Splendidi occhi che mi guardano dritto nel cuore
Biondi capelli che scivolano sul suo perfetto corpo Oggi ho visto tal armoniosa figura Grazioso visino incantevolmente vellutato |
:smile_clap:
Tutto ciò che accade intorno non può sfiorarmi fino a quando il tuo sguardo veglierà sul mio L'essere immanente non appaga trascendi uomo e avvertirai il senso della vita.[/quote] senza parole amico mio... splendida.. e sempre più onorata di aver fatto la vostra conoscenza.. |
Esisto perchè Voi esistevate prima che io vi conoscessi!
Grazie tante, milady! |
L'uomo
Di sogni e colori è fatto l’Uomo.
Non teme, non muore, Vive nella consapevolezza di ciò. Si stupisce della vita, Gioisce di ciò che ogni giorno viene posto innanzi a lui. Stimolato dalle grandi avversità, le affronta con indomito coraggio, presente san Giorgio. Splende la mattina con il pallido raggio di sole che lo accarezza, sente dentro di lui di essere invincibile; e lo è, è acqua, è terra, è aria, è fuoco. Parte inscindibile di questo mondo Plasmato dal fango, vive, sogna, ama. Triste della noia, l’ozio lo annulla. Cambia umore come cambiano le stagioni. Sa amare e con il suo amore, fuoco divoratore, sa cambiare il mondo che lo circonda. Sa capire, sa sentire, sa ascoltare. Completato, l’uomo diventa potente, completamento raggiunto dalla totale consapevolezza di se. Questa,invece,è la mia più bella creazione... l'ispirazione sono le cose brutte che ci circondanoe i fatti più asurdi ed imprevedibili che fanno vedere quanto veramente un uomo valga!!! |
Se questo è un sogno vorrei destarmi!
Vorrei capire quale sensazione mi è nemica, quale spina ho dentro l’anima. Sussulti mi ricordano cosa sono, umile uomo inchiodato al mondo, ali infrante, pensieri corrotti, sogni destati da un’effimera realtà. Cuore solo, spirito malato. Frammenti di me muoiono continuamente, ogni alba, ogni tramonto. Viscida Serpe nel mio ventre menzognera mi tradisce, sugge da me ogni bellezza. Allontana, o Anima, tutte le tue certezze, cancellale poiché niente è ciò che appare in verità, divieni quello che provi, plasmati al sole. Scusate... nella prima non si leggeva niente.... comunque anche questa è mia! |
Molto belle milady, complimenti!:smile_clap:
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Lady Eufelia, sono commosso ed entusiasta per la vostra sensibilità, grazie per le vostre poesie!
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Se avessi la certezza
che non esistesse alcun essere superiore a noi, sapete cosa farei? Bene.... disegnerei comunque un bel bambino dai riccioli d'oro.. lo adagerei su una culletta di paglia..e lo avvolgerei con un telo. Lo chiamerei, ugualmente, Gesù.. e gli metterei accanto i suoi genitori, il bue e l'asinello Poi disegnerei un angelo al capezzale e dei re ..che rendono omaggio. Alla fine, mi rendo conto che.. per disegnar tutto ciò.... era necessaria la mia "mano".. figuriamoci..per il mondo intero! By Morris |
La poesia e' la voce dell' anima e voi sir morris avete una voce splendida:smile_clap:
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Grazie, Lady Elisabeth, meritate anche voi una poesia, quando avrò l'ispirazione, ve la dedicherò!:smile:
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Non posso fare a meno
di pensare a voi, Elisabeth e non sentir il profumo della nostra amata Terra Odor di limoni, arance e mandarini Il mare che bagna il vostro bel viso e il Sol che lo asciuga accarezzando il vostro sorriso La vostra mano io sfioro con le mie umili labbra per darvi il mio saluto che il mondo intero guarda |
Sono lusingata Sir Morris, siete riuscito a farmi arrossire, tenero con l'anima forte con la spada
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Grazie, Milady, questa Vostra definizione mi emoziona a tal punto... che il mio cuore.. ha già sollecitato la mia mente..a dedicarvi un'altra poesia...ma non adesso....essa arriverà presto. :smile:
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Camelot
Polvere, fumo, fango, sudore, sangue
ecco, all'improvviso, schiarirsi l'orizzonte sembra esser un miraggio, ma poi, come d'incanto il tuo cuor sussurra agli occhi ch'è tutto vero, tutto reale, tutto, straordinariamente, incantevole E' la terra della nostra riconciliazione la città immortale, la nostra perpetua dimora Ella ci attrae e ci cattura Noi per lei, daremmo la vita diamo tutto noi stessi Il giuramento per Camelot è sacro e va mantenuto e rispettato Camelot è la nostra coscienza, il nostro ego, la nostra gloria la nostra fame, la nostra ricchezza Camelot Vive! |
Tenebre speranzose
Amo il mio nemico perchè mi fa sentire vivo.
