cavaliere, piuttosto semplici e alla mano, diversi da come mi aspettavo da uno del suo rango visti i nobili che si aggiravano per le vie della città con lo sguardo altezzoso.

Dovetti davvero trattenermi dall'esordire in una calda risata quando il cavaliere, accortosi di me, lanciò quella battuta a Pepino. La sua ragazza, neanche se fosse stato l'ultimo uomo sulla Terra. Pepino era un brav'uomo ma non si accordava con i miei gusti.

Il cavaliere invece...

Risposi all'inchino del cavaliere riprendendomi da quel mio fugace pensiero, alquanto sconveniente se fosse stato espresso ad alta voce.

<< É un piacere fare la vostra conoscenza Ser...?>> e alzai lo sguardo verso l'uomo con un leggero sorriso sperando di risultare impudente.

Non ero stata cresciuta secondo le regole del galateo e dell'etichetta tanto amate a in queste terre e solo una volta trasferitami in città avevo iniziato a capire cosa significavano le convenzioni sociali.

Lady Gwen 01-04-2016 17.02.02

Sorrisi a Rovolin, porgendogli la mano a mia volta.
Poi le parole di Reddas.
Lo guardai attentamente, sempre mantenendo un leggero sorriso.
"Per caso vi riferite a voi stesso?" gli chiesi, con un sorriso perfido.
Quanto odiavo quell'uomo, era l'unica nota stonata.

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Guisgard 01-04-2016 17.20.38

A quelle parole di Dacey, il cavaliere rise.
“Impudente di una ragazza.” Disse Pepino alla gitana. “Sai che non puoi rivolgere domande ad un cavaliere? Cosa credi? Di essere alla pari della nobiltà?” Scuotendo il capo.
“Oh, lasciatela stare...” divertito il cavaliere “... adoro la sincerità e la spontaneità. Soprattutto se vengono da una donna. Mi hanno seccato le dame di corte, impettite, sofisticate, annoiate e spesso insoddisfatte.” Sorridendo. “E poi se avessi voluto immergermi nell'etichetta di corte sarei rimasto dov'ero, o al massimo giunto qui mi sarei diretto al Palazzo Ducale.” Sistemando la sella del suo destriero.
“Si, ma le ragazze di oggi le trovo maleducate.” Fece Pepino.
“Entusiaste e schiette le giudicherei invece io.” Replicò il cavaliere. “Avanti, non mi direte che amate davvero la nobiltà? Nessuno che non vi appartiene la ama. Anzi, sono convinto che anche sui cavalieri non avete certo una buona opinione.”
“Oh, sbagliate, ser.” Ridacchiando Pepino. “Col dovuto rispetto, s'intende. Io credo che i cavalieri siano gli ultimi veri uomini rimasti a questo mondo.”
“Ma?” Fissandolo il nuovo arrivato. “Avanti, c'è sempre un ma.”
“Ma talvolta li giudico...” mormorò l'ometto “... come dire? Fannulloni, ecco.”
“Su questo sono d'accordo.” Con una risata il cavaliere. “Quanto al mio nome...” guardando poi Dacey “... beh, da piccolo sognavo di diventare Lancillotto, ma ahimè non ho mai trovato Ginevra. Ho poi sperato di imbattermi nel filtro magico come quello di Tristano, ma ho scoperto presto che per disinibire una Isotta basta un buon vino rosso. Sfortunatamente non ho mai incontrato una Armida che mi soggiogasse con le sue arti magiche in modo da farmi sentire Rinaldo e dunque alla fine non mi resta che essere me stesso.”
“Eh, voi siete un buontempone, ser!” Ridendo Pepino.
“Comunque il mio nome è Ehiss.” Il cavaliere a Dacey.

Dacey Starklan 01-04-2016 17.30.26

Mi morsi subito la lingua con espressione dispiaciuta al rimprovero di Pepino.

Io non ci avevo visto alcun male a chiedere il nome di una persona specie se questa conosceva il mio. Anzi pensavo persino di essere stata cortese.

Ah come mi sbagliavo.

