Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Piazzale (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=21)
-   -   Il Falco della strada (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2453)

Guisgard 04-11-2016 02.28.49

“Un attimo...” disse l'uomo anziano a Nora che si allontanava “... qui c'è qualcosa che non va...” osservando una delle armi “... qui la verniciatura della canna è strana...” mostrandola poi al giovane dai capelli scuri.
“Si, in effetti...” quello guardando l'arma “... è stata aggiunta... non è parte dell'originale... il suo valore si dimezza...” fissando poi Nora.
“Se lo dice lui, possiamo fidarci.” Il vecchio. “E' un esperto in fatto d'armi.” Annuendo.

Clio 04-11-2016 02.29.01

Nascosi un sorrisetto compiaciuto nel vedere che l'auto lo aveva colpito.
"Era di mio padre.." sorrisi "Adesso è mia.." lasciando volutamente intravedere un velo di malinconia a quelle parole.
"Cos'è non ti fidi di me?" alzando un sopracciglio "Non vorrai mica che ti ceda il posto di guida?" con un sorrisetto divertito, mentre giocherellavo con le chiavi.
"Non la faccio mai guidare a nessuno.." scuotendo la testa, per poi incatenare il suo sguardo al mio "Dovresti essere molto convincente.." con un tono completamente diverso, senza che il mio sguardo lasciasse mai il suo.

Lady Gwen 04-11-2016 02.31.29

Ovviamente, era la portiera.
Sapevo già quello che voleva dirmi, ma chiaramente mi diede fastidio lo stesso.
Tuttavia, ero preparata.
"Lei osa dare del poco di buono al mio ragazzo? Come si permette?" esclamai, contrariata "Non ha assolutamente nulla che non vada e sappia che sono io la persona discreta qui, che per il quieto vivere non la denuncio per calunnie, mi ha capita bene? Il mio ragazzo ha sempre vissuto ad Afragolignone, fino a ieri ed oggi è venuto a Capomazda per lavoro, non ci vedo nulla di male, e sa che le dico?" dissi, tutto d'un fiato, per poi avvicinarmi a lei e fissarla "Se fosse un poco di buono, un delinquente, preferirei avere a che fare con uno del genere, piuttosto che con una portiera impicciona che ha una vita talmente noiosa che la trascorre a spiare quella degli altri!" conclusi, seriamente arrabbiata.
Molte cose non erano vere, ma di sicuro il mio odio verso di lei era reale e finalmente mi aveva dato modo di esprimerlo.

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Guisgard 04-11-2016 02.33.16

“Non la lasci mai guidare a nessuno...” disse il pilota fissando Clio “... cos'è? Parli dell'auto... o di te?” Sarcastico, per poi farle l'occhiolino. “Facciamo così... guido io e ti porto in un bel posto... ci stai?”

Clio 04-11-2016 02.40.52

Dapprima lo fissai stranita.
"L'auto, naturalmente... una persona mica si guida!" mi lasciai sfuggire.
O sì?
Mi maledissi immediatamente per averlo detto, magari era uno di quei "modi di dire" che nascondono significati reconditi, e che io non avevo nel mio database.
Ma ciò che disse subito dopo mi strappò un sorrisetto divertito.
Lo fissai pensierosa per un lungo istante, come se stessi soppesando la sua proposta.
"E sia..." sospirai infine, come se mi costasse uno sforzo "Ma solo se è davvero un bel posto!" facendogli l'occhiolino, per poi aprire la portiera per cambiare posto.
In realtà ero molto emozionata, e terrorizzata allo stesso tempo.
Un posto dove?
Mi avrebbe portato a cena?
In un ristorante?
Non ero mai stata ad un ristorante, se non con mio padre, una volta in una trattoria vicino a casa.
Ne sarei stata all'altezza?
Dovevo assolutamente sembrare normale o avrebbe scoperto il mio segreto.
Ma sotto sotto ero anche emozionata di fare qualcosa di così completamente nuovo.
Forse, se mi fossi lasciata andare per un istante avrei potuto sentirmi... umana.
Ma in realtà dovevo restare concentrata e pensare a non farmi scoprire.
L'importante era che lui avrebbe guidato l'auto.