Uccido per scordar il volto della trascorsa vittima. Infliggo il colpo per sentir meno il mio dolore. Se tu fossi qui con me, seppellirei la mia spada e il mio scudo, insieme al mio passato! Sir Morris |
Sir Morris, la vostra bravura è tale da intimidire chiunque volesse cimentarsi con voi in una tenzone poetica ;) Complimenti vivissimi, avete un grande talento.
Sul campo si scrutan l’avverse schiere, pronte a onorar le proprie bandiere; si dispongono in ordine le truppe, l’odio la pace del ciel ruppe. Fratelli, amici eran prima, ora stranieri, minacciosi s’aggiustan gli schinieri; sopra ogni elmo s’erge un cimiero, emblema di spirito battagliero. Su armature e limpidi scudi riluce la rabbia che ogni trattativa scuce; si crede che la guerra sia capace d’ottener ciò che non poté la pace. Sguardo deciso, lancia in resta, la battaglia si fa davvero presta. Battendo le picche contro gli scudi l’una schiera suscita suoni crudi. Non da meno l’opposto schieramento, paura non prova neanche un momento; colpendo a ritmo col piede la terra feroce intona un canto di guerra. Dalle alture circostanti i generali fulminei lanciano i propri segnali, ecco l’immensa legione si muove tal moltitudo mai s’è vista altrove. Inumane cozzano le spietate spade, riecheggian le urla per le contrade. Gemiti, spasmi, eroismo, ardore, qui si scontra dei cieli il fior fiore. Nessuno esita, nessuno fugge, guerresco demone in ognuno rugge; nessuno perder vuole il proprio onore della pugna alle stelle giunge il clamore. Lì puoi vedere il più misero dei fanti strapparsi lancia dal petto e andar avanti; lì puoi vedere un capitano circondato che come leon si batte e non s’arrende al fato. Han sbagliato, è stata inutil sfida condurre questa lotta fratricida. Ma non posso tacer che a un dio somigli, ognun di questi prodi alati figli. Eroi che sanno che cos’è il dovere, anche se contro il proprio volere. Pianto amaro giunge a ogni bocca, tutti san ch’è guerra sciocca. Ma nessuno vuol tirarsi indietro, dianzi al nemico farsi arretro, ad altri spetta prender decisione se sia giusto o no per lor non è questione. Lode a voi militi d’onore, della gloria saggiate il sapore. Per voi si dipana il mio poema, questa è la vostra epopea suprema. |
Vi ringrazio di cuore, generos'abilissimo fratello d'armi e di penna!
Sono, io, orgoglioso di Voi e della vostra presenza qui a Camelot....Vi aspettavo da tempo....ed ora... eccovi qui....ad impreziosire, col vostro valore, questa terra che dona noi "gloriosa vita", in cambio di mere virtù. Ancora grazie, Sir Lancelot, Voi sì..siete uno splendido cavaliere! |
I miei complimenti Sir Lancelot: con i vostri versi fate impallidire Raimbaut D'Aurenga!:smile_clap:
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Addirittura? Mi onorate oltre il lecito Milady, più rileggo questi versi e più li trovo difettosi, mi auguro di migliorare col tempo.
Citazione:
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Mani in trappola
A mani nude toglierò il fuoco dal mio cuore
A mani giunte pregherò affinchè tu possa fuggire A mani unite impugnerò la mia spada per difender il tuo onore A mani aperte chiederò il tuo perdono A mani strette allevierò i freddi brividi A mani in viso piangerò per ciò che ho fatto A mani vuote resterò .....così è scritto! |
Senza parole, bravissimo!
