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Ancora un po' intontito il giovane cercò di alzarsi.
“Non...” disse a Nyoko “... non mi riconosci?” Poi si guardò le mani stupito. “Le mie mani...” si toccò il volto “... il mio viso...” allora si alzò, avvicinandosi ad uno specchio “... sono proprio io...” si voltò verso Nyoko “... sono io!” Ridendo. “Sono io!” E corse ad abbracciare la ragazza. Elv preparò tutto, poi sentì tornare Gwen. La guardò tutta. “Sei bellissima...” disse fissandola in quel vestito fatto di veli bianchi che leggeri volteggiavano ad ogni suo passo, ad ogni suo movimento “... mettiti pure lì...” indicando un lettino. |
“Ma certo... certo...” disse Ozzlon guardando Clio vicinissima a lui “... certo...” sfiorandole piano la schiena e scendendo verso il fondo schiena “... certo...” sbavando.
“Capo...” fissandolo Lion “... meglio andare da soli... io, tu ed il dottore.” “Si, concordo.” Annuì Guadag. “Senti...” Kyra sottovoce a Clio “... il tipo grasso e barbuto cede, ma gli altri due no... o li accoppiamo qui seduta stante, oppure fingiamo di andarcene e li seguiamo alla stazione... che dici?” |
Sorrisi mentre mi guardava e quelle due parole non avrebbero avuto lo stesso significato, se non fossero state pronunciate dalle sue bellissime labbra rosse in questo bellissimo ed eccitante momento.
Raggiunsi il lettino e mi posizionai nella posa che mi venne più spontaneo assumere. Mi stesi su un fianco, frontalmente a lui, poggiata su un gomito e le gambe l'una sull'altra, di cui una stesa e una appena piegata, i capelli che scendevano giù dalla spalla in una cascata infuocata sul candore del vestito etereo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Se li accoppiamo ci cade la copertura!" sussurrai a Kyra "Siamo in incognito, ricordi? Dovremmo ammazzare anche il grassone e poi non ci servirebbe più a niente!" sospirai.
Era divertente prendere in giro Ozzlon, dunque perchè ucciderlo? Il divertimento era la cosa più importante. Anche se questa faccenda mi sembrava sempre più interessante e volevo saperne di più. Poi era diventata una questione di principio, loro non volevano dirmi niente? E io mi sarei impuntata per scoprire che cosa fosse, anche se poi magari non mi fregava niente di quella terminata cosa. Ma la curiosità è donna... Sospirai e mi allontanai dal dottore. "Beh, i suoi amici non ci vogliono..." alzando le spalle "Peccato perchè ci tenevamo tanto!" abbassando lo sguardo, delusa. "Beh, noi ce ne andiamo..." mesta mesta "Grazie lo stesso..". Per poi dirigermi alla macchina, da cui saremo partite per la stazione ad accogliere questo fantomatico rampollo. Rimasta sola con le ragazze iniziai a punzecchiarle. "Che dite, riusciremo a guadagnarci qualcosa da tutta questa storia?" sorridendo "magari il rampollo è un pollo da spennare..." ridendo per la rima improvvisata. "Avanti, alla stazione!" divertita. |
Gwen si stese e si posizionò sul lettino.
Elv le si avvicinò, sistemandole il vestito, lasciando appena scoperte le gambe sopra le ginocchia ed arruffò un pò i suoi capelli rossi, facendone una cascata che pendeva sulle spalle. "Forse lady Godiva somigliava a te..." disse mentre la sistemava per la posa "... sei bellissima..." fissandola "... assumi un'espressione assorta, quasi imbronciata... immagina di essere una dama iralndese, celtica... una bellezza rossa e selvaggia... immagina di fissare il mare del Nord... magari sei imbronciata... il tuo amante è lontano..." prendendo la matita. |
Le ragazze andarono via, deluse, sotto lo sguardo seccato di Ozzlon.
“Domani vi aiuto io con i compiti, bimbe...” disse malizioso. Le ragazza raggiunsero l'auto ed attesero. Videro la macchina di Ozzlon andare verso la stazione e la seguirono. “Che fessi...” Kyra “... maschi veri non ce ne sono più...” “Sarà una delusione anche il rampollo...” fece Lys “... magari è un ragazzino, visto l'apprensione di andarlo a prendere...” Le altre risero. “Su, stai dietro a quegli impiastri!” Jackie a Clio. “Sono curiosa di arrivare a questa stazione!” Poco dopo l'auto di Ozzlon arrivò alla stazione nel bel mezzo della brughiera. La struttura moderna quasi stonava con quell'ambiente campestre. |
Mi raggiunse per sistemarmi per la posa.