Guisgard 04-11-2016 02.41.20

La preghiera restò a fissare Gwen incredula.
“Ah, è così...” disse “... bene... bene! Allora vedremo se davvero è un bravo ragazzo quel tipo! Sarà la polizia a capirlo! Quanto a me, non mi interesserò più di chi frequenta questo appartamento!” Ed andò via.

Guisgard 04-11-2016 02.49.00

Il pilota sorrise e passò al posto del guidatore.
Attese che anche Clio salisse in auto e poi partirono.
“Accidenti...” disse guidando “... tenerla a freno è un'impresa... mai guidato un'auto del genere...” mentre il vento soffiava tra i loro capelli “... ma cosa ne fate? Gare clandestine? O avete intenzione di iscriverla a qualche corsa regolare?” Correndo sull'Asse Mediano. “No, questa non è una semplice auto da corsa...” inserendo le sesta e poi la settima marcia “... e poi questo volante... sembra quello di una Formula 1...” sfrecciando verso il tramonto.

Lady Gwen 04-11-2016 02.50.44

La guardai arrabbiata un ultimo istante prima che andasse via, poi sbattei la porta e mi appoggiai al muro, passando le mani fra i capelli.
Avevo paura.
Avevo paura per ciò che sarebbe potuto succedergli, con la polizia e il resto, e mi sentivo impotente.
Sospirai e cercai di allontanare quei pensieri.
Mi sedetti sul divano e presi il cellulare, scrivendo un sms per Elv:

Ti conviene uscire vivo e tutto intero da quell'incontro, stasera potrebbero aspettarti una cena ed una serata niente male...

Sorrisi ed inviai il messaggio.
Non sapevo se lo avrebbe letto, ma il pensiero di averlo a cena lì mi faceva diventare più ottimista nei confronti di quell'appuntamento con quella banda.
Poi mi preparai ed uscii, andando da Richard in ospedale.

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Guisgard 04-11-2016 02.54.37

Gwen lasciò il suo appartamento e raggiunse l'ospedale per l'ultima ora di visita consentita.
“Ehilà, sorellina...” disse Richard vedendola arrivare “... dai, domani è il gran giorno! Sarò dimesso!” Ridendo. “Tu che mi racconti di bello? Ti vede bene, sai?”

Clio 04-11-2016 02.56.28

Andai volentieri a quello che sarebbe stato il mio vero posto, lasciandogli quello di guida.
Partimmo, e io finsi dapprima indifferenza, osservando il panorama intorno a noi, mentre con la coda dell'occhio controllavo i parametri a cui andava la macchina, memorizzandoli di volta in volta.
Lo guardavo di sottecchi, mentre i suoi occhi restavano saldi sulla strada.
Il suo sguardo, la sua espressione, poteva negarlo quanto voleva, ma quei piccoli gesti mi dicevano che guidare faceva scattare qualcosa in lui, qualcosa di recondito e unico.
Quel qualcosa che Iasevol cercava e che io non avrei mai potuto dargli, nemmeno con tutti gli aggiornamenti del mondo.
Qualcosa di incredibilmente umano, innato quasi... passionale.
Poi quelle parole, quella domanda su che cosa avevamo intenzione di farci.
"Delle gare?" risi piano "Tu pensi troppo in piccolo, signor non-sono-più-un-pilota..." sorridendo.
Poi si corresse, e io annuii.
"Esatto, non è una semplice auto da corsa, è molto di più..." sfiorando dolcemente il bracciolo accanto a me con un sorriso vagamente malinconico "Mio padre aveva grandi progetti su di lei..".


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 04.39.22.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License