Mi chiedo come vi vengano in mente delle cose così semplici ma così efficaci :smile_clap: |
Grazie, amico mio...la mia è pura ispirazione.. dettata dal mio spirito interiore che mi tiene compagnia costantemente e che mi fa comprendere con semplicità la complicata vita!
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Bravissimo! Non ho parole... Mi chiedo come facciate a partorire idee tanto semplici ma tanto efficaci.
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Il Bosco
Impagabile servigio mi rende né sperar potrei miglior conforto. Rinfranca il cuore, ristora le membra, per la mente in deriva dolce porto, culla la coscienza che chiede requie l’odoroso ventre di questo bosco. Nodose fronde d’un verde fiorente si piegano umili ai colpi del vento. Chinarsi servili o essere divelte, di là di questa non vi sono scelte. Così mi narra il loro fruscio lieve. Quanta pena mi fanno questi arbusti; tanto meschini, simili a me. Passato adorator d’un dio impotente, vagabondo questuante felicità, fui schiavo d’una fiamma presto spenta. Non più per me è l’ora degli inchini, così m’insegna questo bosco antico. Hai ragione mio silenzioso amico, franger si deve l’illusorio velo. Fatta non sei per me, aurea prigione. Infranta la gabbia della ragione, in nuova libertà si levi il sogno. |
Per Lancelot
Scorsi due luci folgoranti
Eran i suoi occhi illuminanti Giunse in un silenzio vellutato Già da lontano l'avevo avvistato Conobbi dapprima la sua anima Era pura e casta come una lacrima Bastò un sol accenno delle sue parole Che ascoltai lesto la voce del suo cuore Contento, lanciai in cielo un giavellotto Qui a Camelot è arrivato Lancillotto Spero tanto gli piaccia questo posto Cercherò di trattenerlo ad ogni costo |
Non ho parole, amico mio. Volete commuovermi? Voi mi onorate oltre quanto sarebbe lecito sperare :smile_clap::smile_clap::smile_clap:
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Non importa... se no potrò mai....sfiorarti, toccarti, baciarti, coccolarti, sussurrarti, addormentarti. accarezzarti, consolarti, abbracciarti, confortarti, amarti.......
Importa....che non potrei mai....stuzzicarti, ferirti, perseguitarti, deriderti, umiliarti, sgridarti, intimidirti, calunniarti, offenderti, odiarti, tradirti....... Tu vali più della mia persona... perchè senza di te...non sono niente! Tu mi hai ridato la vita e la voglia di vivere...ed io non mi do pace...perchè non potrò mai ricompensarti! L'unico modo di prendere in giro il mio cuore è quello di pensarti sempre..ed esso crede ..che sia tutto vero. Sir Morris |
Ecco una poesia di cui sono abbastanza fiero, La Ballata di Orfeo:
Un triste canto piange la lira lacrime dalle pizzicate corde, la memoria al passato rimira mentre Orfeo il labbro si morde. Suono che dice ciò che il cuore sente, suono che più non può dirsi felice. Solo conosce un dolore struggente, da che tolta gli è stata Euridice. Talvolta incauto il cuor suo vola alla dolcezza della morta sposa; Sulla promessa che mai sarà sola a tratti il ricordo fresco si posa. “Tieniti caro questo giuramento: mai seccherà del nostro amore il seme, giuro che mai passerà un momento che non veda me e te stare insieme”. Le si rivolse con queste parole ed ella era di colpo arrossita; trascorse ora son due stagioni sole da quando gli dei a lui l’han rapita. Mentre fuggiva la colse la morte, ché la inseguiva una brama bestiale; non le riuscì d’evitar la sua sorte, e infranse il gaio vincolo nuziale. Stesa sull’erba Euridice pensava teneramente al volto dello sposo, ed assai lieta d’essere schiava d’un sentimento tanto gioioso. Così la vide il dio agreste Aristeo, nuda, bellissima in mezzo alle foglie; e nell’assenza del marito Orfeo, credette soddisfar le proprie voglie. Quando del dio la ninfa s’accorse, nella