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Eravamo in diretta con in nostro corrispondente quando a poco a poco ci arrivavano notizie allarmanti, frammentarie, sconvolgenti e poi il silenzio.
Guardai Yvaz e ripetei pure io "Non fate passi falsi, non andate in nessun luogo per curiosità poiché potrebbe davvero essere pericoloso, e penso qui si conclude per il momento la trasmissione, dottor Bukkian se la sente di andare sul luogo dell' accaduto, magari lei, essendo un fisico esperto, potrebbe capirne di più e potremmo dare maggiori notizie alla popolazione di Tavernova". In quel momento mi collegai con l' ipnosi alla Sfera di Fuoco di Serenica e mentalmente cercai Parvia "Che sta accadendo...qualcuno lassù si è risvegliato?". |
“Tuttavia, come detto...” disse la direttrice “... non riusciamo a contattare le vostre famiglie... quindi nessuna di voi è autorizzata a lasciare l'istituto.”
“E se scappassimo?” Ulia sottovoce a Gwen. |
Bukkion, visibilmente impaurito, non fu in grado di dire molto.
“Eppure dobbiamo fare qualcosa...” disse nervosamente Ivaz"... lei è un fisico, cosa ci può dire?" "Io... io non lo so..." balbettò Bukkion. Altea allora cercò di collegarsi mentalmente col suo pianeta. “Altezza serenissima...” telepaticamente Parvia “... qui nella nostra galassia, il Sistema Tofen, nessun pianeta ha intrapreso contatti verso il Sistema Solare... forse è qualche remota civiltà partita da una galassia lontana ad avere mire su pianeta Terra...” |
Ascoltai perplessa Parvia.."Antiche civiltà da remote galassie?" sempre telepaticamente "Sembrano evolute dai mezzi utilizzati, e che mire hanno sulla Terra? Sua Eccellenza Serenissima intende andare sul luogo, avrò con me Volpe Ambrata invisibile, non preoccupatevi, pure lo Scudo di Fuoco invisibile".
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Lo ascoltai sbigottita.
Veramente? I computer erano tutti fuoriuso, così come i telefoni e internet? Alzai gli occhi al cielo, sbuffando, e noi che eravamo ormai dipendenti da tutta quella strumentazione. Chiusi poi gli occhi per un momento. Niente telecamere, niente POS, niente internet, niente telefono. Sentivo già lo stomaco attorcigliarsi. "Chiudiamo, manda via tutti!" sospirai "Non possiamo rischiare una denuncia, un furto o qualunque altra cosa, non abbiamo scelta, anche se ci costerà caro!". |
Appena terminato quel contatto telepatico con Serenica, Altea tornò con le sue facoltà psichiche e spirituali di nuovo nello studio radiofonico.
“Tavernova sembra impazzita...” disse entrando Mustag nello studio “... computer in tilt, linee telefoniche saltate... sono cominciati avvistamenti di strane presenze... soprattutto nei campi coltivati... il nostro inviato è sparito nel nulla! Ed anche i due tecnici che erano con lui!” Agitato. “Voglio andare a vedere...” fece Ivaz. “Ma può essere pericoloso!” Preoccupato Mustag. “Forse...” Ivaz “... ma star qui non ci mette al sicuro comunque... Altea...” guardandola “... vieni con me?” |
Come... Che voleva dire che non riuscivano a contattarle?!
Ma perché?! Che stava succedendo?! "No, non credo che sia l'idea migliore..." le dissi "C'è un'emergenza e potrebbe succedere i di tutto..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Si, signora.” Disse Stewart a Destresya. “Anche lei, si cambi e vada a casa sua. Prima è passata una camionetta della Protezione Civile ed invitava tutti a restare nelle proprie abitazioni.”
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Tornai da Yvaz e ascoltai quel quasi bollettino di guerra e rimasi stupita, la presenza di strani essere, quindi persone di quella civiltà antica delle galassie di cui parlava Parvia.
"Certo che verrò con te Yvaz", sentivo ardere lo scudo invisibile e misi la mano sul pomello di Volpe Ambrata, agli occhi di qualunque civiltà cosmica apparivo comunque nelle mie vere sembianze, ma per ora non volevo svelarmi ad Yvaz. https://i.pinimg.com/originals/d7/d4...9ca0f03021.jpg |
“Io non credo che qui saremo al sicuro...” disse Ulia a Gwen, mentre intorno a loro l'agitazione cresceva “... non so, ma ho paura... vorrei tanto essere a casa mia...”