Sentii le sue mani scorrere sulle gambe per sistemare il vestito e poi affondare fra i miei capelli, arruffandoli appena. Il suo tocco era dolce, gentile e delicato e sorrisi quando mi disse di nuovo che ero bellissima. "Finirò col crederci, se continui a ripeterlo..." dissi scherzosamente. Poi, cercai di rendere al meglio l'espressione che voleva ottenere e mi concentrai, aiutata dal rumore della matita. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Guardavo la brughiera intorno a noi e per un momento mi ritrovai a pensare.
Ma non mi piaceva lasciare spazio ai miei pensieri, così lasciai perdere e tornai a concentrarmi sulle altre, i loro discorsi. Sorrisi, scuotendo la testa alle parole di Kyra. "Puoi ben dirlo, ma dico io... piantarci in asso così!" scuotendo la testa. "Meglio, se il rampollo è un ragazzino viziato non sarà difficile circuirlo e fare un po' di grana, non trovate?" ridendo. Ero davvero curiosa di scoprire che tipo fosse questo fantomatico rampollo. Poi d'un tratto ecco la stazione. Bellissima, moderna, bianca, sembrava una stazione spaziale. "Eccoci, siamo arrivate!" sorridendo "Si accettano scommesse sul rampollo!" divertita. |
“Se non lo fossi non ti avrei chiesto di posare...” disse Elv disegnando “... no?” Guardandola per ritrarla al meglio. “Mi piace il tuo sguardo... imbronciato, quasi seccato... ti rende irraggiungibile, difficile da corteggiare e da conquistare... gli uomini impazziscono per le donne così... eppure ti voglio consapevole della tua bellezza... deve trasparire che attrai... che sai di attrarre... chi guarderà questo ritratto deve capire che sei desiderabile... persino per chi ti ritrae...” continuando il bozzetto.
Le ragazze arrivarono alla stazione. Ozzlon, Lion e Guadag erano già sul binario, aspettando l'arrivo del treno. “Eccoli quegli impiastri...” disse Kyra indicandoli alle altre “... che facciamo?” A Clio. “Restiamo qui o usciamo e gli facciamo una sorpresa? Tanto la stazione è pubblica, no?” “Se poi si spaventa il rampollo?” Ridendo Lys. “Se poi piagnucola?” Tutte risero. |
Scoppiai a ridere a quelle parole delle ragazze.
"Oh povero piccino, effettivamente facciamo paura!" divertita. Sì beh, normalmente sì, facevamo davvero paura, e la cosa ci piaceva moltissimo, ma quella sera eravamo in incognito: solo delle ragazzine un po' monelle, nulla di più. "Intanto seguiamoli!" indicando con lo sguardo Ozzlon, il dottore e Lion. "Beh ma che ci inventiamo per sbucare così dal nulla?" pensierosa "Idee, ragazze? Su, dobbiamo fare in fretta, non voglio perdermi l'arrivo di questo rampollo piagnucolone!" ridendo. |
Mi sforzai di mantenere quella espressione senza sorridere.
Seguivo le sue direttive e sentivo il mio sguardo e la mia espressione mutare. Perché sentivo qualcosa cambiare dentro di me, sentivo di raggiungere e scoprire nuovi aspetti di me che non conoscevo, era meraviglioso. "Anche tu, caro artista?" dissi piano "Anche tu impazzisci per donne così? " mormorai piano, sempre ferma in quella espressione, ma con vaga malizia nel tono. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Beh, siamo un gruppo di studentesse ingenue...” disse Lys a Clio “... ci serve un motivo per fare qualcosa? Facciamo il cavolo che ci pare no!”
Le altre risero. “Oh si...” eccitata Vivian “... siamo curiose, che c'è di male!” “Tiriamo le gonne più su e vedrete che quei tre saranno felici...” pratica Jackie. “A meno che non siano gay...” sadica Ellie. “Di certo non quell'Ozzlon...” sorridendo maliziosa Kyra “... ci mangia con gli occhi...” Elv rise. “Non sai cosa diceva Picasso...” disse a Gwen “... diceva che ogni artista deve desiderare la propria modella... altrimenti è tutta finzione, non più arte... l'arte è passione, istinto...” senza smettere di disegnare e guardarla tutta. |
Stavolta un sorriso lo accennai, quanto bastava per non compromettere quell'espressione e gli rivolsi un veloce sguardo.