fuga si gettò impaurita; cadde in terra e un serpente la morse, in un colpo prendendole la vita. Giunto Aristeo e vedendola morta, al cuor sentì montargli la pietà; mentre Euridice varcava la porta del triste eterno regno d’aldilà. Ignaro la sera tornò a casa Orfeo, sperando riabbracciar l’amata moglie; ma presto scoprì che un destino reo di lei lasciava solo fredde spoglie. Grida straziate, pianto triste e mesto, nella lira sfoga il proprio dolore; urla la rabbia di chi troppo presto perduto ha sogni, vita e amore. A quelle note si commosse il cielo, lacrimò pioggia e tuonò parole; s’oscurò chiudendosi in nero velo per rendergli omaggio un pietoso sole. I fiumi, i boschi, come ogni animale, dolenti espressero il proprio cordoglio. Tutti sapevano che non ha eguale la pena d’un cuore d’amore spoglio. Ricorda Orfeo ma non s’arrende al fato, riavere vuole la giovane moglie. Per riprender ciò ch’Amor gli ha dato decide di varcar l’infere soglie. Mai sopito amor impavido spinge il bel cantor fin dentro all’Averno; di non aver paura solo finge, ché tutto lì è un crudo inverno. Mentre le fosche contrade attraversa, innumere anime guardano a lui. Son coloro che ogni gioia han persa, che gementi attendon giorni bui. Ma di loro ormai Orfeo non si cura, contro pietà egli erge lo scudo di chi per altro tien premura. Amor così lo rende agli altri crudo. Quando infine al trono d’Ade arriva, non al dio ma alla moglie si volge: “O regina dell’anime defunte, diva, morto non son eppur per queste bolge vaga il mio cuore in cerca di speranza. Rendi Euridice che morta qui giace al marito che starne non può senza. Musica vi do in cambio, se vi piace.” Soave melodia soffusa accompagna quella straziata ultima preghiera; un rivo di lacrime puro bagna il viso del dio dalla nera criniera. In un attimo Averno muta in Eliso, più non soffrono i dannati, ora beati. Nelle tenebre schiarisce un Paradiso, e più non rimpiangono d’esser nati. Toccandosi la dea i capei biondi, al fosco marito volge il discorso: “Amor così diviso fra due mondi… ricordi? Non molto tempo è scorso da che noi avemmo una stessa guerra. Era possibile al re dell’Inferno amar Persefone della Terra? No…pur ci giurammo amore eterno”. “Triste storia richiama il mio ricordo, questi due ci son simili, amore mio. Non rimarrò al loro appello sordo, pietoso sa essere il mortifero dio. Và, cantore, e ti segua Euridice. Ma voglio che le mie parole ascolti: mai più con lei potrai esser felice, se prima dell’uscio a guardarla ti volti”. Pronto già per il lieto ritorno sorridendo Orfeo le parole ascolta; ma beffardo destin prima del giorno infelice il farà ancora una volta. Passo dopo passo il cuor gli freme, il dio della morte non l’ha preso in giro. Dalla salita affaticata geme dietro lui la moglie, n’ode il respiro. Voltarsi allor vorrebbe il poveretto, ché per la moglie gli scoppia il cuore. S’avvera così quel ch’il dio gli ha detto, tradito è Orfeo dal troppo amore. Timida accenna Euridice un sorriso, ma subito Orfeo inorridito arretra: fino alle soglie del tenero viso il corpo di lei si tramuta in pietra. “Il troppo amore ha tradito entrambi, nemmeno tenderti le braccia posso. Se solo saprò che il mio amor ricambi, non così tristo sarà questo fosso.” Alle parole dell’amata moglie, scoppia il cantore in un pianto cupo. Di gettar decide le proprie spoglie nel profondo abisso d’un fero dirupo. Lì il suo corpo divorano le Furie, e in pezzi gli riducono le membra. Accanisce su Orfeo le sue ingiurie un destino che odiar l’amore sembra. |
:smile_clap::smile_clap::smile_clap: Caspita che meraviglia!
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Vi ringrazio molto Milady :o
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Che l'ispirazione non vi abbandoni mai, amico mio!
