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Tutti uscirono.
Anche le soldatesse, scambiandosi occhiate eloquenti fra loro, riferendosi a come la regina esigesse di restare da sola col suo cavaliere. Rimasti soli, Aegos guardò negli occhi Elyse. Arrivarono due ancelle con i vassoi della cena. Salutarono la regina ed uscirono, anche loro sorridendosi a vicenda, immaginando l'atmosfera di quegli appartamenti ora. |
Tutte le soldatesse uscirono, e anche i due tizi, finalmente.
Non vedevo l'ora di restare sola con Aegos. Quando poi rimanemmo soli, mi avvicinai a lui sorridendo. Avevo lo sguardo luminoso e il sorriso colmo di intrepida eccitazione. "Vieni, ho fatto preparare una sorpresa per te.." sorridendogli, per poi prenderlo per mano. Allora raggiungemmo il terrazzo, dove era stato fatto allestire un tavolo, circondato da candele e lampade soffuse ad illuminare quella sera che andava mutandosi in notte. Le ancelle avevano già apparecchiato con prelibatezze di ogni tipo, e una brocca conteneva il miglior vino del regno. Dalla terrazza di poteva vedere tutta Beltas, le sue montagne, le sue case, i suoi campi. Ogni cosa era abbracciata dallo sguardo che partiva da quel punto. Era un panorama mozzafiato, e un'atmosfera magica. Feci cenno ad Aegos di sedersi, e gli sorrisi. "L'ho fatto preparare per te..." mormorai, cercando il suo sguardo, chiedendomi che cosa stesse pensando. |
“Si, molto strano...” disse pensieroso Elv, per poi seguire Cassandra in casa “... non so... aveva un che di misterioso...” prendendosi da bere “... questa brughiera mi piace sempre meno...”
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Aegos guardò la tavola imbandita e poi il panorama mozzafiato da quel terrazzo.
Era una sera magica, fatta di ombre crepuscolari, stelle scintillanti e bagliori lontani. L'aria era limpida e preziosa, ingentilita da un fresco vento che faceva tintinnare le foglie di acanto sul parapetto marmoreo. “E' meraviglioso qui...” disse lui guardando Elyse. |
Sospirai annuendo, mentre si prendeva da bere.
Rimasi a gironzolare, finché non vidi non troppo distante il pianoforte e sorrisi. Mi avvicinai, sfiorando appena i tasti, poi mi sedetti ed iniziai a suonare, sollevando un po' di polvere dallo sgabello morbido ma dalla stoffa ruvida che faceva attrito col mio vestito in raso. "Mi era mancato poter suonare davvero..." mormorai piano "Non era molto facile, prima..." ridendo e riferendomi all'incantesimo. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c23fabcd84.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò Cassandra al pianoforte.
“Suona qualcosa...” disse avvicinandosi alle sue spalle “... voglio sentirti suonare...” accarezzandole i rossi capelli. |
Lo sentii avvicinarsi e poi accarezzare i miei capelli.
Sorrisi e pensai ad un pezzo che suonavo spesso, un allegretto, a tratti festoso, a tratti vagamente malinconico, così come la brughiera, di giorno rigogliosa e colorata e di notte inquieta e cupa. Così, iniziai. https://m.youtube.com/watch?v=-gc_5t_SpqE Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Cassandra cominciò a suonare.
Le sue mani danzavano sul pianoforte, accarezzandone i tasti, mentre le note attraversavano la stanza. Le dita di Elv invece giocavano ad intrecciarsi nei rossi capelli di lei, quasi fossero gli infiniti fili di una tela preziosa. “Sei brava...” disse baciandole i capelli “... molto...” |
Le mie dita giocavano sul pianoforte, riempiendo la stanza con le note, e quelle di Elv fra i miei capelli, quasi seguendo lo stesso ritmo.
Era stupendo. Sorrisi arrossendo leggermente, non sapendo se per il complimento o per quel bacio tenerissimo sui miei capelli. "Grazie..." soffiai, continuando a suonare. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Cassandra continuava a suonare, mentre Elv non smetteva di giocare fra i suoi rossi capelli.
E più lei suonava, più le dita di lui si muovevano. Scendevano sul suo viso, poi lungo il suo collo, accarezzandole la pelle nuda. |
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