E continuavo a cercare dentro di me, a esplorare la mia anima, per dar vita a nuovi volti e nuovi sguardi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...6900c714c7.jpg |
Il segno del Gufo
Scoppiai a ridere a quelle parole.
"Sì, avete ragione ragazze!" annuendo "Andiamo lì col faccino birbantello e diciamo che eravamo curiose e ci eravamo rimaste male di come ci avevano mandato via.. una cosa così!" divertita. "Ah basta che non lo sia il rampollo altrimenti sai che noia?" ridendo mentre mi avvicinavo a Ozzlon. |
Dai vetri già si vedeva la brughiera.
Chiazze verdi, dossi ammantati di eriche, felci ed olmi frondosi. Querce secolari che si stagliavano lungo l'orizzonte di pietra e terra, ruderi addormentati, sagomi di manieri dimenticati sui monti lontani che racchiudevano quel mondo romantico, selvaggio e misterioso. Il treno sfrecciava rapido tra i sentieri brulli, gli sterrati consumati dai solchi di calessi, trattori e camioncini. Alte nuvole cupe si raccoglievano dense, gettando ombre su quelle distese di bucolico e tormentato splendore. Il volto del giovane uomo si specchiava confuso sul finestrino, i suoi capelli scuri, gli occhi azzurri e vaghi. Guardava quel mondo mentre fitti pensieri velavano il suo animo. “La brughiera...” disse il prete seduto di fronte a lui “... nulla forse, come la brughiera, consegna all'uomo la certezza del soprannaturale... non crede?” “Beh...” il giovane “... forse da qui il Cielo è sicuramente più visibile...” sorridendo “... vedere il Cielo è sempre un bene vero, padre?” “Lei è mai stato nella brughiera?” “No, padre.” “E' più tipo di città, vero?” Il giovane rise. “Si, è così.” Annuendo il chierico. “E scommetto viene qui per una ragazza, giusto?” Il giovane sorrise. “Per lavoro?” “Per l'eredità di mio zio, padre.” “Ah si?” “Si, padre.” “Quindi resterà un bel po'?” “Credo.” Rispose il giovane. Il conducente annunciò l'arrivo in stazione. “Stia attento...” il prete al giovane “... non si lasci suggestionare...” “Da cosa?” “Dalle dicerie...” spiegò il prete “... non si faccia sedurre da chi predica fatture, incantesimi, malefici e legge le carte... è tutta roba che viene dal demonio.” “Che Dio ci scampi!” Segnandosi il giovane. “Due cose mi spaventano, padre... i topi ed i defunti.” “Allora non creda a queste cose!” Ammonendolo il prete. “Nella brughiera troverà entrambi... topi e incantatori!” “Santa Maria!” Segnandosi di nuovo il giovane. Il treno entrò in stazione. “Ecco il treno!” Guadag ad Ozzlon. Il treno si fermò, la gente cominciò a scendere e tra i passeggeri videro un giovane dai capelli scuri che saltava giù e camminava sul divano. Notò i tre e si avvicinò. “Il dottor Guadag presumo?” Sorridendo al medico. “Oh, milord!” Felice Guadag. “Benvenuto ad Afragolopolis!” “Grazie, dottore.” Annuendo il giovane. http://www.radiomontecarlo.net/resiz...?1446557629000 |
Rimasi perplessa alla sua reazione e mi pietrificai al suo abbraccio. Mai nessuno si era azzardato a toccarmi, perché adesso compariva questo ragazzo e si sentiva la libertà di farlo?
"Io chi? Spiegami!" chiesi staccandolo appena dall'abbraccio. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Mentre ci avvicinavamo a Ozzlon il treno arrivò.