Alta ed Altra dimostrazione di spiccata vocazione per la poesia! Continuate sempre così, Sir Lancelot....vi seguo sempre e ovunque voi andiate con i vostri pensieri ....vecchi e nuovi! Sir Morris |
Mi onorate con una gentilezza che non merito Sir Morris, non so descrivervi la mia gratitudine :sad_cry_me:
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Aver la voglia di onorar il mondo
contribuendo a rimarcarne gli aspetti preponderanti e fondamentali..... e il male... che si oppone a tutto questo impedendoti di sentirne ed assaporarne il sapore e l'essenza! Attenderò che esso abbia pietà di me apprezzando il mio sacrificio e il mio innato altruismo dimenticando per una volta la sua mera idendità e il suo dannato compito! Sir Morris |
Oh.. mia gioiosa Musa
ispiratrice dei miei più umili pensieri naufraghi e irti d'amore che cercano riparo sotto il tuo notturno caldo abbraccio Tu che non hai eguali tu che mi sai capire ogni qual volta il mio dire va oltre l'altrui spietata comprensione Tu che rendi tutto più facile tu che traduci le mie emozioni tu che riporti il mio cuore al proprio posto tu che plachi i miei arditi desideri Io ti adoro, perchè amarti è troppo poco Sir Morris |
Sguainar la proda spada
quando il tempo non basta a placar l'ira ch'io trattengo invano per questo nostro infinito e profondo tormento Nessun dei due perisce mai nessun capisce il perchè mai nessun finisce dei due..guai! Guardo le tue ferite son identiche alle mie Scruto nei tuoi occhi il mio stesso sguardo Lo stesso passo gli stessi movimenti lo stesso vezzo Diamine.....ho capito solo adesso ho combattuto con me stesso. Sir Morris |
:eek: che meraviglia questa poesia:smile_clap::smile_clap:
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Ottimo davvero :smile_clap:
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Sir Morris,quale cosa gradita mi avete fatto con i vostri trepidanti versi in questo scorcio finale di pomeriggio d'aprile
Temo,però,che il conflitto con noi stessi sia incoercibile per l'atavicità della sua origine nell'essere umano,ed incommensurabile è il desiderio di dominarlo.Ma qualunque sia la parte di voi che prende il sopravvento,sappiate che avete sempre vinto,e non solo perchè siete un cavaliere,dunque saggio e leale,quanto perchè sapete lasciare che il cuore guidi la mano nella stretta presa del ferro.Mi inchino a voi,signore,in segno di profonda ammirazione.zaffiro |
Citazione:
Il mito di Orfeo e quello di Tristano e Isotta sono le storie più romantiche e struggenti che conosca, e sono sempre state conservate in una parte importante del mio cuore:smile: Volevo complimentarmi anche con Ser Morris per i suoi stupendi componimenti, ho apprezzato molto queste vostre ultime 2 poesie.. Con umiltà, vi lascio un estratto di un mia vecchia canzone, originalmente scritta in inglese.. Spero possa piacervi anche solo un decimo di quanto a me sono piaciute le vostre opere.. "Sognare" Com'è triste la vita di una farfalla... Cosi effimera.. Chi vorrebbe vivere in questo modo? Così.. Chi vorrebbe sognare? Ma come una farfalla che non conta gli anni, ma gli istanti, vorrei essere.. Divertente.. Sto sognando di nuovo.. Perchè sognare? Perchè illuderci? Perchè soffrire? Perchè semplicemente non viviamo? Perchè scappare dalla realtà, se è solo per un momento? Perche poi affrontarla, appena il sogno svanisce? è la nostra debolezza... è la mia debolezza... le mie illusioni... Ma non voglio smettere di sognare. Vorrei sapere come piangere.. E poi.. Essere libero.. Piangendo.. Fra le tue braccia. Perchè vivere? Perchè illuderci? Perchè soffrire? Perchè semplicemente non sognamo? Perchè scappare dalla realtà solo.. Solo per un momento? è la nostra debolezza... è la mia debolezza... le mie illusioni... Non voglio affrontare la realtà. Vorrei sapere come chudere la porta... E poi.. sognare per sempre.. Perso nelle tue braccia. |
...."un estratto di una mia vecchia canzone?":eek::eek: Scusate tutti: ma vi state rendendo conto che quello che state postando di vostro è semplicemente bellissimo? Lo dico a tutti indistintamente.
Io non riuscirei nemmeno a scrivere una banalissima frase in rima....e voi ... -tra l'altro banalizzando -:sad_wall: - scrivete "opere" da novelli Leopardi:eek: Scusate l'euforia, non riuscivo a trattenerla :smile_clap: |
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