Temevo soprattutto la reazione del cavaliere e infatti istintivamente arretrai di qualche passo ma l'uomo reagì in maniera ben diversa da Pepino.

Rise. Aveva trovato la cosa divertente e a sentirlo parlare sembrava quasi che apprezzasse i miei modi spicci.

Stufo della nobiltà diceva. Questa era una cosa che potevo capire. In un certo senso quello era un mondo dorato chiuso in una grande teca e tutte le persone non erano altro che burattini gestiti da un misterioso burattinaio chiamato " etichetta".

L'unica cosa che invidiavo alle donne nobili erano i loro preziosi abiti, nulla più.

<< Io volevo solo... Insomma non ho chiesto mica un segreto di stato... Solo un nome!>> rimbeccai Pepino forte di una sottintesa approvazione da parte del cavaliere.

Spalancai gli occhi quando Pepino definì i cavalieri fannulloni ma anche qui l'uomo non si scompose anche fu d'accordo.

Si, mi piacevano decisamente i modi di questo cavaliere.

<< Beh signore questo perché non avete cercato ancora abbastanza. Mio zio dice sempre che tutto si può trovare se si ha la pazienza di cercarlo >>

Mi resi conto di aver parlato a voce alta solo dopo aver terminato la frase.

Abbassai appena la testa sicura di sentire un'altra ramanzina di Pepino e per questo volevo che non mi vedesse sogghignare. Quell'uomo era buffissimo quando si alterava. Gli venivano le guance rosse rosse e pareva un pallone pronto ad esplodere.

<< Ser Ehiss.. Ha un bel suono>> disso questa volta a voce bassa ma forse non abbastanza.

Guisgard 01-04-2016 17.33.43

Lyon era un giovane asciutto, ma dal fisico ben fatto.
I capelli quasi biondi e gli occhi chiari, con un filo di barba appena incolta che gli conferiva un che di ribelle e di indisponente.
“Immagino i vostri ammiratori...” disse avvicinandosi alle maschere e fissando Altea “... tutti rampolli dell'alta società, ricchi, viziati ed assolutamente incapaci di far sentire una donna come tale... ma mi chiedevate del costume... vi dirò... dipende... dipende da cosa volete farne... volete apparire la più bella? O forse la più seducente? O magari fare colpo su qualcuno in particolare?”
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Guisgard 01-04-2016 17.36.58

“Si, capitano.” Disse Elas a Clio. “Credo anche io che attendere sia la cosa migliore ora.” Annuì. “Vediamo cosa diranno i messi di quel traditore.”
Quell'ultima parola non era stata pronunciata a caso.
Lord Anione così parlava quando si riferiva a Cimas.
Un traditore.
Ex vassallo ducale, rinnegò ogni giuramento fatto all'Arciduca e cominciò a dettare la sua legge nelle terre che gli erano state date come feudo.
Ed ora, su queste basi di feudatario ducale, egli rivendicava il suo diritto di succedere ad Anione.

Altea 01-04-2016 17.39.10

Lo fissai..chissà chi era Lyon, la sua vita e cosa facesse nella vita. A dire il vero, la sua semplicità mi colpiva..forse era migliore di molti altri nobili. "State nuovamente giudicando...mi auguro tra i vari rampolli o nobili uno intelligente vi sia. Non ho nessuno su cui fare colpo..Non più" per un attimo pensierosa "La più misteriosa e bella..qualcuna capace di assomigliarmi" sorrisi.

Guisgard 01-04-2016 17.39.57

La stanza era isolata dal resto della taverna, ma tuttavia le pareti leggere non facevano nulla per impedire che voci, risate e grida giungessero al tavolo di Gaynor.
Sempre ben celata nel suo mantello e sotto quel cappuccio, la regina attendeva.
Attendeva di incontrare qualcuno che doveva essere diversissimo da coloro che solitamente la circondavano.
Intanto il tempo passava ed il chiasso della sala adiacente era sempre più invadente.
Ma poi, finalmente, la porta si aprì ed entrò qualcuno.