Ci guardammo mentre qualcuno si avvicinava ai tre. Dapprima una sagoma indistinta tra la folla, quando oltrepassò le pesanti porte di vetro che dividono la parte dell’attesa con quella della partenza, poi via via che si avvicinava si faceva più nitido. La piena cosa che vidi fu che non era affatto un ragazzino piagnucoloso. Cioè, se fosse piagnucoloso o meno ancora non lo sapevo, ma sicuro non era un ragazzino. Anzi... lo squadrai attentamente mentre si avvicinava ai tre elementi. “Uuuhh.... oh ditemi che a questo non piacciono i maschietti che sarebbe uno spreco immondo!” Senza staccare lo sguardo dal bellissimo uomo. “Che dite, ci divertiamo un po’?” Sorridendo divertita alle ragazze. Si sì quello meritava un bel giochino solo per lui! Sorrisi, pregustando già i modi in cui avrei potuto approfittare della situazione... e di lui, nel caso. Mmmmhhh..... perché no? Ci avvicinammo ai quattro di soppiatto. “Accidenti un Taddeo in carne ed ossa!” Spalancando gli occhi e avvicinandomi a lui. Poi guardai Ozzlon con l’aria di una bimba che ha fatto una marachella. “Voi non ci avete voluto accompagnare, così siamo venute per infatti nostri..” ridacchiando. Ma di quei tre al momento mi fregava poco. Era altro che attraeva la mia mente (e non solo) in quel momento. “Lo sa che stiamo facendo una ricerca sulla sua famiglia, Signore?” Tutta carina guardando il rampollo “Così siamo venute a darle il benvenuto...” con un bel sorriso “Un benvenuto più carino di questi tre!” Aggiunsi, con aria complice. |
Fu così che il galà continuò, prima si tenne un aperitivo e intrattenemmo gli ospiti, visto si doveva farsi pubblicità.
Ci fu una cena non troppo sontuosa e poi iniziò la serata di gala nel grande salone. Avevo invitato altri giornalisti e pure la tv di Afragolopolis..ogni mezzo era giusto per farsi pubblicità. Una aggiustatina al trucco, capelli raccolti e mi sistemai l' abito con la ampia scollatura sulla schiena e davanti...dovevamo essere carismatiche, osare mostrando la vera femminilità. Raggiunsi il salone prendendo una coppa di champagne e mi avvicinai a Sir Blake.."Ma chi sarà mai a mandarmi questi fiori...non vi era nessuno qui..è strano vero?" guardandola perplessa.."Eh, domani devo essere in forma visto mi aspetta la colazione con l' erede...sicuramente è tipo da tisane..quindi meglio non bere troppo" sorseggiando lo champagne. http://www.theweddingnotebook.com/wp...ion1c-0851.jpg |
Il giovane guardò Nyoko e sorrise.
“Già, chi sono...” disse toccandosi il volto “... non mi crederesti mai... allora dirò che sono un uomo... che ha un grande dono... la giovinezza!” Esclamò. “Nulla vale tanto! Nulla vale di più!” Entusiasta. “E se vuoi chiamarmi per nome, come accade per tutti gli altri... allora Pavel mi andrà più che bene!” Divertito. La matita di Elv continuava a scivolare sicura ed ispirata sul foglio bianco. Lui alzava di tanto in tanto lo sguardo verso Gwen, per rubare un particolare, un colore, un frammento da poter poi riportare sulla carta. “Qui siamo soli...” disse lui disegnando “... solo io e te... abbandonati allora... libera ogni sguardo, sorriso... e prima ancora libera ogni sensazione, desiderio... sulla mia tela puoi essere te stessa... fuggire dal mondo, toglierti ogni maschera... chi sei davvero? Questo voglio sapere e così voglio imprimerti nel mio estro e sulla mia tela...” fissandola. Il cielo era cupo sopra la stazione e la pioggia aveva ripreso a scendere sulla brughiera. Nel vedere arrivare il giovane Taddeo subito Guadag gli strinse la mano. “E' un piacere ed un onore, milord.” Disse il medico. “Gli stessi occhi di suo zio... un marchio di famiglia, Sir Guisgard!” Ozzlon e Lion lo guardavano incuriositi. L'altro strinse la mano al medico e starnutì. “Bontà Divina, che tempaccio...” soffiandosi il naso “... e poi questo vento...” guardandosi intorno “... temo mi ritroverò i capelli crespi... sembrerò uno di quegli attori dei film anni'70...” stringendosi il bavero del cappotto attorno al collo. Ozzlon e Lion si scambiarono uno sguardo ironico. Un attimo dopo arrivarono Clio e le altre. In un secondo i quattro si ritrovarono le false studentesse tutte intorno. “Che vivace accoglienza!” Divertito Guisgard guardando le ragazze. “Studentesse del posto?” Con sguardo ingenuo. “Si, scolarette impegnate con i compiti!” Ridendo Vivian. “Non siete un po' troppo scoperte per un simile tempaccio, ragazze?” Guisgard guardando ognuna di quelle ragazze. “Le vostre mamme non temono che vi becchiate un malanno?” Con tono solare. Tutte risero. “Beh, lei ha una miriade di ammiratori, miss.” Disse divertito Blake ad Altea. “Come cercare un ago in un pagliaio.” Annuendo. “Quanto all'erede... le dirò... io lo immagino un tipo di città, poco incline alla brughiera e quindi poco interessato al titolo, alle tradizioni e tutto il resto... gli interesserà solo il denaro, ovvio. Non ci sono più i Taddei di una volta.” Bevendo. |
Lo guardai con un ampio sorriso, mentre poggiato il capo.