Ad un tratto si sentì qualcuno gridare. |
Ivaz annuì ad Altea ed insieme lasciarono la radio.
Salirono sull'auto di lui e partirono. La cittadina era quasi deserta. Per le strade vi erano alcuni vigili, diversi poliziotti e qualcuno della protezione civile. “Sembra una cittadina fantasma...” disse Ivaz guidando “... è assurdo... assurdo...” Si diressero verso la fattoria dove era caduto il presunto asteroide. L'auto entrò nello spiazzo della masseria e parcheggiò. “Andiamo a vedere, Altea...” lui alla regina di Serenica. “C'è nessuno?” Gridò il giornalista dagli occhi come il cielo. “Ehi, c'è nessuno?” Ad un tratto qualcuno si affacciò da una delle finestre della fattoria. |
"Da nessuna parte si è al sicuro, ma almeno qui abbiamo un tetto sopra la testa" dissi, ma un attimo dopo si sentì gridare e subito andammo a vedere cosa fosse successo.
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Quel grido.
Molte studentesse si spaventarono, urlando a loro volta, altre, comprese Gwen ed Ulia, corsero a vedere. Il grido proveniva dal portone d'ingresso, dove entrò correndo ed agitato Ciclen, il vecchio colono che aveva in affitto il campo di fronte all'accademia, che coltivava e riforniva poi l'istituto. “Signor Ciclen...” disse la direttrice “... cosa è successo?” “C'è... c'è qualcuno...” con affanno lui “... nel campo... c'è qualcuno... ho... ho visto... delle sagome... erano piccoli come bambini... si... si muovevano rapidi fra le piante...” La direttrice apparve sgomenta. “Io... io stavo ascoltando la radio...” continuò agitato Ciclen “... stavano... stavano dicendo che altre persone li hanno visti... ed io... io allora ho sentito un fruscio... e poi li ho visti!” http://www.aveleyman.com/Gallery/2017/Q/14163-22068.jpg |
Quell'urlo sconvolse tutte e ci riversammo al portone.
Era Ciclen, un colono il cui campo si trovava di fronte all'Accademia. Ascoltammo il suo racconto e ci lasciò tutte sgomente, terrorizzate. Allora... Allora era vero! Era vero che quegli alieni erano arrivati sulla Terra! Li avevano visti! Guardai Ulia sconvolta. "Hai... Hai sentito?" impaurita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Sembra una città fantasma, si è tutto assurdo, ma credimi Yvaz, è reale, non posso dirtelo ora, ma penso qualcuno ha delle mire sulla Terra" sospirando.
Arrivammo nella masseria, il giornalista dagli occhi come il Cielo in quiete, iniziò a chiamare e qualcuno si affacciò dalla finestra "Yvaz, stammi vicino" estraendo senza mi vedesse un coltello potente e rovente dallo scudo.."Tienilo" a Yvaz quel coltello appariva un oggetto normale ma aveva la forza del Fuoco di Serenica "Pure io ne ho uno" mentendo "Non si sa mai" sorridendo enigmaticamente. Se veramente era una civiltà antica, non vi era la paura di un singolo individuo ma di un popolo forse più evoluto degli umani. |
Ulia guardò Gwen e scoppiò a piangere, rintanandosi fra le sue braccia, mentre intorno a loro c'era il caos.
La direttrice fece chiudere ben bene ogni porta e finestra, in pratica barricandosi con tutti gli altri in quell'istituto. “Io ho un fucile...” disse Ciclen alla direttrice “... è carico e voglio usarlo se necessario...” tenendo l'arma in mano. Una cupa inquietudine cominciò ad avvolgere l'intero istituto, mentre da fuori giungeva un silenzio insopportabile. |
Ivaz guardò quel coltello ma naturalmente non poteva immaginare che celasse il potere cosmico di Serenica.