Clio 01-04-2016 17.40.51

Sospirai alle parole di Elas.
"Si, hai ragione..." Annuendo "Sono davvero curiosa di sapere cosa diranno, e tu pensa che Rovolin pensa siano qui per una resa.." Dissi a voce bassa, scuotendo la testa.

Guisgard 01-04-2016 17.49.57

“Io non ho bisogno di arruffianarmi nessuno...” disse Reddas a Gwen, senza però guardarla “... non sono un leccapiedi, né uno dei tanti cortigiani patetici. Sono la guardia del corpo di mio cugino e se diventerà duca sarà grazie a me che potrà difendersi dai nemici.” Sparò ancora. “Ed è sempre grazie a me che dame come voi possono scorrazzare libere qui e là per il ducato...” la fissò per un attimo “... senza di me Cimas non ci metterebbe nulla ad invadere Capomazda... e sapete che fine fanno quelle come voi? Lui le da come bottino ai suoi soldati... immaginate cosa si prova ad essere sottomessa e violentata da un branco di militari rozzi e violenti... più e più volte, per giorni e notti... sareste uno straccio dopo... da buttare...”
“Reddas, ti prego...” intervenne Rovolin “... non è il caso...”
“Come desideri, cugino.” Reddas, per poi tornare a sparare.
Ma proprio in quel momento si udì uno squillo di tromba dalle mura del palazzo.
“Sono giunti i messi!” Gridò una sentinella.
E ciò fu udito anche da Clio e da Elas.

Lady Gaynor 01-04-2016 17.50.05

L'attesa non fu breve come avevo sperato. A tenermi compagnia c'era solo il chiasso proveniente dall'interno della taverna, dove gli avventori sembrava si stessero dando alla pazza gioia. Non era certo l'ambiente a cui ero abituata, ma non potevo altrimenti. Mentre disperavo sull'arrivo del Capitano, finalmente la porta si aprì ed una figura entrò nella stanza.

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Guisgard 01-04-2016 17.55.14

A quelle parole di Dacey, Pepino le rivolse uno sguardo da rimprovero, ma la risata del cavaliere fece desistere l'ometto da un nuovo richiamo alla zingara.
“Vi ringrazio, Dacey.” Disse Ehiss, avendo udito l'ultimo commento della ragazza sul suo nome. “Devo dire piace molto anche a me.” Montando a cavallo.
“Venite, vi porto in città, ser.” Fece Pepino.
“No, preferisco vedere subito Marchesa di Rose...” il cavaliere “... sono anni che ci penso e voglio vedere quel posto.”
“Ma certo...” annuì l'ometto “... poi da lì andremo in città.”

Dacey Starklan 01-04-2016 18.00.32

<< Pre..prego >> visibilmente imbarazzata visto che si era udito il mio pensiero.

Lesta salii sul calesse di Pepino, avevo fatto già abbastanza figuracce per quel momento.

Avrei avuto un sacco di domanda per il cavaliere, avrei voluto di sapere dei suoi viaggi, le avventure che aveva vissuto e volevo anche conoscere la storia del podere che ci apprestavamo a raggiungere.

Ma rimasi zitta, forzatamente.

Lady Gwen 01-04-2016 18.01.58

Ascoltai le parole di Reddas senza battere ciglio.
"Ma che gentile, ricordatemi di ringraziarvi..." con un sorrisino beffardo e sarcastico.
Intanto, le sentinelle avvisarono dell'arrivo dei messi.
Nel frattempo, avevo deviato i proiettili sparati da Reddas con la magia, e quelli infatti presero solo di striscio il bersaglio e colpirono le colonne.
"Che peccato..." sospirai io, scuotendo la testa "Credo sia meglio per voi che parliate di meno e vi esercitiate di più, a meno che non vogliate ridurre questo povero palazzo a buchi..." sempre scuotendo la testa, con aria dispiaciuta.

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Guisgard 01-04-2016 18.02.27

“Si, in effetti è la scelta migliore...” disse Lyon ad Altea “... un costume che vi somigli, che rispecchi la vostra anima... come vi sentite? Che tipo di donna siete?” Fissandola.