"Che poeta... Proprio un artista a 360 gradi..." con tono ironico, guardandolo negli occhi.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...929fa362c7.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Alle parole di Blake risi..."Non ci sono più i Taddei di una volta? Io invece lo immagino diverso da voi, un uomo di una età, amante della quiete, non amante delle feste e annoiato dalla vita...e speriamo abbastanza superstizioso per vendere un castello a una bella stilista..voi sapete il nome...non si sa nemmeno quello?" sorseggiando lo spumante e assaporando il fresco frizzante sulla lingua.."A mio avviso sarà talmente noioso che domani nemmeno si presenterà a colazione...magari non vuole nemmeno gente in giro...oh, lo stiamo distruggendo".
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Il rampollo non sembrava affatto un ragazzino viziato a un primo sguardo.
Anzi, era molto afffascinante, molto molto affasciante. Decisamente... Restai per un momento a fissare i suoi occhi. Erano bellissimi, gli occhi più belli che avessi mai visto. Un azzurro così inconfondibile, così particolare, come non mi sembrava di aver mai visto prima. Perchè non era un vero e proprio azzurro, tutto piatto e uguale... no, era formato da mille striature diverse di tonalità che si intrecciavano tra loro dando vita a qualcosa di unico, prezioso come quella macchia dorata che circondava la pupilla, rendendo ancora più particolari e unici quegli occhi così belli. Mi sembrò di annegarci dentro, rimasi per un lungo momento a fissarlo imbambolata. Fortunatamente le altre mi diedero manforte e lo incalzarono. Sorrisi alle sue parole. Oh, guardalo che ha notato le nostre gonnelline...no dai, a questo non piacciono i maschietti, date retta a me! "Oh no... noi siamo sempre calde..." con la voce stessa, calda e sensuale, che per un momento, un momento solo stonò con il mio aspetto da ragazzina. Ma poi tornò lo sguardo divertito e vispo. "Allora ci aiuterai?" prendendogli le mani nelle mie "Ci aiuterai a prendere un bel voto? Ti prego, ti prego!" con gli irresistibili occhioni teneri e speranzosi. Anche se in realtà i miei pensieri di quel momento non erano nè innocenti, nè ingenui... oh no, nemmeno un po'. |
Elv rise.
“Vedremo se riuscirò davvero a spogliarti di tutto...” disse guardando Gwen negli occhi con tono ambiguo, per poi farle l'occhiolino. Intanto continuava a disegnare sul suo foglio. “In verità ignoro il nome...” disse Blake ad Altea “... lo conoscerà di certo il dottor Guadag... domani sapremo di che tipo si tratta.” Finendo il suo bicchiere. Intanto il galà continuava, nonostante fosse tarda sera. “Quindi?” Arrivando Giuditta. “Scoperto il nome del misterioso ammiratore?” Rivolta ad Altea. |
Continuavo ad osservarlo divertita, cambiando di tanto in tanto posizione sul lettino.
"Chi lo sa..." commentai, guardandolo, mentre sorreggevo il capo con la mano. Era una situazione così ambigua, ma stranamente mi trovavo a mio agio. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Domani mattina lo scoprirò...a colazione al castello da lui...Ci penserà Ozzlon, ricordate?" sicura di me.
