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A quelle parole di Altea, Lyon alzò gli occhi verso l'orizzonte.
“Le navi vanno e vengono in questi mari...” disse alzandosi “... vieni, ti riporto a casa tua... stare qui è inutile...” pulendosi i vestiti dalla sabbia, mentre la nave si avvicinava lentamente all'isolotto. |
Vidi la delusione farsi strada sui loro volti.
Sorrisi debolmente all'immagine di lui che vagava per la brughiera solitaria e silenziosa. "Mi dispiace davvero tanto, ma non credo che nessuno di noi possa fare niente, ormai..." |
"Cosa?" dissi irabonda e a voce alta.."Era questa la tua intenzione? Portarmi qui solo per ... condividere la tua vita con me o altro? Io ci tenevo...era una gita insieme ma tu hai pensato solo a te stesso...ti sei comportato uguale al Capitano Johnata...non mi hai avuta? Bene, allora mi riporti a casa...sono qui bagnata fradicia, e ora mi vuoi scaricare per questo?" guardai la nave si stava sempre più avvicinando.
Mi alzai di scatto e partii verso quella nave, dovevo vedere che tipo di nave fosse..se era da fidarsi sarei tornata con loro...non avrei mai immaginato Lyon mi avesse ferito così..io che lo avevo preservato fin dall' inizio "Se vuoi" voltandomi "puoi andare, io chiederò passaggio a questa nave..ti avevo avvertito di non lusingarti e farti ammaliare dalle mie forme". |
“Oh, che gentile.” Disse il cavaliere con un inchino a Dacey. “Ma temo siate troppo generosa.” Ridendo. “Ma accetto di buon grado il complimento.” Mentre la ragazza accarezzava la grossa tigre.
“Salute, messere.” Scendendo Pepino dal calesse. “Noto siete di buon umore. Ma diteci... sono forse venuti qui due mercanti?” “Certo.” Annuì Ehiss. “Hanno chiesto ospitalità e sono partiti stamani all'alba. E per ringraziarmi mi hanno insegnato la canzone che canticchiavo al vostro arrivo.” |
“Stavolta preferisco armadio.” Disse sorridendo il pirata a Gaynor.
E si nascose in uno dei grandi armadi della stanza. Pochi minuti dopo qualcuno bussò ed entrò. Era Enzio. “Altezza, perdonate...” alla regina “... ma devo riferirvi di notizie assai urgenti... riguardano il capitano Johnata...” |
<< Già i mercanti di fiori... Sono venuti alla nostra bottega per comperare una bussola proprio ieri sera>> mormorai senza staccare gli occhi di dosso all'animale. Aveva due grandi occhi ambrati e magnetici, un po' come i miei!
<< Però a noi non hanno insegnato alcuna canzone>> ridacchiai sedendomi sull'erba , << Ser potete cantare ancora? Vorrei impararla, sembra raccontare una storia interessante... E la mia voce é molto bella, almeno così sosteneva mia nonna anche se temo fosse di parte>> |
Il Capitano decise di nascondersi nell'armadio. Poco dopo arrivò Enzio, con notizie su Johnata.
"Prego, ammiraglio, accomodatevi e raccontatemi tutto..." dissi con il pensiero rivolto al mio pirata. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Non ce l'ho con te.” Disse Lyon ad Altea. “Non hai capito i miei sentimenti. Un giorno forse comprenderai, perchè difficilmente troverai qualcuno che tenga a te come me.”
Intanto la nave si stava avvicinando sempre più e Lyon prese a fissarla. “Quella...” mormorò “... è una nave della marina... che ci fa qui?” Perplesso. |
Scossi il capo.."Un giorno forse capirai l' Amore non si comanda".
Poi quelle parole...era una nave del ducato, della marina.."Della marina? Forse è proprio quel Johnata...se sta ripulendo il mare dai pirati..che facciamo ora?" guardando Lyon e facendo marcia indietro. |
“Forse è colpa nostra.” Disse Runka a Gwen. “Ci siamo fidati troppo delle vostre parole, della vostra disponibilità. Evidentemente non eravate la persona adatta. Comunque vi siamo grati, milady. Avete fatto il possibile.” Fissandola.
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