Altea 01-04-2016 18.17.12

"Oh" scossi il capo "Non lo saprei...certe volte sono un mistero pure per me. Vi fu un tempo in cui sognavo l' amore vero, poi capii non esisteva...ho amato fin da bambina un ragazzino incostante, mio padre aveva prospettive ma l' amore non va a comando. E quindi ho iniziato a non credere più nell' amore...ora lo sapete pure voi..penso per innamorarmi di nuovo ci vorrà quasi un gesto epico. E poi amo la avvenutura, sono una temeraria...e una nobile a sè infatti mi inimico molti del mio rango per essere troppo schietta...sono antipatica a volte, irriverente, sadica...vedete non trovo nemmeno un lato positivo di me...forse una strega?" alzando le spalle..."Datemi un abito di una dama delle storie epiche di queste zone o Capomazda...poi le darò il mio carattere" dissi al venditore.

Guisgard 01-04-2016 18.20.57

Era un uomo grasso, basso, dalla barba incolta e l'espressione rozza.
Masticava del formaggio ed in mano stringeva un bicchiere di latta con del vino.
Entrò, guardò Gaynor e poi l'interno della stanza.
“Potete entrare, capitano...” disse rivolto alla porta.
Sulla soglia apparve allora una figura diversissima dall'uomo entrato prima.
Era un giovane uomo dalla pelle bianca, gli occhi azzurri e sognanti, i capelli scuri ed i lineamenti regolari.
Indossava un giustacuore violaceo, dai bordi ricamati con magistrale armonia.
Sopra portava un magnifico balteo di un nero lucidissimo, con ricami d'oro che brillavano come i barbagli che lascia l'acqua sotto il Sole lucente.
Un lungo mantello di velluto cremisi ricadeva con grazie sulle sue spalle, scoprendo sul davanti il bel balteo da cui pendeva una lunga e preziosa sciabola.
“Siete voi che avete chiesto questo incontro?” A Gaynor. “A nome di chi?” Fissandola.
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elisabeth 01-04-2016 18.23.40

Foros non si diede alcun disturbo a rispondere figurarsi...la sua miglior risposta fu darmi uno spintone che mi scaravento' su un vecchio mobile...scricchiolammo insieme e sentii ogni mio osso fremere..per la botta... " Siete un essere da non poter paragonare neanche allo sterco del cavallo che avete qui fuori ...".....E le sue buone maniere continuarono sino a quando chiusa nel carro non fui condotta attraverso la foresta...ad un altro capanno......quando scesi....sentii alcuni lamenti provenire dalla casa....e i brividi mi attraversarono la schiena........." Se vi azzardate a torcermi solo un capello...giuro che la pagherete molto salata..."........ma a Foros..le mie lamentele non importavano nulla..acqua piovana che scorreva lungo le foglie......e io potevo anche inventare che i fulmini si sarebbero scagliati su tutta la sua settima generazione...ma a lui....non sembrava sconvolgerlo per nulla......invece quando varcai la soglia del capanno e fui all'interno.....mi sembro' di entrare all'inferno...uomini ,donne....biachi e neri...erano addossati alle pareti o seduti a terra...chi alle catene...chi per il terrore non si muoveva.....forse...non riusciva neanche a respirare......ebbi un senso di nausea...l'aria era fetida.....forse...i loro bisogni li facevano sul luogo.........e cominciai a pensare............che per me fosse veramente la fine...........E come se nella mente qualcosa si fosse focalizzato...mi venne in mente il ritratto della Signora a Palazzo.......forse dovevo vederla prima di finire in mano alla peggior specie di essere umano........" Bene...ora che hai portato qui la bambina cattiva...che facciamo........".....essere sarcastica non era molto...ma non potevo farne a meno.....
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Guisgard 01-04-2016 18.54.01