Poi arrivò Giuditta e le sorrisi e a quella domanda alzai le spalle.."No, anzi sembra la sicurezza non abbia visto proprio nessuno entrare con delle rose rosse in mano...tutto questo è strano non pensi?Molto strano.." perplessa. |
Il rampollo dei Taddei guardò Clio istintivamente, tutta, a quelle sue parole.
“Ohhh, calde...” disse con tono ingenuo, quasi stupito “... riuscite ad essere calde sotto un tempaccio simile? Che brave siete...” guardandole intorno a lui. Guardando le loro gonnelline leggere e corte, le generose scollature. “Beh, se sarò in grado vi aiuterò di certo con i compiti...” annuendo divertito “... che genere di compito sono? Che materie studiate?” “Eh, sono compiti davvero difficili!” Esclamò Kyra con tono ambiguo. “Forse ci manca proprio un maestro che sappia metterci in riga!” Con tono sadico Lys. Ozzlon le guardava imbambolato. “Direi di andare al castello, milord.” Fece Guadag. “Credo sia giusto lei lo veda.” "Non mi sembra un tipo che abbia dimestichezza con le donne..." sottovoce Ozzlon a Lion, per poi ridere. Elv sorrise, poi si avvicinò al lettino. Adagiò due fiori sui piedi nudi di Gwen e nel farlo finì con l'accarezzarli piano, con le dita delicate e sensuali per tutta la pianta. Poi fissandola sollevò piano il lembo del vestito, scoprendo ancora un po' le sue gambe. “Così va meglio...” disse pianissimo, per poi tornare a disegnare. Giuditta sorrise. “Magari è un fantasma...” disse divertita “... come i protagonisti dei romanzi gotici... affascinanti e maledetti... forse è come il celebre Fantasma dell'Operà...” rise fissando Altea. “Che fantasia ha, miss.” Fece Blake. “Magari è un giornalista, oppure un collezionista di abiti, chissà.” |
Ascoltavo divertita sia Blake che Giuditta..."La ragione contro la fantasia...io propengo dalla parte di Giuditta..magari è lo stesso tipo misterioso che.." ebbi un fremito "Mi ha salvata quella sera da voi nel cottage, Sir Blake, ne parlavano pure alla tv...chi mai può aver rotto quella mazza di legno con forza e fatto scappare quelle donne...magari ho un angelo custode, romantico ed affascinante" e guardai le rose rosse che facevano bella mostra in un vaso di antica porcellana francese.
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Lo seguii con lo sguardo mentre si avvicinava.
Fu difficile restare ferma in quel frangente, durante quelle carezze delicate ma sensuali prima sui piedi, poi sulle gambe. E tutto il tempo ricambiai lo sguardo dei suoi occhi neri. L'atmosfera nella stanza si stava scaldando parecchio, impossibile non notarlo. Continuai a seguirlo con gli occhi mentre tornava al suo posto e da lì i miei occhi non si mossero più. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Blake rise.
"Anche lei in fatto di fantasia non scherza, miss." Disse ad Altea. "E perchè mai?" Giuditta. "Dopotutto qualcuno sarà pur stato, no? Non si disarmavano da sole quelle teppiste. Chissà... forse davvero è un tipo che ama restare nell'ombra..." "Non era un uomo solo." Fece Blake. "Un solo uomo non poteva mettere in fuga quelle dannate teppiste." Elv tornò a disegnare, guardando Gwen stesa sul letto e con quasi tutte le gambe scoperte davanti a lui. "Dimmi..." disse disegnando "... ti imbarazza star qui? Magari sei una ragazza timida, pudica..." sorridendo, per poi avvicinarsi ancora, abbassare la spallina del vestito di lei e facendo scendere i capelli rossi sulla spalla nuda e sulla scollatura ora più accennata. |
"Infatti io ero a terra...ho sentito una persona, figura...non saprei definire..e già questo basta per rendere pure questo un mistero, non pensate? Ma poi non c'era più...la luce si era accesa...e non vi era traccia di lui o lei..o chi potesse essere...quindi potrebbe essere un fantasma..o chissà cosa" guardando Giuditta che pure lei ora iniziava a parlare di paranormale e misteri.
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Guardai il giovane perplessa.
"Allora ti farò un'altra domanda: cosa sei?" chiesi avvicinandomi di più a lui e guardandolo fisso negli occhi. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Era davvero adorabile, dovevo ammetterlo.