“Non credo nemmeno di saperlo usare...” disse sorridendo piano ad Altea “... preferisco tenerti per mano...” stringendo la mano di lei e guardandola con i suoi occhi azzurri “... resta vicino a me, in modo da poterti proteggere...” la sua stretta era salda, sicura. Poi videro qualcuno affacciarsi dalla finestra. “Chi siete?” Quello. “Giornalisti!” Rispose Ivaz. “No, andatevene!” Grido l'uomo alla finestra. “Stamani ne sono venuti tre e... e sono stati portati via... non voglio altri guai, andatevene!” “Erano nostri colleghi!” Fece Ivaz. “Li stiamo cercando! Ci aiuti!” “No, ho una famiglia e non voglio sparire anche io!” Scuotendo il capo l'uomo, per poi rientrare e chiudere la finestra. “E' spaventato e c'è da capirlo...” mormorò Ivaz “... vieni, Altea... cerchiamoli noi l'inviato ed i due tecnici scomparsi...” |
Ulia scoppiò a piangere fra le mie braccia mentre io sospiravo con gli occhi in su e le accarezzavo piano i capelli.
Ci mancava solo questa, ora... Cordelia fece sbarrare tutte le porte e le finestre, mentre Ciclen affermò di voler usare il fucile, se fosse stato necessario. Io ritenevo che tutte noi qui possedessimo la magia, quindi non eravamo del tutto sprovviste di difese. Speravo almeno che questa funzionasse con quegli esseri a noi sconosciuti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Rimasi stupita dalla reazione di Yvaz, guardai la sua mano nella mia, era calda e sicura come il suo azzurro sguardo che pervase il mio color verde.
Non poteva immaginare chi fossi, ma lo vidi come un Cavaliere pronto a difendere la sua Regina "Si, stammi vicino, difendimi, anzi ci difenderemo a vicenda". Il contadino non volle farci entrare, era spaventato ovviamente e non vi fu modo di fargli cambiare idea. "Quindi hai ragione, dobbiamo cercarli noi, e potremmo imbatterci in quegli esseri strani, per questo devi tenere il pugnale, o potrebbero ferirti..e devi difendermi" sorridendo "Vediamo se vi sono tracce a terra, di scarpe o altro che portano da qualche parte" stringendo la sua mano. |
Ulia pianse per qualche minuto fra le braccia di Gwen, mentre Calien e Rhon chiudevano e rafforzavano porte e finestre per ordine della direttrice.
La paura però era già entrata nell'istituto ed in ognuna di loro. Giovani o vecchie che fossero. In via eccezionale la direttrice permise poi l'utilizzo di un solo apparecchio tecnologico, ossia il suo tablet personale, per essere al corrente di cosa accadesse là fuori. Per lunghi minuti non fu possibile connettersi, ma poi, dopo più di un'ora, si riuscì ad accedere ad Internet. Il bollettino comunale parlava di scene di panico, di saccheggi a negozi e centri commerciali, di linciaggi e di traffico paralizzato. Molti infatti ormai cercavano di uscire da Tavernova. Inoltre si mandavano in diretta dichiarazioni di testimoni che affermavano di aver visto strani esseri, perlopiù nascosti fra i campi, dalle fattezze più disparate, anche se la maggior parte dei casi parlava di creature piccole come bambini, dagli occhi grandi e luminosi, la pelle verde e le dita palmate. Qualcuno poi addirittura giurava di aver subito un tentativo di rapimento da parte di questi presunti alieni. Ma fra tante testimonianze vaghe e confusionarie, vi era un punto in comune, ossia che questi extraterrestri apparivano ostili. |
“Non temere, so il fatto mio...” disse Ivaz ad Altea per poi mostrarle una pistola che aveva nella tasca interna della giacca.
Allora insieme cominciarono a vagare in quello spiazzo. Non c'era nessuno, neanche la camionetta dell'unità mobile con cui l'inviato ed i due tecnici erano giunti sul posto per quel servizio. Nemmeno tracce di pneumatici. “E' assurdo...” mormorò Ivaz “... non ci sono tracce della camionetta... come se fosse sparita nel nulla... e non c'è neanche il presunto meteorite...” sbuffando. |
Cercai di confortare Ulia, che pareva inconsolabile.