“Sta zitta.” Disse Foros ad Elisabeth. “E ringrazia che la tua faccia mi serve senza lividi, altrimenti ti avrei percossa per bene. Ma ci penserà il tuo futuro padrone a frustarti a dovere.”
La portò poi in mezzo ad altre donne e poco dopo la vendita cominciò.
Quel luogo brulicava di una variegata umanità formata da padroni, schiavi, mercanti e banditori.
In sequenza varie donne cominciarono ad essere esposte come bestie, mentre uomini di tutti i tipi urlavano le loro offerte.
Poi toccò ad Elisabeth.
La donna fu portata sul palco e messa in mostra come mercanzia.
“Guardate, signori...” il banditore “... una donna dalla pelle arsa dal Sole... e come tutte le figlie del Sud ha il fuoco dentro... ammirate le sue forme, calde, morbide, giunoniche... mirate il suo corpo... può essere vostra... vostra soltanto... immaginatela ai piedi del vostro letto... in una calda notte d'Estate... alla mercé dei vostri vizi, dei vostri capricci... dei vostri desideri...”
“Dieci Taddei!” Urlò qualcuno.
“Venti per me!” Qualcun altro.
“Trenta!”
“Quaranta!”
“Avanti, signori!” Invitandoli il banditori. “Chi offre di più per questa Medea greca?”
“Cinquanta Taddei!”
“Sessanta!”
“Duecento Taddei.” Ad un tratto una voce dal fondo. “In oro.”
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elisabeth 01-04-2016 19.08.57

Sembrava che stessi cercando proprio di provocarlo......ma a quanto pareva sembrava avere il senso degli affari.....e la Merce....non doveva essere deturpata......cosi' la feci finita....e comincia ad osservare tutto cio' che accadeva intorno a me....donne e uomini che salivano sue e giu' da una specie di passerella......uomini che acquistavano e bevevano contenti...perche' l'affare era buono....mio Dio...eravamo bestie.........quando poi il turno fu il mio...e fui messa in mostra.......le parole che adulavano con maestria la mia femminilità....il mio carattere tutt'altro che sottomesso........incomincio' a portare i suoi frutti....le offerte incominciarono ad arrivare.........ridacchiavo......troppo poco per essere una buona vendita...sino a quando...dal fondo...non arrivo' un'offerta da farmi rimanere senza fiato...200 taddei......Un uomo dall' Aspetto distinto......Aveva ammutolito......la sala.....

Guisgard 01-04-2016 19.30.52

Il calesse con Pepino e Dacey si immerse nel verdeggiante scenario circostante.
Verde e pulsante, ancestrale e profonda, la campagna avvolgeva ed ingoiava ogni cosa, con il suo splendore selvaggio ed il suo primordiale mistero.
Il cielo appariva velato da alte e malinconiche nubi, mostrando il profilo cupo ed enigmatico della brughiera.
Il calesse avanzava letto, cigolando nei profondi e marcati solchi del sentiero, seguito dal cavallo di Ehiss qualche passo più indietro.
E più andavano avanti, più la brughiera diventava vicina, con lo scenario che mutava con volto tetro e selvaggio.
Ad un tratto davanti a loro si aprì una spianata macchiettata da salici, poco lontana dalla riva del lagno.
Al di sopra degli alberi si ergevano muri vecchi e consumati, ammantati di foglie.
Alcuni istanti dopo arrivarono davanti al cancello del padiglione esterno, un intrigo di disegni fantastici ed evocativi in ferro battuto ormai arrugginito, sorretto ai lati da due pilastri segnati dal tempo, ricoperti di sterpi e rovi, con due teste di civette a sormontarli.
La civetta, emblema dei Taddei.
“Eccoci giunti a Marchesa di Rose...” disse Pepino arrestando il calesse.
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Guisgard 01-04-2016 19.34.38

Reddas fissò stupito ed infastidito il bersaglio mancato dai suoi colpi, ignorando naturalmente che ciò fu dovuto alla magia di Gwen.
“Lo squillo di tromba mi ha distratto...” disse mettendo via la pistola.
Il portone si aprì e due uomini a cavallo furono fatti entrare.
“Ecco i messi...” mormorò Rovolin.