Non riuscivo a capire se stava dicendo sul serio o se era una recita non meno eccitante della nostra. Ma che amore... Perchè a guardarlo sembrava proprio che fosse serio in quel suo essere così ingenuo. O lo faceva apposta? Oh, dopotutto quel comportamento mi accendeva qualcosa dentro di incredibilmente forte e intenso, di incontrollato. Quindi se lo stava facendo apposta... oh, era davvero bravo perchè stava funzionando. "Dobbiamo fare una ricerca sui Taddei!" le spiegai con aria tenera sempre "Scoprire i loro segreti, le leggende che si tramandano sulla famiglia, sul castello!" con aria sognante. Poi dissero di dover andare. "Ohhh... possiamo venire con voi?" avvicinandomi ancora di più a Guisgard guardandolo negli occhi, così vicina che il mio corpo sfiorò il suo. "La prego, la prego!" con gli occhioni supplichevoli e tenerissimi "Faremo le brave, promesso! Vedere il castello ci farà avere un bellissimo voto!". In tutto quello, non avevo mai lasciato le sue mani, le stringevo tra le mie, quel contatto mi provocava un intenso brivido lungo tutto il corpo. Per un momento il mio sguardo nel suo cambiò, si fece più intenso, caldo, profondo, uno sguardo che mirava a comprendere se quel brivido che sentivo attraversasse anche tutto il suo corpo. |
Scossi la testa alla sua domanda.
Poi si avvicinò a me, di nuovo, per abbassare la spallina e spostare i capelli. "Qualcuno ha osato dire che io fossi un po' acida, ma pudica... No, non me lo hanno mai detto, no..." fingendomi pensierosa. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...0d16f30320.jpg |
“Comunque con ogni probabilità saranno stati i sorveglianti del cottage.” Disse Blake.
“Che cosa poco romantica...” fece Giuditta. “La vita non è romantica, ma pratica.” Annuì il vecchio nobile. Intanto era tarda serata ed il galà stava per terminare. Molti degli invitati si congratularono ancora con Altea prima di andare via. Verso Mezzanotte la serata era ormai conclusa ed anche Sir Blake tornò a casa. A quella vicinanza con Clio il volto di Guisgard si fece violentemente rosso. “Ecco, io... immagino di si...” disse mentre lei gli teneva le mani “... si...” quasi inebetito dal tono, dagli atteggiamenti e dagli abiti di lei. “Wow!” Ridendo Kyra. “No, milord, temo non sia possibile.” Intervenne Guadag. “Fino a domattina sono il tutore e respinsabile del castello e della sua eredità. La prego quindi di non mettermi in situazioni spiacevoli. Da domani alle 10.00 potrà accogliere chi più le aggrada nel suo castello.” “Oh, che peccato...” deluso Guisgard a Clio ed alle altre. “Che lagna...” Lys. Guadag fece finta di non sentire. “Suvvia, vi aiuteremo noi con i compiti...” Ozzlon cingendo i fianchi di Vivian e di Ellie “... io ed il mio socio siamo in gamba, sapete?” Con tono malizioso. “Andiamo, milord.” Guadag a Guisgard. “A presto, ragazze...” il Taddeide “... in bocca al lupo con la scuola... dico bene, no?” Rivolto a Guadag. “Non si dice auguri, ma solo in bocca al lupo, giusto?” Il dottore annuì e poi fece segno ad Ozzlon di accompagnarli al castello. Pavel guardò stupito Nyoko. “Cioè...” disse “... in che senso? Sono solo un giovane felice della vita e grato della giovinezza.” Sorridendo. “A me interessa che tu non lo sia qui...” disse Elv a Gwen “... anzi, cosa dicevano gli altri di te quasi mi infastidisce ora...” finì di disegnare “... vuoi fare una pausa?” |
Lo guardai seria per poi sospirare e mettermi seduta dritta sulla sedia.
"E va bene, 'Pavel'. Allora dimmi cosa ti ricordi prima di esserti svegliato. Cosa è successo? Perché eri svenuto?" chiesi senza smettere di guardarlo. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
"Sarà stato qualche calunniatore..." con tono vago.