Nel frattempo, Cordelia aveva permesso l'uso del suo tablet per rimanere aggiornati e dopo alcuni tentativi riuscimmo a metterci in contatto col mondo fuori da qui. Scoprimmo che il panico regnava sovrano, si parlava di rapine, linciaggi, ogni cosa possibile. Addirittura, qualcuno affermava di aver subito tentativi di rapina da questi presunti alieni, la cui descrizione era conforme a quella di Ciclen. Ma certo era che vi fosse un punto in comune, ossia questi esseri non sembravano affatto amichevoli. "Io... Penso che forse non sono ostili, magari cercano qualcosa, ma non sanno come cercarla, o come chiederla... Potrebbe essere..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“E dimmi...” disse sconvolta Ulia “... chi ti fa credere questo?” A Gwen. “Io invece credo che siano davvero ostili! Come nei film!”
Ma ad un tratto una delle studentesse cominciò a correre e gridare nel corridoio. Era isterica, in lacrime ed urlava in modo incomprensibile. Rhon alla fine riuscì a fermarla, ma la sua isteria sembrava rendere folle la ragazza. Allora la direttrice la prese e la schiaffeggiò, riuscendo così a farla calmare almeno in parte, in modo che potesse spiegare il motivo di quella sua reazione. |
"Non so, ma fin'ora si parla solo di tanto panico, tanta paura, ma nessuno ha detto che questi esseri abbiano realmente provocato dei danni."
Ad un tratto una ragazza iniziò a correre e piangere urlando disperata, Rhon provò a fermarla, ma non ci riuscì. Allora Cordelia le diede uno schiaffo e solo in quel momento lei iniziò a calmarsi, così mi avvicinai per capire cosa fosse successo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"È davvero strano.. Forse risucchiati o cosa?".
Era il momento di intervenire, non saremmo andati avanti così, nella mia mano apparve una sfera di fuoco con lampi elettrostatici cercando presenze. Yvaz sarebbe rimasto stupefatto ma gli avrei tagliato la lingua se parlava.."Lei ci condurrà, ci rivelerà delle presenze almeno e da che parte trovarle.. Forse" osservandola. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
La direttrice era riuscita a far calmare la studentessa e cominciò a farle delle domande, mentre una sua collaboratrice le portò un bicchier d'acqua.
“Io...” disse la ragazza ancora sconvolta “... io... ero nel corridoio... e... ho visto... ho visto... uno di quegli esseri... era nell'aula magna...” tremando per la tensione. “Che aspetto aveva?” Chiese la direttrice. “Un bambino...” la ragazza “... era alto quanto un bambino... con la pelle verde e gli occhi grandi... come... come hanno detto alla radio...” Ulia allora guardò Gwen. |
La ragazza si calmò e rivelò l'impensabile.
Un alieno in aula magna. Ricambiai sconvolta l'occhiata di Ulia. "Beh... Cosa hai fatto? Insomma, dove potrebbe essere adesso?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quella sfera di luce illuminò lo spazio tra Altea ed Ivaz.
Lui la guardò sorpreso, incredulo. “Altea...” disse fissandola “... cosa... cos'è?” Ma poi l'energia della sfera gli fece perdere i sensi, in modo che la regina di Serenica potesse consultarla liberamente. Tuttavia non ci furono segnali dalla sfera. Nulla di nulla. Forse l'energia di quel luogo, ad opera del presunto meteorite, rendeva tutto troppo debole. |
La ragazza cominciò a piangere a quelle parole di Gwen, incapace di dire nulla.
Si scatenò il panico fra le studentesse. “Restate calme...” disse la direttrice cercando fare lo stesso “... calme!” Ma in quel momento Zima si guardò intorno agitata. “Arima! Arima!” Gridò. “Dov'è Arima? Arima?” “Era qui prima!” Fece Nivile. “Siamo venute insieme dalla camera di Gwen! Era qui!” Ora però non c'era più. Ora anche la direttrice fu sul punto di perdere la testa. “Cerchiamola, sarà in giro...” mormorò “... cerchiamola!” |
La ragazza non riuscì a rispondere e scoppiò in lacrime.
E Zima mi terrorizzò ancor di più. Non trovavamo Arima, da nessuna parte. Era sparita! Mi guardavo attorno freneticamente, cercavo di pensare, ma non ci riuscivo. Prima scoprivamo di avere un alieno a scuola, poi Arima spariva! No no no! Annuii a Cordelia, presi Ulia per mano ed iniziammo a cercarla, ovunque, in lungo e in largo, decise a rivoltare tutta l'intera scuola finché non avessimo finalmente trovata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Si scatenò il caos ed il panico raggiunse un livello assurdo.