Guisgard 01-04-2016 19.35.37

“Certo, milady.” Disse il venditore ad Altea.
“Una strega non è male...” divertito Lyon “... solitamente vengono descritte belle e sensuali.” Facendole l'occhiolino.
“Ho un bellissimo abito di Cramelide...” il venditore “... una delle eroine più amate dei miti Capomazdesi, milady.”
“Non la vedo adatta a voi.” Commentò Lyon.

Guisgard 01-04-2016 19.36.23

“Aggiudicata per duecento Taddei in oro.” Disse il banditore.
Nessuno infatti poteva rilanciare davanti ad una simile offerta.
Dal fondo allora venne avanti un uomo dall'aspetto impettito, di mezz'età ed il volto bonario.
“Riparto subito con la donna.” Indicando Elisabeth sul palco. “Il mio padrone attende.”
“Chi è il vostro padrone?” Chiese il banditore.
“Vi basta il suo denaro.” Rispose l'uomo. “Non vi occorre anche il suo nome.”

Dacey Starklan 01-04-2016 19.37.47

Ero affascinata, assolutamente affascinata da quel luogo che sarebbe stato degno di entrare in un racconto di Fate e Folletti.
Non mi stancavo di guardare a destra e a sinistra per scoprire un fiore nascosto, una roccia particolare o anche solo l'ennesima verde distesa che accompagnava il nostro viaggio fino al maniero.
Meraviglioso. Era un edificio in grado di farti tornare, portava su di sè gli echi del passato, di grandi battaglie e struggenti storie d'amore.
Ero così assorta, rapita, in quel luogo da tenere la bocca semi aperta, in contemplazione.
<< E' splendido... Non ho mai visto nulla di simile>> dissi ancora con aria sognate scendendo dal calesse.
Era imponente anche se le mura mostravano tutti i loro anni, c'erano qua e là segni di incuria ma a me non importava, quella bellezza selvaggia mi aveva rapita del tutto.
<< La civetta... E' il simbolo dei Taddei non è vero? L'ho letto in un libro.. Un libro che ho ricevuto di recente>>
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Altea 01-04-2016 19.47.39

"Beh...non vi do tutti i torti, le streghe sono belle e sensuali...infatti non ho mai amato le protagoniste tutte perfette ed acqua e sapone".
Poi vidi quel vestito.."Cramelide...oh, è una eroina dei miti capomazdesi..ma ora mi interessa..dovrei sapere pure la sua storia".
Lyon non condivise ma io ero entusiasta.."A me ispira invece....potete darmi il vestito" dissi al venditore "Ditemi di lei per favore".
Accarezzavo la stoffa...e fu come avvertire un brivido...come se potessi sentire un animo inquieto e mi stupii di quella sensazione.

elisabeth 01-04-2016 20.11.32

Un uomo dai modi raffinati....i cui lati delle sue tempie erano lievemente spruzzate d'argento.....stava dando disposizone perchè la mercanzia fosse.....portata al sicuro......Il suo parlare era garbato ma autoritario.....ne ebbi soggezione...abbassai lo sguardo.......fui accompagnata da Foros sino alla alla carrozza........" Non so se sara' peggio o meglio......spero che la mia buona sorte non mi abbia voltato totalmente le spalle...".....salii seguita dall' uomo elegante sulla carrozza...diede l'ordine e partimmo.........il paesaggio correva come i mei pensieri..cos fosse meglio o peggio non lo sapevo......" So..che non mi risponderete.....percheè dovreste farlo.......ma alle volte il silenzio fa impazzire...allora ...vale la pena parlare ....sperando che magari qualcuno possa concederti una risposta.........Perche' secondo voi....una persona come me..puo' valere tanto......sino a ieri....magari...nessuno sapeva che esistevo....cosa e' cambiato oggi....."......due occhi neri come la notte.....penetrarono i miei...come a sedare la mia stanchezza.....come a spezzare il seguire del corso di pensieri che non avrebbero avuto, almeno per qul momento, risposte esaudienti...........Forse...il cigolio delle ruote...........forse.......


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