Poi alzai le spalle e annuii, alzandomi dal lettino e sistemando il vestito. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Oh si....un po' di romanticismo e mistero ci vuole sir Blake...beh, gli ospiti se ne stanno andando via...e io domani mattina ho un appuntamento" ammiccando all' uomo.."Poi le telefonerò per andare dal dottor Guadagn, dubito il rampollo sappia molto di queste storie, e non lo voglio turbare..voglio prima tastare la preda poi attaccherò con la storia degli spiriti e avrò un castello tutto per me" soddisfatta.
Tutti gli ospiti se ne andarono, smantellammo tutto il sipario, i vestiti furono riposti e io andai nell' ala del palazzo dove abitavo. Mi feci un bagno rilassante e profumato e poi mi stesi sul letto per dormire, spegnendo la luce. http://idesigniphone.net/wallpapers/25635.jpg |
Oohh... com'era eccitante quel rossore imbarazzato!
Era così adorabile, così dannatamente adorabile. Ma davvero era imbarazzato e tutto rosso? Che amore... Sentivo il mio cuore stringersi, il corpo accendersi, il sorriso illuminarsi e lo sguardo fissarsi nel suo, ancora e ancora. Ma poi quel tono? Cos'è quel tono? Stavo per perdere il controllo lì, davanti a tutti. Ci voleva, voleva portarci con lui, voleva averci attorno. Oh si... E io volevo stare con lui, mi resi conto di volerlo disperatamente. Ma poi arrivò il dottore a fare il guastafeste! Sbuffai, guardando Guisgard negli occhi visibilmente delusa. Ma il suo sguardo, le sue parole, il suo tono mi dicevano che avrebbe davvero voluto averci con lui. Dovevamo aspettare solo fino alle 10 del giorno dopo infondo. Oh, ma era troppo, troppo tempo! Lo guardai con aria affranta e quando si avviò verso il dottore lo tirai verso di me, dato che non aveva mai lascato la mia mano, per un momento i nostri corpi furono uno contro l'altro. "Allora ci rivediamo domani?" guardandolo negli occhi, uno sguardo intenso, luminoso e sincero. Sì perchè al di là di quello che poteva essere il gioco, la recita e tutto il resto volevo davvero rivederlo, presto, molto presto. Gli sorrisi, un sorriso più da birbantella e infatti mi allungai per dargli un bacino sulla guancia, per poi arrossire. "Magari anche prima... chissà..." sussurrai pianissimo, in modo che sentisse solo lui, per poi fargli l'occhiolino. |
Pavel sorrise e guardò Nyoko.
Allora restò pensieroso, quasi come chi vuol inventare qualcosa di credibile. “Che dirti...” disse “... sono un vagabondo... non ho casa, non ho affetti e non ho neppure denaro... la giovinezza è il mio solo bene, la mia sola virtù...” alzando le spalle. Elv annuì e mise sulla scrivania foglio e matita. Allora si avvicinò a Gwen e la prese per mano. Attraversarono di nuovo il corridoio e raggiunsero il salotto. “Parlami di te...” sedendosi sul divano ed invitandola a fare lo stesso accanto a lui “... qualcosa che non so... dimmi un tuo desiderio, un sogno... qualcosa di intimo e personale... questo voglio ritrarre...” Terminata la serata, Altea tornò nella sua villa. Qui si rilassò e poi coricò. La notte trascorse lenta. Sognò, ma al suo risveglio ricordava solo immagini confuse. Forse sognò la brughiera, le teppiste, il misterioso ammiratore ed il rampollo dei Taddei. Si svegliò verso le 9.00, quando la governante salì in camera con la colazione. “Oh, si, mi piacerebbe moltissimo...” disse Guisgard visibilmente imbarazzato e rosso in viso a Clio “... da domattina alle 10.00 il dottor Guadag ha detto sarò padrone del mio castello.” Poi il medico gli fece cenno di andare, così i quattro si avviarono verso l'uscita. “Il mio invito è sempre valido riguardo l'aiuto a fare i compiti.” Ridendo Ozzlon. Salirono in auto ed andarono via. “Che idiota quell'Ozzlon.” Mormorò Kyra. “Comunque il rampollo è un manichino.” Vivian. “Mah...” |
"Quindi sei immortale?" chiesi alzando un sopracciglio confusa.
"Sai... Sei a casa mia, dove certi tipi di creature non possono entrare quindi... O collabori o ti caccio con un bel coltellino giù per la trachea" dissi uscendo il mio coltello farro di argento. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
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