Tutte cominciarono a cercare Arima. Anche Rhon e Ciclaen. Gwen ed Ulia girarono tutto l'istituto, ma senza successo. Nessuno riuscì a trovarla. Le porte e le finestre erano sbarrate e nessuno comprendeva come Arima avesse fatto a sparire nel nulla. “L'hanno...” disse terrorizzata Ulia “... l'hanno rapita loro... loro... e faremo tutte la stessa fine... una dopo l'altra...” |
Era tutto davvero preoccupante, molto preoccupante.
Annuii meccanicamente a Stewart. "Sì.." dissi solo. Che stava succedendo? Odiavo non avere il controllo sulle situazioni. "Tu.. manda via tutti, il personale, i clienti, ma raddoppia la sicurezza, già ci rimetteremo l'incasso di una notte non voglio che qualcuno se ne approfitti!" sbuffando. Così, tornai nel mio studio, mi spogliai degli abiti della Miss per mettere quelli della propietaria. Peccato, poteva essere interessante il gioco col quel tipo. Tornai nel garage, presi l'auto e tornai a casa, di un umore più cupo di quanto fosse buia la notte. https://cdn.pornpics.com/pics/2012-0...7908_01big.jpg |
Vidi Yvaz crollare a terra, magari si sarebbe pure dimenticato di ciò che era successo.
Guardai attraverso la sfera infuocata ma sentivo il suo calore spegnersi, lentamente si raffreddò. Mi guardai attorno perplessa, possibile in giro ci fossero forze potenti e strane e pensai se fossi stata a Serenica, il mio Regno sarebbe stato in pericolo. Presi poi un secchio e riempii con l' acqua fredda della fontana e raggiunto Yvaz gli gettai l' acqua sul viso.."Avanti, non è ora di dormire" in tono autoritario ma dolce. |
Ogni secondo che passavamo senza trovare Arima, era sempre più il panico.
Avevamo guardato in tutta la scuola, che era completamente sbarrata, ma non poteva essere sparita completamente nel nulla! Era assurdo! Ero avvilita e spaventata, non capivo. "Non può essere... Nessuno sparisce così... Magari si è nascosta! Forse ha visto pure lei l'alieno!" esasperata e disperata io. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Una secchiata sulla faccia di Ivaz e lui subito si svegliò.
“Cosa...” disse scuotendo la testa per schizzare via l'acqua dal viso e dai lunghi capelli “... cosa diavolo è successo?” Tirandosi su e restando seduto sul terreno “... devo essere svenuto...” guardandosi intorno e poi fissando Altea “... questo posto non mi piace... meglio andarcene o finiremo come il nostro inviato...” alzandosi. |
Nascosta...” disse sconvolta Ulia “... e dove? L'hanno cercata ovunque... no, te lo dico io, Gwen “... loro sono già entrati qui... l'hanno portata via e nessuno potrà farla tornare indietro...” prese le sue mani “... che facciamo? Se restiamo qui faremo la sua stessa fine... io voglio tornare a casa mia... vedere se i miei stanno bene...”
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Destresya guidò lungo una strada che pareva deserta.
In lontananza però si udivano i clacson delle auto che affollavano la strada provinciale che passava da lì, segno che molti, in preda al panico, avevano deciso di prendere le proprie cose ed abbandonare la cittadina. Era ormai mattino quando la macchina della padrona del Mistresya giunse nella sua villetta in periferia. |
Sì, dovevo ammetterlo, anche io avevo quella sensazione a tormentarmi.
Non potevo non pensare che potessero averla presa, e in questo caso, come avremmo fatto? L'avremmo mai riavuta indietro? Ponderai la proposta di Ulia, a lungo. Mi guardai intorno. "Proviamo ad uscire dalla porta della dispensa, vieni, andiamo." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Solo noi...” disse Ulia a Gwen “... credi sia sicuro? Uscire da sole fuori? Credi che sarà bene portarci dietro qualcun altro? Qualche ragazza o magari Rhon?” Spaventata.
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Lanciai uno sguardo alla sala piena di crisi di panico e isteria.
Non mi convinceva molto la cosa. Alla fine, andai da Rhon, afferrandolo e portandolo con me e Ulia, diretti in dispensa più in fretta possibile. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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